21 agosto 2023

Il Lunedì Leggo - Fiabe Danesi

Nei 12 giorni in giro per la Danimarca sono stata accompagnata dalle sue fiabe.
Brevi e brevissime, perfette da leggere aspettando il treno, sul treno, prima di andare a dormire con i chilometri macinati che pesavano sulle gambe, vorrei dire che queste fiabe sono state speciali, ma mentirei.
Certo, di fiabe si tratta, di storie popolari che Bruno Berni ha deciso di ricercare e mantenere più possibili vicino alla loro origine orale.


Non c'è traccia di uno stile d'autore, non c'è una narrazione avvincente, ci sono scene che si alternano, decisioni veloci, passaggi così brevi da risultare quasi comici.
E poi ci sono le ripetizioni, con una struttura che mai cambia fatta di tre fratelli, tre sorelle, tre desideri, tre incontri. Di incontri fortuiti con chi ha un oggetto magico da regalare, con re e regine, principi e principesse sotto mentite spoglie per colpa di un incantesimo da rompere. E ci sono gli incantesimi  ovviamente, che rendono le persone avide e che premiano i buoni di cuore. Se i primi possono morire senza troppi pensieri, i secondi vinceranno l'amore improvviso e una vita ricca e agiata.

Fiabe, appunto, senza bisogno di chissà quale morale profonda, che se devono rivelare qualcosa di un popolo, rivelano la bontà di chi regala cappelli, tovaglie, pentole magiche, e l'arguzia di chi non sfida la sorte.
Leggerla tra dune da preservare, deserti improvvisi, mari che si incontrano e casette dal tetto di paglia ha aumentato di almeno un po' il fascino di una raccolta che si fa appassionante solo nella sua postfazione, in cui Bruno Berni spiega il metodo di scelta e gli studiosi danesi che prima di lui hanno ricercato le fiabe giuste, che non hanno trovato successo fra il pubblico se non rimaneggiate da un certo Hans Christian Andersen.

Se la sua Odense resta la città più deludente di un viaggio che ha toccato la Danimarca dal suo estremo nord (nella meravigliosa Skagen) all'estremo est (con una Copenaghen più dinamica del previsto) passando per piccole e grandi isole dai nomi simpatici (Mandø e Møns), queste fiabe hanno salvato da momenti morti e accompagnato sonni ristoratori.
Il loro obiettivo, alla fine, l'hanno ottenuto.

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