22 luglio 2011
La Norvegia viene scossa dall'attentato più sanguinoso di sempre sul suo suolo, e fa conoscere al mondo la mente malata di Anders Behring Breivik.
5 settembre 2018
Paul Greengrass presenta il suo film a Venezia, che degli attentati ad Oslo e Utoya parla, mostrandoci il prima, il durante e soprattutto il dopo dei suoi protagonisti. Breivik stesso, organizzato e capace, gelido e contorto, fiero del suo risultato, il suo reticente avvocato, il primo ministro Jens Stoltenberg colpito e in parte responsabile della poca tempestività nei soccorsi, e ovviamente le vittime, concentrandosi in particolare su un sopravvissuto tenace e sulla sua famiglia che dall'incubo di quel giorno faticano ad uscire.
5 settembre 2018
Venezia 75 - Nuestro Tiempo
Messico, nel mezzo del nulla.
Lì sorge il ranch di Juan, poeta che si reinventa allevatore di tori, che si impone su tutti -rancheri, dipendenti, amanti- pur non conoscendo i pericoli del mestiere.
Così è anche in famiglia, stando addosso ad una moglie più giovane e bella di lui, con cui ha un legame speciale.
Coppia aperta, si dice.
Basta non mentire. Lei, ovviamente, lo tradisce a sua insaputa, forse si innamora, forse semplicemente capisce quanto fissato sia Juan con il sesso, che diventa sempre più fissato, sempre più insopportabile, standole addosso più del dovuto. Proprio come un toro.
Lì sorge il ranch di Juan, poeta che si reinventa allevatore di tori, che si impone su tutti -rancheri, dipendenti, amanti- pur non conoscendo i pericoli del mestiere.
Così è anche in famiglia, stando addosso ad una moglie più giovane e bella di lui, con cui ha un legame speciale.
Coppia aperta, si dice.
Basta non mentire. Lei, ovviamente, lo tradisce a sua insaputa, forse si innamora, forse semplicemente capisce quanto fissato sia Juan con il sesso, che diventa sempre più fissato, sempre più insopportabile, standole addosso più del dovuto. Proprio come un toro.
Venezia 75 - Ricordi?
Che fine aveva fatto Valerio Mieli?
Me lo chiedevo spesso, ripensando al suo esordio fulminante, quel Dieci Inverni che ancora porto nel cuore. Poi, più niente, per 9 anni. Fino a ieri, in cui a sorpresa il suo nome figura nel programma, tornando in quella Venezia che lo aveva lanciato. Sempre di amore parla, sempre di una coppia che si insegue e si sbaglia, ma lo fa attraverso i ricordi. Già, l'intero film è costruito dai ricordi dei protagonisti, che si accavallano, si confondono, si influenzano.
Me lo chiedevo spesso, ripensando al suo esordio fulminante, quel Dieci Inverni che ancora porto nel cuore. Poi, più niente, per 9 anni. Fino a ieri, in cui a sorpresa il suo nome figura nel programma, tornando in quella Venezia che lo aveva lanciato. Sempre di amore parla, sempre di una coppia che si insegue e si sbaglia, ma lo fa attraverso i ricordi. Già, l'intero film è costruito dai ricordi dei protagonisti, che si accavallano, si confondono, si influenzano.
4 settembre 2018
Venezia 75 - Opera Senza Autore (Never Look Away)
Una storia d'amore che parte sotto le bombe, sotto ordini ingiustificabili, senza che i suoi protagonisti lo sappiano. Una storia di ricerca di sé, della propria voce, che passa attraverso le fasi della guerra, del dopoguerra, delle sperimentazioni. L'arte, in primo piano, come metafora di questo amore, di questa guerra, di questa Storia.
Non sono le prime cose che scriveresti su Werk Ohne Autor (Opera senza autore, titolo molto più significativo rispetto alla traduzione inglese), non sono le prime informazioni che diresti a chi si volesse avventurare nella visione, perché c'è un dato che le oscura: una durata di 188 minuti.
Tre ore per raccontarla questa storia, quindi, per passare dalla Germania nazista a quella comunista, e infine a quella libera dell'ovest, dove l'arte non è più su commissione ma è sperimentazione.
Tre ore che spaventano, ovviamente, ma che sorprendentemente scorrono, incantati da quell'amore, da una storia che sa non eccedere, sa non calcare troppo la mano.
Non sono le prime cose che scriveresti su Werk Ohne Autor (Opera senza autore, titolo molto più significativo rispetto alla traduzione inglese), non sono le prime informazioni che diresti a chi si volesse avventurare nella visione, perché c'è un dato che le oscura: una durata di 188 minuti.
Tre ore per raccontarla questa storia, quindi, per passare dalla Germania nazista a quella comunista, e infine a quella libera dell'ovest, dove l'arte non è più su commissione ma è sperimentazione.
Tre ore che spaventano, ovviamente, ma che sorprendentemente scorrono, incantati da quell'amore, da una storia che sa non eccedere, sa non calcare troppo la mano.
Venezia 75 - Vox Lux
Sono stata fra quelli che l'esordio di Brady Corbet l'han patito parecchio.
Lo temevo, quindi, alla sua opera seconda, forse più di quanto dopo i tanti elogi, i premi e gli entusiasmi si dovrebbe temere un'opera seconda.
