12 settembre 2025

Warfare

Andiamo al Cinema

In tempi di guerra ci interessano ancora i film di una guerra passata?
Se a rispondere sono io, dico no.
Soprattutto se la guerra proposta è dal punto di vista americano, che è sempre problematico.
Se si entra in Warfare senza sapere altro se non che si tratta della ricostruzione di una missione vera, basata sui ricordi e suoi dettagli tecnici dei Navy SEAL che vi hanno preso parte, il film funziona come un film di guerra né più né meno: con un lento progredire degli eventi, con l'azione che entra nel vivo, con la situazione che si fa insostenibile e l'emotività che prende quando morti e feriti sono da soccorrere e una via di fuga sicura non c'è.
Classico.
Per quanto reale.
La ricostruzione è così fedele che è facile venir schiacciati dai dialoghi fatti di soli tecnicismi che non fanno che perdere attenzione di chi -sempre io- di guerra e di storie di guerra non è così interessata.
Le cose cambiano quando uscita dalla visione s'inizia a informarsi un po', che per evitare spoiler e anticipazioni, per cercare di vedere il film scevra da pregiudizi, funziono così.

11 settembre 2025

Le Novità della Settimana al Cinema e in Streaming

Si torna a scuola, si torna a lavoro, ma il cinema sembra ancora in vacanza se le uscite migliori sono quelle della settimane scorse:

Downton Abbey - Il Gran Finale
Terzo film di una serie TV composta da 6 stagioni ma che io avevo abbandonato alla quarta.
Se è il gran finale, non sono purtroppo pronta.

Lo Spartito della Vita
Un film tedesco dalla lunghezza fiume di 180 minuti ma premiato a Berlino per la sua sceneggiatura che unisce musica e vita, dramma e commedia in un racconto corale di una famiglia allargata.
Un po' stuzzica.

La Riunione di Condominio
Anche in Spagna le riunioni di condominio possono finire male, lo scopriamo in questa commedia che smaschera il perbenismo dei condomini.








USCITE DA RECUPERARE



Un Film Fatto per Bene
Il folle film di un film su un film mai realizzato di Franco Maresco.
Ne ho parlato QUI

Elisa
Un dramma che cerca di ricostruire le colpe e il passato di un'assassina insospettabile.
Con una brava Barbara Ronchi, ne ho parlato QUI

Come ti Muovi, Sbagli
Classica commedia semplice e leggera firmata da Gianni Di Gregorio alle prese con il ritorno della figlia e dei nipoti a sconvolgere la sua tranquillità di vedovo solitario.
Ne ho parlato QUI

Material Love
Un triangolo amoroso pieno di fascino tra la matchmaker Dakota Johnson, il ricco Pedro Pascal e lo squattrinato Chris Evans in una New York da sogno.
Celine Song sa come trasmettere intimità, ne parlerò presto.

I Roses
Remake ma anche reboot della classica Guerra dei Roses, ovvero una coppia altrettanto materialista alle prese con un divorzio senza esclusione di colpi.
Olivia Colman e Benedict Cumberbatch riusciranno a non far rimpiangere Kathleen Turner e Michael Douglas?
Lo spero.

Highest 2 Lowest
- su Apple TV+
Il gran ritorno di Spike Lee con Denzel Washington a interpretare un discografico a cui viene rapito il figlio.
Cosa è disposto a rischiare pur di salvarlo?
Lo temo un po', soprattutto perché remake di un classico di Kurosawa.

The Conjuring - Il Rito Finale
Nono capitolo di una saga che non ho mai affrontato.
Dovrei recuperare?


10 settembre 2025

Triello Netflix: Night Always Comes - Il Club dei Delitti del Giovedì - Fixed

Il formato registrato da Cassidy torna utile per parlare in velocità di tre titoli Netflix convincenti solo in parte e da cui era logico aspettarsi di più:

Night Always Comes
Il Buono

Lynette ci prova a stare sulla retta via. 
Ci prova a salvare la sua famiglia, e racimolare in una notte i 25.000 dollari che servono per fare un'offerta e tenere la loro casa.
Ma nel farlo finisce per ripetere gli stessi errori di un tempo, vendendo il suo corpo, svendendo chi l'aiuta, cercando di rivendere auto, droga, di derubare pure gli amici.
Il fine giustifica i mezzi?
Non sembra, perché Lynette in tutto questo sembra dimenticare proprio la famiglia, a partire dal fratello Kenny, con Sindrome di Down, che porta con sé per parte di quella folle nottata rischiando di fargli del male.
È un tutto-in-una-notte che porta nei bassi fondi di Portland e che porta Lynette a rivivere quel suo passato traumatico, quello che cerca di lasciarsi alle spalle e che forse proprio quella notte può aiutare a far ripartire davvero da zero.

