E' già Ieri -2016-
Krisha è una di quelle donne che non passano inosservate.
Una fisicità che si impone, un modo di fare piuttosto schietto, che arriva, trafelata e agitata, a casa.
Da quella famiglia che non vede da tanto, con sorrisi di circostanza e notizie su nascite e crescite che si accavallano, con la tensione che però c'è. E si sente.
È il Giorno del Ringraziamento, il tacchino con il suo ripieno va preparato, le tradizioni delle donne ai fornelli e gli uomini a ciondolare tra TV e giardino vanno rispettate.
Passano le ore, le verdure vengono tagliate, i cani lasciati liberi, e si vede Krisha sempre più agitata, che parla, ma nulla dice, che ascolta, e un po' non capisce, che vuole parlare, ma commette l'ennesimo errore.
C'è un passato che non è ancora stato perdonato, c'è una fuga che voleva essere una guarigione che non è ancora finita, e allora, il ritrovarsi, la giornata che finisce, i pezzi che si mettono insieme, corrispondono anche al punto di rottura, a un tacchino che non è bruciato, non è stato rovinato, ma che non sarà comunque mangiato.
30 settembre 2017
29 settembre 2017
Christine
E' già Ieri -2016-
Se il giornalismo non sembra vero giornalismo oggi, non lo sembrava nemmeno negli anni '70.
Non lo sembrava a Christine Chubbuck, almeno.
Giornalista piena di integrità morale, cercava di fare carriera, cercava di sfondare, partendo da un piccolo canale locale, che però guardava gli ascolti, e cosa li faceva salire? La violenza, il sangue, il gusto del macabro.
Poco è cambiato da allora, anzi, si è solo andati in peggio.
Ma Christine non ci stava.
Lei cercava storie da raccontare, cercava ritratti da fare, per potersene andare da lì, per tentare la carta della fuga.
Ma c'era dell'altro.
Se il giornalismo non sembra vero giornalismo oggi, non lo sembrava nemmeno negli anni '70.
Non lo sembrava a Christine Chubbuck, almeno.
Giornalista piena di integrità morale, cercava di fare carriera, cercava di sfondare, partendo da un piccolo canale locale, che però guardava gli ascolti, e cosa li faceva salire? La violenza, il sangue, il gusto del macabro.
Poco è cambiato da allora, anzi, si è solo andati in peggio.
Ma Christine non ci stava.
Lei cercava storie da raccontare, cercava ritratti da fare, per potersene andare da lì, per tentare la carta della fuga.
Ma c'era dell'altro.
28 settembre 2017
Silenzio in Sala - Le Uscite al Cinema del 28 Settembre
Venezia bussa alle porte dei cinema, e i cinema concedono spazio.
Come se la caverà con il pubblico il controverso Aronofsky? Questa la vera domanda di una settimana che prevde fin troppe pellicole nostrane -e pesanti- più qualche brividino e qualche risatina per famiglie.
mother!
Dopo i fischi veneziani, dopo il flop americano, esce anche da noi il discusso film di Darren Aronofsky e con Jennifer Lawrence.
Cosa ne penso?
Leggete QUI
L'Incredibile Vita di Norman
Quel buonista di Richard Gere interpreta un cittadino modello di New York, che aiuta gli altri finendo per aiutare pure un futuro leader israeliano.
Visione più da terza età, ma non da sottovalutare.
Trailer
Jukai - La foresta dei suicidi
Ancora a Aokigahara, Giappone, e dopo esserci stati in modo molto noioso con Gus van Sant, c'andiamo con Natalie Dormer, alla ricerca della sorella gemella lì vista per l'ultima volta.
Atmosfere tese e horror, per fan dei brividi.
Trailer
Alibi.com
Commedia 2.0 made in France, che gioca su tradimenti e tracce da coprire, con l'amore che farà ovviamente capolino.
Nì.
Trailer
Emoji
Avevamo davvero bisogno di un film di animazioni sulle faccette che imperversano nelle nostre chat?
Bambinata come poche 😎
Trailer
Chi m'ha visto
Classica commediola italiana degli equivoci, con protagonista un musicista di serie B che cerca visibilità scomparendo.
Non aiuta l'onnipresenza di Beppe Fiorello e Pierfrancesco Favino.
Trailer
Una Famiglia
Uno dei peggiori film visti a Venezia, inutilmente morboso.
Leggere QUI per credere.
Il Contagio
Tratto dal romanzo di Walter Siti, film corale sulle povere anime dei sobborghi romani, le loro dipendenze, i loro segreti.
Aria di pesantezza.
Trailer
Babylon Sisters
Commedia italiana multietnica sull'integrazione, con il più classico dei rapporti inizialmente conflittuale con il vecchio vicino burbero.
Poca originalità, poco talento.
Trailer
L'Intrusa
Altro film impegnato e dall'aria pesante fin dalla locandina, nella Napoli della camorra e del riscatto attraverso l'amicizia tra donne.
Trailer
Last Christmas
Mancano ancora 2 mesi al Natale, ma poco importa ai distributori che scavano il barile con questo film addirittura in bianco e nero e amatorialissimo.
Trailer
Come se la caverà con il pubblico il controverso Aronofsky? Questa la vera domanda di una settimana che prevde fin troppe pellicole nostrane -e pesanti- più qualche brividino e qualche risatina per famiglie.
mother!
Dopo i fischi veneziani, dopo il flop americano, esce anche da noi il discusso film di Darren Aronofsky e con Jennifer Lawrence.
Cosa ne penso?
Leggete QUI
L'Incredibile Vita di Norman
Quel buonista di Richard Gere interpreta un cittadino modello di New York, che aiuta gli altri finendo per aiutare pure un futuro leader israeliano.
Visione più da terza età, ma non da sottovalutare.
Trailer
Jukai - La foresta dei suicidi
Ancora a Aokigahara, Giappone, e dopo esserci stati in modo molto noioso con Gus van Sant, c'andiamo con Natalie Dormer, alla ricerca della sorella gemella lì vista per l'ultima volta.
Atmosfere tese e horror, per fan dei brividi.
