31 gennaio 2016

Rumour Has It - Le News dal Mondo del Cinema


Apriamo la rubrica delle news domenicali con il ritorno di una grande regista che proprio questa settimana si è approfondito con Point Break.
Dopo essere stata in guerra con The Hurt Locker e Zero Dark ThirtyKathryn Bigelow ora punta i riflettori sul passato, più in particolare sui devastanti cinque giorni di rivolte razziali che colpirono Detroit nel 1967, cercando però di raccontare l'intero anno che funestò la città.
Alla sceneggiatura il fedele Mark Boal (autore proprio dei due film precedenti), l'uscita potrebbe essere per il prossimo anno, così da cadere a cinquant'anni esatti dagli avvenimenti raccontati.

La prossima settimana arriverà finalmente anche nelle nostre sale A Most Violent Year, che i simpatici titolisti italiani hanno ribattezzato 1981: Indagine a New York, ma nel frattempo il regista J.C. Chador ha ben due progetti in cantiere.
Da una parte ha iniziato le trattative per avere nientemeno che Johnny Depp per Triple Frontier, thriller passato per le mani proprio di Kathryn Bigelow e scritto da Mark Boal ambientato sul confine tra Paraguay, Argentina e Brazile, dove convergono attività criminali difficili da controllare.
Dall'altra, dirigerà il remake del film tedesco Der Räuber (The Robber) che racconta la vera storia di Johann Rettenberger, un maratoneta con la doppia vita di rapinatore di banche.

Lo conosciamo soprattutto in giacca di tweed e papillon rosso, ma Matt Smith smessi i panni di Doctor Who, lo vedremo presto in PPZ - Pride, Prejudice and Zombies assieme alla fidanzata Lily James, e nel suo futuro come il controverso fotografo Robert Mapplethorpe.
Morto nel 1989 a soli 42 anni per complicazioni legate all'AIDS, si fece conoscere per i provocanti ma bellissimi scatti di nudo, con temi omosessuali, e i ritratti di grandi star a partire dall'amante Patti Smith.
A dare il volto alla cantante, Zosia Mamet di Girls, alla regia invece Ondi Timoner.
Le riprese inizieranno in estate.

Stilista iconico, esploso negli anni '90 e amato da star come David Bowie, Björk e Lady Gaga, morto suicida l'11 febbraio 2010, a soli 40 anni.
Strano che non si fosse pensato prima di realizzare un biopic su Alexander McQueen.
Ma ora ci penserà Andrew Haigh, e i suoi delicati lavori precedenti (45 anni e Weekend) dà fiducia sul progetto.
Il film si baserà sulla biografia Blood Beneath The Skin di Andrew Wilson e sarà scritto da Chris Urch, ancora da capire, invece, chi vestirà i tormentati panni del protagonista.

Clive Owen c'ha preso gusto con i film sci-fi, e dopo aver collaborato con Luc Besson in Valerian, si unirà al cast di Andrew Niccol per Anon.
Il regista di Gattaca (la cui carriera si è un po' persa per strada) ha immaginato un futuro in cui non esiste privacy o anonimato, e in cui si muove un detective che rimarrà ammaliato da una donna che apparentemente non esiste.
Non resta che aspettare la scelta dell'attrice che interpreterà questa donna e vedere cosa ne uscirà.

Passiamo ora al piccolo schermo, con una buona notizia per tutti i fan di Friends come la sottoscritta: dopo anni di vuoto, finalmente la carriera di David Schwimmer sembra ripartire. Lo vedremo presto, infatti, in American Crime Story, ma nella sua agenda c'è anche il ruolo di protagonista accanto a Jim Sturgess nella produzione AMC Feed the Beast.
I due saranno degli amici che realizzano il sogno di aprire un ristorante, andando però incontro a tradimenti e pericoli.
Dieci episodi sono già stati ordinati, e la voglia di vederli già c'è.

L'attesa per vedere esordire Woody Allen nel mondo seriale, cresce ancora di più.
Confermata ormai la miniserie di 6 episodi probabilmente ambientata negli anni '60, ora si hanno notizie sul cast, e sono piuttosto sconvolgenti.
Accanto a Elaine May che con il regista ha già collaborato nel 2000 in Criminali da strapazzo, ci sarà nientemeno che Miley Cyrus!
Proprio così, la provocante stellina del pop e l'inarrestabile regista jazz, saranno uniti sotto il tetto di Amazon.

30 gennaio 2016

Steve Jobs

Andiamo al Cinema

1984: presentazione del Macintosh
1988: presentazione del NeXT computer
1998: presentazione dell'Imac

Il film biografico di Danny Boyle si consuma all'interno dei teatri che ospiteranno queste presentazioni, presentandoci prima di tutto Steve Jobs come uomo.
Un uomo despota, un uomo maniaco del controllo, un uomo però fragile e al tempo stesso stronzo.
Sì.
Stronzo.
Perchè un uomo abbandonato dalla sua famiglia, adottato e restituito, che sa cosa significa crescere con questo fardello, è anche l'uomo che non vuole riconoscere la figlia, che si appella a numeri e algoritmi, che si nasconde dietro impegni e falsi appuntamenti.
L'uomo che non vuole essere padre, è anche però il genio che sta dietro alla costruzione di un'immagine, del marketing, delle presentazioni ad effetto.
Direttore dell'orchestra, non semplice elemento dell'orchestra.
A partire da quello che doveva essere il grande lancio ma che risultò un flop, passando per un mezzo flop che gli spalancò però nuovamente le porte di Apple, per finire con il trionfo, Boyle si concentra e ci chiude all'interno di queste presentazioni, saltando quello ci si aspetta da un biopic su una figura così carismatica e così amata: niente malattia, niente vero successo, niente Stay Hungry, Stay Foolish.
Pur essendo gli oggetti Apple, il LISA, il Macitosh, l'Imac parte del racconto, quello che il racconto vuole raccontarci davvero è chi li pensò, li inventò negli anni cruciali della sua vita.