9 settembre 2025

In Breve: Long Story Short - Stick - Hacks S04

Mondo Serial

Smaltita la sbornia veneziana, torniamo a parlare di schermi più piccoli.
E confortevoli, con tre titoli che sono tre serie TV classificabili come feel good, anche quando fanno versare qualche lacrima:

Long Story Short

In Breve: in breve, ma anche no. 
Perché la storia breve sarebbe quella della famiglia Schwooper: una madre piuttosto opprimente a cui piace stare al centro dell'attenzione giocando sul vittimismo, un marito che per starle accanto annulla il suo potere decisionale, e tre figli. Il maggiore che cresce con parecchi complessi verso quella madre sposando una donna non ebrea, quella di mezzo in aperta ostilità con la madre che accetta invece di buon grado la sua compagna, convertita, e infine il più piccolo, nato con molti anni di distacco, che cerca se stesso in imprese via via fallimentari.
Una famiglia confusa e allargata, che si segue per anni raccontati in modo non lineare, in episodi che finiscono per segnarla arrivando pure ai nipoti/figli e all'oggi che corrisponde alla pandemia e alle sue conseguenze di isolamento.
Una storia breve, ma non troppo, universale, ma anche no.

Chi c'è: c'è prima di tutto Raphael Bob-Waksberg, che torna a una serie animata dopo il successo di BoJack Horseman. I paragoni si sprecano: ancora figli vittime della madre, ancora una genitorialità ingombrante resa più asfissiante dalla religione, ancora quel filo di depressione che corre tra un divorzio, un lavoro perso, un posto nel mondo da trovare e ovviamente un lutto da affrontare e elaborare.
Le voci sono invece quelle di Ben Feldman, Abbi Jacobson, Max Greenfield, Lisa Edelstein e James Franco.

7 settembre 2025

Venezia 82 - I Vincitori e i Red Carpet

Ancora non me ne capacito.
Davvero con un'edizione con un così alto livello qualitativo, in cui si faticava a trovare il prerferito, in cui gli attori facevano a gare di bravura, la giuria ha premiato chi ha premiato?
Davvero non ha avuto il coraggio di assegnare il Leone d'oro a un film politico, certo, ma mer,

6 settembre 2025

Venezia 82 - Il Leone di Caffè

A ridosso della consegna del Leone d'oro, arrivo con il mio Leone di Caffè.
Quest'anno sono arrivata a 50 film visti, con qualche crollo pomeridiano, qualche bisogno di spazio e silenzio.
Ma la qualità era così alta in questa edizione che è stato difficile far stare tutto quello che volevo e anche se si saltava il pranzo, essere in sala per il film giusto compensava.


Qualche delusione, ovviamente, c'è stata, qualche brutta visione pure. Ma di titoli indimenticabili, di film che porterò nel cuore e di proiezioni condivise tra applausi, lacrime e commozione, sono state di più e sono quelle che non dimenticherò.
Metto ordine qui, rimandando le riflessioni a premi ufficiali consegnati.

I BRUTTI

The Hand of Dante


Un film così brutto che potrebbe fare il giro e diventare scult, ma si ferma un attimo prima.
Indifendibile.

Venezia 82 - Gli Ultimi Film in Concorso

The Wizard of the Kremlin

Con Oliver Assayas ho un rapporto altalenante.
Quando si fa più radicale in racconti che sfiorano l'onirico, sto dalla sua parte, quando si fa più didascalico e intellettuale, mi perde.
Va da sé che quella che è una lunga lezione di storia sulla Russia dopo la caduta del comunismo e sull'ascesa al potere di Putin appartiene alla seconda categoria. E mi perde.
Non tanto per una lezione storica complessa che cerca di mostrare le contraddizioni di chi si è liberato del potere e si ritrova a stare sotto una classe di corrotti, quanto, ovviamente, per come ce lo racconta.