Trailer
Alibi.com
Commedia 2.0 made in France, che gioca su tradimenti e tracce da coprire, con l'amore che farà ovviamente capolino.
Nì.
Trailer
Emoji
Avevamo davvero bisogno di un film di animazioni sulle faccette che imperversano nelle nostre chat?
Bambinata come poche 😎
Trailer
Chi m'ha visto
Classica commediola italiana degli equivoci, con protagonista un musicista di serie B che cerca visibilità scomparendo.
Non aiuta l'onnipresenza di Beppe Fiorello e Pierfrancesco Favino.
Trailer
Una Famiglia
Uno dei peggiori film visti a Venezia, inutilmente morboso.
Leggere QUI per credere.
Il Contagio
Tratto dal romanzo di Walter Siti, film corale sulle povere anime dei sobborghi romani, le loro dipendenze, i loro segreti.
Aria di pesantezza.
Trailer
Babylon Sisters
Commedia italiana multietnica sull'integrazione, con il più classico dei rapporti inizialmente conflittuale con il vecchio vicino burbero.
Poca originalità, poco talento.
Trailer
L'Intrusa
Altro film impegnato e dall'aria pesante fin dalla locandina, nella Napoli della camorra e del riscatto attraverso l'amicizia tra donne.
Trailer
Last Christmas
Mancano ancora 2 mesi al Natale, ma poco importa ai distributori che scavano il barile con questo film addirittura in bianco e nero e amatorialissimo.
Trailer
27 settembre 2017
Lady Macbeth
E' già Ieri -2016-
Non è un'ennesima variante femminile di un classico al maschile.
Non è nemmeno una versione dal punto di vista femminile della famosa opera shakespeariana.
Non è vagamente shakespeariana, come opera, ma scritta in Russia, tratta da Lady Macbeth of the Mtsensk District di Nikolai Leskov, viene qui trasportata nell'Inghilterra uggiosa e umida di metà '800.
No, non c'è aria di pesantezza, di mattonazzo lungo lungo e fumoso, e freddo, proprio come quel Macbeth shakespeariano con Michael Fassbender e Marion Cotillard.
Lady Macbeth è un film che sorprende soprattutto per quello che non è.
26 settembre 2017
Narcos - Stagione 3
Mondo Serial
Il rischio era grande: una stagione senza Pablo.
Aveva senso proseguire una serie nata sotto la buona stella di Escobar?
Sì, se la serie era pensata per andare avanti senza di lui, per esplorare nuovi narcotrafficanti, nuovi cartelli.
Un po' meno se questi cartelli, questi altri boss, lo stesso carisma di Pablo non ce l'hanno.
Il rischio, sembrava centrato in pieno all'inizio di questa terza stagione di Narcos, con un ritmo quanto mai lento e degli antagonisti che non spiccavano né per personalità né per cattiveria.
I fratelli Rodriguez, così diversi nella gestione del loro impero, più i marginali -fin troppo marginali- Pacho e Chepe, sembravano infatti destinati a far collassare uno dei prodotti di punta di Netflix, complice anche una trama che prevedeva la fine dell'Impero di Cali, la resa nei confronti di un governo che garantiva però la piena libertà.
Cosa aspettarsi, allora, da tutto questo? Da una lotta interna presto fermata a suon dei soliti proiettili e della solita violenza esasperata?
Il rischio era grande: una stagione senza Pablo.
Aveva senso proseguire una serie nata sotto la buona stella di Escobar?
Sì, se la serie era pensata per andare avanti senza di lui, per esplorare nuovi narcotrafficanti, nuovi cartelli.
Un po' meno se questi cartelli, questi altri boss, lo stesso carisma di Pablo non ce l'hanno.
Il rischio, sembrava centrato in pieno all'inizio di questa terza stagione di Narcos, con un ritmo quanto mai lento e degli antagonisti che non spiccavano né per personalità né per cattiveria.
I fratelli Rodriguez, così diversi nella gestione del loro impero, più i marginali -fin troppo marginali- Pacho e Chepe, sembravano infatti destinati a far collassare uno dei prodotti di punta di Netflix, complice anche una trama che prevedeva la fine dell'Impero di Cali, la resa nei confronti di un governo che garantiva però la piena libertà.
Cosa aspettarsi, allora, da tutto questo? Da una lotta interna presto fermata a suon dei soliti proiettili e della solita violenza esasperata?
25 settembre 2017
Il Lunedì Leggo - Finzioni di Jorge Louis Borges
Anche questo lunedì, capita che leggo -e scrivo- di un libro decisamente troppo intelligente per me.
È uno di quei libri pregni di filosofia, di citazioni colte, di riferimenti di un certo livello che si apprezzano se certi riferimenti e certe citazioni, si conoscono.
O interessano, almeno.
Come fare allora quando questo libro non solo si decide di leggerlo, ma è pure un regalo, di quelli per cui per un po' ti chiedi se davvero si è degni di un qualcosa di tanto colto?
Lo si legge alla leggera, cercando di non dar troppo peso a filosofi e filosofie, ammettendo con se stessi e con l'autore e con il libro stesso, la proprio ignoranza.
Solo così si può apprezzare senza filtri la prosa, certo, ma l'inventiva soprattutto di un autore che ho incontrato solo una volta, con quell'Aleph tanto famoso che ai tempi del liceo era pure il nome del giornalino stampato in loco, un Aleph che però con i suoi racconti, non ha tracce nella mia memoria.
È uno di quei libri pregni di filosofia, di citazioni colte, di riferimenti di un certo livello che si apprezzano se certi riferimenti e certe citazioni, si conoscono.
O interessano, almeno.
Come fare allora quando questo libro non solo si decide di leggerlo, ma è pure un regalo, di quelli per cui per un po' ti chiedi se davvero si è degni di un qualcosa di tanto colto?
Lo si legge alla leggera, cercando di non dar troppo peso a filosofi e filosofie, ammettendo con se stessi e con l'autore e con il libro stesso, la proprio ignoranza.
Solo così si può apprezzare senza filtri la prosa, certo, ma l'inventiva soprattutto di un autore che ho incontrato solo una volta, con quell'Aleph tanto famoso che ai tempi del liceo era pure il nome del giornalino stampato in loco, un Aleph che però con i suoi racconti, non ha tracce nella mia memoria.
