18 novembre 2014

Doctor Who - Stagione 8

Quando i film si fanno ad episodi.

I cambiamenti non sono mai facili, soprattutto se riguardano la rigenerazione del Dottore.
A guardare indietro, il passaggio da Christopher Eccleston a David Tennant è stato facilitato dal bel faccino di quest'ultimo, mentre quello che ha portato a Matt Smith è stato digerito con facilità grazie a un papillon cool e alla fantastica sceneggiatura di The Eleventh Hour.
Molto molto più difficile è invece l'ultimo grande passaggio, quello che ha portato lo stesso Dottore a un cambiamento caratteriale, da amico bonaccione e divertente, al serioso e poco tendente agli abbracci Peter Capaldi.
Lo chiarisco fin da subito, va'.
A me Capaldi non ha convinto. Quasi per niente.
A non convincermi è prima di tutto la sua voce, troppo diversa, troppo poco propensa ai monologhi serrati a cui il Dottore c'ha abituato e che su di lui hanno un effetto di forzatura e di poca naturalezza.
E sì, ok, il fattore fisico non mi ha aiutato a cambiare idea, né tanto meno il suo caratteraccio e la sua presunzione, giustificate, e apprezzabili in alcuni punti della stagione, ma fin troppo abusate.


Fatta questa premessa, che già non è delle migliori, a poter salvare Capaldi e le sue performance poteva esserci solo una stagione con i fiocchi.
E questa, sempre a mio avviso, c'è stata solo in parte.
Gli episodi che la compongono sono infatti ad avventura unica, -, che si aprono e si concludono, mettendo solo una coda finale, misteriosa certo, che si risolverà come c'era da aspettarsi solo nel gran finale.
Si apprezzano, e non poco, i giochi sul reale che Moffat & Co. hanno fatto, rivedendo in splendida chiave la funzione o meglio la natura della Luna, degli alberi, aumentando le paure per gli incubi notturni e i mostri sotto il letto, o anche per dei semplici graffiti.
Si adora alla follia Listen, la sua perfezione di sceneggiatura e il suo sottolineare ancora una volta, come se fosse necessario, il ruolo fondamentale di Clara nella vita del Dottore.
Clara che, però, con il suo Danny non arriva alle vette dei Pond, facendosi amare da un lato, stancare dall'altro, con le sue bugie e le sue fisime di innamorata.


Fortunatamente il finale rimette un po' di azione in circolo, facendo rincontrare una vecchia conoscenza sotto nuove spoglie che, come se non bastassero tutte le nuove paure sorte, fa rivedere i piani del dopo morte.
Il doppio episodio (l'unico di questa ottava stagione), innalza di un po' l'asticella del piacere, ma più per i sentimenti messi in gioco e per i rimandi passati, che per altro.
Dispiace non poco, quindi, e per quanto mi sia sforzata, ancora non vedo in Capaldi la scelta più giusta.
Ora, davanti a noi, c'è un episodio natalizio che per lo meno prevede i botti, visti la guest star e il protagonista previsti. Un episodio natalizio, poi, in cui scopriremo cosa ne sarà anche della companion, e cosa ne sarà dei detrattori e dei delusi che mi vedono nelle loro fila.


17 novembre 2014

Episodes - Stagione 3

Quando i film si fanno ad episodi

E' strana la vita.
Quella di Matt LeBlanc, in particolare.
Dopo il successo senza precedenti di Friends, dopo la sua impossibile scissione con Joey, la sua carriera non è mai decollata, né con il tentativo di continuare a raccontarci Joey, né con le incursioni sul grande schermo.
A ridare slancio al tutto, dandogli la possibilità di riscattarsi e di tornare sulla cresta del successo con nomination agli Emmy annesse, è una comedy molto british, in cui recita non solo se stesso, ma una versione di se stesso sfortunata, in cui nemmeno la comedy che è invece al centro della finzione, funziona, rischiando settimana dopo settimana di essere cancellata e con gli ascolti sempre più a picco.
Un gioco di scatole, dove nell'insuccesso sta il successo, dove nella poco originalità di una serie su un allenatore di hockey sciupafemmine sta invece l'originalità del mostrarci il dietro le quinte della produzione di uno show.