Venezia 82 - I Film Italiani #3

Un Film Fatto per Bene
(Bravo Bene!)

Franco Maresco è arrabbiato con il mondo.
Con quello del cinema in particolare, in cui tutti hanno una possibilità, in cui tutti possono fare un film.
Il suo? Quello che stava realizzando dedicato alla figura di Carmelo bene dopo vari problemi sul set è un stato cancellato da Andrea Occhipinti e la Lucky Red.
Che fare, allora?

5 settembre 2025

Venezia 82 - I Film Orientali

Scarlet

Un film di animazione in concorso è già una cosa rara, se poi è un anime lo è ancora di più.
Tocca a Mamoru Hosoda fare gli onori di casa con un progetto ambizioso che unisce occidente e oriente e un messaggio universale come quello che anela la pace. 
La protagonista è la principessa Scarlet che si ritrova nel sospeso mondo dei morti dove poter continuare il suo piano di vendetta contro quello zio che l'ha uccisa e che ha ucciso suo padre per avere il trono di Elsinore.
In viaggio con lei si unisce un infermiere del mondo moderno, ad assisterla negli scontri contro guerrieri di ogni epoca e sorta  incontri strani che passano tra guerrieri di a mostrare come le guerre non siano mai finite. Nemmeno nell'aldilà.
La vendetta può condurre all'eternità? A non finire a essere nulla più di cenere al vento?


Come ogni racconto epico, sarà il viaggio a cambiare Scarlet e a farle aprire gli occhi sugli insegnamenti paterni rispetto al perdono e su come ha usato la sua unica vita, in una certa ridondanza di questa presa di coscienza che non aiuta ad amare il film.
Che è magnifico quando abbandona la CGI e abbraccia appieno l'animazione tradizionale fatta di scene di battaglia, di draghi nel cielo che il grandissimo schermo della Sala Grande rende ancora più maestose, ma perde di potenza in dialoghi che non lasciano nulla di sottinteso e ribadiscono in modo didascalico il messaggio piuttosto banale su quanto è bello un mondo di pace.
Siamo distanti, purtroppo, dalla magia e dallo struggimento che sapevano trasmettere Wolf Children e La ragazza che saltava nel tempo, l'obiettivo di essere fin troppo universale e diretto fa perdere forza anche ai disegni più poetici del finale.


Nühai

Le mie difficoltà con il cinema orientale si presentano con il film Sui Qi.
Un dramma molto drammatico, una figlia che vive costantemente nella paura di essere punita dalla madre e di essere violentata dal padre alcolizzato. La sua vita non sembra avere luce, con le giornate passate a prendersi cura della casa e della sorella, per lei non c'è sostegno, nemmeno a scuola. Tutto si collega al passato di quella madre arrabbiata, che si scopre in flashback non subito chiari nell'incastro del racconto, e che giustificano solo in parte un personaggio complesso.


Chiusi dentro una casa opprimente, nascosti in un armadio o a spiare la vita vera fuori dal muro della scuola, il film si fa pesante e di difficile digestione, e nemmeno un'amicizia sbilanciata aiuta a rasserenare.
Con un finale amaro per quanto in parte lieto, il ritmo lento, i tanti silenzi, la cattiveria che esplode ne fanno una visione sofferta.


The Sun Rises On Us All

Le mie difficoltà con il cinema orientale proseguono con questo dramma drammatico cinese.
Lei, che un figlio l'ha già perso e ora è incinta di un uomo ricattato e già sposato, e lui, uscito dal carcere e con un tumore allo stomaco che per lei si era preso la colpa di un omicidi stradale, si ritrovano.


Debiti e perdono, miseria e riscatto che si protraggono per due lunghissime ore che si sentono tutte e si concludono in un finale tragico e senza risoluzione.
Magari il problema sono io, ma non capisco perché impormi questa sofferenza.

Venezia 82 - 100 Nights of Hero

C'era una volta il colpo di fulmine.
Quel film che arrivava dalle sezioni collaterali di Venezia e conquistava in un batter d'occhio.
C'era una volta, e quest'anno sembrava non esserci. Sì, c'era un documentario molto particolare e speciale che poteva essere quello giusto, c'è stato giusto ieri sera una sorpresa elegantissima in concorso di cui parlerò domani... Ma le altre sezioni, mi stavano forse deludendo?
Non dovevo disperare perché oggi sono arrivate 100 notti a farmi innamorare.

