Tremate, tremate!
Le Notti Horror sono tornate!
E come sempre, vado a pescare dai classici, che di lacune da colmare nel genere ne ho parecchie anche se sono 10 anni (DIECI!) che partecipo a questa iniziativa.
Eresia, bestemmia, da strapparsi i capelli: mica lo sapevo che La Casa era The Evil Dead, che Ash vs The Evil Dead, la serie di cui tanto si parlava nel 2015 era collegata e tutto si riconduce al prode Sam Raimi, che se per tutti è "quello di Spider-Man", se per gli appassionati del genere è "quello di Ash", per me resta "quello di Hercules e Xena".
Mondi che collidono, che ci si può fare.
Una mente istrionica che si diverte a cambiare, a portare la sua dose di umorismo qua e là, tra ricostruzioni storiche, supereroi mascherati e possessioni demoniache.
Parte tutto da qui, però, e vado con la lezioncina.
Parte da un cortometraggio sviluppato nel 1978 pensato per attirare investitori e realizzarne un lungometraggio.
Cosa che accade, ma in piccolo.
Tutto resta fermo a Detroit, città natale di Raimi, con parenti, amici, piccoli e medi investitori a dargli fiducia e raggranellare i 375.000 dollari necessari per realizzare il film.
Un horror, classico anche se stavano diventando dei classici i film che vedono un gruppo di giovani isolarsi in una casa isolata e venir assaliti vuoi da un serial killer, vuoi da un pazzo scatenato, vuoi da dei demoni.
Niente di nuovo, molto da sperimentare.
Con una troupe composta da giovani alle prime armi, attori non ancora professionisti che credono poco al progetto da non voler mettere il loro vero nome, una baita isolata nel bosco e il più rigido inverno del Tennessee da affrontare. Cosa che porta molti dei coinvolti ad abbandonare il set.
Le riprese finiscono nella casa di Raimi stesso (la cantina) e del produttore Robert Tapert (la botola che porta alla cantina) con gli effetti speciali caserecci realizzati in un terzo momento ancora e la post produzione a richiedere ulteriori mesi di lavoro, che coinvolgono al montaggio pure un certo Joel Coen.
Insomma, quel progetto che è un primo progetto in cui riversare tutta la propria creatività, tutto il proprio amore per il cinema, tutto se stesso.
Quanti ci provano?
E quanti ci riescono?
Pochi.
Questione di lungimiranza di chi vede nel successo casalingo del film un buon investimento, di chi lo porta in giro finendo nel Mercato di Cannes e di Stephen King, proprio lui, che recensendo con lodi il progetto, dà il via al suo successo effettivo, portando la distribuzione in Inghilterra, in America poi, in Italia dove il botteghino lo premia e infine al mercato home video dove il successo è inarrestabile e arriva fino ad oggi, a me, a una nuova generazione di spettatori che la saga nella sua interezza, capitoli apocrifi, sequel, remake e reboot, videogiochi e serie TV vorrebbe vederli tutti, e subito.
Ci vorrà tempo, anche perché se devo essere sincera è più interessante la storia dietro la produzione del film che il film stesso.
Che come detto parte da una situazione classica del mondo horror, caratterizzando poco i personaggi coinvolti, facendo fare il più ai demoni, alle possessioni sogghignanti, alla macchina da presa che si diverte a girare per il bosco, ad animare la foresta intera.
Di situazioni assurde, di sparizioni improvvise, di piani mal pensati e di abbandoni che fanno gridare contro lo schermo della TV ce ne sono come sempre tanti, e ci si sente un po' Randy di Scream ad elencare quanti momenti sbagliati ci sono.
Ma alla fine, con l'alba che tarda ad arrivare, la faccia di Bruce Campbell che diventa familiare e quella per cui fare il tifo, una dose massiccia di latte condensato, sangue finto e trucco eccessivo, questi demoni riescono ad inquietare al punto giusto.
Pure lo spunto di partenza fatto di civiltà antiche, antichi riti, un nastro perduto che diventa il modo in cui i demoni vengono risvegliati (cosa che salva dalla stupidità dei giovani che leggono o invocano senza sapere che fanno) fa sorridere.
La colpa, qui, sta solo nell'aver schiacciato play.
