Mondo Serial
Lo ammetto subito: sbagliavo.
Sbagliavo a lamentarmi, sbagliavo a sbadigliare, sbagliavo a chiedere basta.
O forse, solo un po'.
Perché la nuova a stagione di Stranger Things, serie partita benissimo e poi affossata dal fan service, si riprende.
Alla grande?
Alla grande.
La pausa, forzata e necessaria, è servita e i Duffer Brothers sono andati avanti guardando indietro, tirando le fila di un discorso che dubito avessero in mente all'inizio delle avventure a Hawkins.
La stagione delle origini, potrebbe essere chiamato così questo quarto volume, quello che pensavo fosse l'ultimo, e invece, come poteva Netflix lascarsi scappare una simile gallina dalle uova d'oro?
Con una quinta stagione confermata di cui non sapevo nulla, il finale apertissimo, inconcludente, mi ha fatto storcere il naso.
Davvero dopo episodi dalla durata filmica, c'è ancora da raccontare?
Visto il successo, visto l'internet rotto alla messa a disposizione degli ultimi due episodi, capisco Netflix.
Ma storco meno il naso, perché questa stagione ha sostanza, ha momenti notevoli, ha situazioni impegnative soprattutto dal punto di vista horror, che affondando le mani nei richiami a IT e Nightmare (questi quelli che una non esperta ha recepito).
Tutto bene?
Quasi, perché se gli episodi sono lunghi, tanti sono ormai i personaggi da tenere impegnati e diciamo che delle quattro storylines, di due potevamo fare a meno.
Spiace per Hopper che non si è avuto il coraggio di sacrificare (discorso che torna anche in un finale che prometteva un'ecatombe, ma come dar contro ai fan?) ma l'incredibile avventura russa, in cui il freddo non uccide, sempre si sopravvive, poco intrattiene.
E spiace per Will, Mike, Jonathan e l'insopportabile Argyle, ma il loro correre fra le strade a bordo di un furgoncino porta ancora meno sostanza una volta che Eleven se ne va.
Contano, allora, i flashback di Eleven, contano soprattutto i piani e le fughe e le battaglie per salvare Max e il mondo, che Nancy, Steve, Robin e gli altri devono affrontare per dar contro a Vecna, e le indagini per capire chi è davvero, questo Dio dell'Upside Down che commette omicidi rituali.
Nel tempo a loro disposizione, mettono in scena i classici stilemi del bello che si ravvede, dell'amore che torna, dei nerd che possono essere eroi, delle nuove amicizie improbabili, e il potere della musica. Ne esce così il filone più suggestivo, più riuscito, al tempo dei Metallica o di una Running Up the Hill che ha finalmente raggiunto il grande pubblico.
Con quei 30 anni di ritardo, ma poco importa.
La divisione in due parti sbilanciate non ha aiutato a reggere le aspettative, visto soprattutto la scritta "due giorni dopo" che annulla un ritorno al mondo di sopra, le catastrofi effettive che con il budget a disposizione spiace non aver visto.
Dalle indagini iniziali ai piani finali, si mette il seme per il futuro, che si fa tanto atteso quanto pericoloso visto come l'asticella si è alzata.
Con Steve e Max nel cuore, con Maya Hawke e l'Eddie di Joseph Quinn ad emergere sugli altri -sì, anche i "piccoli" originali-, chiedo scusa per i disappunti passati.
Pur con un coinvolgimento ridimensionato, pur con l'entusiasmo che mi ha trasmesso, pur sapendo che di meglio c'è in giro, ammettiamolo tutti.
Ma ad Hawkins è stato bello tornare, certo, non ci vivrei.
Voto: ☕☕☕½/5
Mi annoia sempre il gran parlarne, non guardo trailer, non la aspetto, ma poi mi scopro sempre coinvolto ed elettrizzato. Anche questa volta, insomma, mi hanno fregato!
RispondiEliminaStessa cosa, trovo sopravvalutato l'entusiasmo generale, ma standomene alla larga il più possibile, mi ritrovo entusiasta. A questo quarto giro di più, la rotta è quella giusta.
EliminaBella serie che si è ripresa per fortuna. Ma Vecna doppiato in italiano come i pentiti della mafia è inascoltabile e spesso incomprensibile. Provare in inglese, assicuro che è tutta un'altra cosa.
RispondiEliminaPer fortuna l'ho visto in originale, ormai i doppiaggi sono urticanti.
EliminaIn effetti la quarta serie era stata una piacevole sorpresa... queste ultime due puntate (a parte che qualche sforbiciatina magari avrebbe aiutato) non hanno aggiunto molto e, anzi, mi hanno lasciato la sensazione di un brodo allungato così, tanto perché lo guardiamo comunque, qualsiasi sia la qualità.
RispondiEliminaSono convinta che prima o poi anche Netflix cederà alla programmazione settimanale delle sue serie. Il Binge Watching rende tutto usa e getta e rende pericolosi gli spoiler.
EliminaQuesta mezza via delle separazioni ne è la prova, ma mette solo più confusione e più attesa per il finale non sempre all'altezza.
Io invece ad Hawkins quasi quasi ci vivrei. :)
RispondiEliminaStagione piena di difetti, la parte russa in particolare era del tutto evitabile, ma il coinvolgimento che crea questa serie non ha praticamente pari.
Sono già pronta a una maratona per mettere a tacere la parte snob che è in me.
EliminaIl giovine mi rinfaccia i miei soggiorni in solitaria ad Hawkins, ma 6 anni fa non la pensavo una serie per lui... quanto mi sbagliavo.