17 dicembre 2025

IT - Welcome to Derry

Mondo Serial

Da trauma infantile a film dell'anno.
Chi l'avrebbe detto alle me 6enne messa davanti al televisore perché "hey, ci sono dei bambini e un clown, sarà un film per bambini!" (cit. mia madre) e come un'intera generazione segnata dal ghigno di Tim Curry, che ci avrebbe fatto pace 34 anni dopo, coronando IT-Capitolo Uno come miglior film dell'anno?
Sono i giri che fa la vita, e anche se la seconda parte del film di Andy Muschietti aveva deluso le aspettative e si era fatto meno malinconico, meno sognante, con gli adulti chiamati a far pace con la loro, di infanzia, Muschietti ha deciso di non mollare l'osso.
Prendendosi a cuore il romanzo fiume di Stephen King e approfondendo quei capitoli interlocutori, quelli che mostravano le altre stragi perpetrate a Derry a 27 anni di distanza l'una dall'altra.
Il materiale di partenza, insomma, c'era. 
La voglia di tornare a Derry pure e la possibilità di farlo con Bill Skarsgård a incarnare nuovamente il clown Pennywise sembrava consegnarci un prequel (che forse è un sequel) degno dei nomi alla produzione.
Com'è andata?
Vorrei dire bene fin dall'inizio, ma mentirei.

16 dicembre 2025

The Mastermind

Andiamo al Cinema su Mubi

Fatico a capire il mio rapporto con Kelly Reichardt.
Mi ci struggo da quando nel 2019 mi sono messa a recuperare la sua breve filmografia in vista di quel First Cow che per molti critici era stato il film dell'anno.
Un film splendido lo avevo trovato anch'io, pieno di umanità e semplicità, da come scrivevo. E avevo apprezzato anche il suo esordio, il suo film a episodi, un po' meno le uscite nella natura dell'Oregon che tanto gli sta a cuore.
Ma com'è che a pensarci, dopo anni, tutti questi film mi fanno sbadigliare? 
Com'è che è rimasta una sensazione di lentezza, di estrema lentezza, rispetto all'entusiasmo e agli apprezzamenti di cui scrivevo? 
Colpa del mio primo approccio con Reichardt, che come si dice, non si scorda mai? 
Colpa dell'ultimo titolo affrontato, decisamente ostico nella sua lentezza?
Più che interrogarmi su di lei, mi interrogo sulla mia memoria, che solitamente si aggrappa ai sentimenti, ai colpi al cuore, e invece si ferma alle immagini polverose e ai personaggi silenziosi e si costruisce una nuova idea di quei film. 
Colpa anche di The Mastermind

13 dicembre 2025

Wake Up Dead Man

Andiamo al Cinema

Se il primo non mi aveva coinvolto, se il secondo mi aveva visto sbuffare a ripetizione, il terzo, perché affrontarlo?
La Promessa di darmi a film vecchi e a lacune importanti invece di salvabuchi e salvaserate chiaramente non per me, la farò la notte del 31 dicembre, ma dico la verità: ho visto il cast (Josh O'Connor, Glenn Close, Josh Brolin, Mila Kunis, Jeremy Renner, Kerry Washington, Andrew Scott, Cailee Spaeny, Daryl McCormack e Thomas Haden Church) ho visto l'ambientazione, ieri sono stata bloccata sul divano da un raffreddore e ai 144 minuti con Benoit Blanc ho detto: perché no?
E nonostante le aspettative più basse possibili, nonostante la poca voglia di farmi coinvolgere da un giallo da godere senza far muovere troppo i miei ingranaggi arrugginiti, a questo giro Rian Johnson mi ha stupito.