24 settembre 2017
La Domenica Scrivo - Inizi #2
È passato un anno da quando questa rubrica è partita. (QUI)
Un anno fatto di domeniche in cui mi sono arrovellata per trovare di che scrivere, domeniche in cui mi sono divertita a scrivere, altre in cui il tutto veniva da sé dandomi soddisfazione.
Succede che questa domenica sia anche la prima d'autunno, che per me, alla faccia di Gennaio, corrisponde all'inizio vero dell'anno. Sono settata come i palinsesti televisivi o le programmazioni del cinema, quando ancora il cinema d'estate chiudeva e non tentava colpacci poco riusciti con i blockbuster di turno e i fondi di barile rimasti in sospeso.
Si ricomincia quindi.
In tutto.
Un anno fatto di domeniche in cui mi sono arrovellata per trovare di che scrivere, domeniche in cui mi sono divertita a scrivere, altre in cui il tutto veniva da sé dandomi soddisfazione.
Succede che questa domenica sia anche la prima d'autunno, che per me, alla faccia di Gennaio, corrisponde all'inizio vero dell'anno. Sono settata come i palinsesti televisivi o le programmazioni del cinema, quando ancora il cinema d'estate chiudeva e non tentava colpacci poco riusciti con i blockbuster di turno e i fondi di barile rimasti in sospeso.
Si ricomincia quindi.
In tutto.
23 settembre 2017
7 Psicopatici
E' già Ieri -2012-
Ho fatto ieri la mia confessione e il mio mea culpa, ma diciamo che il vero film per cui dovrei sentirmi in colpa, e che dovevo vedere, è questo.
Sì, perchè il mio debole per le sceneggiature intricate, il mio amore per uno come Charlie Kauffman trova qui il suo vero elemento affine, in una sceneggiatura senza sbavature, o meglio, che anche quando sbava e scivola, lo fa alla grande, in un gioco di incastri, di realtà e finzione, di doppie letture, che non può che fare la felicità mia e quella di chi ama il cinema.
Ho fatto ieri la mia confessione e il mio mea culpa, ma diciamo che il vero film per cui dovrei sentirmi in colpa, e che dovevo vedere, è questo.
Sì, perchè il mio debole per le sceneggiature intricate, il mio amore per uno come Charlie Kauffman trova qui il suo vero elemento affine, in una sceneggiatura senza sbavature, o meglio, che anche quando sbava e scivola, lo fa alla grande, in un gioco di incastri, di realtà e finzione, di doppie letture, che non può che fare la felicità mia e quella di chi ama il cinema.
22 settembre 2017
In Bruges
E' già Ieri -2008-
Devo fare un mea culpa.
E una confessione.
Confesso che sì, oltre a un'agenda segna-film, ho pure un'agenda nera nel quale finiscono attori che proprio non mi vanno giù, che a pelle mi irritano e così mi irritano pure i film ai quali prendono parte.
In questa agenda, giusto per fare qualche nome, sono finiti Tom Cruise, Tom Hanks, Bradley Cooper, Brendan Gleeson e Colin Farrell.
Capite perchè, alla sua uscita e negli anni a seguire, In Bruges, con protagonisti Brendan Gleeson e Colin Farrell, non me lo sono voluta vedere.
Ho titubato a lungo, pensandolo come semplice crime noir stranamente ambientato in Belgio, che come terra d'ambientazione di un film noir con due attori e pure un regista irlandese, non te la spighi.
Poi, Farrell ha iniziato a partecipare a film sempre più interessanti, ho iniziato a guardare oltre quelle sopracciglia folte, quella faccia un po' così, e ad apprezzarlo.
Volevo aspettare però, di andarci a Bruges, per scriverci un post a tema, per prepararmi alla visita, ma il viaggio previsto per lo scorso inverno è saltato, e non se n'è fatto nulla.
Finché non sono stata folgorata a Venezia da Tre manifesti a Ebbing, Missouri, il nuovo film del regista Martin McDonagh e ho capito che sì, era il momento di colmare questa lunga lacuna.
Di fare un mea culpa.
Devo fare un mea culpa.
E una confessione.
Confesso che sì, oltre a un'agenda segna-film, ho pure un'agenda nera nel quale finiscono attori che proprio non mi vanno giù, che a pelle mi irritano e così mi irritano pure i film ai quali prendono parte.
In questa agenda, giusto per fare qualche nome, sono finiti Tom Cruise, Tom Hanks, Bradley Cooper, Brendan Gleeson e Colin Farrell.
Capite perchè, alla sua uscita e negli anni a seguire, In Bruges, con protagonisti Brendan Gleeson e Colin Farrell, non me lo sono voluta vedere.
Ho titubato a lungo, pensandolo come semplice crime noir stranamente ambientato in Belgio, che come terra d'ambientazione di un film noir con due attori e pure un regista irlandese, non te la spighi.
Poi, Farrell ha iniziato a partecipare a film sempre più interessanti, ho iniziato a guardare oltre quelle sopracciglia folte, quella faccia un po' così, e ad apprezzarlo.
Volevo aspettare però, di andarci a Bruges, per scriverci un post a tema, per prepararmi alla visita, ma il viaggio previsto per lo scorso inverno è saltato, e non se n'è fatto nulla.
Finché non sono stata folgorata a Venezia da Tre manifesti a Ebbing, Missouri, il nuovo film del regista Martin McDonagh e ho capito che sì, era il momento di colmare questa lunga lacuna.
Di fare un mea culpa.
21 settembre 2017
Silenzio in Sala - Le Uscite al Cinema del 21 Settembre
Settimana ricca di film allettanti, dai gran nomi alla regia, all'azione come si deve passando pure per drammi adolescenziali.
A fare da contorno i soliti film fumosi italiani, e qualche pellicola che non troverà spazio dall'Europa dell'est.
L'Inganno
Il ritorno di Sofia Coppola, con il remake de La notte brava del soldato Jonathan e un cast da urlo che comprende Colin Farrell, Nicole Kidman, Kirsten Dunst e Elle Fanning.
