11 agosto 2021

Fear Street - La Trilogia

Settimana Horror

Hey, guarda, Netflix per l'estate butta fuori una trilogia horror!
Una trilogia che sembra fica solo perché è una trilogia e perché come fosse una serie TV esce ogni venerdì.
E poi guarda i titoli: sarà ambientata ogni volta in un'epoca diversa: il 1994, il 1978 e il 1666.
1666?!?
Sì.


Ma partiamo dal principio. 
Iniziamo dal capostipite, quello che tutto collega.
Siamo nel 1994 e il pensiero non può che andare a Scream.
Lo avevo detto, ieri, che la nostalgia canaglia di quegli anni che si riflette nella moda improponibile di oggi è arrivata pure al cinema.
L'inizio non è che un chiaro omaggio alla scena di apertura con Drew Barrymore, qui sostituita degnamente da Maya Hawke, cinica commessa libraia che diventa la prima vittima di uno spietato assassino.



Niente di nuovo, però, per Shadyside: cittadina segnata da eventi nefasti, da povertà e da casi umani vari che pesano ancor di più stando nell'ombra della solare, perfetta, ricchissima e borghese Sunnyvale.
Una rivalità storica, fra le due, che ora divide le due ex fidanzate Deena e Sam.
Ma è in una spedizione punitiva che le cose cambiano, che viene rievocata la strega uccisa per impiccagione Sarah Fier e tutti quelli che ha trasformato in spietati assassini che con cadenza regolare mietono nuove vittime.


Come fermarli?
Ci provano Deena e Sam, ci prova la coppia di scoppiati Simon e Kate, e ci prova soprattutto Josh, fratello idolesco di Deena, nerd dal cuore d'oro.
Il lieto fine sarà macchiato di tanto, trucido sangue, dove anche gli insospettabili possono morire. Ma di lieto c'è gran poco perché si fa un balzo negli anni '70, il 1978 per la precisione, dove un'altra strage era stata compiuta nel campeggio Camp Nightwing.
Qui abbiamo uno spietato assassino a piede libero, un difficile rapporto tra sorelle e abbiamo pure vari omaggi alle scollacciate commedie adolescenziali di quegli anni. 
Ma di brividi, beh, ne abbiamo davvero pochi.


Poco male, perché è già tempo di fare un altro balzo indietro, un signor salto fino al 1666.
E vederla, finalmente, con gli occhi di Deena la famosa strega.
Piuttosto lentamente e didascalicamente si arriva a sciogliere il mistero che la avvolge e si può ritornare al presente, dove un piano d'azione con una nuova aiutante che esce dagli anni '80 è possibile, ora che si sa chi colpire.


… E qui si spegne del tutto il mio entusiasmo già in caduta libera.
Lo era infatti fin dal campeggio Camp Nightwing con una storia davvero poco originale che nel fare tanti omaggi diventa una scopiazzatura senza personalità. 
Lo era anche per la presenza fisica e viscida di un qualcosa di magico che mica ho trovato sensato.
Un po' come il piano finale, l'ennesimo, di Deena e fratello in cui si perde un sacco di tempo, in cui il tempismo degli assassini è come sempre puntualissimo, in cui di buchi di sceneggiatura e di sbadigli a cui non segue nemmeno un brivido ce ne sono troppi.



Che succede, quindi: sono diventata improvvisamente coraggiosa?
No.
Semplicemente, pur guardando pochissimi horror, ho trovato questo Fear Street capace di entusiasmare sull'onda del citazionismo e dell'omaggio culturale di un'epoca con una colonna sonora infarcita come non mai che gioca facilissimo.
Sarà che non ho legato con una protagonista imbronciata, sarà che i personaggi migliori se ne vanno subito o sarà anche che si perde troppo tempo per essere una trilogia.
Salutato come il nuovo Scream, salvo un primo capitolo più ispirato ma boccio senza pietà gli altri.
R. L. Stine abituato a dare Piccoli Brividi, qui me ne ha dato appena uno.
Che amarezza.

Grado di paura espresso in Leone Cane Fifone:
1 Leone su 5


10 commenti:

  1. Visto il primo, con pochi brividi e molta noia. Mi fermo lì.

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    1. Ci sarà chi ti dirà di proseguire, ma non sarò io. Poco interesse per le protagoniste, poca originalità nel progetto nostalgico.

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  2. Più che un horror, che in effetti non fa particolarmente paura, io l'ho visto come una bella storia d'amore. Il primo capitolo l'ho adorato, complice l'ambientazione 90s. Il secondo e il terzo sono un po' inferiori, però nel complesso sono diventato un fan di questa trilogia. Mi spiace non ti sia piaciuta...

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    1. Purtroppo non ho fatto il tifo per questa storia d'amore, le protagoniste non mi facevano troppa simpatia tra grugni e lagne e con la dipartita dei loro amici l'appeal si è perso.

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  3. Non è il tuo genere e lo so, però così pochi brividi non mi aspettavo, ma sarà comunque interessante per me vederla ;)

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    1. Ero pronta agli incubi e invece solo l'assassina con il rasoio mi ha provocato qualche brivido.

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    1. Si lascia guardare ma a distanza di qualche settimana ammetto di averlo già dimenticato.

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  5. Paura poca, siamo cresciuti per i piccoli brividi, anche quelli per adolescenti. Però sangue senza tirar via la mano, ritmo più che decente senza lungaggini di sorta, omaggio sia a "Scream" che agli slasher da campeggio (Venerdì 13 parte 2 spunta per fare ciao ciao con la mano), insomma poteva andare peggio, alla fine come titolo d'iniziazione per i più giovani penso che farà il suo dovere, il fatto che sia su Netflix aiuta ;-) Cheers

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    1. Se lo vedo come il titolo che avvicina all'horror e ai brividi i giovani d'estate, allora posso promuoverlo. Diciamo che l'età e una certa antipatia per i protagonisti non mi hanno aiutato, Sidney Prescott aveva un fascino diverso.

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