Nel lungo fine settimana di Halloween gli horror, anche d'autore, non mancano.
Ma per chi non ama i brividi, vengono in soccorso gli italiani:
Il ritorno di Demi Moore in un body horror decisamente attuale sull'ossessione per l'aspetto fisico.
Margaret Qualley come sigillo di garanzia e un chiacchiericcio che da Cannes non si è mai fermato.
Non vedo l'ora.
L'horror dell'anno?
Per molti sì.
Decisamente è l'horror meglio pubblicizzato e che finalmente arriva anche nelle nostre sale.
Ne ho parlato senza grande entusiasmo QUI
Serial killer+viaggio nel tempo+adolescente da vendicare?
Ecco servito lo slasher da streaming, che rende nostalgico pure il 2003.
Come mi sento vecchia.
Prequel non così richiesto di World War Z, ovvero filmaccio con gli zombie versione spagnola.
Non solo horror, anche politica italiana.
Dite che sono la stessa cosa?
Ora, forse, ma per chi come me sa sempre troppo poco del passato, vengono in soccorso Andrea Segre e Elio Germano in questo ritratto privato e pubblico.
Dite che anche Muccino non è troppo distante dagli horror, visto il suo ego?
Ormai ci ha preso gusto con i racconti giovanili e nostalgici, e dopo L'estate addosso adatta liberamente quel capolavoro che fu Victoria.
Io ne ho paura.
La vita sentimentale e tormentata dello scrittore cecoslovacco nei suoi ultimi anni di vita.
Produzione austro-tedesca che poco ispira.
Mélanie Laurent torna alla regia con la storia -vera- di un ladro gentiluomo e seducente.
Bruno Sulak, dalle mille identità e capace di scappare da ogni carcere.
Fortuna che è in streaming.
Animazione spagnola per tenere buoni i pargoli in attesa dei filmoni di Natale.
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