Venezia 82 - I Film Collaterali

How to Shoot a Ghost

Un po' a sorpresa, un po' in sordina, è stato presentato in questa Mostra anche il nuovo cortometraggio di Charlie Kaufman.
Mezz'ora appena che, spiace dirlo, delude.
Viene da chiedersi com'è che si sia imbarcato in questo strano progetto che parla di fantasmi che restano sulla Terra un altro po' per gestire questioni sospese. Lui, immigrato omosessuale incapace di accontentare i genitori e di trovare la felicità, lei (Jessie Buckley), che non sa cosa stava cercando nella droga e nell'alcool.

4 settembre 2025

Venezia 82 - I Film Italiani #2

Duse

Strano che un film biografico su Eleonora Duse non fosse stato prodotto prima, vista la lunga vita che ha il genere.
Arriva oggi, e sembra arrivare in ritardo. Ma soprattutto sbagliato.
Non tanto per la scelta, saggia, di raccontare una parte della vita della Divina, quella fra le due guerre, con l'ascesa del fascismo, i risparmi che se ne vanno e il ritorno alle scene come una costrizione con la salute che si fa più fragile, quanto per la sua protagonista.

Venezia 82 - I Documentari #2

Sotto le Nuvole

Gianfranco Rosi è sempre lui.
Documentarista puro, che piazza la sua macchina da presa, riprende scene di vita più o meno comune e poi lima il suo messaggio con il montaggio.
Punta il suo sguardo su Napoli, sulle sue contraddizioni, sul suo espandersi su, su fino al cielo con un Vesuvio che fa paura e giù, giù, sottoterra con i tunnel dei tombaroli che vanno a scavare e rubare reperti di quando il Vesuvio ha portato morte.

Venezia 82 - In the Hand of Dante

Un film nato sotto una cattiva stella, quello che credevo un adattamento americano della Divina Commedia e che per fortuna non è.
O non del tutto, almeno.
I diritti comprati da Johnny Depp prima, i tentativi sempre falliti di realizzarlo, alla fine l'entrata in scena di Julian Schnabel e Oscar Isaac a rimpiazzare Depp, e quando tutto sembrava andare per il verso giusto con la presentazione a Venezia e premio Cartier da ritirare per il regista, ecco che il film sbuca interamente on line, ecco le polemiche inutili contro Gal Gadot e Gerard Butler per il loro (passato?) sostegno all'esercito di Israele.
Partono i boicottaggi, si alzano gli scudi.
Ma alla fine, cos'è e com'è questo The Hand of Dante?

3 settembre 2025

Venezia 82 - The Voice of Hind Rajab

Non è facile scrivere di un film come The Voice of Hind Rajab.
Perché come da schieramenti e pregiudizi dal momento in cui è stato presentato in concorso, è più di un film.
È un atto politico, una presa di posizione della regista e della Mostra, è un documento soprattutto, che parla dell'odore di oggi in Palestina.
Ma qui si parla prima di tutto del film in sé.
Che è potente, che fa male, che non può lasciare indifferenti.

Venezia 82 - I Documentari

Megadoc

Un film atteso, sognato, provato, fermato, ripreso e infine concluso.
Vendendo pezzi di vita, comprando un hotel, cambiando il cast.
Ma alla fine Francis Ford Coppola il Megalopolis che aveva sognato l'ha avuto.
Peccato che il film presentato a Cannes lo scorso anno non era all'altezza di buona parte della critica, e pure per me.
Troppo grande? Troppo strano? Troppo poco interessante nonostante i concetti che portava avanti confondendo futuro e passato?
Diciamo di sì.
Ma sapevo che dietro c'era una storia più interessante, e lo sapeva anche Coppola che ha chiamato l'amico regista Mike Figgis a seguirlo nelle riprese, per realizzare un making of di questo suo progetto.