E tutto questo gioco di rimandi, di finzioni, prosegue alla grande anche nella terza stagione, portando la promozione di una quarta che inizierà a gennaio.
Ormai ad interessare non sono più tanto le sorti di Punks! ma dei personaggi che vi ruotano attorno.
Lasciati in una rocambolesca nottata dove le carte venivano scoperte e dove finalmente Sean e Bev si riunivano, ricominciamo da lì, dai problemi che le nuove unioni portano e dallo smacco che Carol (decisamente la mia preferita) subisce. La direzione del canale non passa infatti nelle sue mani dopo il licenziamento in tronco di Merc, ma in quelle poco sicure di Castor Sotto, giovane rampante che nasconde -ma neanche troppo- seri problemi di sanità mentale.
L'introduzione del personaggio e la riunione della coppia di protagonisti sono il vero centro del racconto, permettendo ampio spazio allo humour più divertente con i retroscena di accordi e contratti, riunioni e meeting svelati (esilarante la scena dalla sessuologa), ma pure ai sentimenti, che male non fanno mai.
Matt sembra non riuscire a mettere freno alla sua tendenza autodistruttiva, tradendo anche Jaime ma riconciliandosi per quanto possibile con la ex moglie, e intravedendo finalmente nella sua carriera la possibilità di un grosso ritorno al successo.
Il finale che sembrava concludere il tutto con la perfezione, con incastri di impegni e carriere da mantenere, si sgretola però in pochi istanti, con squilli del telefono, così da permettere a noi, e pure a Matt LeBlanc di proseguire nel migliore dei modi fra pochi mesi.


Biglietto, Prego! - Il Boxoffice del Weekend

A quanto pare continuare a lamentarci sulla scarsa se non nulla originalità delle commedie nostrane non cambia i risultati degli incassi.
A battere Interstellar è infatti Luca Miniero con il suo solito binomio nord/sud, mentre nella classifica presenziano ancora Ficarra e Picone e Claudio Bisio & Co.
Il resto delle posizioni è occupato da film per la famiglia o per i più giovani (horror e azione), ma per fortuna c'è anche Gyllenhaal che strappa un ottavo posto.
A restare fuori, invece, i fratelli Dardenne (presenti in 10 schermi in tutta Italia) e la testa gigante di Frank.


I dettagli:

1 La scuola più bella del mondo
week-end € 2.494.280 (totale: 2.494.280)

2 Interstellar
week-end € 2.449.516 (totale: 6.319.484)

3 Andiamo a quel paese
week-end € 1.980.084 (totale: 5.220.928)

4 Il mio amico Nanuk
week-end € 910.215 (totale: 910.215)

5 Doraemon 3D
week-end € 675.640 (totale: 2.197.261)

6 Clown
week-end € 663.765 (totale: 663.765)

7 Dracula Untold
week-end € 557.862 (totale: 5.004.564)

8 Lo sciacallo - The Nightcrawler
week-end € 417.713 (totale: 417.713)

9 Confusi e felici
week-end € 389.528 (totale: 3.557.766)

10 Il giovane favoloso
week-end € 337.426 (totale: 5.469.178)

16 novembre 2014

Rumour Has It - Le News dal Mondo del Cinema


Dopo la trilogia della vendetta che lo ha visto osannato da pubblico e critica, Park Chan-wook era sbarcato in America per dirigere l'esteticamente perfetto Stoker.
Non apprezzato a dovere dai più, è forse per questo che il regista si interessa ora a temi meno reali, anzi, proprio fantascientifici. Il suo prossimo impegno sarà infatti con la sceneggiatura di David Jagernauth, Second Born, thriller ambientato in un futuro dove la memoria delle persone viene sistematicamente immagazzinata, creando così un mercato nero dei corpi per possibili trapianti di coscienza.
Speriamo di capirne di più prossimamente.