Si corre a vederlo!
Trailer
Kingsman - Il Cerchio d'Oro
Sono forse l'unica che non ha visto né si è esaltata per il primo Kingsman. Lacuna che prima o poi colmerò, mettendo da parte il mio snobismo, per godere di quest'altra avventura dal piglio e il cast giusto (Colin Firth, Julianne Moore, Taron Egerton, Mark Strong, Halle Berry, Elton John).
Trailer
Valerian e la città dei mille pianeti
Film tanto caro a Luc Besson, tratto dal fumetto retrò a cui era affezionato da giovane. Un cast vario, dal bravo Dean DeHaan a Cara Delavigne passando per Rihanna, ma la paura di un'Avatar in cui contano più gli effetti speciali che la sostanza della trama c'è.
Trailer
Noi Siamo Tutto
Teen movie, o film young adult, che vuole spezzare cuori e far consumare scatole di kleenex, con l'amore difficile e ostacolato da una malattia che non permette a lei di uscire nel mondo.
Puzza di buonismo e pure di troppa gioventù.
Trailer
L'Equilibrio
Il ritorno al sud corrotto di un parroco dal buon cuore.
Quella pesantezza made in Italy che ispira gran poco.
Trailer
Tiro Libero
Classica storia di redenzione di uno stronzo patentato attraverso la malattia e l'amore.
Mettici un certo grado di amatorialismo, e anche no.
Trailer
2 biglietti della lotteria
Dalla Romania commedia road movie non certo originale, su un gruppo di amici che vince alla lotteria ma dovranno affrontare ogni sorta di prova per ritrovare il biglietto vincente.
Trailer
Glory - Non c'è tempo per gli onesti
Dalla Bulgaria, invece, uno di quei drammi chiusi che denunciano un Paese attraverso le vicissitudini del singolo.
Per radical-chic fumosi.
Trailer
A fare da contorno i soliti film fumosi italiani, e qualche pellicola che non troverà spazio dall'Europa dell'est.
L'Inganno
Il ritorno di Sofia Coppola, con il remake de La notte brava del soldato Jonathan e un cast da urlo che comprende Colin Farrell, Nicole Kidman, Kirsten Dunst e Elle Fanning.
Si corre a vederlo!
Trailer
Kingsman - Il Cerchio d'Oro
Sono forse l'unica che non ha visto né si è esaltata per il primo Kingsman. Lacuna che prima o poi colmerò, mettendo da parte il mio snobismo, per godere di quest'altra avventura dal piglio e il cast giusto (Colin Firth, Julianne Moore, Taron Egerton, Mark Strong, Halle Berry, Elton John).
Trailer
Valerian e la città dei mille pianeti
Film tanto caro a Luc Besson, tratto dal fumetto retrò a cui era affezionato da giovane. Un cast vario, dal bravo Dean DeHaan a Cara Delavigne passando per Rihanna, ma la paura di un'Avatar in cui contano più gli effetti speciali che la sostanza della trama c'è.
Trailer
Noi Siamo Tutto
Teen movie, o film young adult, che vuole spezzare cuori e far consumare scatole di kleenex, con l'amore difficile e ostacolato da una malattia che non permette a lei di uscire nel mondo.
Puzza di buonismo e pure di troppa gioventù.
Trailer
L'Equilibrio
Il ritorno al sud corrotto di un parroco dal buon cuore.
Quella pesantezza made in Italy che ispira gran poco.
Trailer
Tiro Libero
Classica storia di redenzione di uno stronzo patentato attraverso la malattia e l'amore.
Mettici un certo grado di amatorialismo, e anche no.
Trailer
2 biglietti della lotteria
Dalla Romania commedia road movie non certo originale, su un gruppo di amici che vince alla lotteria ma dovranno affrontare ogni sorta di prova per ritrovare il biglietto vincente.
Trailer
Glory - Non c'è tempo per gli onesti
Dalla Bulgaria, invece, uno di quei drammi chiusi che denunciano un Paese attraverso le vicissitudini del singolo.
Per radical-chic fumosi.
Trailer
20 settembre 2017
Heaven Knows What
E' Già Ieri -2014-
Lo avevo messo in agenda -sì, ho un'agenda in cui segno i film da vedere che la memoria è breve e i preferiti di google crome possono sparire-, l'ho messo in agenda, dicevo, ormai tre anni.
Non ero riuscito a metterlo in programma alla sua presentazione veneziana, e come succede ai film minori, dei concorsi minori del Festival, la distribuzione italiana non lo aveva preso in considerazione.
L'internet pure sembrava averlo dimenticato, fino a quest'estate, in cui Heaven Knows What è comparso in quei siti sì poco legali, ma in realtà fondamentali per recuperare e scoprire piccole o grandi gemme.
In questo caso, una gemma grezzissima.
Lo avevo messo in agenda -sì, ho un'agenda in cui segno i film da vedere che la memoria è breve e i preferiti di google crome possono sparire-, l'ho messo in agenda, dicevo, ormai tre anni.
Non ero riuscito a metterlo in programma alla sua presentazione veneziana, e come succede ai film minori, dei concorsi minori del Festival, la distribuzione italiana non lo aveva preso in considerazione.
L'internet pure sembrava averlo dimenticato, fino a quest'estate, in cui Heaven Knows What è comparso in quei siti sì poco legali, ma in realtà fondamentali per recuperare e scoprire piccole o grandi gemme.
In questo caso, una gemma grezzissima.
19 settembre 2017
Top of the Lake - China Girl
Mondo Serial
Una seconda stagione non era prevista, e non la si aspettava.
Robin Griffin aveva risolto il caso della gravidanza di Tui, trovando molto più marcio nel suo paese Natale di quello che ricordava.
Il silenzio, dopo quella dolorosa risoluzione, era perfetto.
Ma se un personaggio continua a vivere, con i suoi numerosi difetti, e soprattutto se un'altra storia, oltre la sua, si può raccontare, le fila del discorso si possono riprendere, e spostarle, proseguirle.
