Wrestler, cowboy, alieni , piloti, donne impegnate e muscoli.
Al cinema o in streaming ce n'è davvero per tutti i gusti questo weekend:
La vera, folle storia di Cassandro, ovvero Saúl Armendáriz, un wrestler dilettante di El Paso che creando un personaggio che accentua il suo essere omosessuale, spopola e lo porta al successo.
Gael Garcia Bernal promette una grande interpretazione, per un film decisamente da vedere.
Arriva al cinema il mediometraggio di Pedro Almodovar con protagonisti Ethan Hawke e Pedro Pascal e il loro amore da cowboy.
Appena 31 minuti, si spera a prezzo ridotto.
Filmone fracassone per amanti dei motori e del videogioco da cui è tratto.
In sala saprà rendere giustizia alle scene in pista, ma il cast che strizza l'occhio a Netflix (David Harbour, Orlando Bloom, Archie Madekwe, Darren Barnet) mi convince poco.
Una donna allontanata dalla sua comunità, inizierà a fare esperienza di incontri ravvicinati del terzo tipo.
Se raccontato così questo horror paranormale ispira poco, la presenza di Kaitlyn Dever che sceglie bene i suoi ruoli, fa alzare le antenne.
Premiato a Venezia con il premio del pubblico ma sbeffeggiato dalla critica, l'esordio alla regia di Micaela Ramazzotti incastrata nel solito ruolo della coatta svampita dal cuore d'oro, a questo giro dentro a una relazione violenta.
Ispirava poco al Lido, ispira poco ora in sala.
Isabelle Huppert un salto a Venezia se lo fa sempre.
Se quest'anno è stato per Sidonie au Japon, lo scorso era per questo ruolo da sindacalista combattiva.
Film francese sociale e impegnato, che girerà poco.
Reboot non così richiesto di una saga che mai mi è interessata.
Zachary Levi e Gina Rodriguez non hanno certo il fascino di Antonio Banderas e Carla Cugino.
Che dire, un quarto capitolo tutto muscoli e rughe di chi non lascia il ruolo dell'eroe a tutti i costi.
Per veri fan (di chi? a scelta tra Jason Statham, Sylvester Stallone, Andy Garcia, 50 Cent, Megan Fox).
Quanti sicari deve ancora assoldare PrimeVideo?
Quanti film su sicari che si ritrovano incastrati/accusati/al loro ultimo lavoro vogliamo produrre?
Frank Grillo e Stephen Dorff non mi fanno certo da garanzia.
Almodóvar, che ho visto in sala qualche mese fa qui in Spagna, lo eviterei come la peste stavolta... Un consiglio da amico, ecco! :--)
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