Squadra che vince non si cambia.
Deve pensarla così il collezionatore di nomination David O. Russell che dopo aver agguantato la terza collaborazione di fila con Jennifer Lawrence, spera di avere confermati anche Bradley Cooper e Robert De Niro, visti insieme sia ne Il Lato Positivo che in American Hustle.
Il progetto che li riunisce è il già annunciato Miracle Mop, sull'invenzione della scopa rotante.
In questo caso, si spera invece che questa mancanza di cambiamenti non porti alla noia.

Chiarito una volta per tutte che sì, Il vento si alza è il suo ultimo film da regista, Hayo Miyazaki ha voluto far luce anche sulle voci che fanno pensare alla fine dello Studio Ghibli:
Credo che lo Studio Ghibli non produrrà più lungometraggi per le sale. Però non era questa la mia intenzione. Tutto ciò che ho fatto è stato annunciare il mio ritiro, dicendo che io non avrei realizzato più film. [...]
Se dei cineasti vorranno dedicarsi all'animazione a mano libera, di sicuro ne avranno l'occasione, ma potrebbe essere difficile giustificarlo sul piano finanziario. Penso che l'era della matita, della carta e della pellicola stia giungendo alla fine.
Queste le parole rilasciate al Los Angeles Times, che fanno così intravedere nell'imminente When Marnie Was There uno degli ultimi film prodotti dalla casa giapponese.

Per un regista che se ne va, una che arriva.
La carriera di Katie Holmes ha subito un bello stop con il matrimonio con Tom Cruise, e dopo il divorzio le cose non sono andate proprio per meglio.
Ora sembra il momento di una svolta visto che sarà prima protagonista di Miss Meadows, film di Karen Leigh Hopkins su una maestra di provincia dalla doppia vita (nell'altra è una vendicatrice), e poi sarà per la prima volta dietro la macchina da presa nell'adattamento del romanzo di Annie Weatherwax All We Had, in cui sono protagoniste madre e figlia e la loro vita in povertà.
Basteranno questi due film non proprio originali a rimettere la Holmes in carreggiata?

Un altro attore si appresta a debuttare come regista, ed è Rupert Friend, tra i protagonisti di Homeland nei panni dell'agente Quinn.
In Barton & Charlie & Checco & Bill sarà anche attore, dove insegnerà all'inesperta Emily Blunt le arti della truffa, ritrovando l'entusiasmo dei tempi d'oro e incrociando per questa strada anche un ragazzino messicano e un magnate della carta stampata.
In questo caso il progetto è nettamente più interessante.

Concludiamo con quello che sembra un altro addio, ma solo alle sceneggiature per il piccolo schermo.
Aaron Sorkin, il creatore di West Wing, si prepara a scrivere solo per il cinema una volta conclusa la terza e ultima stagione di The Newsroom appena iniziata su HBO.
Queste le sue parole al Los Angeles Time:
Voglio essere molto chiaro su questo. Davvero molto chiaro. Ho amato ogni minuto trascorso in tv. E ho avuto molti più fallimenti, misurando in modo tradizionale, che successi in tv. Ho realizzato quattro show, e solo uno di essi era West Wing.

15 novembre 2014

Safety Not Guaranteed

E' già Ieri -2012-

Cercasi: persona per viaggiare indietro nel tempo con me. Non è uno scherzo. C.P. 322, Ocean View, 93022 (CA). Sarà pagata dopo il nostro ritorno. Deve portare armi di sua proprietà. La sicurezza non è garantita. L'ho fatto una sola volta in passato.

