Film in aereo
Nove ore di volo sono tante da riempire, soprattutto se si viaggia di giorno, e il sonno non accenna ad arrivare.
Ben vengano allora i film in aereo, da vedere su uno schermo piccolissimo ma con cui stare in compagnia, visto poi che la compagnia aerea ha ben pensato di dividere sempre me dal giovine, facendoci viaggiare separati.
Se lui ne ha approfittato andando di film d'azione e sparatutto da cui era digiuno (Assassin's Creed -giudizio: bah, Valerian e la città dei mille pianeti - giudizio: già mi è piaciuto di più), io sono andata indietro nel tempo e mangiando un pranzo discutibile, ho conosciuto Andie Walsh.
9 maggio 2018
8 maggio 2018
Here and Now
Mondo Serial
Una famiglia tipo americana:
una madre impegnata socialmente, che cerca sempre di impegnarsi di più per dimostrarsi impegnata,
un padre filosofo che la sua filosofia ha fatto arricchire e cadere in una depressione che lo spinge a tenere lezioni poco ortodosse e poco ortodosse relazioni con escort asiatiche,
un primo figlio, adottato dal Vietnam, che cerca di essere filosofo pure lui, basando tutto sulla castità e sul qui ed ora,
una seconda figlia, adottata dalla Liberia, milionaria grazie allo shopping on line, vista troppo superficiale da quella madre impegnata, e troppo impegnata pure lei per rendersi conto di avere un marito-padre che bada da solo alla figlioletta,
un terzo figlio, adottato dalla Colombia, il figlio prediletto, perfetto, sempre da difendere e da proteggere, ora ancor più visto le visioni e i deliri in cui cade, che lo collegano al suo passato e a quello del suo psicologo,
una quarta figlia, naturale, che non si sente speciale, si sente sempre di troppo, senza una vera identità per essere quella più bianca, più piccola, più privilegiata della famiglia.
Una famiglia tipo americana:
una madre impegnata socialmente, che cerca sempre di impegnarsi di più per dimostrarsi impegnata,
un padre filosofo che la sua filosofia ha fatto arricchire e cadere in una depressione che lo spinge a tenere lezioni poco ortodosse e poco ortodosse relazioni con escort asiatiche,
un primo figlio, adottato dal Vietnam, che cerca di essere filosofo pure lui, basando tutto sulla castità e sul qui ed ora,
una seconda figlia, adottata dalla Liberia, milionaria grazie allo shopping on line, vista troppo superficiale da quella madre impegnata, e troppo impegnata pure lei per rendersi conto di avere un marito-padre che bada da solo alla figlioletta,
un terzo figlio, adottato dalla Colombia, il figlio prediletto, perfetto, sempre da difendere e da proteggere, ora ancor più visto le visioni e i deliri in cui cade, che lo collegano al suo passato e a quello del suo psicologo,
una quarta figlia, naturale, che non si sente speciale, si sente sempre di troppo, senza una vera identità per essere quella più bianca, più piccola, più privilegiata della famiglia.
7 maggio 2018
Il Lunedì Leggo - Che Paese, l'America di Frank McCourt
Me lo aveva fatto conoscere la professoressa di inglese del liceo, avida lettrice, avida dispensatrice di consigli.
Peccato che Le ceneri di Angela fosse anche troppo depressivo per i miei gusti, che per quanto fosse coinvolgente la storia di Frank, dei suoi fratelli e di una famiglia irlandese emigrata in America e presto rientrata a Limerick, non risparmiava tante, troppe, note dolenti. Non era bastato neppure quel disincanto, quella voce bambina che racconta e descrive, e cresce e cambia man mano che le pagine -e la vita- avanzano.
Di un seguito sapevo, ma tentennavo.
Sono passati gli anni e con l'andare in America pure io, nel trovare Frank d'improvviso al mercatino dell'usato, ho visto una coincidenza.
Peccato che Le ceneri di Angela fosse anche troppo depressivo per i miei gusti, che per quanto fosse coinvolgente la storia di Frank, dei suoi fratelli e di una famiglia irlandese emigrata in America e presto rientrata a Limerick, non risparmiava tante, troppe, note dolenti. Non era bastato neppure quel disincanto, quella voce bambina che racconta e descrive, e cresce e cambia man mano che le pagine -e la vita- avanzano.
