Mondo Serial
Tempo di quarantena, tempo di recuperi che si rimandavano da troppo.
È che Succession al suo esordio non sembrava niente di nuovo.
La produzione HBO doveva fare da campanello d'allarme, ma di seguire le vicende di un'altra famiglia ricca e posh, con gli intrighi di una dinastia che deve continuare sotto l'egida di un padre-padrone a capo di un impero che comprende media, crociere e parchi divertimenti... beh, non ne avevo voglia.
Ho iniziato da subito però a pentirmene, per i pareri unanimi di consenso, per la critica che si accorgeva di questa serie.
Con la seconda stagione si è fatto il botto ai Golden Globe e allora, eccomi qui, alla corte dei Roy.
31 marzo 2020
30 marzo 2020
Il Lunedì Leggo - Arrivano i Pagliacci di Chiara Gamberale
(lo avevo detto che sarei stata monotematica per un po')
Probabilmente ce ne stiamo rendendo conto ora più che mai, quanto la nostra casa parli di noi.
Noi che la viviamo, noi che ne abbiamo scelto i mobili, noi che di quei mobili, degli oggetti sparsi qua e là, conosciamo la storia.
Allegra Lunare (un nome che è ovviamente un programma) ha deciso di raccontarla questa storia, e di conseguenza la storia della sua famiglia, ai nuovi inquilini.
A quelli che verranno a stare lì, i signori Godalla (un altro nome, un altro programma) dove la sua famiglia dopo anni di gioia e colore e caos si sono trasferiti, lì dove la sua famiglia si è divisa, è cresciuta, è cambiata.
Ma partiamo dalle basi.
Probabilmente ce ne stiamo rendendo conto ora più che mai, quanto la nostra casa parli di noi.
Noi che la viviamo, noi che ne abbiamo scelto i mobili, noi che di quei mobili, degli oggetti sparsi qua e là, conosciamo la storia.
Allegra Lunare (un nome che è ovviamente un programma) ha deciso di raccontarla questa storia, e di conseguenza la storia della sua famiglia, ai nuovi inquilini.
A quelli che verranno a stare lì, i signori Godalla (un altro nome, un altro programma) dove la sua famiglia dopo anni di gioia e colore e caos si sono trasferiti, lì dove la sua famiglia si è divisa, è cresciuta, è cambiata.
Ma partiamo dalle basi.
29 marzo 2020
La Domenica Scrivo - Un po' di Podcast
Quando ancora si poteva uscire, avevo iniziato a darmi ai podcast.
Con estremo ritardo in base a molti, lo so.
Prima ascoltavo musica, ma essendo una non facile ad abbandonare la solita playlist ben studiata alla lunga mi ero stancata... e non me ne voglia il Cannibale che la musica nuova continua a consigliarla nel suo blog.
Ora, però, avendo un cane che pretende la passeggiata tutti i giorni (non ora-ora, purtroppo per lui, che si accontenta di correre in giardino), per allungare il giro ho scoperto i podcast.
In realtà avevo iniziato con gli audiolibri, con i racconti di Carver in particolare disponibili su RaiRadio3, dove però la voce di Ernesto Goio era un po' troppo fastidiosa per i miei gusti (li trovate QUI).
Così, sono andata a spulciare siti e piattaforme gratuiti (storielibere la fa da padrone), e questa è la selezione che mi ha accompagnato nei mesi scorsi che, va da sé, è consigliatissima:
Serial - Stagione 1
Il podcast per eccellenza, quello che per molti ha fatto da apripista.
E non poteva non esserlo anche per me vista la dipendenza che mi crea il crime.
Qui, la giornalista Sarah Koenig si interessa del caso di Adnan Syed, in carcere da 15 anni, accusato di aver ucciso e occultato il cadavere della sua fidanzata Hae Min Lee.
All'epoca dei fatti (il 1999) aveva solo 18 anni, e da sempre sostiene la sua innocenza.
Con estremo ritardo in base a molti, lo so.
Prima ascoltavo musica, ma essendo una non facile ad abbandonare la solita playlist ben studiata alla lunga mi ero stancata... e non me ne voglia il Cannibale che la musica nuova continua a consigliarla nel suo blog.
Ora, però, avendo un cane che pretende la passeggiata tutti i giorni (non ora-ora, purtroppo per lui, che si accontenta di correre in giardino), per allungare il giro ho scoperto i podcast.
In realtà avevo iniziato con gli audiolibri, con i racconti di Carver in particolare disponibili su RaiRadio3, dove però la voce di Ernesto Goio era un po' troppo fastidiosa per i miei gusti (li trovate QUI).
Così, sono andata a spulciare siti e piattaforme gratuiti (storielibere la fa da padrone), e questa è la selezione che mi ha accompagnato nei mesi scorsi che, va da sé, è consigliatissima:
Serial - Stagione 1
Il podcast per eccellenza, quello che per molti ha fatto da apripista.