Voi non rispondereste a un messaggio simile, per quanto folle?
E' quello che pensa anche Jeff, giornalista non proprio etico che parte alla volta di Ocean View assieme a due giovani stagisti, per indagare sul folle piano di questo folle sconosciuto, e raccontare così la sua storia.
Ad accompagnarlo sono il timido e nerd Arnau e la solitaria, nonché problematica Darius, vera protagonista della storia.
E' lei infatti ad avere un passato traumatico di solitudine e di sensi di colpa per la morte della madre, ed è sempre lei che sotto mentite spoglie conquisterà la fiducia di Kenneth, cercando di scoprire il suo piano, la sua filosofia, il perchè del suo bisogno di tornare indietro nel tempo.
La follia e la precarietà mentale di Kenneth non sono affatto gravi, anche se paranoico e convinto di essere spiato per via del suo progetto dal governo, la sua missione è più personale che storica, e visto che pure Darius ha questioni da sistemare in quel fatidico 2001 a cui sono diretti, la missione acquista più valore.
Mentre Jeff sarà impegnato a cercare una sua vecchia fiamma, conosciuta in una fantastica e idealizzata estate di 18 anni prima, Arnau verrà chiamato a risvegliare i suoi istinti giovanili in quello che diventa a tutti gli effetti un viaggio non nel passato, ma terapeutico per tutti, dove, manco a dirlo, l'amore ci mette lo zampino.


I viaggi nel tempo sono senza dubbio uno dei desideri più forti per l'essere umano, la possibilità di riparare ad errori, di cambiare scelte, di modificare la propria vita affascina da sempre, e su questa fascinazione libri, film e serie TV sono andati a nozze.
Ma per realizzare film sui viaggi nel tempo ci sono fondamentalmente due modi: uno scientifico e a grosso budget, uno basato sui sentimenti in cui non sono richiesti effetti speciali costosissimi.
Certo, poi ci sono le eccezioni alla regola, come un Primer che pur scientifico fino al limite della comprensione non ha bisogno di effetti speciali di nessun tipo per essere credibile, o un Interstellar in cui a farla da padrone è una produzione stratosferica ma in cui i sentimenti sono il vero motore di forza.
Safety not guaranteed sta invece nell'ultima categoria. Lo si classifica anzi come un film indipendente, non a caso presentato al Sundance, dove l'elemento viaggi nel tempo si mescola al romantico e alla commedia.
Fino alla fine, la possibilità che la missione di Kenneth sia veramente possibile non sfiora nemmeno i protagonisti, tutto ha la dimensione di un gioco di investigazione in cui i doppi giochi si fanno tripli e in cui, come per Jeff, la vacanza lavorativa appare più come una gita in cui ad importare è l'amore.


Sembrerebbe quindi un film perfetto, in cui non mancano situazioni limite e momenti assurdi.
Ma c'è un ma, un ma bello grosso visto che se a livello di sceneggiatura e realizzazione si segue una linea interessante che fa nascere interesse, il cast non è nella forma migliore.
La protagonista Aubrey Plaza sembra infatti svogliata e accigliata più del dovuto, e la sua monoespressione risulta pesante soprattutto quando chiamata ad abbandonarla. Lo stesso Jake Johnson (conosciuto per New Girl) naviga fin troppo nei cliché del suo personaggio, mentre a Mark Duplass manca l'appeal richiesto a un personaggio folle e misterioso come quello che deve interpretare.
La mancanza di coesione e di sintonia tra questi attori non rende Safety Non Guaranteed il piccolo ma grande film che potrebbe essere, e anche se le musiche e il finale emozionano, rimane la sensazione che forse, un viaggio nel tempo per fare scelte diverse soprattutto a livello di casting, non sarebbe stato un male per i produttori del film.

P.s.: l'annuncio che mette in moto la ricerca, è veramente apparso in una rivista americana nel 1997. Si trattò però di uno scherzo, ad opera di John Silveria, che qui appare in un cammeo.


14 novembre 2014

I Love Movies

E' già Ieri -2007-

Passato il ciclone Interstellar, ancora non è passata la tempesta ormonale per Cillian Murphy e il suo Thomas Shelby.
Ecco perchè sono andata a scovare questo piccolo film che, dopo essere stato presentato al Tribeca, non è mai arrivato nelle sale, né quelle americane né tanto meno in quelle italiane.
Visto certe ciofeche che riescono comunque ad approdarci, ci si chiede il perchè, visto che il film di Paul Soter non è così malvagio, ma in fin dei conti un'innocente ed tormentata storia d'amore.


