Le feste si avvicinano ma le cartucce migliori -tra animazione e musical- i distributori sembrano già averle giocate.
Restano i titoli da Festival, anche troppo seriosi per il periodo:
Pedro Almodovar sbarca in America è conquista il Leone d'oro.
Nonostante le grandi prove di Julianne Moore e Tilda Swinton e l'occhio da arredatore di Pedro, resta lontano dai suoi grandi titoli.
Ne ho parlato QUI
Premiato a Cannes, un film polacco tratto da un classico polacco che mostra la vita di contadini, tra matrimoni combinati, gelosie e divisioni di classe.
Il tutto reso più affascinante da riprese dal vero ridipinte a olio in rotoscoping.
Incuriosisce.
Alla vigilia del matrimonio, lo sposo muore ma la sposa insiste per celebrare le nozze in ogni caso.
Commedia nera con molto potenziale con Billie Lourd e Colin Hanks.
Una piccola cittadina in una piccola isola è sconvolta da un omicidio e il ritrovamento di un milione di dollari.
Come gestire la faccenda?
Con il prezzemolino Joseph-Gordon Levitt, Himesh Patel e Lily James.
Un biopic su Pharrell Williams in versione Lego?
Non credo di essere pronta.
Non quello europeo intrapreso dai grandi artisti, ma il Grand Tour asiatico, dalla Birmania alla Cina a inizio secolo scorso.
Premiato a Cannes, con un po' di spocchia.
Commedia francese a rischio buonismo, su un direttore d'orchestra malato di leucemia che cerca il fratello biologico per un trapianto di midollo.
Sembra troppo, ma sembra reggere.
Stesso tema, stessa malattia, stessa ricerca di un parente misterioso con l'adozione che viene rivelata in tarda età.
Solo che siamo in Italia, e quello con Barbara Bobulova sembra un dramma bello pesante.
Nel dopoguerra italiano, i bambini poveri del sud venivano spediti al nord per vivere presso famiglia agiate.
Una pagina non certo felice della nostra storia raccontata da Cristina Comencini con Stefano Accorsi e Barbara Ronchi.
Marco D'amore fatica a trovare un posto nel cinema italiano dopo Gomorra.
Ci prova come maestro e educatore che con l'arte circense spinge i bambini di Napoli a tornare sui banchi di scuola.
Un film con Diego Abatantuono che diventa un remake americano?
Diego Abatantuono che diventa Danny DeVito?
Sembra una barzelletta, ma è la realtà.
Da una trilogia per bambini di Richard Curtis., un adattamento 100% british e natalizio che non può che stuzzicare.
Cast vocale d'alti livelli con Bill Nighy, Brain Cox, Fiona Shaw, Jodie Whitaker.
Alessandro Genovesi ci regala una commedia degli equivoci con Luca Argentero, Valentina Lodovini e Licia Maglietta che interpretano la classica famiglia insopportabile che nel più classico dei casi si risveglia nel corpo dell'altro.
Aiutami a dire originalità.
Perché una biografia con i mattoncini su un cantante in vita? Ah si, per farsi pagare profumatamente e godersi altri anni da ricco, mi piacciono i Lego, ma passo ;-) Cheers
RispondiEliminaPenso che una chance a La stanza accanto la darò, e forse qualcosa in streaming, come Il treno dei bambini
RispondiEliminaIl treno dei bambini molto televisivo, ma molto toccante.
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