18 settembre 2020

Calibre

 Andiamo al Cinema su Netflix


Due amici, amici da sempre, dai tempi del collegio.

Un weekend di libertà prima che un figlio nasca a scombinare per sempre la vita di uno dei due.

Una battuta di caccia fra le montagne scozzesi, in quei paesini che sembrano senza vita, in cui la vita si rifugia tutta nello stesso pub.

Sarà un weekend di eccessi e di tentazioni.

Ma sarà alla fine un weekend che cambierà tutto.

Per sempre.

Perché se hai un fucile in mano, non puoi che sparare, e quando quello che colpisci non è un cervo ma un bambino, tutto finisce in un istante.

Come reagisci, dichiara quello che sei: sei pronto a scusarti, a disperarti, a costituirti? O non vuoi rischiare, nascondi tutto e fingi con tutti?

Marcus e Vaughn sembrano non avere scelta, o così pare a loro.

Parte un altro colpo e scappano, camuffano, fingono.

Si fanno vedere da quei paesani che li guardano sempre con più sospetto. Loro che arrivano dalla città, con i loro soldi, a sedurre le loro donne, le loro figlie.

La tensione cresce e la paranoia di entrambi pure.

Soprattutto quando la segnalazione di scomparsa viene fatta.

Andarsene diventa impossibile, scappare e mettersi in salvo pure.



Salvato nella Lista di Netflix da chissà quanto tempo e chissà perché, da Calibre mi aspettavo dei brividi horror che non sono arrivati.

Thriller psicologico e vecchia maniera, basa tutto sull'atmosfera e sull'ambiente, su quella Scozia dimenticata da Dio, su quei boschi pieni di misteri e bellezza, su quei paesani che sembrano non aver scoperto l'età moderna o credere in una giustizia che non sia quella sommaria.

Pesci fuor d'acqua e diversi fra loro, Martin McCann e Jack Lowden non riescono però ad essere protagonisti incisivi, nemmeno in un finale crudele e disperato.

Così come incisivo non è Calibre, che si merita in questa settimana a corto di film e di tempo, un commento più breve e meno ispirato del solito.



Voto: ☕☕/5

6 commenti:

  1. Visto qualche anno fa. Bella trama, ma realizzazione e recitazione lasciavano a desiderare...

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    1. Ammetto che un occhio di riguardo per il biondo Lowden l'ho avuto, ma il resto ha annoiato troppo.

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  2. Mai sentito.
    Ma i film ambientati tra i boschi non fanno per me,
    e questo appare tutto tranne che imprescindibile. :)

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    1. Saltalo pure, chissà perché era in lista su Netflix da almeno un anno. E poteva rimanerci.

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  3. L'ho visto all'epoca della sua uscita e devo dire che mi piacque anche se non particolarmente, ma adesso ricordo ben poco, quindi non deve avermi colpito chissà quanto.

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    1. Confermi la sua dimenticabilità per fortuna, io che mi ci sono pure annoiata lo dimenticherò ancora più in fretta, mi sa.

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