Mettici poi che si riescono ad unire le due vincitrici della scorsa notte degli Emmy Elisabeth Moss (per The Handmaid's Tale) e Nicole Kidman (per Big Little Lies), e già sai che l'idea di Jane Campion non è affatto sbagliata.
Una seconda stagione non era prevista, e non la si aspettava.
Robin Griffin aveva risolto il caso della gravidanza di Tui, trovando molto più marcio nel suo paese Natale di quello che ricordava.
Il silenzio, dopo quella dolorosa risoluzione, era perfetto.
Ma se un personaggio continua a vivere, con i suoi numerosi difetti, e soprattutto se un'altra storia, oltre la sua, si può raccontare, le fila del discorso si possono riprendere, e spostarle, proseguirle.
Mettici poi che si riescono ad unire le due vincitrici della scorsa notte degli Emmy Elisabeth Moss (per The Handmaid's Tale) e Nicole Kidman (per Big Little Lies), e già sai che l'idea di Jane Campion non è affatto sbagliata.
18 settembre 2017
Emmy Awards 2017 - Il Red Carpet
Abbiamo visto vinti e vincitori, commentato brevemente lo show, ma ora è il momento di guardare alla parte più frivola ma anche più succosa della serata: il look delle star.
Potere di Enzo Miccio, a me!
PROMOSSE
Yvonne Strahovski sexy in rosso
Emmy Awards 2017 - I Vincitori
Prima di tutto, un ironico grazie a Rai4 per non aver reso disponibile il doppio canale audio, e grazie signori dello streaming per aver bloccato ogni possibilità per non sentire l'intero show tradotto simultaneamente in modo ovviamente fastidioso, frettoloso e sbagliato.
Se laggente sta sveglia tutta la notte per certi premi, significa che se li vuole vedere e se li può godere tranquillamente in lingua originale.
Messa da parte questa premessa, gioiamo!
Gioiamo perchè serie splendide e soprattutto profonde come The Handmaid's Tale e Big Little Lies hanno trionfato giustamente nelle categorie più importanti, perchè Master of None con quell'episodio capolavoro Thanksgiving è stato premiato, e pure Black Mirror si è ricavato il suo spazio. Nel reparto comedy, però, regnano incontrastati -e un po' hanno stancato- Veep e il SNL, lasciando davvero poco spazio agli altri.
Ma veniamo alla serata in sé, piuttosto fiacca in realtà, con il solito opening musicale e le immancabili frecciatine a Trump, con le più efficaci non tanto dal presentatore Stephen Colbert, ma dal trio di esperte Jane Fonda-Lily Tomlin e Dolly Parton.
Un applauso a Ewan McGregor che ha vinto 100 dollari per aver scommesso sulla meritatissima vittoria di Riz Ahmed per The Night Of, una standing ovation per Nicole Kidman e il creatore di The Handmaid's Tale per i ringraziamenti più politici, a Charlie Brooker che sperava in un'orgia collettiva in sala -un bel plot per una prossima puntata di Black Mirror- e infine per Sterling K. Brown, fan come noi delle serie TV nominate, ma bloccato dalla musica nei suoi ringraziamenti, che ha portato alti i valori di This is us.
Di seguito, tutti i vincitori, di un'edizione ricca che a differenza dei Golden Globe ha lasciato a bocca quasi asciutta The Crown e completamente a secco Feud e Westworld. Son cose.
Se laggente sta sveglia tutta la notte per certi premi, significa che se li vuole vedere e se li può godere tranquillamente in lingua originale.
Messa da parte questa premessa, gioiamo!
Gioiamo perchè serie splendide e soprattutto profonde come The Handmaid's Tale e Big Little Lies hanno trionfato giustamente nelle categorie più importanti, perchè Master of None con quell'episodio capolavoro Thanksgiving è stato premiato, e pure Black Mirror si è ricavato il suo spazio. Nel reparto comedy, però, regnano incontrastati -e un po' hanno stancato- Veep e il SNL, lasciando davvero poco spazio agli altri.
Ma veniamo alla serata in sé, piuttosto fiacca in realtà, con il solito opening musicale e le immancabili frecciatine a Trump, con le più efficaci non tanto dal presentatore Stephen Colbert, ma dal trio di esperte Jane Fonda-Lily Tomlin e Dolly Parton.
Un applauso a Ewan McGregor che ha vinto 100 dollari per aver scommesso sulla meritatissima vittoria di Riz Ahmed per The Night Of, una standing ovation per Nicole Kidman e il creatore di The Handmaid's Tale per i ringraziamenti più politici, a Charlie Brooker che sperava in un'orgia collettiva in sala -un bel plot per una prossima puntata di Black Mirror- e infine per Sterling K. Brown, fan come noi delle serie TV nominate, ma bloccato dalla musica nei suoi ringraziamenti, che ha portato alti i valori di This is us.
Di seguito, tutti i vincitori, di un'edizione ricca che a differenza dei Golden Globe ha lasciato a bocca quasi asciutta The Crown e completamente a secco Feud e Westworld. Son cose.
17 settembre 2017
Emmy Awards 2017 - I Pronostici
Questa domenica non si scrive, ma si cercano di predire i premi che questa notte Stephen Colbert consegnerà a una stagione del piccolo schermo quanto mai carica di ottimi prodotti.
Predire e ovviamente puntare sui miei preferiti, dividendomi tra le lacrime di This is us, la perfezione potente di The Handmaid's Tale e le risate geniali di Master of None.
Sarà una dura lotta, anche tra le miniserie in cui non mancano sfide pesanti tra due colossi come The Night Of e Big Little Lies.
Insomma, non mancherà la lotta, soprattutto quella interiore quando quasi ognuna delle serie nominate, la si è amata.
Predire e ovviamente puntare sui miei preferiti, dividendomi tra le lacrime di This is us, la perfezione potente di The Handmaid's Tale e le risate geniali di Master of None.
Sarà una dura lotta, anche tra le miniserie in cui non mancano sfide pesanti tra due colossi come The Night Of e Big Little Lies.
Insomma, non mancherà la lotta, soprattutto quella interiore quando quasi ognuna delle serie nominate, la si è amata.