Come il più classico dei boy meets girl, si inizia con lo scontro/incontro tra due personaggi eccentrici.
Lui è Neil, possiede e lavora appassionatamente in una videoteca di nicchia, dove ci sono film di nicchia (dai b-movies ai grandi classici), che deve sopravvivere alla concorrenza mainstream delle videoteche a catena.
Lei è la misteriosa Violet, piombata per caso da lui per un noleggio, sempre pronta e desiderosa di novità in cui farsi travolgere dall'adrenalina, che siano piccoli furti, scherzi ai danni del povero Neil o semplici passeggiate al cimitero.
Ai due opposti, quindi, con uno che le avventure le vede solo su schermo mentre l'altra se le crea giorno dopo giorno.
Attorno a loro un manipolo di appassionati, o meglio fissati, con il cinema, che passano il loro tempo sui divani della videoteca ad analizzare e discutere su singoli fotogrammi.


Raccontato così sembrerebbe quasi un film alla Kevin Smith, tra temi e personaggi coinvolti, in realtà, di Kevin Smith manca il tocco, soprattutto a livello di sceneggiatura, che prosegue tra insopportabili idee di quella che sembra più una malata mentale che un'eccentrica ragazza, e scelte di proseguimento non proprio originali.
A Cillian però si perdona tutto, anche perchè il suo Neil oltre a fare tanta tenerezza non siamo abituati. Timido, innamorato e sofferente, è distante dai ruoli da uomo misterioso e silenzioso a cui l'attore c'ha abituato, ma funziona ugualmente.
Meno convincente invece Lucy Liu, a cui detto fra amici si vorrebbe davvero dare qualche sberla, ma che alla fine, poco a poco, si accetta, in tutte le sue stranezze.
Classico anche nella sua realizzazione, omaggia film del passato, lasciando spazio per esibizioni rock, per divertenti trovate e per un finale citazionista.
I love movies non sarà quindi un film che ti fa amare di più il cinema, perfetto come passatempo, farà di certo innamorare di più di Cillian, ecco.


13 novembre 2014

Silenzio in Sala - Le Nuove Uscite al Cinema

Dopo il ciclone Interstellar, il weekend al cinema punta su un paio di film dall'America da non perdere, un film d'autore francese, un horror pronto a farvi fare notti insonni e pure un classico per tutta la famiglia.
Nel mezzo, purtroppo, anche tante, evitabili, pellicole nostrane.
Meglio andare con i consigli, va:

Frank
Commedia musicale che potrebbe essere geniale ma si ferma un po' prima.
Il cast, a partire da un Michael Fassbender nascosto sotto una gigante testa di cartapesta, è ottimo, la colonna sonora un po' meno.
Per saperne di più, QUI




