La Settimana di Halloween
PRESENTI SPOILER
Abbiamo dei figli di una più che agiata famiglia che tentano in tutti i modi di conquistare l'amore paterno attraverso gli affari, pur non essendo persone serie.
Ma non è Succession.
Abbiamo la suddetta famiglia piena di serpenti e rancori non così nascosti che ha fatto fortuna con i farmaci oppiodi causando la strage che in America non accenna a diminuire e finisce sotto processo.
Ma non è Dopesick, o Painkillers.
Abbiamo quei figli che uno a uno muoiono, in modi cruenti e assurdi, senza che di mezzo ci sia un assassino. Almeno apparentemente.
Ma non è Dieci Piccoli Indiani.
È La Caduta della Casa degli Usher, l'ultima fatica di Mike Flanagan, che con Netflix è alla sua quinta miniserie ormai, contratto proficuo che si fa ricordare ogni ottobre di Halloween.
Sì, quel Mike Flanagan che con le sue miniserie mi ha convinto 1 volta su 4, destando più noia che brividi, più pesantezza che densità.
Come può essere andata con questo adattamento di più opere di Edgar Allan Poe?
Questa modernizzazione, questo pot-pourri in cui gli spauracchi sono pochi, la psicologia in campo molta di più?
Insomma.