16 settembre 2017
Miss Sloane - Giochi di Potere
Andiamo al Cinema
Sembra di essere dentro un episodio di Scandal, con una leader nata che controlla, gestisce, tiene le fila e i doppi giochi di una battaglia a suon di voti.
Sembra di essere dentro una puntata di The Newsroom (e non a caso ci sono le vecchie conoscenze Sam Waterston e Alison Pill), con dialoghi fiume, parlantine veloci, frasi ad effetto che lasciano senza parole.
Siamo invece su grande schermo, con una scatenata Jessica Chastain che tiene sulle spalle eleganti l'intero film di John Madden, sì, quello di Shakespeare in Love e Marigold Hotel, nella sua svolta americana e politica.
Perché di politica si tratta, quella marcia e corrotta, quella influenzata dalle lobby, in particolare quella delle armi.
Sembra di essere dentro un episodio di Scandal, con una leader nata che controlla, gestisce, tiene le fila e i doppi giochi di una battaglia a suon di voti.
Sembra di essere dentro una puntata di The Newsroom (e non a caso ci sono le vecchie conoscenze Sam Waterston e Alison Pill), con dialoghi fiume, parlantine veloci, frasi ad effetto che lasciano senza parole.
Siamo invece su grande schermo, con una scatenata Jessica Chastain che tiene sulle spalle eleganti l'intero film di John Madden, sì, quello di Shakespeare in Love e Marigold Hotel, nella sua svolta americana e politica.
Perché di politica si tratta, quella marcia e corrotta, quella influenzata dalle lobby, in particolare quella delle armi.
15 settembre 2017
Dunkirk
Andiamo al Cinema
Ci sono battaglie che si perdono ma che si possono lo stesso vincere.
Quella contro il tempo. Quella contro un nemico più forte, che accerchia.
L'unica salvezza, allora, è la ritirata.
Ci sono battaglie, quelle per la sopravvivenza, che richiedono sacrifici, che tirano fuori il meglio e il peggio di noi, che acuiscono i nostri sensi, la nostra forza, i nostri istinti.
Siamo, come si sa, in piena II Guerra Mondiale, a Dunkerque, Francia, e a separare dall'Inghilterra c'è solo qualche chilometro de La Manica. C'è un nemico, però, che serra i ranghi e avanza, che accerchia, e uccide dal cielo, con bombe e attacchi a raffica.
L'unica possibilità di farcela, è tornare per l'esercito inglese in patria, l'unica possibilità per salvarsi, per l'esercito inglese e francese, quello di aspettare navi che li possano caricare e attraversare il mare.
Evitando bombe, evitando affondamenti, aspettando, in fila, sulla spiaggia, o su una nave che chissà se reggerà.
Ci sono battaglie che si perdono ma che si possono lo stesso vincere.
Quella contro il tempo. Quella contro un nemico più forte, che accerchia.
L'unica salvezza, allora, è la ritirata.
Ci sono battaglie, quelle per la sopravvivenza, che richiedono sacrifici, che tirano fuori il meglio e il peggio di noi, che acuiscono i nostri sensi, la nostra forza, i nostri istinti.
Siamo, come si sa, in piena II Guerra Mondiale, a Dunkerque, Francia, e a separare dall'Inghilterra c'è solo qualche chilometro de La Manica. C'è un nemico, però, che serra i ranghi e avanza, che accerchia, e uccide dal cielo, con bombe e attacchi a raffica.
L'unica possibilità di farcela, è tornare per l'esercito inglese in patria, l'unica possibilità per salvarsi, per l'esercito inglese e francese, quello di aspettare navi che li possano caricare e attraversare il mare.
Evitando bombe, evitando affondamenti, aspettando, in fila, sulla spiaggia, o su una nave che chissà se reggerà.
14 settembre 2017
Silenzio in Sala - Le Uscite al Cinema del 14 Settembre
Settimana di pausa rispetto alle grande uscite, in cui gli occhi sono puntati tutti sull'animazione. Non quella d'oltreoceano, però, ma quella nostrana, che sa come sorprendere.
Per il resto, brividi, lacrimucce, azione e il solito impegno che sa di pesantezza italiano.
Cars 3
Nemmeno una fan della Pixar, sfegatata come me, riteneva necessario questo terzo capitolo di una saga mai amata fino in fondo. Che succede, che fine hanno fatto l'originalità e le nuove idee?
Lascio spazio ai bambini.
Trailer
Gatta Cenerentola
Non è la Pixar, ma un'animazione tutta italiana quella che davvero merita di essere vista.
Presentato al Festival di Venezia, non lasciatevi sfuggire questo gioiellino per adulti. Perchè?
Leggete QUI
Barry Seal - Una storia americana
Dici Tom Cruise dici film di azione. Poco importa se la storia che racconta è vera, ambientata negli anni di Escobar e della cocaina e della corruzione tra Colombia e Miami. A Tom importano fughe, effetti speciali e la bella di turno.
Anche no.
Trailer
Appuntamento al Parco
Immancabile film per la terza età, con Diane Keaton e Brendan Gleeson, lei vedova che scopre nel lui senzatetto un amico con cui confrontarsi e parlare.
Leggerezza che non scalfisce ma ben può intrattenere.
Trailer
Leatherface
Prequel sulle origini del serial killer di Non aprite quella porta.
Per fan del genere, che finalmente troveranno brividi come si deve.
Trailer
Veleno
Il cinema italiano made in Italy, contro la camorra e l'inquinamento della terra dei fuochi.
Non basta Salvatore Esposito però a convincermi, né a Venezia né nei cinema.
Trailer
Fuori c'è un mondo
Altro film impegnato nostrano, che fin dal Trailer grida amatorialismo.
Per il resto, brividi, lacrimucce, azione e il solito impegno che sa di pesantezza italiano.
Cars 3
Nemmeno una fan della Pixar, sfegatata come me, riteneva necessario questo terzo capitolo di una saga mai amata fino in fondo. Che succede, che fine hanno fatto l'originalità e le nuove idee?
Lascio spazio ai bambini.
Trailer
Gatta Cenerentola
Non è la Pixar, ma un'animazione tutta italiana quella che davvero merita di essere vista.
