14 luglio 2020

In Breve: Love, Victor | Crossing Swords | Future Man

Diverse: divertenti, profonde o esagerate, ma con in comune degli episodi dalla durata breve.

Love, Victor

In Breve: Love, Simon era stata definita una commedia teen rivoluzionaria, perché finalmente -nel 2018- al suo centro c'era una storia romantica gay.
Già, 2018.
Per fortuna il film era così speciale nel suo raccontare la normalità dell'amore e le paure dell'accettazione di sé e dei propri sentimenti da consentire lo sviluppo di una serie costola.
Il protagonista qui è Victor, che non sa chi amare, che si trasferisce con la famiglia a Creekwood, e trova proprio in Simon l'amico con cui sfogarsi via social e a cui chiedere consigli d'amore.
Mia gli fa sentire le farfalle allo stomaco, ma è con Benji che il tempo si ferma.


Chi c'è: c'è ancora Nick Robinson, che torna con la voce ma soprattutto in carne ed ossa nell'episodio più bello (Boys Trip, 1x08), in trasferta a New York che mostra la forza di una comunità. Ma soprattutto c'è il protagonista Michael Cimino, tanti volti giovani  belli, con la sola Ana Ortiz da Ugly Betty come nome noto.

Funziona? Sì.
Anche se i cliché delle serie teen (il ballo, il luna park, gli equivoci) con connessi personaggi principali (lo sportivo antipatico, lo sfigato intelligente) abbondano, i discorsi fatti, il grado di accettazione e inclusione ne fa una serie importante per i giovani d'oggi ma non solo.
Spazio anche per i genitori in crisi, anche se c'è da ammettere che al triangolo d'amore principale Victor-Mia-Benji si preferisce la coppia Felix-Lake.

Continua? Si spera di sì.
Il finale lo farebbe pensare, ora non resta che aspettare la decisione di Hulu.

Voto: ☕☕/5

Crossing Swords


In Breve: siamo in un Medioevo anacronistico, dove un figlio non amato e fratello bistratto sogna di diventare cavaliere. Lo diventerà, nonostante dei genitori poco genitoriali, una sorella pirata e dei fratelli clown e simil Robin Hood.
Dentro il castello scoprirà però le magagne di un re sperperone, di una regina ninfomane e di una principessa viziata vivendo così ogni tipo di avventura.

Chi c'è: realizzato in stile Lego, ma con pupazzetti di carta e di legno, ci sono le voci di Nicholas Hoult, Luke Evans e Tony Hale a rendere più piacevole la visione.

Funziona? In parte.
Sembra di osservare una versione animata della seconda stagione di Miracle Workers, con frecciatine altrettanto geniali, ma a tratti anche un pochino banali.
Di certo, con una dose di politicamente scorretto molto, molto alta.
Episodi a sé che richiamano i grandi classici del fagiolo magico o del Minotauro fanno sorridere, ma non ridere come si sperava.

Continua? Sì.
Hulu l'ha rinnovata e si spera verranno smaltiti quei leggeri difetti che c'ho trovato.

Voto: ☕☕½/5


Future Man - Stagione 1


In Breve: Il più classico giocatore di videogame che nella vita fa l'inserviente, si ritrova ad essere il Salvatore del mondo e a cercare di aiutare una coppia di guerrieri che lo ha reclutato dal futuro per evitare che l'umanità come la conosciamo finisca.
Obiettivo uccidere quello scienziato suo datore di lavoro attraverso più viaggi nel tempo, dove gli imprevisti sono all'ordine del giorno.

Chi c'è: C'è Josh Hutcherson che a prima vista sembra lo stagista antipatico di Boris, motivo per cui snobbavo la serie su Prime Video.
Purtroppo però ci sono pure Derek Wilson e l'antipatica Eliza Coupe, con quei personaggi esagerati che sono Wolf e Tiger.
E poi ci sono Seth Rogen e Evan Goldberg alla produzione.

Funziona? Per me, no.
A tratti si ride e ci si appassiona tra i riferimenti pop, le battute più giuste e le vari linee temporali che si creano. Ma non sono riuscita ad entrare nel ritmo della serie, e ho patito le svolte di una prima stagione che per come ha sviluppato la sua storia, sembra averne già fatto tre-quattro.

Continua? La serie sì, per altre due stagioni concludendosi con la terza, io no.
Anche perché già Cassidy mi ha avvertito che la seconda stagione perde colpi, e io che ho patito già questa prima, dubito resisterei.
Di tempo gliene ho dedicato già troppo, mi fermo qui.

Voto: ☕☕/5

8 commenti:

  1. Ti capisco perché per la seconda stagione di "Future Man" ho fatto fatica, anche se per motivi opposti, mi mancavano quei frenetici cambi che caratterizzano i primi episodi, se hai già faticato così però non vale la pena, anche perché nella seconda stagione Eliza Coupe diventa ancora più insopportabile, quasi a livello Stagione-di-Scrubbs-che-non-esiste. Cheers

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    1. Uh, non nominarmi quella stagione! Poi capisco che avendo una "resting bitch face" la simpatia a pelle sia difficile, ma si impegna pure. In ogni caso l'ho abbandonata senza troppi rimpianti iniziando un recuperone di Community, tutta un'altra storia!

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  2. Io tutto il contrario. Amata la prima stagione di Future Man, meno le altre, e trovato vecchio e buonista Love Victor. Un teen drama di quelli di MTV.

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    1. Credevo che Victor ti avesse conquistato, vero che vive molto di cliché ma lo fa in modo genuino e soprattutto trovo sempre importante che i giovani oggi abbiano questi prodotti da vedere. L'episodio newyorchese poi mi ha commosso.

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  3. Anche io ho tentato di vedere Future Man, ma temo che quel tipo di umorismo non faccia proprio per me... certo qualche volta ho sorriso, e come dici tu mi sono compiaciuta magari di cogliere riferimenti e citazioni, ma a parte questo zero divertimento e un po' di inquietudine a pensare che ci fossero ben tre stagioni... non credo che finirò nemmeno la prima...

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    1. Ci sono rimasta male anche perché di solito questo tipo di umorismo è il mio, ma qui è stato più lo sviluppo con le tante "missioni" e svolte della trama ad annoiarmi in fretta. Lasciato senza troppi rimpianti, anche perché a suo modo la prima stagione un finale ce l'ha.

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  4. Ho preferito Love, Victor a Love, Simon, film caruccio ma non certo rivoluzionario.
    Questa serie è un po' più combattuta, travagliata, laddove nella pellicola tutto filava troppo liscio. Pur con i cliché che indichi, fila via che è un piacere.

    La prima stagione di Future Man mi aveva divertito, anche se in effetti si sono sparati troppe svolte subito, ed è anche per questo che alla seconda stagione (che ho abbandonato) sembrano aver terminato le idee.

    Crossing Swords per il momento passo, anche perché a pensarci bene ancora devo finire la seconda stagione di Miracle Workers, per quanto spassosa. :)

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    1. Ricordo il tuo poco entusiasmo per Simon, almeno rispetto a me. Qui sì, non tutto fila liscio e gli ostacoli rendono più significativa la stagione, nonostante i cliché.

      Crossing Swords come Miracle Workers diverte senza essere geniale, a volte anche troppo scontata, ma come contorno alle cene ha funzionato.

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