28 agosto 2025

Venezia 82 - Bugonia

Ancora Yorgos Lanthimos in Mostra.
Ancora con Emma Stone.
Ancora con Jesse Plemons.
Ma non ce ne stancheremo mai, nemmeno dopo quel mezzo passo falso, quel divertissement a episodi che è stato Kinds of Kindness.
Con Bugonia si torna però a fare sul serio, remake del coreano Save the Planet Green! (2003) ci porta dentro la mente del complottista Teddy apicoltore che si ciba di teorie aliene e convinto che a capo della multinazionale per cui lavora e che con le sue sperimentazioni ha portato in coma la madre, ci sia proprio un'aliena, proveniente dalla galassia di Andromeda.
Aiutato dal cugino non proprio acuto, la rapisce, le rasa la testa, la tiene prigioniera in cantina cercando di estirparle la verità e di mettersi in comunicazione con la nave madre durante la prossima eclissi di luna.


Sarà una sfida di arguzia e di follia, con Jesse Plemons e Emma Stone impegnati in una gara fisica, oltre che verbale, fatta di combattimenti a tavola come di inseguimenti, bagnati di sangue e altri fluidi.
È soprattutto una discesa nella follia che potrebbe pure ricordare le commedie nere dei Coen, tra svolte poliziesche e colpi di scena trucidi, a rendere Bugonia una critica nemmeno troppo sottile alla razza umana che si sta distruggendo con le sue mani.
Non a caso a firmare la sceneggiatura è Will Tracy, che le sue stoccate all'attualità vorace le ha già scoccate con The Menu e Succession.

Se Lanthimos trova in una casa diroccata e zeppa di dettagli il luogo in cui muoversi, non ci sono più parole per dimostrare come e quanto sa dirigere Emma Stone, che per lui perde i capelli ma non il fascino, fatto anche di sorrisi finti e tanta cattiveria. Una collaborazione che continua a stupire, a regalare ruoli perfetti.
Si ride e ci si esalta, quindi, e anche se le Povere Creature restano irraggiungibili per il mondo creato da e per Bella, quello di Bugonia non lo fa rimpiangere troppo.
E già questo è un successo.

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