Presentato al Festival di Venezia, non lasciatevi sfuggire questo gioiellino per adulti. Perchè?
Leggete QUI
Barry Seal - Una storia americana
Dici Tom Cruise dici film di azione. Poco importa se la storia che racconta è vera, ambientata negli anni di Escobar e della cocaina e della corruzione tra Colombia e Miami. A Tom importano fughe, effetti speciali e la bella di turno.
Anche no.
Trailer
Appuntamento al Parco
Immancabile film per la terza età, con Diane Keaton e Brendan Gleeson, lei vedova che scopre nel lui senzatetto un amico con cui confrontarsi e parlare.
Leggerezza che non scalfisce ma ben può intrattenere.
Trailer
Leatherface
Prequel sulle origini del serial killer di Non aprite quella porta.
Per fan del genere, che finalmente troveranno brividi come si deve.
Trailer
Veleno
Il cinema italiano made in Italy, contro la camorra e l'inquinamento della terra dei fuochi.
Non basta Salvatore Esposito però a convincermi, né a Venezia né nei cinema.
Trailer
Fuori c'è un mondo
Altro film impegnato nostrano, che fin dal Trailer grida amatorialismo.
13 settembre 2017
Baby Driver
Andiamo al Cinema
Si torna al cinema, quello con lo schermo un po' più piccolo, con l'impianto meno potente, ma con la storia giusta, quella che coinvolge dall'inizio alla fine, che diverte ed emoziona.
Potere della musica, potere di Edgar Wright.
Parlare di Baby Driver senza menzionare la sua colonna sonora non ha senso, e partiamo da qui allora, visto che non è una colonna così, di abbellimento, ma è portante, e regge, anzi, costruisce l'intera sceneggiatura, che la assimila, si fa plasmare, dalle note che passano nelle cuffie di Baby.
E allora: ➤PLAY!
Si torna al cinema, quello con lo schermo un po' più piccolo, con l'impianto meno potente, ma con la storia giusta, quella che coinvolge dall'inizio alla fine, che diverte ed emoziona.
Potere della musica, potere di Edgar Wright.
Parlare di Baby Driver senza menzionare la sua colonna sonora non ha senso, e partiamo da qui allora, visto che non è una colonna così, di abbellimento, ma è portante, e regge, anzi, costruisce l'intera sceneggiatura, che la assimila, si fa plasmare, dalle note che passano nelle cuffie di Baby.
E allora: ➤PLAY!
12 settembre 2017
Twin Peaks - Stagione 3
Mondo Serial
Tagliamo la testa al toro: scrivere di questa serie è difficilissimo. Quasi impossibile, quasi volevo rinunciarci.
Non troverete risposte (perchè, qualcuno le ha?), non troverete spiegazioni (perchè, qualcuno le sa dare?) ma troverete qualche spoiler, sempre se di spoiler si può trattare.
E troverete soprattutto un post scritto di pancia, appena conclusa la visione dell'ultimo episodio. Che lo so che bisognerebbe ragionarci su, starsene zitti in un angolo cercando conforto, ma a volte si reagisce reagendo, scrivendo.
Cos'ho visto allora negli ultimi mesi?
Come, soprattutto, perchè c'è da dire che la visione della serie lynchana non è stata semplice nemmeno da un punto di vista logico, con la volontà di vedere man mano, un episodio dopo l'altro, il tutto, ma con un trasloco della vita di mezzo, che ha ovviamente inframezzato ogni possibilità.
Tagliamo la testa al toro: scrivere di questa serie è difficilissimo. Quasi impossibile, quasi volevo rinunciarci.
Non troverete risposte (perchè, qualcuno le ha?), non troverete spiegazioni (perchè, qualcuno le sa dare?) ma troverete qualche spoiler, sempre se di spoiler si può trattare.
E troverete soprattutto un post scritto di pancia, appena conclusa la visione dell'ultimo episodio. Che lo so che bisognerebbe ragionarci su, starsene zitti in un angolo cercando conforto, ma a volte si reagisce reagendo, scrivendo.
Cos'ho visto allora negli ultimi mesi?
Come, soprattutto, perchè c'è da dire che la visione della serie lynchana non è stata semplice nemmeno da un punto di vista logico, con la volontà di vedere man mano, un episodio dopo l'altro, il tutto, ma con un trasloco della vita di mezzo, che ha ovviamente inframezzato ogni possibilità.
11 settembre 2017
Calendario Serie TV - Autunno 2017
Piove, le temperature si abbassano, si torna a lavoro. Non c'è da disperarsi però, perchè nuove e vecchie serie TV sono pronte a scaldarci sul piccolo schermo.
I titoli da segnare sono veramente tanti, quindi, forza, penna e agenda alla mano!
Narcos -Stagione 3
1 settembre
Dove eravamo rimasti
Cosa ci aspetta:
American Horror Story: Cult
5 settembre
Cosa ci aspetta:
You're the worst - Stagione 4
6 settembre
Dove eravamo rimasti
Cosa ci aspetta:
Bojack Horseman - Stagione 4
8 settembre
Dove eravamo rimasti
Cosa ci aspetta:
Broad City - Stagione 4
13 settembre
Cosa ci aspetta:
Channel Zero - Stagione 2
20 settembre
Dove eravamo rimasti
Cosa ci aspetta:
This Is Us - Stagione 2
26 settembre
Dove eravamo rimasti
Cosa ci aspetta:
Will & Grace
28 settembre
Cosa ci aspetta:
Scandal - Stagione 7 (e ultima)
5 ottobre
Dove eravamo rimasti
Cosa ci aspetta:
Mr. Robot - Stagione 3
11 ottobre
Dove eravamo rimasti
Cosa ci aspetta:
Crazy Ex-Girlfriend - Stagione 3
13 ottobre
Cosa ci aspetta:
Stranger Things - Stagione 2
27 ottobre
Dove eravamo rimasti
Cosa ci aspetta:
Shameless - Stagione 8
5 novembre
Dove eravamo rimasti
Cosa ci aspetta:
Vikings - Stagione 5
29 novembre
Dove eravamo rimasti
Cosa ci aspetta:
The Crown - Stagione 2
8 dicembre
Dove eravamo rimasti
Cosa ci aspetta:
The Deuce - 10 settembre
La nascita dell'industria del porno negli anni '70, i primi problemi con la censura, la diffusione dell'AIDS. Se in più ci metti di mezzo la produzione HBO e due protagonisti come James Franco e Maggie Gyllenhaal, sai già che è la serie da vedere.