E non poteva non esserlo anche per me vista la dipendenza che mi crea il crime.
Qui, la giornalista Sarah Koenig si interessa del caso di Adnan Syed, in carcere da 15 anni, accusato di aver ucciso e occultato il cadavere della sua fidanzata Hae Min Lee.
All'epoca dei fatti (il 1999) aveva solo 18 anni, e da sempre sostiene la sua innocenza.
28 marzo 2020
#LaPromessa2020 - Mandy
- Ieri sera è stata una serata assurda!
Tralasciamo i dettagli della serata in sé (ovvero, non li riporto per rispetto alla privacy) ma ho visto un film che...
- Che film?
- C'era Nicolas Cage.
- Ah.
- Sì, Nicolas Cage, un sacco di sangue, di gente strana, di colori innaturali, gente ancora più strana. Onestamente, non lo so che film fosse... Non ci capivo niente, e non era solo colpa del vino.
DEVI vederlo!
Anzi, sai che c'è?
Te lo metto nella Promessa il prossimo anno, e poi mi dici.
Quel prossimo anno è adesso.
Quel film assurdo con Nicolas Cage è Mandy.
Assurdo lo è davvero.
Oltre ogni limite.
La locandina lo faceva intuire, i pareri che avevo letto tempo addietro pure.
Tralasciamo i dettagli della serata in sé (ovvero, non li riporto per rispetto alla privacy) ma ho visto un film che...
- Che film?
- C'era Nicolas Cage.
- Ah.
- Sì, Nicolas Cage, un sacco di sangue, di gente strana, di colori innaturali, gente ancora più strana. Onestamente, non lo so che film fosse... Non ci capivo niente, e non era solo colpa del vino.
DEVI vederlo!
Anzi, sai che c'è?
Te lo metto nella Promessa il prossimo anno, e poi mi dici.
Quel prossimo anno è adesso.
Quel film assurdo con Nicolas Cage è Mandy.
Assurdo lo è davvero.
Oltre ogni limite.
La locandina lo faceva intuire, i pareri che avevo letto tempo addietro pure.
27 marzo 2020
El Hoyo
Andiamo al Cinema su Netflix
presenti SPOILER
Come funziona è ovvio:
ci sono un n° x di livelli, ad ogni livello due occupanti.
La piattaforma con il cibo scende carica e perfetta dal buco: dal primo livello continuerà la sua discesa, ognuno ha qualche minuto per mangiare tutto quello che vuole.
Vietato tenersi del cibo da parte.
O il livello si scalderà o si raffredderà fino a farti morire.
Tutto il resto è permesso.
Anche uccidere, se si è nel fondo.
Se se ne ha voglia.
Perché come diceva mio nonno: "Beati gli ultimi, sì, se i primi hanno creanza!".
Passato un mese si sentirà un odore di gas e ci si risveglierà in un nuovo livello.
Più in alto o più in basso.
Senza una logica. Forse.
Perché in questo mondo a sé che è Il Buco ci sono solo tre tipi di persone: quelli in alto, quelli in basso, quelli che cadono.
Ed ogni risveglio fa davvero paura.
Altre regole: ogni occupante ha diritto a portarsi un solo oggetto (o animale).
I più furbi, e fa male definirli tali, si portano armi.
Quelli che la rivoluzione vorrebbero farla: un libro, un cane.
Perché ci si prova, a fare la rivoluzione.
Ci prova Goreng, che è lì come volontario, non per scontare una pena.
È lì per prova, per smettere di fumare.
Si ritrova così in un mondo terrificante e con delle regole con cui è davvero difficile vivere, resistere.
Trova compagni di livello che lo istruiscono, lo sfruttano, lo aiutano.
Ed è agghiacciante.
presenti SPOILER
Come funziona è ovvio:
ci sono un n° x di livelli, ad ogni livello due occupanti.
La piattaforma con il cibo scende carica e perfetta dal buco: dal primo livello continuerà la sua discesa, ognuno ha qualche minuto per mangiare tutto quello che vuole.
Vietato tenersi del cibo da parte.
O il livello si scalderà o si raffredderà fino a farti morire.
Tutto il resto è permesso.
Anche uccidere, se si è nel fondo.
Se se ne ha voglia.
Perché come diceva mio nonno: "Beati gli ultimi, sì, se i primi hanno creanza!".
Passato un mese si sentirà un odore di gas e ci si risveglierà in un nuovo livello.
Più in alto o più in basso.
Senza una logica. Forse.
Perché in questo mondo a sé che è Il Buco ci sono solo tre tipi di persone: quelli in alto, quelli in basso, quelli che cadono.