Venezia 82 - Dead Man's Wire

1977, Tony Kiritsis entra nella filiale di prestiti e mutui di Indianapolis, infila un filo di ferro al collo di Richard Hall, lo preleva, lo porta a casa sua. Chiama la polizia, nel mentre, facendosi inseguire e circondare, le sue richieste sono semplici: delle scuse formali per gli affari che ha visto sfumare, 5 milioni per riprendersi. In cambio promette di non uccidere e liberare Richard che tiene prigioniero, che minaccia ma in fondo tratta anche con inaspettata umanità. Basta poco per fare di Tony un eroe popolare, quello che si ribella ai poteri forti, ai ricchi che tutto decidono e comandano, e con l'aiuto di uno speaker radiofonico diffondere il suo messaggio e il suo punto di vista, contro i media che lo distorcono.
Finisce pure per organizzare una conferenza stampa a reti unificate, in quello che può essere visto come un anticipo dei manifesti, delle lotte, e delle prese di posizione via social di oggi. 
Qualcuno ha detto Luigi Mangione?
Visti gli applausi scattati in sala per Tony, il suo destino e quello della banca contro cui lottava, direi di sì.

2 settembre 2025

Venezia 82 - A House of Dynamite

Kathryn Bigelow è tornata, ed è esplosiva come titolo promette.
Torna in Mostra per raccontare quello che le riesce meglio: situazioni ad alta tensione, operazioni da tenere sotto controllo e decisioni militari da prendere.
Quello a cui assistiamo per 112 minuti e tre prospettive corali diverse, sono le discussioni e le reazioni di chi è al comando quando un attacco missilistico nucleare di origine sconosciuta minaccia il suolo degli Stati Uniti.
Il presidente stesso, i vari capi della sicurezza, delle comunicazioni e del Pentagono cercano una soluzione, cercano di informare il Presidente e aspettano la sua decisione, sperando di riuscire a neutralizzarlo, sperando si tratti di una testata che non esploderà.
Il tutto dura appena 18 minuti, ma 18 minuti in mano a Bigelow diventano dinamite e quindi si resta con il fiato sospeso a resettarsi per due volte, amplificando il senso di angoscia conoscendo già le svolte che andranno ad esserci.

Venezia 82 - I Film Italiani

Il Maestro

Se il tennis spopola in Italia, facciamoci anche un film.
Occasione ghiotta e presa di petto dalla coppia Di Stefano-Favino che rispetto alla loro prima collaborazione, il thriller poliziesco L'ultima notte di Amore, cambiano registro.
Siamo dalle parti della solita commedia italiana dolceamara, quella di un maestro e di un discepolo, di un rapporto che parte scontroso per poi solidificarsi.

1 settembre 2025

Venezia 82 - The Smashing Machine

Viene da chiedersi: ancora?
Ancora un film sulle vittorie, le cadute e la redenzione di un lottatore?
Ok, in questo caso si tratta dei primissimi anni dell'MMA, sport violento che ha saputo imporsi nel tempo, e non della boxe.
Ma sempre su un ring siamo, sempre contro un avversario ci si batte, anche se quello vero sta nei demoni interiori.
Sì, siamo sempre lì.

Venezia 82 - The Testament of Ann Lee

Ho visto un musical su una predicatrice quacchera.
Ho visto un film su Ann Lee, nata a Manchester nel 1700, posseduta da una fede religiosa incrollabile che l'ha portata a fondare un suo movimento, contro ogni apparenza e convinzione dell'epoca, ad attraversare l'oceano per trovare negli Stati Uniti il luogo in cui costruire la sua comunità, cercando nuovi fedeli da convertire.
Il suo professare era semplice: non ci si può avvicinare a Dio se non si eliminano i desideri della carne. Il sesso, come ogni altro atto di lussuria, va evitato.
Le preghiera sono fatti di canti e balli e grida e tremolii, che possono durare ore e giorni, veri e propri atti di mistificazione, tanto da dare alla congregazione il soprannome di Shakers.
Credono, gli Shakers, ma affrontano anche problemi e accuse: di blasfemia e di stregoneria, di ipocrisia e di tradimento nei confronti di una guerra civile verso cui si dichiarano neutrali.