The Good Doctor - 25 settembre
Messo da parte Norman Bates, Freddie Highmore resta nel piccolo schermo interpretando un giovane dottore, geniale, ma affetto da autismo. Aria di buonismo.
Ten Days in the Valley - 1 ottobre
Gran ritorno anche per Kyra Sedgwick, questa volta nei panni di una madre, produttrice televisiva, la cui figlia scompare nel nulla.
Suburra - 6 ottobre
Prequel dell'omonimo film di Stefano Sollima, la prima serie italiana marchiata Netflix. Attesa ce n'è.
Mindhunter - 13 ottobre
Già confermata la seconda stagione per quest'altra serie Netflix, che accompagna due profiler nelle interviste a famosi serial killer per capirne la mentalità e i segreti.
Godless - 22 novembre
Netflix fa incetta reclutando Jeff Daniels e Michelle Dockery in una crime story tesa e al femminile.
She's Gotta Have It - 23 novembre
Versione seriale del Lola Darling di Spike Lee, che dirigerà anche qualche episodio. Sempre per Netflix.
Partono poi parecchie comedy da tenere d'occhio, tra cui segnalare The Orville (10 settembre) di e con Seth MacFarlane, Young Sheldon (25 settembre) prequel sul personaggio di Big Bang Theory, Me Myself and I (25 settembre) su tre diversi momenti nella vita di un uomo -giovane, lavoratore, pensionato in un futuro lontano- Smilf (5 novembre) su una giovane madre che non trova un compagno, e Future Man (14 novembre) prodotto da Seth Rogen e Evan Goldberg.
Dal lato soprannaturale, sempre più presente nel piccolo schermo, da segnalare The Gifted (2 ottobre), prequel sugli X-Men, Ghost Wars (5 ottobre) sulla classica strana città americana, Superstition (6 ottobre) per il canale SyFy, Happy! (29 novembre) dal fumetto di Grant Morrison.
I titoli da segnare sono veramente tanti, quindi, forza, penna e agenda alla mano!
Ricominciano
Narcos -Stagione 3
1 settembre
Dove eravamo rimasti
Cosa ci aspetta:
American Horror Story: Cult
5 settembre
Cosa ci aspetta:
You're the worst - Stagione 4
6 settembre
Dove eravamo rimasti
Cosa ci aspetta:
Bojack Horseman - Stagione 4
8 settembre
Dove eravamo rimasti
Cosa ci aspetta:
Broad City - Stagione 4
13 settembre
Cosa ci aspetta:
Channel Zero - Stagione 2
20 settembre
Dove eravamo rimasti
Cosa ci aspetta:
This Is Us - Stagione 2
26 settembre
Dove eravamo rimasti
Cosa ci aspetta:
Will & Grace
28 settembre
Cosa ci aspetta:
Scandal - Stagione 7 (e ultima)
5 ottobre
Dove eravamo rimasti
Cosa ci aspetta:
Mr. Robot - Stagione 3
11 ottobre
Dove eravamo rimasti
Cosa ci aspetta:
Crazy Ex-Girlfriend - Stagione 3
13 ottobre
Cosa ci aspetta:
Stranger Things - Stagione 2
27 ottobre
Dove eravamo rimasti
Cosa ci aspetta:
Shameless - Stagione 8
5 novembre
Dove eravamo rimasti
Cosa ci aspetta:
Vikings - Stagione 5
29 novembre
Dove eravamo rimasti
Cosa ci aspetta:
The Crown - Stagione 2
8 dicembre
Dove eravamo rimasti
Cosa ci aspetta:
Fanno il loro esordio
The Deuce - 10 settembre
La nascita dell'industria del porno negli anni '70, i primi problemi con la censura, la diffusione dell'AIDS. Se in più ci metti di mezzo la produzione HBO e due protagonisti come James Franco e Maggie Gyllenhaal, sai già che è la serie da vedere.
The Good Doctor - 25 settembre
Messo da parte Norman Bates, Freddie Highmore resta nel piccolo schermo interpretando un giovane dottore, geniale, ma affetto da autismo. Aria di buonismo.
Ten Days in the Valley - 1 ottobre
Gran ritorno anche per Kyra Sedgwick, questa volta nei panni di una madre, produttrice televisiva, la cui figlia scompare nel nulla.
Suburra - 6 ottobre
Prequel dell'omonimo film di Stefano Sollima, la prima serie italiana marchiata Netflix. Attesa ce n'è.
Mindhunter - 13 ottobre
Già confermata la seconda stagione per quest'altra serie Netflix, che accompagna due profiler nelle interviste a famosi serial killer per capirne la mentalità e i segreti.
Godless - 22 novembre
Netflix fa incetta reclutando Jeff Daniels e Michelle Dockery in una crime story tesa e al femminile.
She's Gotta Have It - 23 novembre
Versione seriale del Lola Darling di Spike Lee, che dirigerà anche qualche episodio. Sempre per Netflix.
Partono poi parecchie comedy da tenere d'occhio, tra cui segnalare The Orville (10 settembre) di e con Seth MacFarlane, Young Sheldon (25 settembre) prequel sul personaggio di Big Bang Theory, Me Myself and I (25 settembre) su tre diversi momenti nella vita di un uomo -giovane, lavoratore, pensionato in un futuro lontano- Smilf (5 novembre) su una giovane madre che non trova un compagno, e Future Man (14 novembre) prodotto da Seth Rogen e Evan Goldberg.
Dal lato soprannaturale, sempre più presente nel piccolo schermo, da segnalare The Gifted (2 ottobre), prequel sugli X-Men, Ghost Wars (5 ottobre) sulla classica strana città americana, Superstition (6 ottobre) per il canale SyFy, Happy! (29 novembre) dal fumetto di Grant Morrison.
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