3 febbraio 2012

The Big C

Quando i film si fanno ad episodi.

Le fasi del dolore sono 5:

  • Negazione
  • Rabbia
  • Patteggiamento
  • Depressione
  • Accettazione
The Big C prevede una stagione per ognuna di queste fasi, questo perché al centro della serie TV è Cathy, giovane donna, madre e moglie che scopre di avere un cancro (la C del titolo) al quarto e ultimo stadio. Accanto a lei buffi personaggi, dal marito che cerca di riconquistarla al figlio che in piena adolescenza non la considera, un fratello vagabondo che lotta contro il sistema, un'alunna sovrappeso da aiutare e la vicina di casa Marlene, anziana e sola signora con ancora tanta energia da vivere. 
La prima stagione, sicuramente la migliore delle due finora prodotte, vede Cathy tenere nascosta la malattia, cercando di farsi forza da sola attraverso la realizzazione dei suoi sogni nell'estate, il vivere appieno ogni giorno cercando di riallacciare i rapporti col figlio (in modo non tradizionale), scoprendo l'amore e la passione, evitando di pensare, di non accettare. Ma con l'arrivo dell'autunno e della seconda serie, la verità verrà a galla e con lei anche la volontà di reagire, con rabbia certo, attraverso cure sperimentali e la nuova amicizia con Lee, giovane gay malato terminale. La terza stagione arriverà in aprile in America e scioglierà il nodo drammatico lasciato in sospeso nel finale.

Laura Linney, protagonista e produttrice, incanta con la grazia e l'ironia con cui riesce ad affrontare un argomento spinoso come il cancro. La sua Cathy è un vero modello, nonostante gli sfoghi, i momenti di sconforto, trova la forza con cui reagire e con cui affrontare la sua vita. Vivendola.
La commozione non manca, ovviamente, ma nei 30 minuti di ogni episodi, si ride, soprattutto, e ci si emoziona.



2 febbraio 2012

The Millionaire

Film da Oscar. -2009-


Premio Oscar per:

  • Miglior Film
  • Miglior regia (Danny Boyle)
  • Miglior sceneggiatura non originale
  • Miglior montaggio
  • Miglior canzone (Jai oh di A. R. Rahman)
  • Miglior sonoro
  • Miglior colonna sonora
  • Miglior fotografia

Danny Boyle c'ha ormai abituato a sorprese. Non così prolifico come altri suoi colleghi è però un regista capace di passare da un genere all'altro senza mai perdere la sua originalità né tanto meno la sua bravura. Dall'esordio fulminante con Piccoli omicidi tra amici ha poi toccato il successo con il film cult e generazionale Trainspotting. Passando tra alti e bassi è poi tornato a richiamare su di sé l'attenzione e lo ha fatto con questo magnifico The Millionaire.

La storia commovente di Jamal, bambino cresciuto nella periferia povera dell'India con il fratello Salim, e della sua crescita non solo fisica ma soprattutto culturale e morale non è però girata in maniera canonica, il punto di avvio per raccontare la sua vita sono infatti le domande che al famoso gioco Chi vuol essere milionario? gli verranno proposte. La sua scalata verso il milione di rupie è il pretesto per ritrovare il suo grande amore, la bellissima Latika rubatagli dal fratello e ora sposa del mafioso Javed, le cui vicende si intrecciano inossidabili alla sua crescita e alle varie risposte da dare. Un amore impossibile che ha dovuto superare molti ostacoli e che nella trasmissione tv ha la sua ultima speranza, per amore dunque, non per i soldi, Jamal decide di giocare.

The millionaire è quindi un film che sa essere toccante e commovente ma che sa anche mostrare uno spaccato dell'India più vera, fatta di "associazioni" di mendicanti, ladruncoli di strada e della malavita che si arricchisce alle loro spalle.
Vincitore di numerosi premi Oscar, tutti meritati (soprattutto per il montaggio e la fotografia), il film condensa bene romanticismo e avventura, lasciandoci quel sapore di oriente e di ottimismo che riscalda.

1 febbraio 2012

I Pancakes!

Il fabbricatorte.

Chi non li ha notati in film, telefilm o cartoni americani? Una lunga e succosa pila di cialde preparate calde per la colazione da arricchire con sciroppo d'acero o semplicemente con marmellata o nutella... i pancake sono un'ottima idea facile da preparare non solo per il risveglio ma anche per la merenda del pomeriggio, per sentirsi un po' come in un film!

