#LaPromessa2023
È il 1994, e un autobus stava per irrompere nei cinema.
Non una rivoluzione come quella del treno dei Lumière, non una prima volta certamente, ma sicuramente un successo che in pochi si aspettavano per un film che raccontava del lungo viaggio attraverso i deserti australiani di tre Drag Queen.
A bordo del loro Priscilla che partono da Sidney direzione Alice Springs per uno spettacolo, appunto.
Che a gestire il locale sia la moglie di uno di loro crea giusto qualche scompiglio, qualche battuta, qualche domanda su come etichettarlo.
Come, non lo sa nemmeno lui, ma poco importa.
Sono tre personaggi diversi, che litigano, mal si sopportano ma che sul palco e nel momento del bisogno, ci sono l'uno per l'altra.
Adam Whitely/Felicia Jollygoodfellow è il giovane sfacciato e provocante.
Bernadette Bassenger deve riprendersi dal lutto del fidanzato e combatte da sempre per non essere discriminato in quanto trans.
Anthony "Tick" Belrose/Mitzi Del Bra nasconde un altro segreto, con il quale dovrà fare i conti a breve.
Nel loro lungo viaggio come ogni film on the road che si rispetti, non mancano tappe, ostacoli e guai.
Che Priscilla non è certo un bus di prim'ordine, anche se è arredato come tale tra piume, lustrini e una gestione degli spazi da copiare.
Fa le bizze, si ferma in pieno deserto dove a soccorrerli sono un gruppo di viandanti aborigeni e un meccanico con una moglie piuttosto disinibita.
Ogni occasione è buona per allenarsi e per provare le loro esibizioni, per conquistare il pubblico del momento e coinvolgerlo, lasciandolo diverso. Un continuo cambio di abiti e trucco, per sfoggiare una colonna sonora variegata e queer all'ennesima potenza tra Abba, Gloria Gaynor e Village People.
Il successo non era scontato e se oggi i puristi avrebbero da ridire sulla scelta di attori etero come Guy Pearce, Hugo Weaving e Terence Stamp all'epoca come ancora non si può non applaudire alle loro performance, alla loro bellezza e bravura nel calarsi nei panni di Drag spumeggianti che sotto la loro appariscenza nascondono bene un orgoglio spesso ferito e cicatrici difficili da rimarginare.
Coloratissimo e divertentissimo, a quasi 30 anni non perde un briciolo della sua forza e capisco com'è che un musical sia stato tratto dal film che ancora gira per i teatri di tutto il mondo, con citazioni diventate di culto e gli stessi spettacoli drag a citarlo.
Le rivoluzioni, le rappresentazioni, possono partire anche così, a bordo di autobus rosa confetto che sfreccia per il deserto rosso.
Inutile dirlo, se prima o poi riuscirò ad andare in Australia, una tappa al Priscilla, il ristorante dell'Imperial Hotel appositamente rinominato sarà d'obbligo.
Film davvero bellissimo, con tre attori che non mi sarei mai aspettata di vedere in questi ruoli e che invece sono strepitosi.
RispondiEliminaVisti oggi, conoscendoli in altri ruoli, fa ancora più strano. Bravissimi e bellissimi!
EliminaDevo smetterla di inseguire nuovi titoli e creare anch'io dei cult di casa oltre ai titoli natalizi che sempre mi concedo. Se sanno regalarmi certe visioni così spumeggianti, perché correr dietro al nuovo Netflix?!
RispondiEliminaLo devo recuperare
RispondiEliminaprima o poi lo vedrò^^
Preparati ad adorarlo, ho aspettato troppo io, che ora ricerco il musical :)
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