Horror Week
Gli elogi verso Hereditary si sono sprecati.
Da "L'Esorcista di questa generazione" a "l'horror più spaventoso di sempre", peccato che certi elogi si applichino almeno a un paio -se non di più- degli horror che escono in sala, rivelandosi perlopiù specchietti per allodole che poco contengono di vero.
Con un certo scetticismo, ma pure con una certa curiosità, sono comunque tornata in sala per il secondo horror della mia vita.
Il tutto in meno di un anno, capite perché ieri sera dicevo che qualcosa grazie alle Notti Horror era cambiato?
Tralasciando una visione rovinata in pieno dai soliti ragazzetti incivili che ridono e commentano ogni cosa, disturbando e minando alla base l'esperienza di un horror su grande schermo, quello che ho trovato è stato più un dramma da brividi.
8 agosto 2018
7 agosto 2018
Notte Horror 2018 - The Blair Witch Project
Siamo ormai alla quinta Notte Horror, e qualcosa è decisamente cambiato.
Non l'entusiasmo che spinge noi blogger a radunarci in piena estate per darvi dei brividi, ma i brividi che mi concedo e l'inaspettata curiosità nell'esplorare un genere da cui mi sono sempre tenuta alla larga.
Non a caso, lo scorso anno ha visto arrivare al primo posto degli In Central Perk Awards un film come IT, e con la settimana a regalare altre perle del genere, questa sera si va a scavare nei ricordi.
Dopo aver affrontato tutti i traumi infantili subiti (da IT, appunto, a Scream fino a Candyman), ho voluto finalmente dare una possibilità al film che ha rinverdito un genere, creando negli anni copie e brutte copie, parodie a non finire.
Un horror che nel 1999 era sulla bocca di tutti, tutti ne avevano un'opinione, tutti volevano vederlo e giudicarlo.
Un vero e proprio caso come da tempo non succedeva (e succede), un film piccolo, praticamente amatoriale, costato appena 60.000 dollari che ha finito per incassarne quasi 250 milioni (MILIONI!).
In quell'estate, però, io ero già una fifona e soprattutto ero già una snob allergica a quello di cui tutti parlavano.
Sembrava eccessivo l'entusiasmo, eccessivo l'incasso, eccessivo l'interesse.
E c'erano i bastian contrari che parlavano di sopravvalutazione a darmi un minimo di ragione, non fosse che pure loro -senza alcun bisogno dei social- si facevano sentire quanto gli altri.
Non l'entusiasmo che spinge noi blogger a radunarci in piena estate per darvi dei brividi, ma i brividi che mi concedo e l'inaspettata curiosità nell'esplorare un genere da cui mi sono sempre tenuta alla larga.
Non a caso, lo scorso anno ha visto arrivare al primo posto degli In Central Perk Awards un film come IT, e con la settimana a regalare altre perle del genere, questa sera si va a scavare nei ricordi.
Dopo aver affrontato tutti i traumi infantili subiti (da IT, appunto, a Scream fino a Candyman), ho voluto finalmente dare una possibilità al film che ha rinverdito un genere, creando negli anni copie e brutte copie, parodie a non finire.
Un horror che nel 1999 era sulla bocca di tutti, tutti ne avevano un'opinione, tutti volevano vederlo e giudicarlo.
Un vero e proprio caso come da tempo non succedeva (e succede), un film piccolo, praticamente amatoriale, costato appena 60.000 dollari che ha finito per incassarne quasi 250 milioni (MILIONI!).
In quell'estate, però, io ero già una fifona e soprattutto ero già una snob allergica a quello di cui tutti parlavano.
Sembrava eccessivo l'entusiasmo, eccessivo l'incasso, eccessivo l'interesse.
E c'erano i bastian contrari che parlavano di sopravvalutazione a darmi un minimo di ragione, non fosse che pure loro -senza alcun bisogno dei social- si facevano sentire quanto gli altri.
Channel Zero - Butcher's Block
Horror Week
Non più una sola casa, ma un intero quartiere ad essere inquietante.
Inquietante fin dalle sue origini, costruito attorno al macello cittadino, con case pensate per ospitare quei migranti occasionali in cerca di lavoro, quelle persone che non sembrano avere né passato né futuro, a cui nessuno importa se improvvisamente spariscono, anzi, fa quasi comodo.