Lo Sciacallo - The Nightcrawler
Jake Gyllenhaal dapprima ruba rame, poi capisce quanto può fruttargli riprendere le scene macabre di incidenti stradali nelle notti folli di Los Angeles. Assunto da un network con questo compito, passerà poco tempo a chiedersi se sia meglio aspettare che provocare il materiale da filmare.
Una riflessione sull'oggi, unita a una buona dose di azione e sapiente regia, per un film sicuramente da vedere.
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Due giorni, una notte
I fratelli Dardenne mettono al centro della scena la bella Marion Cotillard, lavorativa che ancora alle prese con la depressione, si vede minacciata dal licenziamento. I suoi padroni hanno infatti chiesto ai colleghi il consenso e, se dato, riceveranno un bonus di 1000 euro. La povera Sandra avrà poco tempo per convincerli a una scelta umana, e non economica.
Un dramma potente e sentito, presentato a Cannes.
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Words and Pictures
Sono più importanti le immagini o le parole, nel mondo e nell'educazione? Per Clive Owen, senza dubbi, queste ultime, che lo hanno accompagnato nella sua carriera ora fallita di poeta. Per Juliette Binoche, artista che si dà all'insegnamento, le parole sono solo ostacoli.
Gli scontri tra i due fanno del film un classico americano che puzza un po' di vecchio, in mezzo, non a caso, anche il tema della malattia.
Nì.
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Clown
Se non è bastato It a mettere fine alla carriera dei pagliacci, e non stanno bastando gli episodi del FreakShow di American Horror Story, ci pensa Eli Roth (qui produttore di Jon Watts) a metterci una bella pietra sopra. Nel suo film racconta infatti la trasformazione di una padre amorevole in un essere dal naso rosso e gli artigli che deve trovare giovani vittime per placare la sua fame.
Incubi garantiti, la censura (tanto per aumentare il battage pubblicitario) ha fermato il poster originale.
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Il mio amico Nanuk
I più piccoli troveranno pane per i loro denti, e anche chi ama i paesaggi deserti e le immense distese di neve e ghiaccio sarà soddisfatto.
La storia, però, è fin troppo elementare, con un bambino che vuole riportare un cucciolo d'orso alla madre, sfidando le intemperie e partendo all'avventura.
Per famiglie.
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La Scuola più bella del Mondo
Luca Miniero dopo i due Benvenuti e il Boss in salotto non ne vuole sapere di lasciare il tema nord vs sud che tanta fortuna gli ha dato. Questa volta ambienta lo scontro tra diversi in una scuola toscana chiamata ad ospitare una scolaresca campana.
Se non bastasse la trama a stancare, ci pensa il cast capitanato da Christian de Sica e con Rocco Papaleo, Angela Finocchiaro, Miriam Leone e Lello Arena.
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Tre Tocchi
Marco Risi, attraverso il calcio, ci mostra le vite di diversi aspiranti attori, i loro provini, i loro sogni, la dura realtà in cui invece vivono nella capitale.
Anche no.
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La Foresta di ghiaccio
Ambientato nel profondo nord, a confine con la Slovenia, il film di Claudio Noce segue più personaggi, nel loro lavoro e in un dramma che li accomuna.
Interpreti, tra gli altri, Emir Kusturica e Adriano Giannini.
Distribuzione con il contagocce, forse a ragione.
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Il leone di vetro
Film italiano indipendente, in costume e su una famiglia veneziana nel momento dell'unificazione d'Italia.
No. Proprio no.
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Sul Vulcano
Chiudiamo i consigli con un documentario che attraverso tre storie, mostra e racconta il rapporto dei napoletani con il loro Vesuvio.
A fare da voci narranti Toni Servillo, Donatella Finocchiaro, Fabrizio Gifuni, Leo Gullotta e Iaia Forte.
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12 novembre 2014

Interstellar

Andiamo al Cinema

Per guarire la Terra si deve andare nello Spazio.
Per salvare i figli, li si deve abbandonare.
Per ritrovare il padre, tornare bambina.
Nolan arriva nei cinema con il ciclone Interstellar, e la rete impazzisce, la rete si perde in teorie, in domande, in congetture e in analisi sull'Autore, sul mainstream.
Nolan arriva nei cinema e mescolando sapientemente ingredienti già visti altrove, ne tira fuori un film che ti fa venire voglia di studiare fisica, che ti fa sussultare sulla tua poltrona senza bisogno di occhialini, che ti fa emozionare con semplici immagini, prima che con la storia.
E scusate se è poco.