INGREDIENTI

120g farina
1 pizzico di sale
1 cucchiaio di zucchero di canna
2 uova
20g di burro + altro per friggere
200ml di latte intero

PROCEDIMENTO

In una terrina unire assieme farina, sale e zucchero. A parte sbattere i tuorli d'uovo e aggiungere poi latte e burro al composto iniziale, mescolandolo bene. Montare a neve gli albumi ed unire anch'essi all'impasto con un movimento dal basso verso l'alto.

Scaldare una padella antiaderente e ungerla con del burro. Versare l'impasto a cucchiaiate formando delle cialde del diametro di 5 cm circa, facendole dorare un minuto per ciascun lato. Le dosi sono per circa 10-12 pancake.
Serviteli caldeiaccompagnandoli con sciroppo d'acero, miele, marmellata o nutella e... Buon Appetito!!


30 gennaio 2012

Match Point

Once Upon a Time. -2005-

Quando uscì questo film nel non lontano 2005 la critica si sorprese. Woody Allen, il regista più prolifico di questi tempi, abbandona risate e commedie per stupirci con un film drammatico e impegnato. E la cosa più stupefacente è quanto questo cambiamento sia ben riuscito, confezionando un Match Point perfetto in cui i protagonisti, Scarlett Johansson e Jonathan Rhys-Meyers, sprizzano sensualità da ogni poro.

Centrato sul tema del ruolo della fortuna nella vita, il film racconta la scalata nella borghesia londinese di Chris, giovane ex promessa del tennis trasferitosi nella city per cercare nuove avventure. Durante le lezioni in un club prestigioso conosce il rampollo Tom e finisce per far innamorare di sé la sorella di lui. Ma l'amore non sembra mai così passionale e viscerale e infatti l'arrivo di Nola, bellissima americana in cerca di successo come attrice, farà vacillare tutto. La loro storia extraconiugale finirà però con l'incastrare Chris in una situazione irrisolvibile: rimanere nell'agio con la donna che non ama, o tentare un futuro incerto con quella che invece lo fa stare bene?
La soluzione sarà quasi imprevedibile: un omicidio perfetto, inscenando una rapina, dove solo la fortuna potrà gestire le sorti di ognuno dei protagonisti.

Un film in cui ogni dettaglio viene ben calibrato, con rimandi, sottolineati visivamente e sonoramente -alla Traviata, al Rigoletto e al Delitto e castigo di Dostoevskij- rendono questo primo dramma di Woody Allen una vera perla, capace di tenere con il fiato sospeso e di far riflettere: "Chi disse preferisco aver fortuna che talento percepì l'essenza della vita".



27 gennaio 2012

Taken

Quando i film si fanno ad episodi.

Il destino di tre famiglie che si intreccia in modo inesorabile per 3 generazioni fino a trovare conclusione con la nascita di Allie. Fra loro, ad unirli e dividerli, uno dei misteri più discussi di sempre: l'esistenza degli alieni.

La famiglia Clarke ha un vero rapporto ravvicinato del terzo tipo. Abitando vicino a Roswell assistono allo schianto ed ospitano in casa loro uno dei 5 alieni presenti nell'astronave. Grazie alla gentilezza di Sally questi si farà influenzare dalla vita umana finendo per amare la donna e concepire con lei Jacob. Il bimbo dai poteri speciali è però debole e l'uso dei suoi poteri lo sfinisce ma non prima di avere a sua volta una figlia, Lisa, giovane e ribelle, aliena solo per 3/4 e capace di crescere anche sola una bimba speciale come Allie.

La famiglia Keys viene ripetutamente rapita dagli alieni, studiata, analizzata e poi ricatapultata alla realtà. Ma questo non è un dono per loro, anzi, è un trauma impossibile da dimenticare che li logora e li ossessiona. Russel il primo, un eroe di guerra finirà con l'impazzire, così come Jesse, solo Charlie, nipote e figlio, saprà combattere e fare ciò che gli alieni da lui vogliono: concepire Allie, anche se inconsapevolmente e a durante uno dei rapimenti.