Un quartiere che con la misteriosa sparizione dell'intera famiglia che quel macello gestiva, si ritrova ancor più mal messo, ghetto dove finiscono i cittadini più problematici, dove il parco diventa una foresta da cui è meglio stare distanti, dove le leggende metropolitane, i mostri, si moltiplicano.
Vai a capire perché, allora, Alice decide di lavorare in una città così ricca di folclore, lei in fuga da una madre, lei con una sorella che bene non sta e avrebbe bisogno di equilibro.
Non più una sola casa, ma un intero quartiere ad essere inquietante.
Inquietante fin dalle sue origini, costruito attorno al macello cittadino, con case pensate per ospitare quei migranti occasionali in cerca di lavoro, quelle persone che non sembrano avere né passato né futuro, a cui nessuno importa se improvvisamente spariscono, anzi, fa quasi comodo.
Un quartiere che con la misteriosa sparizione dell'intera famiglia che quel macello gestiva, si ritrova ancor più mal messo, ghetto dove finiscono i cittadini più problematici, dove il parco diventa una foresta da cui è meglio stare distanti, dove le leggende metropolitane, i mostri, si moltiplicano.
Vai a capire perché, allora, Alice decide di lavorare in una città così ricca di folclore, lei in fuga da una madre, lei con una sorella che bene non sta e avrebbe bisogno di equilibro.
6 agosto 2018
Channel Zero - No-End House
Horror Week
Dopo una necessaria pausa domenicale, per rinfrescare i bollenti spiriti mi concedo l'ormai abituale settimana dedicata ai brividi, che quest'anno potrebbe addirittura sforare vista la quantità di materiale archiviato durante l'anno.
Si parte da una serie TV antologica, che lo scorso anno con Candle Cove aveva saputo interessare da un parte, annoiare dall'altra.
Questa volta cambia tutto, e di certo ci guadagna.
C'è una casa, che appare dal nulla, una volta all'anno in una città diversa. I giovani ne vengono attratti da strani video ipnotici, dai rumours letti in rete, dalla più classica curiosità.
Quella casa sembra l'opera di un artista contemporaneo, a cui piace giocare con la psicologia della gente.
Dopo una necessaria pausa domenicale, per rinfrescare i bollenti spiriti mi concedo l'ormai abituale settimana dedicata ai brividi, che quest'anno potrebbe addirittura sforare vista la quantità di materiale archiviato durante l'anno.
Si parte da una serie TV antologica, che lo scorso anno con Candle Cove aveva saputo interessare da un parte, annoiare dall'altra.
Questa volta cambia tutto, e di certo ci guadagna.
C'è una casa, che appare dal nulla, una volta all'anno in una città diversa. I giovani ne vengono attratti da strani video ipnotici, dai rumours letti in rete, dalla più classica curiosità.
Quella casa sembra l'opera di un artista contemporaneo, a cui piace giocare con la psicologia della gente.
4 agosto 2018
Amiche di Sangue
Andiamo al Cinema
Lily e Amanda non potrebbero essere più diverse all'apparenza.
Ricca, composta, fredda e cordiale la prima, abituata ad arrangiarsi, ad arruffarsi, a fregarsene di tutto la seconda.
Ma sono amiche.
O almeno, lo erano da piccole, poi qualcosa si è rotto.
Il fatto che Amanda abbia ucciso a sangue freddo il suo cavallo preoccupando i genitori, la scuola, finendo in un istituto psichiatrico non ha di certo aiutato.
Ma ora, per dei test attitudinali, tornano a frequentarsi, con Amanda che ammette candidamente i suoi problemi mentali -non sente niente, nessuna emozione, è abituata a fingere e imitare- e Lily che vive con un patrigno che ha tutto e pretende di avere il rispetto da tutti, con ogni metodo -violenza psicologica compresa.
Lily e Amanda non potrebbero essere più diverse all'apparenza.
Ricca, composta, fredda e cordiale la prima, abituata ad arrangiarsi, ad arruffarsi, a fregarsene di tutto la seconda.
Ma sono amiche.
O almeno, lo erano da piccole, poi qualcosa si è rotto.
Il fatto che Amanda abbia ucciso a sangue freddo il suo cavallo preoccupando i genitori, la scuola, finendo in un istituto psichiatrico non ha di certo aiutato.
Ma ora, per dei test attitudinali, tornano a frequentarsi, con Amanda che ammette candidamente i suoi problemi mentali -non sente niente, nessuna emozione, è abituata a fingere e imitare- e Lily che vive con un patrigno che ha tutto e pretende di avere il rispetto da tutti, con ogni metodo -violenza psicologica compresa.
