19 febbraio 2012

Tutto su mia Madre

Once Upon a Time. -1999-

"Perché una è più autentica, quanto più somiglia all'idea che ha sognato di se stessa."

L'impronta del suo regista, Pedro Almodòvar, si respira in ogni frammento del film. Dai colori sgargianti e disordinati di abiti, case e pareti, dall'assoluta mancanza di uomini tra il cast, dalla storia soprattutto.
Il dolore di una madre per la perdita del figlio che cerca il suo superamento andando alla ricerca del padre, ora travestito, nella caotica Barcellona incontrando lì vecchie amiche e nuovi lavori e una nuova vita votata ad aiutare chi la circonda con il suo amore.
Film nel film che cita al suo interno se stesso, Un tram che si chiama desiderio e All about Eve (Eva contro Eva), riesce nonostante la recitazione sopra le righe e a volte volutamente stucchevole ad entrare nel cuore, come già in Donne sull'orlo di una crisi di nervi infatti, il regista spagnolo si dedica all'altro lato del cielo, rendendo le sue donne, chi per natura chi per vocazione, dei personaggi unici e delle persone autentiche.




« A tutte le attrici che hanno fatto le attrici, a tutte le donne che recitano, agli uomini che recitano e si trasformano in donne, a tutte le persone che vogliono essere madri. A mia madre »

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