18 luglio 2022

Il Lunedì Leggo - Gli Scarafaggi Non Hanno Re di D. E. Weiss

Pensare che doveva essere il libro di passaggio. 
Quello leggero, disimpegnato, per distendermi tra il lungo viaggio per il mondo di due scapestrati e un saggio quanto mai ostico. 
La trama lo prometteva: protagonisti degli scarafaggi che portano i nomi di politici, scrittori e personalità storiche e che infestano l'appartamento di un avvocato ebreo che dopo essere stato lasciato da una Zingara che di pulire non aveva mai voglia (manna dal cielo, il paradiso, i tempi d'oro per degli scarafaggi!) trova conforto in una maniaca delle pulizie che lo costringe pure a rifare la cucina che era così accessibile. 
Scatta la miseria, la carestia, ma Numeri ha un piano.
E cosa può andare storto nei piani di vendetta e di riconquista di Numeri, lo scarafaggio protagonista, che tenta di far lasciare i due, di trovare un pertugio con cui riconquistare gli sportelli perduti e che tenta di ritrovare pure la Zingara?


Quello che va storto è la prosa di Daniel Evans Weiss. 
Che oggi probabilmente in pochi pubblicherebbero. 
Definirlo politicamente scorretto è poco. 
Volgare già ci si avvicina di più. 
Nei discorsi razzisti e antisemiti che mette in bocca ai suoi personaggi umani, nelle sue descrizioni fin troppo particolareggiate di defecazioni, copule, violazioni delle parti intime che partono dai suoi scarafaggi. 
Ad ogni pagina, si inciampa in questi ostacoli, in queste provocazioni gratuite che poco aggiungono a una storia dalla morale banale che si definisce originale per il punto di vista scelto e per una risoluzione finale che un piccolo ghigno di soddisfazione lo fa alzare. 

Quello che doveva essere il romanzo leggero, l'allegoria in cui trovare una Rosa Luxemburg che si immola, un Barbarossa ultimo combattente e un Bismarck che si sacrifica per la gloria di Numeri, me lo sono trascinata lentamente, pesantemente, per settimane. 
Tra il fastidio e il disgusto che nemmeno gli scarafaggi, quelli veri, mi provocano. 

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