Venezia 82 - Film da Orizzonti

Rose of Nevada

Non siamo in Nevada, siamo in un piccolo paesino di pescatori della Cornovaglia che proprio dopo il naufragio della Rose of Nevada non è stato più lo stesso.
Una madre si è persa nell'attesa di un figlio che dal mare non è più tornato, una moglie si è dovuta arrangiare e crescere due figlie che il padre non lo conosceranno mai.
E poi c'è Nick che la sua famiglia è riuscito a costruirsela anche se il tetto cade letteralmente sotto i suoi piedi.
Tocca accettare il ritorno dell'imbarcazione come un segno del destino: imbarcarsi, diventare pescatore con un vagabondo sbucato dal nulla e un marinaio che sembra conoscerlo bene quel mare.

31 agosto 2025

Venezia 82 - Father, Mother, Sister, Brother

II padre è un padre che sembra avere problemi finanziari, che vive nel disordine e poco ha da dire ai suoi figli. Che lo interrogano, che lo guardano enigmatici, che cercano di aiutarlo pur avendo i loro dubbi.
E fanno bene.

Venezia 82 - Un po' di Film

À pied d'œuvre 

Quanto si è disposti a sacrificarsi, per amore dell'arte?
Paul, lasciato il lavoro sicuro di fotografo, cerca di vivere come scrittore.
Un esordio di successo, un secondo romanzo che ha venduto poco e ora un terzo che viene rifiutato. Aggiungici un divorzio, i figli che seguono la madre a Montreal, e Paul si ritrova alla soglia della povertà a occupare un monolocale buio e ad arrangiarsi con piccoli lavori da tuttofare sottopagati per avere il tempo di scrivere. Mangia male, riposa peggio, riflette sulla sua scelta che si fa umiliante e radicale, preoccupando i genitori come i figli.

30 agosto 2025

Venezia 82 - Frankenstein

II romanzo di Mary Shelley è sempre stato materiale perfetto per Guillermo del Toro.
Un racconto gotico, di mostri creati e di mostri umani, il rapporto complesso di una creatura con il suo creatore e il bisogno di entrambi di amore.
Era facile immaginarlo plasmato dalla sua mente, ora che può permettersi il rischio di adattare un classico, e spiace iniziare parlando di delusione.
Colpa delle aspettative? Probabilmente sì, vuoi per il cast, vuoi semplicemente per come inevitabilmente ci si poteva immaginarlo, questo Frankenstein di del Toro: nero, gotico, cupo e con un mostro capace di incutere timore.
Mi ritrovo invece davanti a un film grande che non è un grande film, con effetti speciali digitali che fanno rimpiangere ancora una volta quelli artigianali, con la solita fotografia finta e plastica e desaturata che non si discosta dagli innumerevoli film fotografati allo stesso modo.

Venezia 82 - No Other Choice

Tagliare le teste, come modo per licenziare operai in esubero, letteralmente.
Quando si parla di Park Chan-Wook non si usano a caso certi avverbi, regista coreano amato anche per la sua violenza.
Qui adatta un film di Costa Gravas, che già adattava il romanzo di Donald Westlake e sposta l'azione ovviamente nella sua Corea.
Una Corea che vive di apparenze, che rende fieri di una casa di proprietà, di una famiglia unita con tanto di Golden Retriever. Tutto merito del duro lavoro, di una causa sposata verso l'azienda che produce secondo tradizione carta, che però, comprata da una multinazionale americana, taglia i rami secchi.

29 agosto 2025

Venezia 82 - After the Hunt

È la Mostra dei registi che cambiano registro 
Se Sorrentino è stato meno sorrentiniano, ora anche Guadagnino sembra puntare più sui dialoghi e i confronti verbali, che non su scene oniriche e poetiche. Certo, il tocco è sempre il suo e in un film ricco di star lo si nota tra abiti firmati, appartamenti ben arredati, e la solita colonna sonora che funziona più come una playlist per educare gli incolti.
Sarà che alla sceneggiatura c'è Nora Garret, e il film su questa si basa mentre scava tra le contraddizioni di una generazione radicalizzata e nel suo confronto con chi continua a scendere a compromessi.

