Bob Dylan in una nuova versione cinematografica avrà abbastanza richiamo anche nella nostra Italia distante dal folk?
Per fortuna, tra viaggi nel tempo e horror patinati, ci si può consolare:
Così chiacchierato da avere già stancato, ma arriva solo ora nelle nostre sale l'ennesimo film biografico su Bob Dylan interpretato da Timmy Chalamet, attore che se non sta attento rischia di stancare a sua volta.
Spero di rimanere sorpresa partendo con aspettative così basse.
Quella brutta bestia che è l'adolescenza che richiede cambiamenti e adattamenti vista da un giovanissimo aspirante skater losangelino di origini taiwanesi.
Ne ho parlato con entusiasmo QUI
Viaggi nel tempo e paradossi temporali?
Metaforone sul senso della vita e l'elaborazione dei traumi?
Ayo Edibiri?
Lo noleggio all'istante!
Trailer
Sean Penn, Michael Pitt, Tye Sheridan, Katherine Waterston e pure Mike Tyson... com'è che un cast così, il film ci ha messo due anni ad arrivare in sala?
La storia di due paramedici e della loro lunga notte in ambulanza in una New York dei bassifondi attira, ma con riserva.
Sequel del sequel, siamo quindi a una trilogia sui genitori disperati di Alessandro Genovesi, Fabio De Luigi e Valentina Lodovini.
Piccolo film italiano, ambientato nella malavita napoletana dove un figlio si ritrova a scegliere tra la protezione di una prostituta di cui è innamorato e i debiti da saldare del padre appena uscito dal carcere.
Aiutami a dire "ancora?!" pur con qualche curiosità.
Essere donna e avere 70 anni in Iran. E risvegliarsi, andando contro il regime e le regole imposte per godere finalmente di un po' di libertà.
Film decisamente interessante, pur nella cerchia dei cineforum.
Una produzione in grande su Netflix per il Libano, un thriller su una famiglia in un'isola tutt'altro che paradisiaca in cui sono chiamati a sopravvivere tra istinti e un segreto passato che incombe.
La terribile leggenda di un ladro di bambini tormenta i genitori Sam Claflin e Antonia Thomas.
Anche solo per il loro fascino, drizzo le antenne su questo horror di richiamo.
Mi intriga di più "Città d'Asfalto" con i suoi echi (si spera) ad un titolo di Scorsese bellissimo e citato mai (con un grande Nick Cage) che Paul Atreides che si spara le pose, poi magari mi piacerà, ma "de panza" mi attira più il primo. Ieri sera ero all'anteprima di "Bagman", quindi intanto posso scrivere di quello, grazie per il prezioso aggiornamento anche questa settimana ;-) Cheers
RispondiEliminaBagman da me non è uscito, quindi dovrò ingegnarmi e ripiegare su Bob Dylan, anche se sono poco convinta.
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