La storia, però, c'è.
Ed è quella di un pianeta, il nostro, arrivato allo stremo, dove non è più possibile coltivare altro che mais, dove gli ingegneri non sono più richiesti e quello che davvero serve sono agricoltori esperti.
Così anche il pilota aerospaziale Cooper ha abbandonato i sogni di volare, si è rimboccato le maniche e assieme al suocero porta avanti come può la sua fattoria, aiutato dal figlio Tom, pronto a seguire i suoi passi, e dalla indomita Murphy, chiamata così in onore dell'omonima, e per nulla negativa, legge.
La routine famigliare c'è mostrata in tutto il rustico che abbraccia il futuro, ma tutto cambia quando per una serie di non coincidenze, Cooper e la figlia scoprono un manipolo di persone che costituiscono la NASA attuale, e che proprio in Cooper trova la persona a cui affidare la missione che potrebbe salvare il pianeta: partire alla volta dello spazio, alla volta di un wormhole creatosi alle porte di Saturno, e cercare in esso una speranza per l'umanità, un nuovo pianeta dove la vita è possibile.
E qui il film vira, portandoci tra il vuoto e il pieno dello spazio, alle folli leggi fisiche che lo regolano e che lo cambiano, in pianeti diversi e sconosciuti dove rimanere incantati e spaventati.
E qui inizia la vera avventura di Cooper, lunga pochi anni, forse, lunga decenni sulla Terra, dove il tempo continua a scorrere inarrestabile.
Nella sua angoscia di padre abbandonatore sta tutta la forza espressiva di un film che sa mescolare potenza d'immagine, di storia e quindi anche di emozione, con le ore che passano fameliche, mangiando per Cooper la possibilità di conoscere, di salutare, di dire addio ai suoi cari.


La speranza di trovare il pianeta giusto non si ferma, però, così come non si ferma la fantasia di Nolan che per noi immagina un pianeta composto di acqua, uno di roccia e neve, uno di fuoco, in cui inevitabilmente bruciarsi.
L'esplorazione dello spazio e delle sue leggi, prosegue mescolando azione, tanta azione, che fa scorrere adrenalina, con fughe rocambolesche, duelli e corse letteralmente contro il tempo.
In questo guazzabuglio fisico, tutto trova posto, che siano la quarta o la quinta dimensione, che sia l'istinto di sopravvivenza, i paradossi temporali o semplicemente la legge più forte di tutte, quella del cuore.
Nolan nel suo calderone mette tutto (umorismo compreso, grazie ai robot TARS e CASE), ma lo mette con intelligenza, non lasciando mai indietro lo spettatore, accompagnandolo per mano in questo mondo nuovo.
Nel farlo, volutamente o meno, fa ripensare ai silenzi carichi di paura di Gravity, cita Kubrick, fa scorgere perfino un po' di Doctor Who (impossibile non pensare all'episodio The girl in the fireplace).
Nel farlo, soprattutto, incanta, con una fotografia sublime, che lascia senza parole oltre che senza fiato, con una colonna sonora pomposa come solo Hans Zimmer ci ha abituato.
In tutto questo, poi, si muove Matthew McConaughey che gigioneggia alla grande, dimostrando ancora una volta tutte le sue potenzialità, e si muove pure una Anne Hathaway fragile e forte allo stesso tempo, e una Jessica Chastain un po' relegata ma non per questo meno importante.
Nolan vince per me la sua scommessa, e nonostante dubbi e incongruenze, dopo il mondo profondo e infinito dei sogni, ci porta nel profondo e nell'infinito dello spazio, con poesia, con Dylan Thomas e con la certezza che a legarci, in tutti i nostri giri vorticosi, in tutte le nostre possibili cadute, è un filo che non si spezza, il filo dell'amore e che no, non è possibile andarcene docili nella buona notte.


11 novembre 2014

3 Anni di In Central Perk

Tre anni fa esatti, nella fatidica data 11/11/2011 nasceva In Central Perk.
Da piccolo blog letto per lo più da amici e parenti, si è trasformato in un luogo dove accogliere nuovi amici, dove condividere esperienze personali, viaggi, impressioni a caldo nelle lunghe notti insonni dei premi.
E si è trasformato soprattutto in una soddisfazione personale giornaliera in cui, oltre ai numeri (di commenti, soprattutto, e poi sì, anche di visualizzazioni), ad essere importanti sono i riscontri, anche faccia a faccia, di chi trova tra queste pagine spunti e idee per intrattenersi, possibilità di approfondire o anche di conoscere qualcosa di nuovo.
Come si è notato, la cucina ha abbandonato da parecchio queste pagine, il mio sciopero contro un forno che continuo a non capire ha incontrato anche sempre più film e serie TV da vedere, e viste le liste di recuperi, di nuove uscite e di mesi scoppiettanti davanti, difficilmente ci sarà di nuovo spazio per torte e dolcetti.