Venezia 82 - Jay Kelly


Jay Kelly è George Clooney.
O George Clooney è Jay Kelly.
Difficile distinguere personaggio da attore, per un attore che viene celebrato per il suo fascino, il suo Allure da star d'altri tempi, nonostante film d'azione e romantici magari non memorabili per la critica, ma di certo entrati nel cuore del pubblico.
Jay Kelly arrivato a 60 anni si ritrova a fare i conti con le scelte della sua vita, con figlie cresciute in fretta e senza di lui, con divorzi che lo fanno sentire solo, nonostante il team di manager, publicist, chef e bodyguard e truccatori e parrucchieri che lo segue ovunque.
Anche in quel giro per l'Europa che mette su in fretta per inseguire la figlia, ma in realtà per scappare dai sensi di colpa del passato e dare nuova linfa a una vita che sembra imprigionata da una carriera, da un film dopo l'altro, con i no a pesare più dei sì. Parte, con un occhio nero, con l'entourage al completo a gestire la sua crisi, e tra un aereo privato per Parigi e un treno per l'Italia, l'arrivo è previsto in Toscana, dove ricevere un premio alla carriera come solo noi italiani sappiamo organizzare.

28 agosto 2025

Venezia 82 - Bugonia

Ancora Yorgos Lanthimos in Mostra.
Ancora con Emma Stone.
Ancora con Jesse Plemons.
Ma non ce ne stancheremo mai, nemmeno dopo quel mezzo passo falso, quel divertissement a episodi che è stato Kinds of Kindness.
Con Bugonia si torna però a fare sul serio, remake del coreano Save the Planet Green! (2003) ci porta dentro la mente del complottista Teddy apicoltore che si ciba di teorie aliene e convinto che a capo della multinazionale per cui lavora e che con le sue sperimentazioni ha portato in coma la madre, ci sia proprio un'aliena, proveniente dalla galassia di Andromeda.
Aiutato dal cugino non proprio acuto, la rapisce, le rasa la testa, la tiene prigioniera in cantina cercando di estirparle la verità e di mettersi in comunicazione con la nave madre durante la prossima eclissi di luna.

27 agosto 2025

Venezia 82 - La Grazia

È stata un'apertura alla Mostra misteriosa.
De La Grazia si sapeva solo che era una storia d'amore, che il protagonista era il fido e feticcio Toni Servillo e c'era una sola immagine che lo ritraeva con cappello e di profilo, a presentarlo.
Di cosa parla, allora, questo La Grazia?
Di una storia d'amore, ovvio.

26 agosto 2025

Notte Horror 2025 - The Descent

Tremate Tremate, la Notte Horror è tornata!
E torna per un secondo giro perché ormai all'appuntamento doppio per un'estate da brividi non so dire di no.
Devo ringraziare la Bolla per avermi messo la pulce nell'orecchio per questo film del 2005, un film tutto al femminile prima che si iniziasse a gridare TUTTO AL FEMMINILE! un film che come spesso succede negli horror affronta l'elaborazione del lutto.
Un lutto davvero difficile da mandare giù, causato da un incidente tragico e assurdo in cui hanno perso la vita figlio e marito. Come può andare avanti Sarah?
Ci prova, e si ritrova a un anno dalla tragedia con le amiche di sempre, quelle con cui si organizzano escursioni ed esplorazioni, con l'aggiunta di due compagne di viaggio lì fondamentalmente per aumentare i personaggi coinvolti e le sacrificabili di turno.

25 agosto 2025

Bring Her Back

La Mini-Settimana Horror

Li si aspettava al varco, i fratelli Danny e Michael Philippou.
Li si aspettava anche con un filo di trepidazione dopo i brividi che erano riusciti a regalare con Talk to Me, uno degli horror che è stato davvero uno degli horror dell'anno 2022.
Originale pur muovendosi su terreni noti, su oggetti capaci di rievocare e di mettere in comunicazione con i morti, con tanto di maledizione da passare e contro cui combattere.
Insomma, c'erano di mezzo i soliti adolescenti annoiati e problematici tipici degli horror.
Lo stesso sembra apparentemente qui, nella loro seconda fatica.

24 agosto 2025

The Ugly Stepsister

La Mini-Settimana Horror

Una rilettura di una fiaba classica, dal punto di vista del cosiddetto cattivo.
Una rilettura che mette in luce le ombre di quel cattivo, che forse così cattivo non era, era semplicemente ferito.
Sembra un'operazione degna della Disney, per cui i cattivi, ora, non possono più essere semplicemente cattivi. Sembra un'operazione che deve andare a spremere ogni personaggio e ogni aspetto di una storia di cui si detiene i diritti senza lasciare allo spettatore un minimo sforzo di immaginazione o accettazione, sul fatto che la cattiveria può esistere senza moventi.
Invece, e per fortuna, si tratta di un film norvegese, che riprende la Cenerentola dei fratelli Grimm puntando soprattutto sui momenti più truculenti che quella fiaba orale aveva.