Infine vi è la famiglia Crawford legata indissolubilmnete all'aeronautica e alla vita militare che ritiene la missione segreta U.F.O. un'affare personale. Dal caparbio e insensibile Owen, passando per l'ingenuo figlio Eric e alla cinica nipote Mary non sapranno mai capire fino in fondo cosa gli alieni vogliono da noi e chi veramente siano. E così il loro destino si lega a quello dei Keys e dei  Clarke, cercando in loro le risposte che che non sanno trovare.
Charlie e Lisa porranno fine a lunghi anni fatti di speranze, di rabbia e di incomprensione con Allie, interpretata magistralmente dalla piccola Dakota Fanning e che sa conquistare non solo l'attenzione ma anche il cuore per la sua intelligenza e la sua profondità nel vedere le cose: Non c'è niente al di là del cielo: se ne sta lì, è infinito, e noi giochiamo sotto di lui.

Prodotta da Steven Spielberg (e chi meglio del padre di E.T. potrebbe farlo?), Taken è una grande epopea che prova a suo modo a rispondere ad avvistamenti, credenze popolari e altro che da sempre aleggiano sul mistero di Roswell, l'area 51 e i vari racconti di gente comune. E lo fa in modo non scontato, poetico anzi, quasi che sarebbe bello crederci davvero.



26 gennaio 2012

Inception

Film da Oscar. -2011-



Premio Oscar 2011 per:

  • Miglior fotografia
  • Miglior sonoro
  • Miglior montaggio sonoro
  • Miglio effetti speciali


Ecco la ricetta di Inception. Giudicato uno dei migliori film dell'anno 2011 nella notte degli Oscar ha brillato più per i premi tecnici che per quelli prestigiosi. Ma diciamolo fin da subito, il finale di per sé andrebbe premiato anche se non mancheranno le delusioni.
Cristopher Nolan è riuscito nell'intento unendo sotto la sua esperta guida un cast da favola - che spazia dal sempre più bravo Di Caprio, al premio oscar Marion Cottillard passando per gli astri nascenti Joseph Gordon-Levitt e Ellen Page, fino al mostro sacro Michael Caine - e a fargli interpretare una storia tanto incredibile quanto avvincente ricca di effetti speciali che non disdegna però lo humor.
La complicata storia del ladro di sogni Cobb e della sua squadra è quindi ricca di colpi di scena che portano a far luce pian piano sul suo drammatico passato  -che sarà poi la chiave per interpretare tutto il film- mentre cercano con espedienti degni di film fantascientifici di innestare un'idea attraverso i sogni ad un ignaro ereditiero.

 Non mancano le complicazioni dunque, ma se la prima parte del film cerca di spiegare queste tecniche e come muoversi nel mondo onirico, nella seconda l'azione si fa serrata, con il tempo che scorre incessantemente.
Nolan si dimostra quindi sempre più un regista di spessore e non solo per film commerciali e di sicuro successo - come potrebbero essere erroeneamente definiti i suoi due Batman- che non sbaglia un colpo e che ha già portato la sua innovazione nel mondo del thriller con Memento. Ideatore e sceneggiatore del film è dunque il referente principale per questo successo di cui spiegare di più è impossibile.


25 gennaio 2012

I muffins!

Il Fabbricatorte.

Dopo anni di prese in giro per insuccessi con questa ricetta, ieri c'ho riprovato. Sarà stata la manualità cresciuta col tempo, saranno stati i nuovi stampini in silicone ma questa volta i muffin sono venuti squisitamente bene!

INGREDIENTI

370g farina
60g zucchero
1/2 cucchiaino pizzico di sale
3 cucchiaini di lievito
1 uovo
230ml di latte
75ml di olio d'oliva
50g gocce di cioccolato



PROCEDIMENTO

1. In una terrina mescolare assieme farina, zucchero, lievito e sale formando poi una fontana.

2. A parte sbattere l'uovo assieme al latte e all'olio e poi versare il composto all'interno della fontana mescolando per bene il tutto.

3. Aggiungere le gocce di cioccolato (o una barretta precedentemente fatta a pezzettini), rimescolare per distribuirlo bene e versare in 10-12 stampini in silicone o stampini per muffin (in quest'ultimo caso ben imburrati e infarinati per evitare che si attacchino) riempiendoli per 3/4.

4. Far cuocere in forno preriscaldato a 200° per 20-25 minuti o comunque fino a che la superficie non sia dorata. Lasciar raffreddare e.... Buon Appetito!