3 agosto 2018
Thelma
E' già Ieri -2017-
Thelma è una ragazza come tante, bella in modo semplice, studiosa e non appariscente, fatica ad integrarsi all'università.
Tutti sembrano già avere degli amici, i genitori che la chiamano ogni giorno e la controllano a distanza sembrano essere un ostacolo non da poco, mettici una crisi epilettica improvvisa, nel bel mezzo della biblioteca affollata, e la sua popolarità non aumenta di certo.
C'è un lato positivo però che arriva da quell'attacco, tra un controllo e un test, c'è Anja, che l'ha soccorsa, che le si avvicina, le diventa amica, forse anche qualcosa di più.
Ma c'è un problema, c'è che quei genitori piuttosto opprimenti per quanto gentili, hanno cresciuto Thelma come fervente cattolica, così l'alcool lei non lo beve, così quel sentimento, quell'attrazione che cresce nei confronti di Anja, la spaventa, e crea altre crisi, che sembrano nascondere qualcosa di più, che ha radici profonde, nel suo passato e in quella della famiglia.
Thelma è una ragazza come tante, bella in modo semplice, studiosa e non appariscente, fatica ad integrarsi all'università.
Tutti sembrano già avere degli amici, i genitori che la chiamano ogni giorno e la controllano a distanza sembrano essere un ostacolo non da poco, mettici una crisi epilettica improvvisa, nel bel mezzo della biblioteca affollata, e la sua popolarità non aumenta di certo.
C'è un lato positivo però che arriva da quell'attacco, tra un controllo e un test, c'è Anja, che l'ha soccorsa, che le si avvicina, le diventa amica, forse anche qualcosa di più.
Ma c'è un problema, c'è che quei genitori piuttosto opprimenti per quanto gentili, hanno cresciuto Thelma come fervente cattolica, così l'alcool lei non lo beve, così quel sentimento, quell'attrazione che cresce nei confronti di Anja, la spaventa, e crea altre crisi, che sembrano nascondere qualcosa di più, che ha radici profonde, nel suo passato e in quella della famiglia.
2 agosto 2018
Silenzio in Sala - Le Uscite al Cinema del 2 Agosto
È agosto, liberate gli horror!
Unico genere che può attirare un minimo di pubblico, anche se fatto perlopiù di adolescenti che commentano ad alta voce e sghignazzano. Ne ho avuto una prova l'altra sera, e mi è bastato per lasciargli il campo libero.
Anche perché la scelta non è certo di prima qualità.
Amiche di Sangue
Thrillerino che in realtà è più un drama, su due amiche difficilmente classificabili come sane di mente, unite dal pianificare un omicidio.
Se ne parlerà presto.
Trailer
Dark Hall
Altro horror estivo, altro horror targato teen con un collegio ovviamente pieno di sinistri segreti.
Ad elevarlo, la sola presenza di Uma Thurman.
Trailer
Fino all'Inferno
Basterebbe il poster, ma se volete c'è anche il Trailer di quello che vuole essere un omaggio al cinema action anni '80 ma che scade invece nel ridicolo, come già The Wicked Gift dello stesso regista.
Unico genere che può attirare un minimo di pubblico, anche se fatto perlopiù di adolescenti che commentano ad alta voce e sghignazzano. Ne ho avuto una prova l'altra sera, e mi è bastato per lasciargli il campo libero.
Anche perché la scelta non è certo di prima qualità.
Amiche di Sangue
Thrillerino che in realtà è più un drama, su due amiche difficilmente classificabili come sane di mente, unite dal pianificare un omicidio.
Se ne parlerà presto.
Trailer
Dark Hall
Altro horror estivo, altro horror targato teen con un collegio ovviamente pieno di sinistri segreti.
Ad elevarlo, la sola presenza di Uma Thurman.
Trailer
Fino all'Inferno
Basterebbe il poster, ma se volete c'è anche il Trailer di quello che vuole essere un omaggio al cinema action anni '80 ma che scade invece nel ridicolo, come già The Wicked Gift dello stesso regista.
1 agosto 2018
Zoe
Andiamo al Cinema su Prime Video
Tocca iniziare anche questo post così: sembra di trovarsi ancora una volta dentro a un episodio di Black Mirror.
Anzi, si può dire che sembra di trovarsi di fronte a ben due episodi di Black Mirror con un tocco à la Westworld, scartati, riassemblati.