23 agosto 2025

Oddity

La Mini-Settimana Horror

Restiamo in Irlanda, terra di leggende e magie, di creature, di stranezze.
Come le stranezze che vende Darcy nel suo negozio, strane ancora più perché maledette.
Non si ruba in un negozio dove gli oggetti sono maledetti o nascondono fantasmi.
Darcy è la sorella gemella di Dani, morta troppo presto, in circostanze tragiche, per le mani di un paziente appena rilasciato dall'ospedale psichiatrico dove lavora il marito.
È passato un anno, e qualcosa sembra non tornare.

22 agosto 2025

Nocebo

La Mini-Settimana Horror

Mi ero chiesta com'è che tra un Vivarium e un The Surfer era passato in sordina Nocebo, il terzo film di Lorcan Finnegan, uno che sembra un filo ossessionato dalla claustrofobia.
Con un cast capitanato dalla tanto bella quanto inquietante Eva Green con l'aggiunta di Mark Strong e Chai Fonacier, e temi che si conciliano bene con gli horror più impegnati degli ultimi tempi, come lo sfruttamento e la distinzione di classe, se n'è parlato poco.
Bastano pochi minuti per capire perché.
Se Vivarium è uscito al momento giusto -quello di una pandemia che costringeva tutti in casa- aumentando così il senso d'angoscia di chi da una casa non riesce più ad uscire, e se The Surfer ha dalla sua la presenza di Nicolas Cage a fare da cassa di risonanza, Nocebo non è stato così fortunato.

21 agosto 2025

Le Novità della Settimana al Cinema e in Streaming

Al cinema e in streaming si respira aria di fine estate?
Non proprio. 
Un titolone, qualche ricercatezza, e gli immancabili squali:

Warfare
Alex Garland non perde tempo, a un anno da Civil War, a pochi mesi da 28 anni dopo e il suo seguito che arriverà in sala  gennaio, ci riporta ai tempi di guerra, in Iraq nel 2006.
Testimonianze e ricordi dei Navy Seals qui interpretati dalle giovani promesse forse un filo troppo promesse, Kit Connor, Jospeh Quinn, Noah Centineo e Will Poulter. Diamogli fiducia.

L'Ultimo Turno
Mal comun mezzo gaudio.
Un film tedesco che mostra come anche oltre le Alpi il sistema nazionale sanitario non sia messo benissimo, seguendo lo sfiancante turno di un'infermiera dedita al lavoro.

Alleluja - Un Ospedale in Rivolta
Anche nel Regno Unito la sanità non è messa così bene, e quando il reparto geriatrico di un ospedale dello Yorkshire rischia la chiusura, medici, infermieri e soprattutto arzilli pazienti uniscono le forze.
Commedia inglese come ci si aspetta, con Jennifer Saunders, Judi Dench, Derek Jacobi, Russell Tovey.

La Notte Arriva Sempre
- su Netflix
Un tutto-in-una-notte su una donna disposta a tutto pur di recuperare i soldi necessari ad evitare lo sfratto della casa che condivide con il fratello bisognoso di cure.
Una chance solo per Vanessa Kirby e Jennifer Jason Leigh.

Locked
Bill Skarsgård è un ladro impenitente, Anthony Hopkins un milionario che decide di farsi giustizia da solo, imprigionandolo nel SUV che stava cercando di rubare.
Fatico a capire il cast, ma i bottle movie mi tentano sempre.

Dangerous Animals
Non può esserci estate senza un film con squali pericolosi.
A questo giro arriva dall'Australia, di mezzo c'è una bella surfista rapita da un sadico appassionato di squali, va da sé.


Fixed
- su Netflix
Un'ultima notte di baldorie e avventure per un cane che deve essere sottoposto a castrazione.
Animazione per adulti, folle e esagerata, perfetta per queste sere.

Troppo Cattivi 2
Animazione più a misura di famiglie, con un seguito forse non troppo richiesto ma che può salvarle dalla canicola.