29 gennaio 2016

Il Figlio di Saul

Andiamo al Cinema

Sonderkommando è il termine utilizzato per indicare i prigionieri di un campo di concentramento utilizzati dalle SS per i lavori di manutenzione e di smaltimento del campo stesso.
Saul è uno di loro.
Saul accompagna i nuovi prigionieri giudicati già degli scarti, alle docce, li aiuta a spogliarsi, li spinge in quelle che apparentemente sono bagni dove pulirsi per poi chiuderli dentro, sentirne le grida, pulirne il sangue e disfarsi nei forni dei loro corpi.
È la routine, almeno per qualche mese, almeno finchè anche Saul non verrà giudicato uno scarto e chiuso in quella doccia.
Lo sguardo fisso, la meccanicità dei suoi gesti, si interrompono quando il corpo di un ragazzino, inspiegabilmente ancora in vita, viene recuperato. I respiri affannosi che lo fanno sussultare saranno comunque gli ultimi, ma da quel momento tutto cambia, tutte le priorità e le attenzioni vengono meno: Saul vede in quel corpo il corpo di suo figlio, e farà di tutto, rischiando la sua, e anche la vita degli altri, per dargli un funerale dignitoso, con un rabbino, una terra a coprirlo.
La sua testardaggine andrà contro i suoi compagni, che stanno organizzando una fuga improbabile e quasi impossibile, andrà contro le regole di un dottore prigioniero come lui, andrà contro la logica della sopravvivenza.

28 gennaio 2016

Silenzio in Sala - Le Nuove Uscite al Cinema

Continuano anche se centellinate le uscite da Oscar nei nostri cinema, e questa volta tocca a una donna amata e odiata come JLaw. A fargli da spina nel fianco il Verdone che tenta l'impresa dopo Quo Vado? mentre il resto si caratterizza di remake non richiesti, di buone speranze francesi e di riempitivi sicuramente introvabili.
Insomma, se dovete andare in sala, andateci preparati:

Joy
Squadra che vince non si cambia, ma a me stanca.
Il regista David O. Russell riassolda per la terza volta Jennifer Lawrence, Bradley Cooper e Robert De Niro per raccontare la storia vera di una Cenerentola moderna: Joy, la ragazza che inventò il mocio.
Pur con più di una titubanza, lo si andrà a vedere.
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Point Break
Lo ribadisco ancora?
Inutile, inutilissimo remake decisamente più tamarro di un originale che non sente minimamente il tempo passato.
Se volete davvero godere, guardatevi quanto fatto da Kathryn Bigelow.
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L'Abbiamo Fatta Grossa
Titolo alquanto evocativo, per un Verdone che se non mi ha mai appassionato con le sue commedie diventate cult, di certo non ci riesce oggi, pur se in coppia con Antonio Albanese.
Il duo impegnato in investigazioni segrete che portano ad avventure ed equivoci, ce la farà a battere Zalone?
Trailer
Una Volta nella Vita
Arriva dalla Francia e il giorno dopo la Giornata della Memoria, questo piccolo film francese che ci immerge nella realtà multietnica delle banlieu parigine, dove una classe scalmanata viene invitata dall'unica insegnante in grado di gestirli a partecipare al concorso nazionale della Resistenza e della Deportazione. Conoscere più da vicino i drammi della II Guerra Mondiale porterà gli alunni a cambiare.
Da segnare.
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Breve Storia di Lunghi Tradimenti
Per l'Italia che ride, c'è sempre anche l'Italia del dramma. In questo caso con Guido Caprino, Carolina Crescentini e Maya Sansa che si muovono fra intrighi internazionali.
Anche no.
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Doraemon il film: Nobita e gli eroi dello spazio
Mai sopportato da piccola, ora ancora più irritante, lascio il posto per questo ennesimo (il trentaduesimo) sbarco sul grande schermo del gatto spaziale made in Giappone ai più piccoli e alle loro famiglie, decisamente a corto di scelta.
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27 gennaio 2016

Point Break

Once Upon a Time -1991-

Esce oggi nelle sale il remake non richiesto di Point Break.
Ora, lo so che dopo la sconvolgente rivelazione su Harry Potter questa sembrerà una quisquilia, ma anche questo Point Break originale, datato 1991, mi mancava.
Con alla regia una come Kathryn Bigelow che per me è una regista di guerra, e con protagonisti Keanu Reeves e Patrick Swayze che per me restano un Neo dalla carriera altalenante, e un ballerino romantico la cui carriera non è finita nel migliore dei modi, il film me lo sono lasciato sfuggire per anni, confondendolo con l'altro caposaldo dei surfisti Un mercoledì da leoni, e rimandando la visione.
Perchè?
Perchè continuo a fare questi errori perdendomi pellicole che a ragione sono diventate dei cult?
È una domanda che continuerò a farmi e che resterà senza risposta, anche per i futuri recuperi.

