Un altro Stephen King approda al cinema, o meglio, ci ritorna. Dopo una prima versione nel 1989, il cimitero degli animali prende nuovamente vita con Jason Clarke. Si garantiscono brividi, ma da gattara preferisco tenermi a distanza.
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Il film di cui ancora mi chiedo se ce ne fosse bisogno. Si parla però di una simpatia irresistibile di Ryan Reynolds a dar voce al pokemon giallo, mentre la storia ruota attorno alla misteriosa morte di un padre detective.
Almeno ci si diverte.
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Torna al cinema anche la storia di Ted Bundy, serial killer tra i più noti ed efferati degli Stati Uniti. Questa volta però il punto di vista è quello della sua fidanzata.
Cast che è una scommessa di per sé, composto com'è da Zac Efron, Lily Collins, Kaya Scodelario, John Malkovich, Jim Parsons.
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La storia vera di una perfetta anziana inglese accusata di essere stata per 50 anni spia del KGB. Rivelerà la sua vera identità in un lungo interrogatorio.
Vicenda interessante, produzione fin troppo classica con la classica Judi Dench.
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Fermi tutti, lo so che un film israeliano che parla delle differenze e della difficile convivenza con i palestinesi può spaventare, ma visto a Venezia si è dimostrato una commedia intelligentissima, che gioca con la sua stessa sceneggiatura portando una sala colma a risate e applausi sonorosissimi.
Se riuscite, dategli un'occasione.
Ne parlo meglio QUI
La salvezza per un ladruncolo che ruba il bottino ai suoi soci, sta sopra i tetti di Taranto, in compagnia di Renato, che si crede spirito guida indiano.
L'ultimo film di Sergio Rubini, con Rocco Papaleo non sembra pane per i miei denti.
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Una ballerina e un gangster, lei che finisce in prigione per salvare lui, lui che nel mentre si rifà un'altra vita.
L'ultimo film Jia Zhangke, per amanti dell'essai.
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Documentario dell'italiano Roberto Minervini che ci immerge in un ghetto americano per due ore di discorsoni, prese di posizione, proteste.
Spiace dirlo, ma la pesantezza è davvero in agguato.
Ne ho scritto di più QUI
Se il tempo regge, ché vado soltanto dove i piedi mi portano, stasera vado di King. Che, gatti o non gatti, almeno su carta ti consiglio. Dopo It, un'altra bellissima storia. Un caso di coscienza che smuove la bile e la riflessione, sperando funzioni questo remake.
RispondiEliminaAdesso mi mandi in crisi, lo evitavo per quel cruento animale che mi spaventa più dei pagliacci. Mando avanti te, allora, se dici che ne vale la pena ci faccio un pensierino. Intanto mi faccio le ossa con Ted Bundy, che danno in v.o. da me ;)
EliminaDa vedere Tutti Pazzi a Tel Aviv
RispondiEliminaAssolutamente, sarà mal distribuito ma vale la pena cercarlo!
EliminaNetflix ci sta puntando parecchio, come un po' su tutte le serie/film/documentari crime. Ma la capisco, io ci sguazzavo anni fa, mi concedo un paio di settimane all'anno per tornare a fare ricerche e leggere di tutto su assassini e serial killer, poi mi disintossico. Come si dice: è il fascino del male, bellezza. :)
RispondiEliminaChe carino "Tutti pazzi a Tel Aviv"... che bei ricordi! :)
RispondiEliminaÈ stato il film veneziano visto con mia mamma, scelto da lei, con me titubante, ci siamo ritrovate entrambe a ridere in modo intelligente. Lo sta consigliando a tutti, ma la distribuzione non aiuta.
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