A rendere tutto più analogico e divertente.
Questo primo capitolo che si prende comunque molto sul serio, pur entusiasmando, rendeva necessaria una continuazione, un approfondimento come tipico dei film horror che difficilmente esauriscono la loro forza in un solo film.
L'appuntamento è rimandato, che la prossima settimana un'altra baita isolata in montagna mi aspetta.
Ma tornerò, Ash.
Promesso!
Grado di paura espresso in Leone Cane Fifone: 2 Leoni su 5 |
La Notte Horror proseguirà alle 23.00 su The Kings of Horror con Cimitero Vivente.
Mentre potete recuperare le nottate precedenti a questi link:
Questo, infine, il calendario completo della decima (DE-CI-MA!) edizione.
Buona Notte e Buoni Brividi!
Uhm... non mi pare che il film si prenda molto sul serio, tutt'altro! Uno dei riferimenti di Raimi erano i 3 Stooges :D
RispondiEliminaMio personale cult movie, rimasi deluso dal seguito, che poi in realtà è più che altro un remake. Vedrai, vedrai...
Vedrò vedrò, però qui si scivola meno sulle parti della commedia e si resta nell'horror ad effetti. Ora non mi resta che conoscere meglio Ash e pentirmi di non averlo fatto prima.
EliminaUn classicone degno da Notte Horror... che io ovviamente non ho visto! ;) metto in lista.
RispondiEliminaMi sento meno in colpa allora :) la scoperta del genere dà sempre grandi soddisfazioni!
EliminaUn grande classico, un horror talmente folle e parossistico da diventare quasi commedia, un gioiello (anche se personalmente gli preferisco il seguito ^_^) che deve aver spiazzato parecchio i distributori, che l'hanno tenuto chiuso in cantina a lungo.
RispondiEliminaMi permetto di segnalare il link dove ho tradotto in italiano la recensione di Stephen King che citi nel pezzo ;-)
Grazie per la segnalazione, apprezzatissima. E grazie al Re che ha sempre buon gusto, oddio, magari ultimamente punta su titolini non sempre degni, ma qui ha fatto la differenza.
EliminaLeggendoti mi rendo conto di quanto sono stata fortunata a vedere questi film al momento giusto, divertendomi assieme alle amichette (povero SCOTT!) e non dormendo di notte per la paura...
RispondiEliminaSe solo fossi stata più coraggiosa da giovane... Sì, gli horror visti d'estate con gli amici nelle dormite assieme hanno un sapore diverso. Mi consolo immaginando mostri, fantasmi e zombie salire le scale e attaccarmi anche a 30 anni e passa....
EliminaUn film che ha fatto scuola, sia per l'ambientazione agreste (il cottage isolato in mezzo al bosco) sia per le cause del casino (l'incauta lettura ad alta voce di un Necronomicom).
RispondiEliminaHa dato anche il via a qualche migliaio di pellicole con la parola "casa" inserita senza logica nel titolo, spesso e volentieri con la C a forma di falcetto.
Amo "Evil Dead", mi ancora paura quando lo guardo, ma a volte mi chiedo se il mondo sarebbe stato migliore se non ci fosse stato...
Eh, ha creato un genere nel genere con cloni non sempre entusiasmanti. Però, anche solo per la sua saga che non vedo l'ora di scoprire, ringrazio. Anche quest'anno la Notte Horror ha portato consiglio.
EliminaSì, più interessante la storia dietro al film che il film stesso, che a me è sempre sembrato parecchio sopravvalutato
RispondiEliminaComunque ora corro a ultimare il mio post per la Notte Horror, che mi stavo quasi dimenticando XD
O forse ha creato così tanti figli e cloni da sembrare superato oggi. Però il lato artigiano della produzione è da applausi!
EliminaCorri corri, che il tuo esorcismo non lo voglio perdere :)
Questo è uno dei cult che ancora adesso mi mancano
RispondiEliminaBell'approfondimento cmq, sarebbe bello fare con amici e parenti un futuro cult 😨
Gradirei molto altri progetti di espansione di questo film cult, e pensa che un videogioco ho, ma non giocato ;)
RispondiEliminaFilmone, e' come un buon vino invecchiato, sempre godibile!
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