Scaldiamo in guantoni e le ugole, le uscite importanti in vista delle feste si fanno finalmente vedere:
Benny Safdie racconta l'ascesa e le cadute di Mark Kerr, tra i primi lottatori di MMA.
Nonostante l'entusiasmo generale e la campagna per gli Oscar di Dwayne Johnson, per me niente di nuovo sui film dentro al ring, ne ho parlato QUI
Arriva finalmente in sala la seconda e più cupa parte di Wicked.
Non vedo e non sento l'ora, e ancora mi stupisco di me!
Di Michel Franco non mi fido, ma ha stretto un sodalizio con Jessica Chastain quindi diamo fiducia a questo strano amore fra un giovane ballerino messicano e una ricca signora americana che forse può realizzare il suo sogno, pur mettendo in pericolo la sua reputazione.
Mi sa che nemmeno Nicolas Cage riuscirà a convertirmi al western, nella classica storia di uno straniero che arriva in città a mettere in crisi un ex criminale ora devoto alla giustizia.
Se non ci riesce Nic, figurati se ce la fa Joel Edgerton in un drammone polveroso di un uomo devoto alla costruzione della rete ferroviaria che si fa testimone dei soprusi ai danni della comunità cinese.
La disperata ricerca di una sorella scomparsa nel nulla e che dava la caccia ai fenomeni paranormali porta a un'apparentemente tranquilla cittadina.
Horror che sembra fuori stagione, ma chissà.
Vedi sotto il segno: controlla bene le referenze della nuova babysitter.
Horrorino patinato che è pure un remake dagli anni '90 a cui dare una chance, almeno per il cast: Mary Elizabeth Winstead, Maika Monroe, Raul Castillo.
I secondi sono quelli che sono bastati per uccidere Willy Monteiro Duarte nel 2020.
Il film ricostruisce tutti i casi del destino che hanno portato alla tragedia.
Temo un filo di retorica, ma mi viene da dargli fiducia.
Otto cittadini vengono scelti per decidere il destino di 470 imputati nel Maxiprocesso contro Cosa Nostra.
Un film ambizioso, forse troppo, con Sergio Rubini.
I fratelli Dardenne puntano la loro macchina da presa su un gruppo di madri giovanissime, che vivono in una comunità che cerca di aiutarle a gestire gravidanza, figli e traumi.
Anche la Francia si interroga sul tema del suicidio assistito, con un film che mostra il viaggio di una malata terminale di cancro verso la Svizzera.

























