Neonazisti e ultra conservatori pronti ad ascoltare il Campidoglio e dichiarare guerra civile in America?
No, non è una storia solo contemporanea o del futuro, come ha già mostrato splendidamente Alex Garland, un piano simile era già stato architettato nel 1984, nel profondo Denver da un gruppo segreto chiamato The Order.
Un piano ben congeniato, che mirava prima a schierarsi, poi a trovare fondi attraverso rapine e assalti armati, infine passare al sangue con azioni terroristiche e omicidi mirati.
A scoprirli, un poliziotto semplice che collega le rapine a un piano più grande, a credergli, un agente dell'FBI che come da tradizione ha un passato turbolento e una famiglia distante a renderlo burbero e rabbioso al punto giusto, infine, a tenere le fila di questo fantomatico esercito in divenire, il solito esaltato, oratore capace che punta alla fama e alla gloria.
Justin Kurzel non è nuovo a raccontare storie violente, se il suo esordio (The snowtown murder) ancora mi manca, Nitram nel 2021 aveva fatto conoscere il nome di Caleb Landry-Jones e l'attentato di Port Arthur in Australia. In trasferta americana, punta subito alle radici della violenza, con gli uomini bianchi che rivogliono la "loro" terra, i loro diritti.
Si affida ai cliché del genere poliziesco e d'azione e si affida a Jude Law, baffuto agente dismesso e Nicholas Hoult, con parrucco discutibile, ma non c'è lo scontro di bravura, la caratterizzazione necessaria per renderli indimenticabili.
Così come il film, che prosegue per binari precisi di donne gelose, morti prevedibili e un finale incendiario in un'azione finale non così giustificabile. Aderente ai fatti e con chiari riferimenti alla situazione politica tesa di oggi, c'era da aspettarsi di più.
Non sembra molto il mio genere, troppo action-poliziesco, però il cast è interessante...
RispondiEliminaCredo arriverà direttamente su PrimeVideo, come visione didattica su una storia vera che si potrebbe ripetere ancora non fa male.
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