Ed ogni risveglio fa davvero paura.
Altre regole: ogni occupante ha diritto a portarsi un solo oggetto (o animale).
I più furbi, e fa male definirli tali, si portano armi.
Quelli che la rivoluzione vorrebbero farla: un libro, un cane.
Perché ci si prova, a fare la rivoluzione.
Ci prova Goreng, che è lì come volontario, non per scontare una pena.
È lì per prova, per smettere di fumare.
Si ritrova così in un mondo terrificante e con delle regole con cui è davvero difficile vivere, resistere.
Trova compagni di livello che lo istruiscono, lo sfruttano, lo aiutano.
Ed è agghiacciante.
26 marzo 2020
L'uomo invisibile
Diciamo la verità: dell'ennesimo remake de L'uomo invisibile non si sentiva la necessità.
Ma bastano pochi minuti del film di Leigh Whannell per smentire all'istante questo commento.
Si apre, e siamo in una situazione tesa come poche, in cui una donna deve andarsene di casa, e non deve farsi scoprire.
Il perché, lo si intuisce subito, senza bisogno di tante parole, di tanti discorsi.
Se Cecilia da una villa perfetta -seppur gelida- vuole scappare, se arriva a narcotizzare il compagno, a prendere pillole anticoncezionali, ad avere un borsone d'emergenza, il motivo è ovvio.
Bastano questi pochi minuti, allora, in cui si sussulta per una ciotola, per un cane, a far capire la necessità di un film come L'uomo invisibile, che dallo spunto classico -un uomo che diventa invisibile, ripetiamoci pure- costruisce un film che parla di ben altro.
Parla di stalker, di relazioni pericolose, di vittime che continuano ad essere tali e continuano soprattutto ad essere trattate come tali e a non poter uscire dalla loro condizione.
Mai.
La sensazione di essere perseguitate da un'ombra, giudicate da un occhio sempre puntato, il pericolo dietro le spalle, dietro il prossimo angolo.
Così, si vive.
Ma bastano pochi minuti del film di Leigh Whannell per smentire all'istante questo commento.
Si apre, e siamo in una situazione tesa come poche, in cui una donna deve andarsene di casa, e non deve farsi scoprire.
Il perché, lo si intuisce subito, senza bisogno di tante parole, di tanti discorsi.
Se Cecilia da una villa perfetta -seppur gelida- vuole scappare, se arriva a narcotizzare il compagno, a prendere pillole anticoncezionali, ad avere un borsone d'emergenza, il motivo è ovvio.
Bastano questi pochi minuti, allora, in cui si sussulta per una ciotola, per un cane, a far capire la necessità di un film come L'uomo invisibile, che dallo spunto classico -un uomo che diventa invisibile, ripetiamoci pure- costruisce un film che parla di ben altro.
Parla di stalker, di relazioni pericolose, di vittime che continuano ad essere tali e continuano soprattutto ad essere trattate come tali e a non poter uscire dalla loro condizione.
Mai.
La sensazione di essere perseguitate da un'ombra, giudicate da un occhio sempre puntato, il pericolo dietro le spalle, dietro il prossimo angolo.
Così, si vive.
25 marzo 2020
Swallow
Picacismo
anche denominato allotriofagia o, più semplicemente, pica, è un disturbo del comportamento alimentare caratterizzato dall'ingestione continuata nel tempo di sostanze non nutritive.
Hunter, non in ordine, ingoia una biglia di vetro, una puntina, una batteria, una spilla da balia, un piccolo soprammobile, della terra...
Lo fa, e ne è orgogliosa.
È quella cosa nuova, inaspettata, che il libro per uscire dalla depressione consiglia di trovare e fare.
Lei, depressa, lo è.
Pur vivendo nella ricchezza, con un marito che la ama, in una casa tutta sua da arredare come più vuole.
Anzi, lei depressa lo è perché vive nella ricchezza senza bisogno di lavorare e di potersi esprimere, con un marito che la ama perché più oggetto che soggetto, escludendola dalle conversazioni, dalle decisioni, giocando sottilmente con la sua psicologia, confinandola in una casa vuota, fredda, per tutto il giorno.
Chi è, allora, Hunter?
Perché a costo di rischiare la sua vita e quella del bambino che sta per avere, ingoia cose?
Lo fa per la sensazione euforica di riuscire a fare qualcosa di inaspettato.
Per la sensazione tattile che quegli oggetti hanno.
Per ribellione.
Anche quando quel marito e la sua famiglia invadente e mal fidente, vogliono aiutarla.
A modo loro, escludendola dalle conversazioni, dalle decisioni.
anche denominato allotriofagia o, più semplicemente, pica, è un disturbo del comportamento alimentare caratterizzato dall'ingestione continuata nel tempo di sostanze non nutritive.