26 gennaio 2016

Mozart in the Jungle - Stagione 2

Quando i film si fanno ad episodi

Li avevamo lasciati nella loro splendida discontinuità, con episodi corali, fulminanti, che giravano attorno alla New York Philharmonic e al suo nuovo e folle direttore Rodrigo de Sousa.
Li ritroviamo ora, dopo aver sbancato ai Golden Globe portandosi a casa i premi per la miglior serie comedy e per il miglior attore, Gael Garcia Bernal, in sciopero.
Sì, gli orchestrali non ci stanno più, e nell'aria di tagli che il nuovo consiglio ha messo in atto, chiedono di più, chiedono assistenza, un aumento di stipendio, mettendo in dubbio le capacità di mediazione della direttrice artistica Gloria Windsor.
Ma c'è dell'altro, ovviamente, a tenere banco in quel di New York, c'è una grande tournée in Sud America che riporterà il figliol prodigo Rodrigo dove tutto per lui è iniziato.
Per arrivare a quell'episodio, però, ci riabituiamo alla solita routine, con prove su prove, con la bella Hailey ora più sicura di sé che però in quanto ad amore fatica a decidersi fra il suo ballerino Alex e quel direttore che dopo un solo bacio non si è più fatto avanti, vedendola sempre e solo come l'assistente di cui non vuole fare a meno.
L'aria di casa cambierà qualcosa? E la gelosia?

25 gennaio 2016

Harry Potter e la Camera dei Segreti

Si torna ad Hogwarts, anzi, prima si torna a Private Lane dove niente sembra essere cambiato con quei babbani di zia Petunia, zio Vernon e cugino Dudley perfidi più che mai.
Meglio allora scappare a bordo di una macchina volante con i fratelli Weasley, rifugiarsi da loro e partire insieme verso un nuovo anno nella scuola di magia.
Il secondo capitolo inizia con una velocissima avventura tra i cieli di Londra e con qualche mistero da risolvere: la vita di Harry è in pericolo, la camera dei segreti è stata aperta e un elfo piuttosto irritante non fa che cercare di dissuaderlo dal tornare a scuola.
Non mancherà molto, infatti, che tra i corridoi di Hogwarts si inizino a sentire voci sinistre e vengano trovati gatti, studenti, fantasmi pietrificati.
Ma cos'è la camera dei segreti? Chi l'ha aperta?

Biglietto, Prego! - Il Boxoffice del Weekend

Supera la soglia dei 60 milioni d'incasso, ma dopo settimane di regno assoluto, Zalone viene scalzato dal primo posto, e a sostituirlo è il buon DiCaprio, alla sua seconda settimana di programmazione ma ancora in formissima, così come lo Stallone nostalgico che completa il podio.
Ci si aspettava decisamente di più, invece, dal nuovo biopic su Steve Jobs che si ferma alla sesta posizione, battuto dalla doppietta italiana Salemme-Tornatore che strano a dirsi, ancora attirano.
Un flop, infine, lo sbarco dei The Pills al cinema, che fanno da fanalino di coda con un incasso esiguo, di certo nullo se messo in confronto all'altra produzione Valsecchi.
Nessuna traccia, purtroppo, de Il figlio di Saul, probabile vincitore agli Oscar come film straniero.


I dettagli:

24 gennaio 2016

Maicol Jecson

Al grido di: "Non solo Quo vado?", noi blogger ci siamo riuniti oggi per parlare di film italiani, di ieri e di oggi, che una maggiore visibilità la meriterebbero, di film che nel loro piccolo, e nel loro grande, ci hanno reso un po' più orgogliosi della nostra patria.
A tenere a mente questo obiettivo, forse era meglio non far ricadere la scelta su un film che piccolo è piccolo, appartiene a un passato prossimo ("uscito" nelle sale nel luglio 2014, ma effettivamente mai arrivato al grande pubblico) ma che nonostante la buona volontà di cast e regia, scivola un po' troppo spesso nella confusione.
Ma visto che siamo qui a celebrare il cinema nostrano, mettiamo da parte dubbi e titubanze, guardiamo a quanto si è raggiunto, ai lati positivi.

23 gennaio 2016

Dio Esiste e Vive a Bruxelles

Andiamo al Cinema (in ritardo)

C'era un'unica ragione a rendermi titubante di fronte al nuovo lavoro di Jaco Van Dormael: la presenza di Benoît Poelvoorde.
Attore da me profondamente odiato dopo essermelo ritrovato in ben due film al Festival di Venezia 2014, va da sé, piaciuti poco, che qui incarna niente meno che Dio.
Sì, lui, con quel ghigno insopportabile, con l'ego smisurato... ma aspetta, effettivamente sì, come Dio ci sta bene.
Sta di fatto che il suddetto film, elogiato dai più, si è accaparrato una nomination ai Golden Globe, non riuscendo però a raggiungere la vicina Francia agli Oscar come miglior film straniero, e allora la curiosità è salita, l'orgoglio è stato messo da parte, e il film visto.

22 gennaio 2016

Creed - Nato per Combattere

Andiamo al Cinema

Ne sono stupita tanto io quanto voi, quindi lo dico subito, senza troppi giri di parole: Creed mi è piaciuto.
Meglio, mi è piaciuto un sacco.
Ma davvero tanto!
Ma come, direte voi -e dico io- storci il naso per Revenant, lo promuovi ma in realtà lo bocci e di certo non lo esalti perchè la trama, il suo sviluppo, la sua sceneggiatura non ti hanno convinto alla faccia delle grandi prove di DiCaprio e Iñárritu, e ora sei qui a parlare entusiasticamente di un film con Sylvester Stallone spin-off o sequel della saga di Rocky?
Che è successo, bloggerianamente parlando sono passata dal radicalchicchismo del Cannibale al pane e salame di Mr. Ford?
Ebbene sì.
Almeno per questa volta.
Perchè diamo a Cesare quel che è di Cesare, anzi, diamo a Sly quel che è di Sly: in Creed ha saputo emozionarmi, ha saputo commuovermi perfino (e in più punti), ha saputo esaltarmi e farmi appassionare, non solo all'incontro finale, quello a cui tutto o non tutto ruota attorno, ma anche e soprattutto alla vicenda di per sé.
Lacrime asciugate e pronte a tornar fuori, pugni stretti, occhi che si chiudono per i colpi, per il sangue, interrogare il giovine per capire se il colpo è andato a segno, se davvero si è K.O....