Prontamente, però, ha deciso di spiazzarci, cambiando completamente storia, genere.
Ci racconta infatti della genesi e della rinascita di una pop star, del suo approcciarsi alla musica per affrontare e dimenticare un'esperienza traumatica come l'essere sopravvissuta a una sparatoria a scuola, del suo finire fagocitata, perdendo ogni innocenza, da questo nuovo mondo luccicante, mentre il mondo vero, attorno a lei, va in fiamme.
Una sterzata notevole, certo, ma certi elementi -purtroppo e per fortuna (dipende dai punti di vista)- rimangono.
Lo temevo, quindi, alla sua opera seconda, forse più di quanto dopo i tanti elogi, i premi e gli entusiasmi si dovrebbe temere un'opera seconda.
Prontamente, però, ha deciso di spiazzarci, cambiando completamente storia, genere.
Ci racconta infatti della genesi e della rinascita di una pop star, del suo approcciarsi alla musica per affrontare e dimenticare un'esperienza traumatica come l'essere sopravvissuta a una sparatoria a scuola, del suo finire fagocitata, perdendo ogni innocenza, da questo nuovo mondo luccicante, mentre il mondo vero, attorno a lei, va in fiamme.
Una sterzata notevole, certo, ma certi elementi -purtroppo e per fortuna (dipende dai punti di vista)- rimangono.
Venezia 75 - Acusada
È la forza del crime, c'è poco da fare.
Mettici un misterioso omicidio, mettici un'unica iniziata su cui si indaga e si concentrano i sospetti, e avrai l'attenzione del pubblico.
Siamo in Argentina e da due anni e mezzo Dolores aspetta il processo che potrebbe permetterle di andare avanti con la sua vita, bloccata alla notte di una festa parecchia alcolica -ma non digitale- in cui la sua migliore amica è stata uccisa. Lei -ultima ad andarsene e con un movente di vendetta- è l'unica indiziata.
Mettici un misterioso omicidio, mettici un'unica iniziata su cui si indaga e si concentrano i sospetti, e avrai l'attenzione del pubblico.
Siamo in Argentina e da due anni e mezzo Dolores aspetta il processo che potrebbe permetterle di andare avanti con la sua vita, bloccata alla notte di una festa parecchia alcolica -ma non digitale- in cui la sua migliore amica è stata uccisa. Lei -ultima ad andarsene e con un movente di vendetta- è l'unica indiziata.
Venezia 75 - At Eternity's Gate
Il mio amore per Van Gogh lo avevo già dichiarato ai tempi dell'uscita di Loving Vincent, trovandomi per l'ennesima volta in lacrime di fronte alla sua storia.
Così mi sono trovata molto combattuta di fronte a un nuovo progetto che sempre degli ultimi giorni di vita di Vincent parla, fondamentalmente perché non ne sentivo il bisogno.
Non ne sento nemmeno adesso, che il film di Julian Schnabel l'ho visto, perché poco aggiunge di nuovo, molto appesantisce.
Così mi sono trovata molto combattuta di fronte a un nuovo progetto che sempre degli ultimi giorni di vita di Vincent parla, fondamentalmente perché non ne sentivo il bisogno.
Non ne sento nemmeno adesso, che il film di Julian Schnabel l'ho visto, perché poco aggiunge di nuovo, molto appesantisce.
3 settembre 2018
Venezia 75 - La Profezia dell'Armadillo
Chiamatela incoerenza.
Ieri non ho voluto vedere l'anteprima de L'amica geniale fedele al dogma: se ami il libro, non vederne la trasposizione, nonostante Costanzo mi tentasse, nonostante un casting parecchio mirato. È che quella saga l'ho amata, l'avevo divorata, e per un po' vorrei essere fedele anche al mio ricordo.
Avevo amato -tantissimo- anche La profezia dell'armadillo, primo approccio al fumetto e, va da sé, pure a Zerocalcare, però il film l'ho voluto vedere. Sarà che la sfida mi interessava, sarà che i protagonisti già sapevo com'erano, e che Zerocalcare stesso garantiva la genuinità del tutto.
Ieri non ho voluto vedere l'anteprima de L'amica geniale fedele al dogma: se ami il libro, non vederne la trasposizione, nonostante Costanzo mi tentasse, nonostante un casting parecchio mirato. È che quella saga l'ho amata, l'avevo divorata, e per un po' vorrei essere fedele anche al mio ricordo.
Avevo amato -tantissimo- anche La profezia dell'armadillo, primo approccio al fumetto e, va da sé, pure a Zerocalcare, però il film l'ho voluto vedere. Sarà che la sfida mi interessava, sarà che i protagonisti già sapevo com'erano, e che Zerocalcare stesso garantiva la genuinità del tutto.
Venezia 75 - Napszàllta (Tramonto)
Una cosa che riesco a fare senza problemi qui, e mai a casa, è entrare in sala senza sapere niente, ma proprio niente, del film che andrò a vedere. È successo ieri sera per Napszàllta, film ungherese, di cui ovviamente manco sapevo dire il titolo. Le luci si sono spente e mi son lasciata trasportare ovunque il regista Làszlò Nemes volesse.
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