Siamo, infatti, in un futuro non così lontano, in cui quella tecnologia che oggi si sta sviluppando ha preso piede: ci sono robot che interagiscono con gli uomini, che li aiutano.
E c'è il brillante ingegnere che vorrebbe di più da questi robot, renderli non solo giardinieri, camerieri, gigolo, ma veri e propri compagni di vita, in grado di non ferire mai, di non lasciare mai.
A motivarlo, un cuore spezzato di recente, un matrimonio andato in frantumi.
Così, oltre a stabilire in modo preciso e insindacabile la percentuale di affinità di una coppia e di un probabile partner, Cole si impegna per rendere effettivo il suo sogno.
Succede l'impensabile, però, che una sua creazione cambi, diventi quasi umana, così umana da non sapere nemmeno di essere un robot, così umana da innamorarsi di lui, da soffrire per l'incompatibilità di fondo, mettendo in crisi Cole e ogni suo credo.
Tocca iniziare anche questo post così: sembra di trovarsi ancora una volta dentro a un episodio di Black Mirror.
Anzi, si può dire che sembra di trovarsi di fronte a ben due episodi di Black Mirror con un tocco à la Westworld, scartati, riassemblati.
Siamo, infatti, in un futuro non così lontano, in cui quella tecnologia che oggi si sta sviluppando ha preso piede: ci sono robot che interagiscono con gli uomini, che li aiutano.
E c'è il brillante ingegnere che vorrebbe di più da questi robot, renderli non solo giardinieri, camerieri, gigolo, ma veri e propri compagni di vita, in grado di non ferire mai, di non lasciare mai.
A motivarlo, un cuore spezzato di recente, un matrimonio andato in frantumi.
Così, oltre a stabilire in modo preciso e insindacabile la percentuale di affinità di una coppia e di un probabile partner, Cole si impegna per rendere effettivo il suo sogno.
Succede l'impensabile, però, che una sua creazione cambi, diventi quasi umana, così umana da non sapere nemmeno di essere un robot, così umana da innamorarsi di lui, da soffrire per l'incompatibilità di fondo, mettendo in crisi Cole e ogni suo credo.
31 luglio 2018
The Americans - Stagioni 5 e 6 (Le Ultime)
Mondo Serial
Ne ho sempre riconosciuto la bellezza, il comparto tecnico da invidia, le interpretazioni contenute ma intense, ma con i russi-americani la scintilla non è mai scattata.
Colpa mia, sembra, visti i pianti fatti per la fine di questa serie, già giudicata "I Soprano di questo decennio", già definita con uno dei migliori finali di sempre.
Io, li avevo abbandonati con la quarta stancante stagione, una stagione che girava sempre attorno alle diversità di azione fra Philip ed Elizabeth, con lei devota alla causa e pronta a tutto per amor di patria, lui tentennante, o semplicemente con un cervello, che minava le sue capacità di killer a sangue freddo, mettendo in dubbio il male che l'America doveva rappresentare.
C'erano poi gli insopportabili figli, un Henry lasciato di qua e di là, spesso fuori scena, una Paige che negli anni '80 glam e "da bere", era un'adolescente cristiana piena di fede.
Troppo, per farmi andare avanti.
Ma visti gli elogi di cui sopra, visto che "uno dei miglior finali di sempre" non volevo certo perdermelo, ho recuperato, mi sono messa in pari.
Ne ho sempre riconosciuto la bellezza, il comparto tecnico da invidia, le interpretazioni contenute ma intense, ma con i russi-americani la scintilla non è mai scattata.
Colpa mia, sembra, visti i pianti fatti per la fine di questa serie, già giudicata "I Soprano di questo decennio", già definita con uno dei migliori finali di sempre.
Io, li avevo abbandonati con la quarta stancante stagione, una stagione che girava sempre attorno alle diversità di azione fra Philip ed Elizabeth, con lei devota alla causa e pronta a tutto per amor di patria, lui tentennante, o semplicemente con un cervello, che minava le sue capacità di killer a sangue freddo, mettendo in dubbio il male che l'America doveva rappresentare.
C'erano poi gli insopportabili figli, un Henry lasciato di qua e di là, spesso fuori scena, una Paige che negli anni '80 glam e "da bere", era un'adolescente cristiana piena di fede.
Troppo, per farmi andare avanti.
Ma visti gli elogi di cui sopra, visto che "uno dei miglior finali di sempre" non volevo certo perdermelo, ho recuperato, mi sono messa in pari.
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