12 dicembre 2025

Die My Love

Andiamo al Cinema

Lui e lei e una nuova casa da riempire.
Una casa grande, da adulti, in campagna, lontana da New York e da tutti.
Un figlio in arrivo e che arriva e si ama, un cane pure, per sopperire a quell'isolamento, a quella campagna che circonda.
Com'è, allora, che in questo presente apparentemente idilliaco, Grace non ci sta?
Non ci sta con la testa, non ci sta con se stessa, con la vita che si è andata a scegliere rimpiangendo quell'amore pieno di passione, di sesso e di attenzione che se n'è andato con la gravidanza.
Se n'è andato in un lavoro che stanca Jackson, se n'è andato in un casa che ha i suoi fantasmi, se n'è andato come il suo mondo, che si scioglie, si perde. E grida e balla e abbaia e si masturba e si ferisce e sanguina e tradisce e spara e si spoglia e tenta di morire, Grace.
Grace che dovrebbe scrivere, che dovrebbe prendersi cura della casa, di se stessa, che se ne sta invece nella confusione e nel caos, da sola, con quel figlio.
Questione di ormoni, dicono.
Si perde sempre un po' di se stesse con il parto, raccontano le altre donne.
Depressione post partum, si chiama oggi. Oggi che se ne parla un po' di più.

11 dicembre 2025

Le Novità della Settimana al Cinema e in Streaming

A un passo delle feste i distributori tirano i remi in barca per far respirare i pochi titoloni in sala e dare spazio la prossima settimana al ciclone Avatar.
Fortuna che ci sono i film da sala d'essai a salvarci:

Wake Up Dead Man
- su Netflix
Terzo capitolo della saga di Knives Out per aspiranti investigatori dell'algoritmo.
Non sono troppo fan di Benoit Blanc né dei casi che si ritrova a risolvere, ma Rian Johnson riunisce anche questa volta un nutrito cast attorno a Daniel Craig: Cailee Spaeny, Josh Brolin, Andrew Scott, Jeremy Renner, Josh O'Connor, Mila Kunis, Glenn Close, Kerry Washington e Daryl McCormack.

Vita Privata
Un thriller psicologico francese con protagonisti Jodie Foster, Daniel Auteuil e Virginie Efira?
Perché no?

L'Ombra del Corvo
L'elaborazione del lutto per un vedovo passa attraverso la presenza di un corvo illustrato che si fa sempre più ingombrante nella sua vita.
Come li scelga i progetti, ultimamente, Benedict Cumberbatch me lo deve spiegare, ma qui ha il mio interesse.

Merv
- su PrimeVideo
Commedia romantica+Natale+un cane.
Cosa chiedere di più a un film leggerissimo che vede due ex riunirsi in vacanza per amore del cane depresso dalla loro separazione?
Con Zooey Deschanel e Charlie Cox e tanta prevedibilità.

The Teacher
Il classico film su un insegnante tanto capace da far cambiare comportamento al più ribelle degli studenti, ambientato però in Palestina.
Imogen Poots come volto inglese a cui aggrapparsi per una produzione del 2023 che trova spazio oggi.

Un Inverno in Corea
La Francia continua a visitare l'Oriente, in questo caso Roschdy Zem, illustratore i trasferta che sconvolge la tranquillità di una locanda per turisti e la vita di una studentessa promessa sposa.

Gioia Mia
Un film ambientato nella Sicilia estiva, dove un ragazzino iperconnesso è mandato a stare con una zia profondamente religiosa e priva di ogni segnale internet.
Decisamente fuori stagione e probabile tappabuchi per Fandango.

10 dicembre 2025

Ballad of a Small Player

Andiamo al Cinema su Netflix

Ballata di un piccolo giocatore, un giocatore così piccolo che si rifugia a Macao, la capitale del gioco d'azzardo, dove confondersi e inventarsi una nuova identità, dove minimizzare i propri debiti, le proprie sfortune, in attesa di quella striscia fortunata che prima o poi deve arrivare.
Una ballata lenta e lisergica, che segue le sfortune, le cadute, le fughe e le bugie di un giocatore così piccolo da venire presto intercettato, minacciato, messo alle strette: li può restituire quei soldi con cui è scappato? Li può saldare i suoi conti? Sperpera quel che resta, ingurgita quel che può, in un tentativo maldestro di infarto bulimico che lo porta a una salvezza insperata.
Una ballata per anime sole, anime che si incontrano alla luce fredda dei casinò dove non esiste giorno, non esiste notte, anime che si incontrano alla vigilia della celebrazione della notte delle anime, anime che si aiutano, in spirito.
E ritrova la fortuna, quel giocatore, che come uno scarafaggio torna sui suoi passi, vince, e esalta, e si esalta, saldando conti e parcelle, mettendo alla prova la sua fortuna e cercando di saldarlo una volta per tutte quel debito.