Di un seguito sapevo, ma tentennavo.
Sono passati gli anni e con l'andare in America pure io, nel trovare Frank d'improvviso al mercatino dell'usato, ho visto una coincidenza.
6 maggio 2018
La Domenica Scrivo - New York (Durante)
Arrivi e vieni sopraffatta.
E' come essere dentro un film, come se tutti i film visti prendessero vita davanti a te.
Qui è dove si è arrampicato King Kong, qui dove Woody blaterava nervoso, qui dove Rachel lavorava, qui dove Ross e Rachel hanno avuto il loro primo appuntamento, qui dove Balto è stato ricordato e commemorato.
E tu, nel tuo piccolo, ti emozioni, ti commuovi ad ogni nuova vista, non abituandoti ancora, dopo giorni, a certe viste, certe altezze, certe bellezze.
In Central Perk è in Central Park, e come prevedibile è qui che lascio davvero il cuore, in quel polmone verde della Grande Mela dove pranzare, riposarsi, correre, fare colazione, tornare appena possibile.
E' come essere dentro un film, come se tutti i film visti prendessero vita davanti a te.
Qui è dove si è arrampicato King Kong, qui dove Woody blaterava nervoso, qui dove Rachel lavorava, qui dove Ross e Rachel hanno avuto il loro primo appuntamento, qui dove Balto è stato ricordato e commemorato.
E tu, nel tuo piccolo, ti emozioni, ti commuovi ad ogni nuova vista, non abituandoti ancora, dopo giorni, a certe viste, certe altezze, certe bellezze.
In Central Perk è in Central Park, e come prevedibile è qui che lascio davvero il cuore, in quel polmone verde della Grande Mela dove pranzare, riposarsi, correre, fare colazione, tornare appena possibile.
5 maggio 2018
Chicago
Once Upon a Time (in America) -2002-
Ma come?
Scrivo che sono a New York, che starò a Manhattan per una settimana, e poi mi guardo e scrivo di Chicago?
Cos'è questo spostarsi da una parte all'altra dell'America?
E' che in realtà Chicago lo vedrò a New York.
Lo, al maschile, inteso non come la città, ma come lo spettacolo-musical, perché vuoi andare a New York, rimanerci una settimana e non andare a Broadway?
Ovviamente no.
Ma come?
Scrivo che sono a New York, che starò a Manhattan per una settimana, e poi mi guardo e scrivo di Chicago?
Cos'è questo spostarsi da una parte all'altra dell'America?
E' che in realtà Chicago lo vedrò a New York.
Lo, al maschile, inteso non come la città, ma come lo spettacolo-musical, perché vuoi andare a New York, rimanerci una settimana e non andare a Broadway?
Ovviamente no.
4 maggio 2018
West Side Story
Once Upon a Time (in America) -1961-
Inutile nascondersi dietro un dito, inutile avvalersi di una Promessa.
Non avevo mai visto West Side Story, non l'avevo nemmeno inserito ne #LaPromessa2018 fra i recuperi doverosi da fare.
C'è da dire che però ad un concerto sulle musiche magiche scritte da Bernstein sono andata ai tempi dell'Università (e per un esame, pensa che begli esami che facevo!), ma forse il destino sapeva più di me, sapeva che in quel lato ovest di Manhattan sarei finita, e per prepararmi, per calarmi nell'atmosfera, di conoscere la storia di Maria e Tony avrei avuto bisogno.
Così, con quegli anni di ritardo, eccomi qui, fra tetti, quartieri, vie, ghetti e gang.
Inutile nascondersi dietro un dito, inutile avvalersi di una Promessa.
Non avevo mai visto West Side Story, non l'avevo nemmeno inserito ne #LaPromessa2018 fra i recuperi doverosi da fare.
C'è da dire che però ad un concerto sulle musiche magiche scritte da Bernstein sono andata ai tempi dell'Università (e per un esame, pensa che begli esami che facevo!), ma forse il destino sapeva più di me, sapeva che in quel lato ovest di Manhattan sarei finita, e per prepararmi, per calarmi nell'atmosfera, di conoscere la storia di Maria e Tony avrei avuto bisogno.