21 gennaio 2016

Silenzio in Sala - Le Nuove Uscite al Cinema

Continuano le uscite da Oscar, con uno dei candidati chiamati a scontrarsi con il buon DiCaprio e con il probabile miglior film straniero. Di mezzo, un Leone d'oro, un paio di commedie italiane che non esaltano troppo, un documentario e una trasposizione piuttosto innocente.
Uscite da intenditori quindi, basta solo saper scegliere:

Steve Jobs
Sì, storco il naso pure io perchè non vedo nel fondatore della Apple un guru da idolatrare e un secondo biopic sulla sua vita non lo trovavo necessario.
Però... Però qui i nomi fanno la differenza, a partire dal trasformista Michael Fassbender, fino alla presenza già premiata ai Golden Globe di Kate Winslet. Poi ci sono due come Danny Boyle alla regia e Aaron Sorkin alla sceneggiatura, quindi sì, il film anche solo per le nominations che si è accaparrato agli Oscar lo si va a vedere.
Trailer
Il Figlio di Saul
Già miglior film straniero per la stampa estera, e favorito per la notte del 28 febbraio, il film ungherese che racconta del dramma dei campi di concentramento in modo intimista, seguendo un padre che cerca solo di seppellire in modo degno il figlio, va visto. Punto.
Trailer
Ti Guardo
Leone d'oro all'ultimo Festival di Venezia, questo film venezuelano non aveva convinto la sottoscritta, colpa di tutto il degrado che rappresenta più che della storia o degli interpreti.
Leggere QUI per credere.

Piccoli Brividi
La serie di romanzi per ragazzi che prometteva notti da incubo, sbarca sul grande schermo. Non che se ne sentisse il bisogno, Jack Black promette più trash che altro, e il tutto è dedicato ai più giovani più che ai nostalgici.
Trailer

The Pills - Sempre meglio che lavorare
Personalmente, non conosco i The Pills né li seguo, quindi in questo periodo fitto di grandi film, li eviterò tranquillamente.
Tanto il Trailer già non mi ha fatto ridere.

Se mi lasci non vale
Altra commedia italiana, altro film che si può tralasciare visto che tratta dei soliti equivoci d'amore e bugie. I nomi di Vincenzo Salemme, Carlo Buccirosso, Paolo Calabresi, Serena Autieri e Tosca D'Aquino non aiutano.
Trailer

Il paese dove gli alberi volano
Documentario che mostra e racconta i festeggiamenti dell'Odin Teatret danese a cinquant'anni dalla sua fondazione da parte di Eugenio Barba.
Per chi lo riesce a scovare.
Trailer

20 gennaio 2016

Revenant - Redivivo

Andiamo al Cinema
(Attenzione SPOILER qui e là)

Sono ormai immersa nella visione di Revenant da qualche ora e una domanda mi sorge spontanea: ma questo è davvero l'Iñárritu che ha firmato Birdman?
Certo, prima di quel film scoppiettante c'era stata la per me noiosa svolta solitaria di Biutiful, prima ancora i film corali e quasi filosofici firmati in coppia con Guillermo Arriaga.
Ma qui, che di corale c'è poco, e di noioso purtroppo tanto, che fine ha fatto l'ironia spumeggiante di un supereroe con le ali che si ricicla attore di teatro?
Lì avevamo il ritmo, l'adrenalina frenetica, qui abbiamo la lenta esplorazione dell'uomo contro la natura e dell'uomo contro l'uomo, la voglia di sopravvivere e vendicarsi.
Lì avevamo Broadway e il suo caos, qui le distese ghiacciate del Nord Dakota in tutta la loro maestosità solitaria.
Lì lo sbeffeggiamento di Hollywood, del suo mondo e del suo sistema, qui una riflessione che non va mai veramente affondo verso le violenze perpetrate ai nativi americani e alle loro terre, che han portato ovviamente a una violenza da entrambe le parti.
Lì dialoghi fulminanti, con una sceneggiatura fitta fitta e piena di intelligenza, qui più che altro grugniti, pianti e smorfie, qualche frase in lingua pawnee, qualche altra nell'accento sporco di Tom Hardy che manda comunque in brodo di giuggiole.
Lì uno script come si diceva intelligente, qui, una storia banale condita da dialoghi banali, da monologhi e leitmotiv che tornano e ritornano.

19 gennaio 2016

Flesh and Bone

Quando i film si fanno ad episodi.

Ho dei problemi in generale con il mondo della danza e del balletto, così quando Starz ha annunciato la miniserie in 8 episodi Flesh and Bone l'ho evitata tranquillamente, non avendo voglia di ritrovarmi davanti ai soliti cliché che solo un Darren Aronofsky ancora non convertito a Noah aveva saputo stravolgere.
Poi però prima Mr. Ink me ne ha parlato bene, e sapendo che solitamente c'ha ragione, ho iniziato a titubare, poi nientemeno che il Cannibale ha messo la serie in questione alla sua numero 1 tra le serie dell'anno, facendole battere, per dire, una cosa da niente come il capolavoro finale di Mad Men, e allora, mi son detta, un recupero è doveroso, forse ce la posso fare.
E invece...

