Il Lunedì Leggo - Cat Person di K. Roupenian

Nel 2017 è diventato un caso.

Un racconto virale, il più scaricato della storia, commentato, discusso, sezionato in rete.

Il racconto giusto al momento giusto, che parla di com'è essere donna oggi, di com'è affrontare appuntamenti oggi, di quali sono le aspettative, le condizioni a cui stare.

Io, come sempre, sono rimasta indietro.

Il racconto Cat Person lo leggo solo oggi, nella raccolta omonima che grazie al successo senza precedenti, Kristen Roupenian ha pubblicato.

Ed è ovviamente ancora valido.

Cat Person parla di una giovane donna, universitaria, che conosce un certo Charles, si piacciono, si scrivono, si scrivono ancora, arrivando a creare un loro linguaggio, una certa dose di attesa fra un messaggio e l'altro, fino ad uscire, finalmente.

Una prima volta, e poi una seconda.

Dove lei capisce che forse Charles è diverso da come se l'era raffigurato, più grande, più triste, più insicuro. E qui si prosegue con uno scandaglio psicologico davvero profondo, sui pensieri tormentati e tormentanti che una donna può arrivare ad avere per non ferire quella persona che non le piace, per non scadere ai suoi occhi nonostante sia lei ad essere scaduta. Le gentilezze che arriva a fare,  i ragionamenti con cui si autoconvince, le concessioni a cui sta, che tirarsi indietro, ormai, sembra brutto. E richiederebbe anche molta più energia del semplicemente starci.

Insomma, un racconto esplosivo, crudo e pieno di verità, che nell'epoca del #MeToo non poteva che fare scalpore.

Ma pur soffrendo non poco per vedere dettagli psicologici così simili ai miei sviscerati su carta, la vera sorpresa è stata trovare racconti ben più crudi, più feroci, dentro questa raccolta.

Che raccontano anche l'altro lato del cielo, come ne Il Bravo Ragazzo, dove è un lui adolescente insicuro, perdutamente innamorato non corrisposto, che si costruisce l'immagine del bravo ragazzo per far pace con le sue ossessioni servizievoli eccessive. Arrivando a creare un pericoloso triangolo amoroso, ma soprattutto un futuro in cui il suo non volersi sentir legato, porta a conseguenze ben gravi.

Mordere è invece una reazione completamente diversa a Cat Person, con un'altra ossessione al centro che trova un modo originale, degno della Cassie di Promising Young Woman per sfogarsi. Ed è decisamente il mio preferito.

Gli altri racconti spaventano (Ragazzaccio, Non avere Paura), inquietano (Sardine), fanno rabbrividire (Look at your game, girl), si insinuano sotto pelle (La prova nel portafiammiferi) e lasciano un senso di sporco difficile da lavare via (Voglia di morire).

Alcuni, lo ammetto, lasciano pure indifferenti (Il corridore notturno e Lo specchio, il secchio e il vecchio femore), ma anche solo nel rendere reale il sogno di ragazzine anni '90 (Il ragazzo della piscina) quello che è evidente anche a me che ai racconti ho dedicato solo ora il mio tempo, è che la voce di Roupenian è una bomba.

Ben definita, con uno stile personale che graffia, proprio come un gatto.

Suadente e allo stesso tempo incisiva, si capisce com'è che pure la HBO voglia trarre da questi racconti una serie antologica.

Visto il grado cinematografico/televisivo che hanno, vista la potenza di queste brevi storie, la curiosità è già tanta.