Una giornata nella vita di Arthur Maxley.
Che si sveglia nel disordine, fa colazione con quel po' di birra stantia che giace al suo fianco, lascia un appartamento in pieno caos per una salutare passeggiata, cercando di arrivare al parco pur sapendo di non poterci riuscire nemmeno oggi.
Lo distraggono i suoi pensieri cupi, la sua solitudine, quel passato che sembra sempre tornare cogliendolo impreparato.
Anche se al suo ritorno il suo appartamento sarà stato riordinato e pulito, così non sarà per la sua anima.
Sembra un giorno come tanti per Arthur, lui che aveva un futuro promettente e che ora si è preso l'ennesimo periodo sabbatico dagli studi. Invece quel passato a cui sempre torna, quel ricordo a cui sempre vuole cercare di accedere, lo perseguita più del solito, palesandosi attraverso un padre che non vede da anni e che lo invita a cena.
Arthur Maxley è chiaramente disturbato, depresso. Attorno a lui ci si muove sulle punte, mentre lui tutto giudica, con tutti è arrabbiato, a partire da se stesso.
Arthur Maxley si trascina e viene trascinato, si chiude nella sua solitudine ed è incapace di affrontare un lutto. Continua a pagarne le conseguenze, e poco può un tentativo di amore nel buio di un locale, nel buio di un altro appartamento.
Arthur Maxley è il protagonista che ti aspetti da John Williams, lui che aveva raccontata della tragica e solitaria vita di Stoner, aveva iniziato con un altro trascinato, uno che la vita la vede scorrere davanti ai suoi occhi senza saperla fermare. Siamo ad un'altra età però, per lo scrittore stesso e per Arthur: siamo con un giovane che forse in quella che sembrava una giornata come le altre ha finalmente un'epifania, pur se nel sangue. Il suo.
Ma lo stile, quello asciutto, quello improvvisamente poetico, è quello del Williams che sa incantare. Più breve, come fosse un lungo racconto circolare, che ritorna a quella notte in cui ci si può nascondere, consolare.
Per paura che mi deluda, evito altro di Williams da un po'. Toccherà cambiare idea!
RispondiEliminaQui è tutto molto più breve, una sola giornata, un lungo racconto più che un romanzo. Ma lo stile e il dolore che trasuda è quello.
Elimina