18 gennaio 2016

Harry Potter e la Pietra Filosofale

Il ciclo di recupero Star Wars ha portato ad un vuoto nelle domeniche sere sul divano mie e del giovine, e sapendo che un grande vuoto doveva essere prima o poi colmato ho capito che questo era il momento, finalmente, il momento di vedere l'intera saga cinematografica di Harry Potter.
Sì, lo ammetto pubblicamente, di film della serie non ne avevo mai visto mezzo, per scetticismo, certo, e perchè ero legata ai libri che da giovanissima avevo divorato.
Libri che però non avevo mai finito, e questo sì, duole dichiararlo, per quel snobismo adolescenziale che mi faceva mettere da parte o ignorare tutto quanto fosse eccessivamente di successo e popolare. Ero un'adolescente non ben etichettatile, alternativa, che dopo aver divorato i primi tre romanzi di J. K. Rowling, avvinta dalla storia, era cresciuta, li aveva prestati e persi per sempre ad amiche che anche solo per questo non si meritano più la mia amicizia, e aveva finito per guardare con il sopracciglio accigliato le interminabile code alla libreria, le notti potteriane per l'uscita di un nuovo volume, il successo al cinema.
E per questo atteggiamento, me ne dispiaccio, davvero tanto.
Perchè adesso direi a quell'adolescente di farsi coraggio e di partecipare a quella che non era una semplice moda, e di godersi quei film nel buio della sala e nella magnificenza del grande schermo.
Relegata invece al mio divano e al mio televisore, ho iniziato il recupero a partire ovviamente dalla Pietra filosofale, e come già per Star Wars, in questi lunedì di tardo pomeriggio, quelle che seguiranno saranno recensioni più emozionali che tecniche, per alimentare l'adolescente rinnegata che è in me.

Biglietto, Prego! - Il Boxoffice del Weekend

E chi lo batte più Zalone?
Anche se gli incassi sono scesi considerevolmente rispetto alle scorse settimane da record, ormai il comico si avvicina pericolosamente a superare la soglia dei 60 milioni di incassi totale.
Ma guardiamo alle belle notizie, ovvero alle novità, con Innaritu e Di Caprio che in appena due giorni di programmazione (Revenant è uscito solo sabato) fanno quasi 3 milioni agguantando il secondo posto, seguiti a ruota dal ritorno di Rocky che completa il podio. Bene anche l'esordio di Tornatore, mentre prosegue il trend positivo de La Grande Scommessa e de Il Piccolo Principe. A rimanere fuori, quindi, il tedesco Il labirinto del silenzio, distribuito non certo al meglio.


I dettagli:

17 gennaio 2016

Rumour Has It - Le News dal Mondo del Cinema


Torna la rubrica delle news domenicali dopo qualche settimana di pausa, e torna con il nuovo progetto di un regista tanto amato.
Christopher Nolan ha infatti reso noto di cosa parlerà il suo prossimo film e se ci si aspetta ancora fantascienza o sogni, bé, si casca invece nella realtà, per la precisione nell'Operazione Dynamo che ebbe luogo durante la II Guerra Mondiale sulla spiaggia di Dunkerque in cui 330.000 su 1 milione di soldati riuscirono ad essere evacuati via mare dalla città francese in direzione Inghilterra, vista l'imminente invasione tedesca.
Alcuni sopralluoghi sul posto sono già stati fatti, mentre le riprese dovrebbero iniziare quest'estate usando come già Tarantino il formato 70mm.
Alcuni nomi del cast sono già stati confermati e sono quelli di Tom Hardy, Kenneth Branagh e l'ormai lanciato Mark Rylance, ma in ruoli secondari e non da protagonisti.

16 gennaio 2016

Perfect Day

Andiamo al Cinema

Sono passati appena, o già, vent'anni, da quella guerra a un passo da casa di cui si è sempre saputo poco, troppo poco.
I gommoni, i barconi che affrontavano una piccola striscia di mare, erano la conseguenza e il segno di quella guerra, oggi come allora, seppur in un aerea geografica diversa.
La guerra dei Balcani, una guerra civile e militare, una guerra tra poveri, è poi finita, o quasi, trascinando con sé il silenzio.
Alla sua prima esperienza in un film inglese, Fernando León de Aranoa, cerca di fare un po' di luce, a raccontarne uno spaccato, in realtà, un singolo giorno.

15 gennaio 2016

Carol

Andiamo al Cinema

C'è un problema che va di pari passo con la perfezione: la freddezza.
Tanto un film sembra perfetto, tanto ti rendi conto che è freddo, come se tutte quelle pose, quella recitazione trattenuta, quegli abiti, quel trucco, tutta quella perfezione, sia in realtà studiata fin troppo a tavolino.
Senza vitalità.
C'è poi un altro problema che va di pari passo con la perfezione: tanto questa sembra evidente, tanto saranno più di peso le piccole crepe, quelle stonature che finiscono per sentirsi più del resto.
Carol era annunciato come probabile trionfatore dei Golden Globes prima e degli Oscar poi, ma se al primo evento, come visto qui, non è riuscito a portarsi a casa nulla, lo smacco più grande è arrivato ieri, con l'esclusione in categorie importanti (miglior film, miglior regia) e in quelle minori in cui la perfezione si faceva sentire (scenografia, trucco e acconciature).
Forse, quindi, non sono l'unica ad aver sentito quella freddezza, ad aver notato quelle crepe.

