In una notte che poteva riservare ogni tipo di sorpresa con le polemiche da placare e i voti a dividersi, a spuntarla è stata Anora.
Il fatto che il premio sia andato a un film indipendente, a un film giovane e coraggioso per come è stato girato e per la storia che racconta fa ben sperare e fa mettere da parte bronci e polemiche.
Alla fine, The Brutalist ed Emilia Perez si sono presi le loro piccole rivincite, a rimanere a bocca asciutta ma soprattutto con l'amaro in bocca Timothée e Demi che la statuetta pensavano ormai di averla in tasca.
Com'è stata questa serata imprevedibile?
La conduzione di Conan O'Brien ha saputo lanciare più di una qualche frecciatina politica, ha saputo giocare con gli Oscar invitando come ospite a sorpresa il vermone di Dune, anche se come sempre con i tempi elefantiaci della cerimonia si è visto poco.
Tra sketch evitabili e accoppiate niente male, le lungaggini sono state musicali con una lunga intro di Ariana Grande e Cynthia Erivo e omaggi a James Bond e a Quincy Jones probabilmente per evitare le canzoni nominate sul palco.
Senza troppe faville, la nottata è filata liscia, senza troppe lacrime ma con ritmo.
I discorsi più sentiti?
Non certo quello infinito di Adrien Brody, ma quello di Kieran Culkin che riesce ad essere originale nonostante l'incetta di premi fatti nella stagione e che raddoppierà presto la sua prole, una commossa Zoe Saldaña e soprattutto Sean Baker salito a ritirare l'Oscar anche per la regia, per il montaggio e per la sceneggiatura originale, capace di ringraziare i sex worker, il suo cane e invitare tutti ad andare al cinema, indipendente ovviamente, con un entusiasmo contagioso.
Come non volergli bene?
Prima della leggerezza del red carpet, un'occhiata a tutti i vincitori:
Miglior film Anora
Miglior regia Sean Baker – Anora
Miglior attore protagonista Adrien Brody – The Brutalist
Migliore attrice protagonista Mikey Madison – Anora
Miglior attore non protagonista Kieran Culkin - A Real Pain
Miglior attrice non protagonista Zoe Saldaña – Emilia Perez
Miglior film internazionale Io sono ancora qui (Brasile)
Miglior film d’animazione Flow
Miglior documentario No Other Land
Miglior cortometraggio I’m Not a Robot
Miglior corto animato Magic Candies
Miglior cortometraggio documentario The Only Girl in the Orchestra
Miglior colonna sonora The Brutalist
Miglior canzone originale Emilia Perez – “El Mal”
Miglior sonoro Dune: Parte due
Miglior fotografia The Brutalist
Miglior scenografia Wicked
Miglior montaggio Anora
Migliori costumi Wicked
Migliori trucco e acconciature The Substance
Migliori effetti visivi Dune: Parte due
IL RED CARPET
Meno barzelletta di Everything.. comunque..
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