9 dicembre 2025

Trespasses - The Narrow Road to the Deep North

Amori impossibili in mezzo alla Storia e alle sue atrocità.
Dal Giappone all'Irlanda del Nord, con giovani attori promettenti e generosi, due miniserie che mescolano sentimenti e guerra:

The Narrow Road to the Deep North

Anni '40, Australia.
Con la Guerra Mondiale a espandersi, anche i giovani australiani sono chiamati a combattere in Giappone.
Anche Dorrigo Evans, medico e chirurgo, diviso fra l'amore ambizioso con la ricca Ella, e quello più passionale e proibito con la giovane zia acquisita Amy.
La pace, gli amplessi, la poesia di quegli amori viene interrotta dalla chiamata alle armi, e dall'essere presto preso prigioniero assieme al suo squadrone e chiamato a costruire una ferrovia che colleghi Thailandia e Myanmar. Una ferrovia costruita da prigionieri di guerra, a lavorare in mezzo alla giungla, in condizioni inumane, tra mancanza di cibo e igiene, mezzi di lavoro e torture continue. Uno dei più cruenti crimini di guerra, poco ricordato nella nostra vecchia Europa, ma che Dorrigo, sopravvissuto, non può dimenticare.
Il suo pensiero è fermo lì, fermo a un amore perduto a cui si attaccava mentre cercava di salvare un compagno, mentre ne perdeva un altro, mentre assisteva a torture e alla vita scivolare via. Ci ripensa oggi, chirurgo di successo, incastrato in un matrimonio finanziariamente conveniente ma infelice, la tradisce ancora Ella, la tradisce da sempre, e mentre presenta un romanzo illustrato da un compagno di guerra che non c'è più, pensa e ripensa a quello che non si può dimenticare.

6 dicembre 2025

Time Bandits

#LaPromessa2025

Ero rimasta lì, un po' sorpresa di una cancellazione affrettata, un po' consapevole che una serie TV strana, non certo coerente con se stessa, coinvolgente solo in parte, forse nemmeno la meritava.
Ma di saperne di più delle avventure di questi banditi del tempo, di questi ladri confusionari e non proprio intelligenti che con una mappa rubata all'Essere Supremo si muovono di epoca storica in epoca storica alimentando il desiderio di vendetta del Male in persona, beh, di saperne di più ne avevo voglia.
E in quest'epoca di remake e reboot la soluzione è sempre quella: andare all'origine.
Andare a scovare il film di Terry Gilliam con Sean Connery e John Cleese, Shelley Duvall, Ian Holm, Michael Palin nel cast, prodotto nel 1981 da George Harrison.
Con nomi così, cos'ero andata a fare con una serie TV di Apple TV+? 
Per Taika Waititi e Lisa Kudrow, ecco perché c'ero cascata.

5 dicembre 2025

Zootropolis 2

Andiamo al Cinema

Era il 2016 e la Disney sembrava nel pieno del suo rinascimento.
Un film pixariano come Ralph Spaccatutto, un successo record come Frozen, un piccolo passo falso come Big Hero 6 che aveva però il coraggio di andare oltre i temi delle principesse o anche solo degli animali, e poi l'arrivo di Zootropolis che nel mondo animale ci immerge, sì, ma per parlare di problemi tutti umani.
Originale davvero, pur prendendo spunto dalle commedie più classiche, una festa per gli occhi, un incanto per gli adulti, oltre che per i bambini, che in una storia di evoluzione ascolta problemi di integrazione e razzismo non facili da superare nonostante l'apparente utopia di un mondo creato a misura di ogni razza animale.
E poi? Poi la Disney è tornata alle principesse, ha aperto i suoi mondi a Paesi vicini e lontani, azzeccandone qualcuna, fallendo in altre, ma soprattutto concentrandosi a sfruttare al massimo il suo ampio catalogo di classici dando vita ai rifacimenti in live action. E a seguiti, ovviamente.
E un film coraggioso, adulto, divertente e folle come Zootropolis?
Com'è che un film che in fondo non è che un buddy movie, un giallo poliziesco, non ha avuto un suo seguito, facile com'è pensare un nuovo caso in cui quella coniglietta di Judy e quel volpastro di Nick vengono chiamati a indagare?