14 gennaio 2016

Oscar 2016 - Le Nominations

Eccoli qui tutti i nominati per gli Oscar, e tra sorprese e sicurezze, ora non resta altro che aspettare la lunga notte del 28 febbraio per sapere chi la spunterà.
Quel che è certo, è che già c'è più di un deluso, a partire da Tarantino che vede il suo The Hateful Eight rappresentato solo nelle categoria miglior attrice non protagonista, miglior colonna sonora (di Ennio Morricone, in concorso anche per la canzone scritta per Youth) e miglior fotografia, rimanendo così escluso per la sua regia e la sua sceneggiatura, allo stesso modo di Ridley Scott, il cui The Martian almeno vanta comunque la presenza nella categoria principale.
Allo stesso modo, anche David O. Russell si deve accontentare di vedere -di nuovo- la sua Jennifer Lawrence a fare da porta bandiera, essendo stato escluso da tutto il resto.
Tutti premi tecnici, invece, quelli a cui concorre Star Wars.


Non si può lamentare invece Revenant che domina la classifica con ben 12 nominations, e Mad Max: Fury Road che lo segue a 10, mentre Carol (se ne esce dai favoriti pur rimanendo con The Big Short e Spotlight nelle categorie più importanti.
La vera sorpresa è rappresentata dall'outsider Brooklyn, mentre se molti attori -Christian Bale, Mark Ruffalo, Rooney Mara- sono passati rispetto ai Golden Globe da protagonisti a non protagonisti, Stallone ringrazia per la sua terza nominations agli Oscar come Rocky (anche se una era per sceneggiatura), sperando però non bissi il successo della scorsa domenica, anche perchè la concorrenza è decisamente agguerrita. E pure Lady Gaga può ambire dopo il Globo alla statuetta vista la canzone scritta per il documentario The Hunting Gorund, e nella stessa categoria, The weekend sostituisce Ellie Goulding per Cinquanta Sfumature di Grigio.
Tra i migliori film, poi, balza a sorpresa Il ponte delle spie mentre tra gli attori fanno da new entry Bryan Cranston in Trumbo, Charlotte Rampling, bravissima in 45 anni, e Tom Hardy come non protagonista in Revenant. Altre sorprese quelle di Straigh Outta Compton che concorre per la miglior sceneggiatura originale e quella de Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve per il trucco.
Infine, tra i documentari i favoriti sono Amy e The Look of Silence, tra i film di animazione sarà ancora lotta tra Inside Out e il vietato ai minori Anomalisa.
Detto ciò, non resta che lasciare spazio a TUTTE le nominations, e dare appuntamento a Chris Rock per fine febbraio:

Silenzio in Sala - Le Nuove Uscite al Cinema

Weekend di tutto un po' quello che ci aspetta al cinema, e se a farla da padrone sarà un film per cui bisognerà aspettare ancora qualche giorno, ci si può consolare sul ring con una vecchia gloria, con l'Italia che sa incuriosire, con la Germania sempre più in forma o con una commedia americana scaccia pensieri.
Insomma, basta scegliere:

Revenant - Redivivo
Uscirà solo sabato 16, ma il film di Innaritu resta il più atteso della settimana, complice la tripletta appena agguantata ai Golden Globe (miglior film drammatico, miglior regista e miglior attore) e l'Oscar che il messicano si è portato a casa lo scorso anno con Birdman.
Il film lo si corre quindi a vedere, e la presenza di Tom Hardy è la ciliegina sulla torta.
Trailer
La Corrispondenza
Tornatore torna nei cinema, e mantiene lo stile europeo dei suoi ultimi film.
Qui l'amore a distanza (anagrafica e geografica) tra un professore e la sua ex allieva diventa un'ossessione e un piano scandito dalle consegne di video e lettere misteriose.
Protagonisti Jeremy Irons e Olga Kurylenko, per un film che seppur con qualche diffidenza, è da segnare.
Trailer
Creed - Nato per Combattere
È il grande ritorno di Rocky Balboa, un ritorno così alla grande che ha permesso all'impensabile Sylvester Stallone di portarsi a casa il Golden Globe come miglior attore non protagonista.
Rocky qui si è ritirato dal ring e fa da maestro di pugni e di vita al giovane Adonis, il figlio di Apollo che mai ha conosciuto il padre.
Per appassionati, ma non solo.
Trailer
Il Labirinto del Silenzio
La Germania ha regalato delle grandi soddisfazioni lo scorso anno, e potrebbe cominciare il 2016 allo stesso modo anche se il film in questione è "vecchio" di due anni.
Il film mostra come nel silenzio si cercò di andare avanti nella Germania degli anni '60, e di come un giovane, invece, decise di perseguire aguzzini e torturatori rimasti impuniti dalla fine della Guerra.
Da segnare.
Trailer
Daddy's Home
A Will Ferrell si vuole sempre bene, un po' meno invece a Mark Wahlberg. Qui i due si scontrano sulla paternità, con un padre biologico che è tanto fico, e quello adottivo che invece cerca di tutto pur di compiacere e sentirsi realizzato.
Risate facile, commedia facile.
Trailer

13 gennaio 2016

La Grande Scommessa

Andiamo al Cinema

Mutui a tasso variabile, CDO, valutazioni in tripla A, subprime, credit defaul swap...
Avete già il mal di testa?
L'idea di vedere un film che di questo parla non vi attira neanche per sbaglio?
Fermi tutti.
E se il cast di questo film fosse composto dai bravi e belli Ryan Gosling e Christian Bale? Con pure lo Steve Carell ormai lanciato nel mondo dei film seri? E se oltre che a produrre Brad Pitt si ritagliasse pure una particina?
E se a spiegarvi e a farvi da orientamento in mezzo a tutti questi termini e a tutte queste azioni di Wall Strett ci pensassero la bellissima Margot Robbie ricoperta solo di schiuma, lo chef Bourdain e la giovane Selena Gomez?
Tutto cambia, vero?
E poco vi importa ora se alla regia c'è un Adam McKay che finora si è fatto conoscere per le commedie demenziali Anchorman e Ricky Bobby.

