I distributori decidono di far respirare per una settimana i Guardiani della Galassia e ci regalano solo piccoli titoli tra cui spulciare e tentare la sorte:
La ricerca delle proprie origini da parte di una ragazza adottata da una coppia francese.
A Cannes lo scorso anno ha incantato e mette la giusta dose di curiosità.
In un futuro non troppo lontano, la società giapponese decide di offrire l'eutanasia gratuita agli over 75 stanchi di vivere.
Una signora sola e senza pensione aderisce, scoprendo un'insperata umanità proprio nell'assistente che le viene assegnata.
Altra curiosità dall'estremo oriente.
Ancora non ho capito chi sia Marco Bocci e perché esca così spesso al cinema.
Qui è regista, per la seconda volta, e riunisce quattro fratelli per la morte del padre. L'originalità.
Cast che comprende Laura Chiatti, Filippo Nigro, Paolo Pierobon e purtroppo Pietro Sermonti.
Il Belgio non ci va leggero quando si tratta di film con protagonisti dei minori, e racconta qui la rinascita di Dalva, affidata ai servizi sociali dopo l'incesto e gli abusi di un padre che lei vede come un compagno di vita.
Visione di certo non facile.
I film polizieschi di una volta, quelli con uno spietato serial killer rituale da catturare e detective tormentati al suo seguito.
La coppia Morgan Freeman/Cole Hauser non mi fa impazzire mi sembra tutto fuori tempo massimo.
Quei film per signore che vogliono divertirsi con signore attrici che vogliono ancora divertirsi.
Nella sua leggerezza, mi ero ovviamente divertita con il primo capitolo, come resistere quindi al viaggio in Italia che le aspetta e alla quantità di cliché che ci regaleranno Jane Fonda & Co.?
Una storia d'amore che nasce dai messaggi che lei manda al telefono del defunto fidanzato, ora assegnato a un giornalista musicale che chiederà nientemeno che a Celine Dion l'aiuto per conquistare questa vedova romantica.
Ma chi l'ha pensato?
E perché Celine si dà al cinema con una cosa simile?
Un film con i figli di Sean Penn?
Sì, e questo è quanto si può dire su un film che vuole essere l'indie di un tempo, sulle brutture delle parti brutte di Philadelphia, fra dipendenze e violenze.
Mah.
Siamo sicuri che non sia un film PrimeVideo?
Perchè la trama -una spietata assasina in fuga costretta a rivelare la sua identità per salvare la figlia- è uguale a quei 3-4 film che nell'ultimo anno ci hanno propinato.
L'asso "vincente" qui è Jennifer Lopez.
Il fatto che nel cast ci sia Gael Garcia Bernal mi è inspiegabile.
Beh, Gael Garcia è pure in quella roba inspiegabile di Old del caro vecchio M. Night...
RispondiEliminaLì lo capisco di più: regista a suo modo di culto, progetto interessante, isola soleggiata in cui girare... qui perché? Per J.Lo?
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