È il weekend di Hallowen e ovviamente qualche buon horror arriva in sala!
Per chi è allergico ai brividi, c'è comunque di che consolarsi:
C'era bisogno di un altro Dracula?
Onestamente no, ma questa rilettura parigina di Luc Besson con Caleb Landry Jones e Matilda De Angelis promette di essere una storia d'amore più che di orrore.
E un filo di curiosità me la suscita.
Altro horror, altra rilettura, in questo caso di Cenerentola che nell'originale dei fratelli Grimm era parecchio cruento.
Dalla Norvegia con molto molto sangue, ne ho già parlato QUI
Colin Farrell è un accanito giocatore di poker che si rifugia a Macao dopo aver contratto debiti ingenti.
La presenza di Tilda Swinton nel cast non può che aumentare la curiosità.
Netflix pubblicizza così male le sue uscite di qualità che la scorsa settimana mi era sfuggito l'arrivo del nuovo, esplosivo film di Kathryn Bigelow.
Ne ho parlato QUI
Ancora non l'ho inquadrato il modo di fare cinema di Kelly Reichardt, ma in questo racconto di ladri d'arte decisamente al passo con l'attualità sembra aprirsi al grande pubblico, e qualcosa potrebbe cambiare.
Sono pronta a tuffarmi negli anni '70 con Josh O'Connor, Alana Haim e Gaby Hoffmann.
Un film che racconta di manipolazioni, intrighi erotici e l'alta classe da mantenere nonostante tutto.
Nonostante il materiale di partenza di Ibsen, la firma di Nia DaCosta e la presenza di Tessa Thompson mi viene da definirlo un guilty pleasure. Sbaglierò?
Paolo Virzì torna con una commedia amara in linea con i classici film italiani: giovani contro vecchi, solitari contro comunità, campagna contro città tutto ambientato in cascine toscane.
Ma a Valerio Mastandrea so di poter dare fiducia.
Poche cose mi saranno misteriose come il successo di Mare Fuori che ha generato pure un film prequel come questo perché bisogna spremere il prodotto fino in fondo.
Mi spiace, ma continuo a non desiderare di scioglierlo, questo mistero.
Non tutti i supereroi sono belli e perfetti come quelli della Marvel, qui nel più classico incidente con sostanze radioattive Peter Dinklage si trasforma in un mostro vendicatore.
Esce con due anni di ritardo e nonostante l'alone scult, attrae poco.


























