12 gennaio 2016

The Leftovers - Stagione 2

Quando i film si fanno ad episodi.

Avevano esordito stuzzicando di tutto, curiosità, emozioni, lacrime e cuore, non concentrandosi in sparizioni misteriose ma puntando i riflettori su chi era rimasto, su chi quel 4 ottobre non se ne era andato nel nulla ma era rimasto a fare i conti con un vuoto che era peggio di un lutto.
Li ritroviamo altrove, nella città di Jarden, ora Miracle, e con un inizio sorprendente.
Chi è quella donna che da sola partorisce e accudisce un figlio nell'età della pietra, dove siamo, cos'è tutto questo?
Dove sono andati i nostri beniamini?

11 gennaio 2016

Biglietto, Prego! - Il Boxoffice del Weekend

Ci si prova a mettere da parte quel vuoto che resta dopo la notizia della morte di David Bowie.
Ci si prova a mettere da parte la lunga notte dei Golden Globes in cui gente come Lady Gaga e Sylvester Stallone hanno trionfato assieme alla sempre presente Jennifer Lawrence, ma poi leggi che Zalone ha superato i 50 -cinquanta- milioni di incasso e torni nello sconforto.
Fortuna che Il Piccolo Principe resiste a testa alta al secondo posto, e La Grande Scommessa è entrata direttamente al terzo, mentre le altre tre nuove uscite di classe (Macbeth, Carol e Assolo) sono dalla sesta all'ottava posizione.
Consoliamoci.


I dettagli:

David Bowie 1947-2016

And the stars look very different today.

Golden Globe 2016 - Il Red Carpet

Dopo aver celebrato vinti  vincitori, è il momento più gustoso, quello di commentare assieme i look delle star.
Quest'anno si è rimasti più sobri, e se i migliori abiti sono tutti da rubare, i peggiori non sono così peggiori ma non rientrano nel mio insindacabile gusto. 
Pronti a scatenare l'Enzo Miccio che è in ognuno di noi?
Via!

PROMOSSE

Sophia Bush, perchè la semplicità vince sempre.

Golden Globe 2016 - I Vincitori


La lunga notte dei Golden Globes si è conclusa, e grazie all'irriverenza british di Ricky Gervais, che non ha risparmiato niente né a Mel Gibson né ai Golden Globes stessi, non è stata poi così lunga.
Di risate ce ne sono state parecchie, anche con l'inarrestabile Jim Carrey e il duo JLawrence Amy Schumer, ma interessano i vincitori e quindi sappiate che il Messico è inarrestabile.
Questa edizione si farà comunque ricordare per le grandi rinascite viste che sia il dimenticato Christian Slater che gli outsiders Sylvester Stallone e Lady Gaga hanno vinto, al pari di un Di Caprio impeccabile, che arriva a quota tre globi. E l'Oscar? Lo scopriremo. Nel frattempo c'ha regalato un'altra grande performance da incorniciare per anni:




I favoriti dell'inizio Carol e Spotlight se ne escono così a mani vuote, così come le interpretazioni di The Danish Girl non bastano a battere la concorrenza.
Ma bando ad ulteriori premesse, questi sono i vincitori, l'appuntamento per commentare il look delle star sul red carpet, è invece per più tardi... Stay Tuned!

10 gennaio 2016

Golden Globe 2016 - I Pronostici

Come sempre arrivo piuttosto impreparata ai Golden Globe, complici le uscite posticipate nei cinema italiani rispetto a quelli americani, e la mia scelta per la maggior parte di questi film di aspettare il grande schermo rispetto allo streaming selvaggio e poco nitido.
Questi pronostici sono fatti un po' alla cieca, un po' su chi probabilmente vincerà visti i rumours in circolazione, ma per scoprire se c'ho azzeccato o se sarò accontentata non resta che darci appuntamento a questa notte, per commentare look e scelte insieme!

9 gennaio 2016

Love

E' già Ieri -2015-

Qual è la cosa più bella del mondo?
L'amore.
E subito dopo?
Il sesso.
E allora perchè non parlare del sesso quando c'è l'amore, perchè non farne un film che faccia sentire, vedere, questo sentimento all'opera, che non tralasci quei momenti in cui le due cose più belle del mondo accadono?
C'ha pensato Gaspar Noé, e c'ha pensato pure il personaggio che questo ragionamento fa, uno studente americano in trasferta a Parigi, con il sogno di diventare un regista, e di poter raccontare tutto questo.
Love, quindi, come ha già detto il Cannibale, non è un porno, Love, come ha già detto Mr. Ink, è un boy meets girl diverso dal solito, perchè non si concentra sull'inizio e sulla fine di un rapporto, pur mostrandocelo, pur parlandone, Love mostra soprattutto quello che sta nel mezzo, quella passione che consuma, che porta agli eccessi, che caratterizza il rapporto tra Murphy ed Electra.