Per festeggiare al meglio questo felicissimo e lieto giorno, prendendo un po' spunto da quanto fatto da Ford, vi invito a mettervi in gioco!
Amici di questo blog, o gente di passaggio, che tipo di amici siete?
Quale tra i sei fantastici componenti di Friends più vi rappresenta?
Rispondete con sincerità a quanto segue, e condividete poi il responso...
e, soprattutto, continuate a passare da queste parti, perchè un posto per voi, in un comodo e caldo divano, ci sara sempre!





  1. Qual è la tua cena ideale?

  2. ABirra e patatine
    BIn un ristorante raffinato
    CQualcosa di ricercato
    DVegetariano e/o etnico
    ESemplice e veloce
    FBasta sia già pronto

  3. Come preferisci passare il pomeriggio libero?

  4. ACon la mia ultima conquista
    BA pulire e riordinare casa
    CA studiare/ in attività intellettuali
    DCon i miei amici al bar
    EShopping
    FDavanti alla TV

  5. Vedi qualcuno che ti piace, come tenti l'approccio?

  6. AUso il mio collaudato sistema infallibile
    BSono timida/o, aspetto sia l'altro a venire da me
    CTento goffamente di offrirgli da bere
    DProvoco con ironia, in modo da farlo/a avvicinare
    EProvoco con le mie tecniche di seduzione
    FMi avvicino e inizio a scherzare e far battute

  7. Al primo appuntamento...

  8. Ala/lo porto già a casa
    Bvado in un ristorante elegante
    Cla/lo porto in un luogo dove mi sento a mio agio
    Dal parco, o per strada, basta stare da soli
    Emi devo sentire viziata
    Fmi agito, e parlo solo io (a vanvera)

  9. Per me conta di più...

  10. Ail sesso
    Bla famiglia
    Cla carriera
    Dgli amici
    El'amore
    Fme stesso

  11. Se dovessi scegliere, andrei a convivere con:

  12. AChandler
    BPhoebe
    CRachel
    DJoey
    ERoss
    FMonica


Maggioranza di Risposte A
Donnaiolo impenitente, esperto in nullafacenza e compagno di giochi incredibile.
Sei l'amico con cui tutti vorrebbero uscire a bere o a spassarsela, senza alcun dubbio!






Maggioranza di Risposte B
Nascondi un lato psicotico, una mania del controllo e del pulito che fai però dimenticare quando si tratta di dare conforto, anche se solo sotto forma di deliziosi manicaretti. Sogni da sempre una famiglia, e i tuoi amici ne fanno e ne faranno parte.






Maggioranza di Risposte C
Precisino e un po' insicuro, sei l'intellettuale del gruppo, quello su cui fare affidamento e quello che quando si tratta di festeggiare, o esagera alla grande o se ne sta in un angolo a sognare la donna dei suoi sogni.





Maggioranza di risposte D
Estroversa e sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, non ti fai intimidire dal giudizio degli altri, neanche di quello dei tuoi amici.
Fedele e sempre presente, trovi ispirazione in loro per il tuo lato artistico mai sopito.






Maggioranza di risposte E
Sognatrice incallita, sogni di trovare l'uomo giusto, il lavoro giusto, e il vestito giusto.
Con gli amici che hai scelto (la tua vera famiglia a cui ti affidi) i sogni sicuramente si realizzeranno.






Maggioranza di risposte F
Il buffone della compagnia, sei quello con la battuta pronta e la risposta a tutto, ma che quando le cose si fanno serie inizia ad avere crisi di panico.
Compagno perfetto di serate scacciapensieri, nascondi -bene bene- un lato tenero e protettivo nei confronti di chi ami.





Nessuna Maggioranza











Mi raccomando, soddisfate la mia curiosità e fatemi sapere chi siete!