Così, con quegli anni di ritardo, eccomi qui, fra tetti, quartieri, vie, ghetti e gang.
3 maggio 2018
Manhattan
Once Upon a Time (in America) -1979-
Capitolo primo. "Adorava New York. La idolatrava smisuratamente..." Ah no, è meglio "la mitizzava smisuratamente", ecco. "Per lui, in qualunque stagione, questa era ancora una città che esisteva in bianco e nero e pulsava dei grandi motivi di George Gershwin..."
Se c'è un colpevole, oltre quegli amici che al Central Perk si trovavano, che hanno reso un mito ai miei occhi New York, questo è Woody Allen.
Come non crederci, se inizia così, e così divaga, uno dei suoi film migliori, trovando la giusta definizione di una città che ama, sì, ma che lo fa arrabbiare, politicizzare, sognare, immalinconire?
Manhattan, vista con gli occhi di Allen, è la casa dei sogni e dei sognatori, dei romantici che si barcamenano fra un lavoro e un altro, con un libro nel cassetto che non sanno iniziare o portare a termine, con musei da vedere, mostre a cui partecipare, spettacoli teatrali o cinematografici da commentare.
Capitolo primo. "Adorava New York. La idolatrava smisuratamente..." Ah no, è meglio "la mitizzava smisuratamente", ecco. "Per lui, in qualunque stagione, questa era ancora una città che esisteva in bianco e nero e pulsava dei grandi motivi di George Gershwin..."
Se c'è un colpevole, oltre quegli amici che al Central Perk si trovavano, che hanno reso un mito ai miei occhi New York, questo è Woody Allen.
Come non crederci, se inizia così, e così divaga, uno dei suoi film migliori, trovando la giusta definizione di una città che ama, sì, ma che lo fa arrabbiare, politicizzare, sognare, immalinconire?
Manhattan, vista con gli occhi di Allen, è la casa dei sogni e dei sognatori, dei romantici che si barcamenano fra un lavoro e un altro, con un libro nel cassetto che non sanno iniziare o portare a termine, con musei da vedere, mostre a cui partecipare, spettacoli teatrali o cinematografici da commentare.
2 maggio 2018
Seven Seconds
Mondo Serial
Jersey City è quella città a cui la Statua della Libertà dà le spalle.
Per non dire altro.
Ma basta, per far capire, cosa il New Jersey è.
Il New Jersey di Seven Seconds è poi quello del razzismo dilagante, della droga dilagante, di imperi nati su quella droga, di quartieri creati per spacciarla, e di una impunità altrettanto dilagante, con la polizia che volta le spalle come quella Statua, o che peggio si fa accondiscendente, corrotta.
Questo lo scenario.
Jersey City è quella città a cui la Statua della Libertà dà le spalle.
Per non dire altro.
Ma basta, per far capire, cosa il New Jersey è.
Il New Jersey di Seven Seconds è poi quello del razzismo dilagante, della droga dilagante, di imperi nati su quella droga, di quartieri creati per spacciarla, e di una impunità altrettanto dilagante, con la polizia che volta le spalle come quella Statua, o che peggio si fa accondiscendente, corrotta.
Questo lo scenario.
1 maggio 2018
Silenzio in Sala - Le Uscite al Cinema del 1° Maggio
Festa dei lavoratori in cui non si lavora ma si va al cinema?
Visto l'arrivo di Wes Anderson e dei suoi cani, visto Joaquin Phoenix burbero e barbuto, sì.
Sul resto, grava il rischio di eccessiva seriosità.
L'Isola dei Cani
Arriva finalmente nelle nostre sale la nuova fantastica avventura in stop motion di Wes Anderson. In un Giappone dove i cani sono banditi ed esiliati in un'isola, un padroncino parte alla ricerca del suo amico a quattro zampe. Pura goduria.
Trailer
A Beautiful Day
Un mercenario dall'aspetto arruffato di Joaquin Phoenix (premiato a Cannes), deve salvare la figlia di un politico dal giro della prostituzione.
Lo si vede.
Trailer
Game Night - Indovina chi muore stasera
Tralasciando l'orrido sottotitolo italiano, una commedia nera con Jason Bateman e Rachel McAdams, coppia affiatata di giochi di società, unita questa volta a risolvere un delitto.