8 gennaio 2016

The Lobster

Andiamo al Cinema (in ritardo)

In un futuro non precisato essere soli non è contemplato.
Non è tanto una questione di amore, di evitare la solitudine, avere qualcuno affianco è necessario, è obbligatorio.
Se si è soli, si viene mandati in uno speciale hotel per single, dove si hanno a disposizione 45 giorni per trovare la propria metà, più giorni extra in base a quanti solitari si anestetizzano nelle battute di caccia in mezzo ai boschi.
Se arrivati allo scadere dei propri giorni, si è rimasti soli, si verrà trasformati in un animale a propria scelta, così da aumentare le possibilità di una vita felice assieme a qualcuno della propria specie.
David, solo, unicamente accompagnato dal fratello che ora è un cane, di trovare qualcuno all'interno di quell'hotel rimanendo se stesso non è in grado.
Come altri cerca di adattarsi, di fingere un carattere, un particolare, che non ha. L'alternativa è diventare un'aragosta, nuotare nel mare che tanto gli piace e cercare di non farsi mangiare.
Sceglierà purtroppo la peggiore delle compagne possibili, e dopo aver superato il limite, da lei scapperà, dal suo destino segnato scapperà, rifugiandosi nei boschi, con quei solitari che hanno regole ancora più dure, solitari per scelta, senza possibilità di amare.
La città diventa un sogno, e ovviamente, lì dove l'amore è vietato, l'amore David trova, per una bella e intraprendente donna, rischiando così la vita.

7 gennaio 2016

Il Ponte delle Spie

Andiamo al Cinema

Non sono Dawson Leery, quindi Steven Spielberg non lo amo a priori.
A dire il vero non capisco neanche bene tutta la sua politica di autore degli ultimi tempi, che passa da film storici ben fatti per quanto lenti (come questo o come Lincoln) a bambinate facili facili (Tintin) per finire con ovvi scivoloni (War Horse).
Come Ron Howard, Spielberg è per me un artigiano di Hollywood più che un autore, uno che si presta e presta agli altri idee e sceneggiature, che le realizza al meglio o al massimo delle sue possibilità, ma che non lascia l'impronta che invece altri registi sanno lasciare.
Il ponte delle spie non mi fa cambiare opinione: tutto è perfetto, tutto è studiato nei minimi dettagli, dalla ricostruzione storica di Berlino all'America degli anni '60 in piena Guerra Fredda fino all'evoluzione psicologica dei personaggi, tutto si incastra alla perfezione, con dialoghi intelligenti, musiche silenziose, l'ottima fotografia, ma niente lascia davvero il segno.
Anzi, nel lunghissimo dispiegarsi di quanto visto, ci si annoia.

6 gennaio 2016

Il Piccolo Principe

Andiamo al Cinema

Un libro che è più di un libro.
Un libro che è diventato per molti un tesoro da custodire, da amare, a cui tornare quando la vita assesta i colpi più duri.
Il piccolo principe, con l'alone di mistero che avvolge il suo autore, quell'Antoine de Saint-Exupéry aviatore scomparso letteralmente nel nulla, è da sempre, o almeno da che ne ho memoria, il libro per ragazzi per antonomasia, il libro che in molti si portano nel cuore, che venerano, che citano.
La mia copia datata, regalata o già appartenuta a mia mamma, sta affianco a quella in francese, studiata al liceo, in cui quella lingua così dolce, si sposa ancora meglio ai disegni poetici e diventati classici che accompagnano le pagine.
Ma come portare su grande schermo un tale gioiellino? Come non far storcere il naso ai puristi, come non scontentare chi il libro lo ha amato, o come non dare nuova carne al fuoco a chi invece lo detesta per partito preso, o semplicemente come farlo conoscere alle nuove generazioni, facendoli avvicinare alla lettura, non allontanarli?

5 gennaio 2016

Silenzio in Sala - Le Nuove Uscite al Cinema

Riusciranno i grandi film internazionali ad arrestare la corsa dei record di Checco Zalone?
O meglio, riusciranno i grandi film internazionali a trovare un posticino nei multisala che riservano sempre più sale al comico italiano?
Speriamolo, perchè quelli che escono, tra oggi e dopodomani, sono film che meritano senza troppi dubbi la visione!

Carol
Il film con più nominations ai prossimi Golden Globe arriva carico di aspettative.
La storia d'amore che coinvolge Cate Blanchett e Rooney Mara nella New York degli anni '50 ha infatti conquistato pubblico e giurie, ed è pronta a fare lo stesso da noi, grazie al tocco di classe di Todd Haynes.
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Macbeth
Shakespeare interpretato da Michael Fassbender e da Marion Cotillard.
Bastano questi tre nomi a far fremere, e per quanto la realizzazione potrebbe deludere nella sua messinscena, già sappiamo che quei nomi giustificano il biglietto.
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Assolo
Laura Morante torna dietro la macchina da presa, ritagliandosi anche il ruolo di protagonista. La storia è quella di una cinquantenne complessata, ancora legata ai due ex mariti, che si sente inferiore alle loro nuove mogli e a quei figli che la ritengono antica.
Si sfogherà e cercherà la pace da una psicologa.
Il tutto non sembra troppo male, un buon omaggio o una buona lezione al Woody d'altri tempi.
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Dal 7 gennaio

La Grande Scommessa
Crisi immobiliare, speculazione, giochi sporchi delle banche.
No, non fuggite a gambe levate, perchè La grande scommessa vi raccontano tutto questo con il ritmo calzante della commedia che vira al dramma, e lo fa grazie ad un cast di prim'ordine: Brad Pitt, Christian Bale, Ryan Gosling, Steve Carell, Marisa Tomei e Melissa Leo.
Candidato a 4 Golden Globe, va sicuramente visto!
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The Vatican Tapes
L'anno orrifico inizia non nel migliore dei modi, con la classica storia di possessione di cui la chiesa ha nascosto l'esistenza.
Per appassionati, che cercano nonostante tutto qualche brivido, anche in un horror che non sa di nuovo, e che ancora usa il found footage.
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