                      

24 gennaio 2012

Little Miss Sunshine

E' già ieri. -2006-

Una famiglia che più sgangherata non si può per un film che apre il cuore e che fa ridere e sorridere di gioia.
Nel 2006 quando uscì fu un piccolo caso che riuscì a conquistare un pubblico appassionato e numerosi premi e nomination tra i più prestigiosi festival internazionali.
Il merito è tutto della famiglia Hoover: il padre che spera nel successo della sua idea su un libro per avere successo, una madre stanca ma dal cuore d'oro, un figlio che fa il voto del silenzio per entrare nell'aeronautica, un nonno cacciato dalla casa di riposo per uso di droga e per aver fatto sesso con le altre ospiti, uno zio studioso di Proust (ospite inatteso) che ha appena tentato il suicidio perché lasciato dal compagno. Ma soprattutto Olive, la piccola figlia che smania per partecipare al concorso di Little Miss Sunshine, un concorso di bellezza per ragazzine. Allenata dal nonno e supportata da tutti gli Hoover, tutti dovranno unirsi per partecipare alla gara, partendo da Albuquerque direzione California su un improbabile pulmino anni '70. Lungo il viaggio impareranno a conoscersi, a confrontarsi con i propri desideri tra litigi furiosi e fuori programma demenziali!

La forza di Little Miss Sunshine sta tutto nella trama, un road movie tra le polverose strade d'America che però ha il gusto del nuovo e del moderno. Un film diverso e coinvolgente, con soluzioni forti e scelte veramente azzeccate dove gli attori sono tutti perfetti, da Toni Collette a Steve Carell, in sintonia l'un con l'altro sostenendo un film che mette al centro i valori della famiglia e l'unione che in essa si può trovare, facendoci ridere (e commuovere) fino alle lacrime!



20 gennaio 2012

C.R.A.Z.Y.

Once Upon a Time. -2005-

Christian, Raymond, Antoine, Zachary e Yvan.
C.R.A.Z.Y.
Così il dispotico Gervais ha voluto chiamare i suoi figli, un omaggio forse inconscio forse razionale alla sua cantante preferita, Patsy Cline, e al suo meraviglioso brano.
Nel Canada francofono questa numerosa famiglia sembra aver già il destino segnato con un acronimo del genere, e infatti negli anni i problemi da affrontare saranno molti.
Il film si concentra però soprattutto su Raymond e Zachary. Tanto ribelle e incurante delle regole il primo quanto  timido e sottomesso l'altro. Seguendoli infatti fin dalla loro infanzia negli anni '70 li vediamo crescere e sperimentare sia dal punto di vista sessuale che culturale ed entrati nel boom degli anni '80, nella loro adolescenza piena si troveranno a fare i conti con quanto lasciato di irrisolto nel passato e se Raymond sceglierà la droga per rimarginare le ferite, Zachary farà di tutto per non accettare la sua omosessualità, tanto criticata da amici e dalla famiglia.
Ma nonostante un deprecabile percorso di analisi, nonostante i vani tentativi di andare con le ragazze, Zach deve fare i conti con sé stesso, ed ormai adulto si allontana da un padre che dichiara di non accettarlo per ritrovarsi solo, lontano, in una Gerusalemme ancora preso da paure.
Al suo ritorno a casa sarà cambiato, sarà maturato e cresciuto, pronto a volersi così com'è.

Il film di Jean-Marc Vallèe riesce con grazia e mai con banalità ad affrontare il tema gay. Dai problemi che l'accettazione crea nella famiglia alle chiacchiere di paese, tutto è messo in scena in modo naturale, purtroppo. Ma il finale positivo, certo, ma del tutto sincero ci mostra anche come forse solo il tempo riesce a far comprendere quello che per molti ancora non è accettabile. E se ce l'ha fatta Gervais, perché non ce la può fare ognuno di noi?
Tematica sociale a parte, ciò che rende ancora più bello C.R.A.Z.Y. è la sua colonna sonora. Con la musica veniamo letteralmente balzati all'interno di un'epoca... Dai Rolling Stones a Bowie, dai Pink Floyd a Charles Aznavour tutto è perfettamente calibrato e Marc-André Grondin  (Zach) è un gran bel timoniere, pronto a trasformarsi e cambiare il suo stile.
Insomma, uno spettacolo per gli occhi e per le orecchie!