Il rischio scivolone c'è, ma la curiosità pure.
Trailer
Eva
Quei drammi letterari francesi dalle venature thriller che sempre stuzzicano. Con Isabelle Huppert e Gaspard Ulliel poi si gioca ancor più facile.
Trailer
Cosa dirà la gente
La difficile vita degli immigrati di seconda generazione, divisi fra due culture, fra due identità fuori e dentro le mura di casa.
Una possibilità la può avere.
Trailer
Arrivano i Prof
Ancora quelle commedie leggerissime e degli equivoci, ambientate questa volta nel peggior liceo d'Italia con i peggiori professori in circolazione, e con Claudio Bisio.
Insomma, anche no.
Trailer
Ci vuole un fisico
Commedia romantica con declinazioni impegnate sull'estetica che poco però attira.
Trailer
Manuel
Cinema italiano impegnato e sporco, a raccontare la realtà degli ultimi, anche se giovani. Con un giovane che esce dall'istituto in cui è cresciuto e deve decidere se prendersi a carico la madre agli arresti domiciliari.
Rischio pesantezza.
Trailer
Dopo la Guerra
Dopo la guerra, i sanguinosi anni '70 italiani, con brigate e estremismi coinvolti in attentati e poi in fuga.
Pesantezza in agguato pure qui.
Trailer
1945
Ancora più fuori tempo e fuori stagione questo film ungherese sulle paure e i pregiudizi a guerra finita verso due ebrei e le casse che trasportano per la città.
Trailer
Escape Room
Horror usa e getta sulla moda dilagante delle Escape Room. Dove ovviamente non tutto va come previsto.
Trailer
Visto l'arrivo di Wes Anderson e dei suoi cani, visto Joaquin Phoenix burbero e barbuto, sì.
Sul resto, grava il rischio di eccessiva seriosità.
L'Isola dei Cani
Arriva finalmente nelle nostre sale la nuova fantastica avventura in stop motion di Wes Anderson. In un Giappone dove i cani sono banditi ed esiliati in un'isola, un padroncino parte alla ricerca del suo amico a quattro zampe. Pura goduria.
Trailer
A Beautiful Day
Un mercenario dall'aspetto arruffato di Joaquin Phoenix (premiato a Cannes), deve salvare la figlia di un politico dal giro della prostituzione.
Lo si vede.
Trailer
Game Night - Indovina chi muore stasera
Tralasciando l'orrido sottotitolo italiano, una commedia nera con Jason Bateman e Rachel McAdams, coppia affiatata di giochi di società, unita questa volta a risolvere un delitto.
Il rischio scivolone c'è, ma la curiosità pure.
Trailer
Eva
Quei drammi letterari francesi dalle venature thriller che sempre stuzzicano. Con Isabelle Huppert e Gaspard Ulliel poi si gioca ancor più facile.
Trailer
Cosa dirà la gente
La difficile vita degli immigrati di seconda generazione, divisi fra due culture, fra due identità fuori e dentro le mura di casa.
Una possibilità la può avere.
Trailer
Arrivano i Prof
Ancora quelle commedie leggerissime e degli equivoci, ambientate questa volta nel peggior liceo d'Italia con i peggiori professori in circolazione, e con Claudio Bisio.
Insomma, anche no.
Trailer
Ci vuole un fisico
Commedia romantica con declinazioni impegnate sull'estetica che poco però attira.
Trailer
Manuel
Cinema italiano impegnato e sporco, a raccontare la realtà degli ultimi, anche se giovani. Con un giovane che esce dall'istituto in cui è cresciuto e deve decidere se prendersi a carico la madre agli arresti domiciliari.
Rischio pesantezza.
Trailer
Dopo la Guerra
Dopo la guerra, i sanguinosi anni '70 italiani, con brigate e estremismi coinvolti in attentati e poi in fuga.
Pesantezza in agguato pure qui.
Trailer
1945
Ancora più fuori tempo e fuori stagione questo film ungherese sulle paure e i pregiudizi a guerra finita verso due ebrei e le casse che trasportano per la città.
Trailer
Escape Room
Horror usa e getta sulla moda dilagante delle Escape Room. Dove ovviamente non tutto va come previsto.
Trailer
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