2 settembre 2024

Venezia 81 - Wolfs

La zampata dei vecchi lupi è ancora buona.
Rivedere insieme Brad Pitt e George Clooney è sempre un piacere, se poi l'occasione è un film di genere, leggero e ben scritto, il piacere aumenta.
I due sono due facce della stessa medaglia, uomini solitari chiamati a occuparsi di situazioni scabrose, sicari dalle poche parole, assoldati proprio per questo. Entrambi si ritengono il migliore sul campo e guardano con diffidenza il loro doppio quando sono costretti a lavorare insieme per coprire quella che sembra una morte accidentale di un gigolò (no!) prima, e una scambio di droga poi.


Vederli lavorare insieme è parte del divertimento. Tecniche e contatti da non voler scoprire all'altro, scambi fulminanti e sguardi che sono il segnale di una complicità anche fuori dal set, alleggeriscono e fanno la differenza in una trama che prevede inseguimenti folli e sparatorie infuocate. In mezzo, il giovane Austin Abrams  che si sta facendo conoscere e che qui è una spalla comica in più, imprevista ma quanto mai funzionale e funzionante fra i due vecchi leoni. Pardon, lupi.
Ovviamente, il film di Jon Watts va a segno grazie all'esperienza dei due attori e alla loro alchimia, ma la sceneggiatura che asseconda il loro ego e i loro caratteri diversamente piacioni, non è certo da meno.
Non sarà indimenticabile, ma nella sua leggerezza da film salvaserata riesce a imporsi in un genere che sembrava ormai stanco e trito, rinvigorendolo con una buona dose di charme dei vecchi tempi e di sarcasmo raffinato.

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