21 gennaio 2020

Sex Education - Stagione 2

Mondo Serial

È la serie teen che condensando il meglio delle serie teen passate, risulta fresca e nuova.
Ci sono i cliché, ci sono le solite situazioni, ma c'è anche una modernità in più.
E c'è soprattutto un sapere di cosa si parla, o meglio, di cosa si vuole parlare.
Di sesso.
E dell'educazione al sesso.
Perché come detto lo scorso anno, in un mondo in cui abbonda la pornografia, la precocità, educare e informare può passare anche attraverso una serie TV.
Si torna a Moordale quindi, e lo si fa con qualche consapevolezza in più.
L'ambientazione è sempre quella: così perfettamente retrò pur essendo i giorni nostri, così americana pur essendo in un'Inghilterra da sogno, dove vorrei prima o poi capire la topografia della città vista la foresta che la circonda e che i protagonisti devono attraversare.



Lo si capisce subito che a questo secondo giro il tiro va alzato, che si deve parlare e si devono trattare temi legati alla sessualità e all'intimità in modo chiaro e approfondito.
Ci pensa Otis, ancora una volta nei panni del consulente reticente che finalmente ha scoperto le gioie della masturbazione. E ci pensa soprattutto sua madre, che entra ufficialmente nei ranghi di una scuola che questa educazione non la sa portare avanti.
Parlando così non solo ai giovani, ma anche agli adulti tra consigli di coppia, prese di posizione, libertà da non temere. Tra malattie sessualmente trasmissibili, vaginismo, sicurezza di sé, si può parlare di tutto, e tutti vengono rassicurati.


Purtroppo non mancano le situazioni che già si sono viste, e che sembrano quasi forzate:
- La rappresentazione di Romeo e Giulietta
- Lo sportivo di turno che si ricicla tra i nerd
- La festa alcolica che finisce male
- Il lavoro "degradante" in un negozio neanche fossimo di nuovo negli anni '80 di Stranger Things
- La punizione che sembra uscita da The Breakfast Club
Ma per fortuna tutti questi cliché prendono una linea nuova.
Vengono rimescolati da quella che è la vera forza di Sex Education: la scrittura.
E allora:
- Romeo e Giulietta diventa un musical pieno zeppo di alieni e riferimenti sessuali che manda in acido
- Lo sportivo di turno si cruccia più con i genitori che non con gli amici, trovandone una bravissima
- La festa alcolica diventa occasione di parlare di protezione e sicurezza
- Il lavoro degradante lo si abbandona presto
- La punizione fa da sfondo al momento più alto e significativo della stagione, in cui si parla a noi tutte, noi donne/ragazze che per commenti e comportamenti sessualmente non richiesti, ci mettiamo in gabbia, viviamo nella paura, cambiamo i nostri comportamenti.


La storyline di Aimee che preferisce camminare che prendere il bus, diventa quella portante, alla faccia di triangoli amorosi, prese di coscienza sui propri sentimenti, sul proprio ruolo di figlio o di moglie.
Certo, continua il tira e molla tra Otis e Maeve, continuano i dolori di Maeve alle prese questa volta con una madre da tenere d'occhio, continuano le insicurezze di Jean, gli innamoramenti di Eric e i bullismi dei Groff, ma è quando si parla seriamente che si tocca il cuore della vicenda.
Anche se non sempre tutto torna, va detto, tra tempistiche sbagliate e amicizie che lasciano in sospeso cose importanti. Non torna nemmeno un Preside che esagera in tutto, pure nella recitazione.
Contano fin là allora le faccette, gli orgasmi e gli urletti che fanno tanto insta-meme, conta il succo del tutto: un'educazione sessuale e sentimentale di cui si aveva un gran bisogno.

Voto: ☕☕½/5

⇒ Un avvertimento poi agli incauti: arriverà Mistery of Love, così all'improvviso, e sarà un altro tuffo al cuore.

6 commenti:

  1. Che bellezza, divorata nel giro di un paio di giorni. Concordo in pieno è la più fresca tra le serie con adolescenti in circolazione. Riflettevo sul fatto che termina con lo spettacolo, come la terza stagione di “Big Mouth” di cui per dinamiche e personaggi, spesso sembra la versione con attori, giusto per dire che hai ragione da vendere nel dire che le situazioni, sono sempre più o meno quelle. Eppure funziona tutto, tranne forse papà Groff, il preside è l’unico personaggio della serie monodimensionale nel suo ruolo di cattivo, ma voglio credere che anche questo sia un po’ una strizzata d’occhio a “The Breakfast Club”. Personaggio più sorprendente forse, l’evoluzione Adam Groff, ma non saprei scegliere, ho apprezzato davvero tutti i personaggi e anche i nuovi arrivati. Cheers!

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    1. Complice un weekend di ripresa, divorata anch'io con gusto e commentandola con gli amici. Freschissima, piaciona a tratti, molto profonda in altri.
      I Groff madre e figlio per fortuna offuscano quel Preside cartoonesco, un vero cattivo a quanto pare ci vuole sempre.

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  2. Io sono indietrissimo, ne ho visti solo due :(

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    1. Sono riuscita a batterti? Com'è possibile?
      In compenso io sono indietrissimo con i film da Oscar...

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  3. Mi mancano gli ultimi due episodi, ma per adesso è ancora un gran bel pleasure. E nemmeno troppo guilty.
    Vedrò di finirla entro non molto...

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    1. Guilty nemmeno un po', pleasure tantissimo.
      Non so come abbiate fatto a non divorarla tutta :)

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