Hunter, non in ordine, ingoia una biglia di vetro, una puntina, una batteria, una spilla da balia, un piccolo soprammobile, della terra...
Lo fa, e ne è orgogliosa.
È quella cosa nuova, inaspettata, che il libro per uscire dalla depressione consiglia di trovare e fare.
Lei, depressa, lo è.
Pur vivendo nella ricchezza, con un marito che la ama, in una casa tutta sua da arredare come più vuole.
Anzi, lei depressa lo è perché vive nella ricchezza senza bisogno di lavorare e di potersi esprimere, con un marito che la ama perché più oggetto che soggetto, escludendola dalle conversazioni, dalle decisioni, giocando sottilmente con la sua psicologia, confinandola in una casa vuota, fredda, per tutto il giorno.
Chi è, allora, Hunter?
Perché a costo di rischiare la sua vita e quella del bambino che sta per avere, ingoia cose?
Lo fa per la sensazione euforica di riuscire a fare qualcosa di inaspettato.
Per la sensazione tattile che quegli oggetti hanno.
Per ribellione.
Anche quando quel marito e la sua famiglia invadente e mal fidente, vogliono aiutarla.
A modo loro, escludendola dalle conversazioni, dalle decisioni.
24 marzo 2020
The Mandalorian
Mondo Serial
Come possono i fan di Star Wars sopravvivere alle grandi delusioni che Star Wars ha saputo loro dare?
Come digerire non uno, ma due capitoli difficili da difendere come episodio VIII e IX?
Come, soprattutto, ci si rialza dopo l'enfasi e le speranze che aveva saputo dare una nuova trilogia?
Lo si fa con una serie TV.
Una serie TV ideata e scritta da Jon Favreau che porta ancora una volta in una galassia lontana lontana, lì quando l'Impero è appena stato sconfitto, lì dove ancora la politica e gli schieramenti si confondono.
La serie in questione è The Mandalorian che fa da apripista a Disney+ che con un ritardo considerevole è arrivata anche in Italia.
Come possono i fan di Star Wars sopravvivere alle grandi delusioni che Star Wars ha saputo loro dare?
Come digerire non uno, ma due capitoli difficili da difendere come episodio VIII e IX?
Come, soprattutto, ci si rialza dopo l'enfasi e le speranze che aveva saputo dare una nuova trilogia?
Lo si fa con una serie TV.
Una serie TV ideata e scritta da Jon Favreau che porta ancora una volta in una galassia lontana lontana, lì quando l'Impero è appena stato sconfitto, lì dove ancora la politica e gli schieramenti si confondono.
La serie in questione è The Mandalorian che fa da apripista a Disney+ che con un ritardo considerevole è arrivata anche in Italia.
23 marzo 2020
Il Lunedì Leggo - Una Vita Sottile e Una Passione Sinistra di Chiara Gamberale
Quando ho bisogno di leggerezza, quando ho bisogno di una voce amica, di storie semplici ma profonde, mi rivolgo a Chiara Gamberale.
Sì, sono una lettrice puntigliosa, ho il mio calendario annuale e soprattutto in tema di autori italiani, vado a colpo sicuro con i nomi che so affidabili.
Quest'anno così particolare, quest'anno che di conforto, di leggerezza, ha un gran bisogno, di Chiara Gamberale ho deciso di far scorta, di andare a coprire la maggior parte dei suoi titoli passati che ancora mi mancavano.
I prossimi lunedì, vi avverto, saranno monotematici.
Una Vita Sottile
Parto dal suo romanzo d'esordio, quello forse più personale e autobiografico, quello che pur nominandolo poco, prendendola larga, parla del disturbo alimentare che la stessa autrice ha affrontato.
Lo fa parlando di sé attraverso gli altri, lo fa raccontando di amici, compagni di classe, amori, famiglia, per parlare in fondo di sé.
Per vedersi oltre la malattia, oltre quel bisogno di non mangiare.
Per riscoprirsi, sentirsi viva.
Si parla del prima, quasi sempre.
Sì, sono una lettrice puntigliosa, ho il mio calendario annuale e soprattutto in tema di autori italiani, vado a colpo sicuro con i nomi che so affidabili.
Quest'anno così particolare, quest'anno che di conforto, di leggerezza, ha un gran bisogno, di Chiara Gamberale ho deciso di far scorta, di andare a coprire la maggior parte dei suoi titoli passati che ancora mi mancavano.
I prossimi lunedì, vi avverto, saranno monotematici.
Una Vita Sottile
Parto dal suo romanzo d'esordio, quello forse più personale e autobiografico, quello che pur nominandolo poco, prendendola larga, parla del disturbo alimentare che la stessa autrice ha affrontato.
Lo fa parlando di sé attraverso gli altri, lo fa raccontando di amici, compagni di classe, amori, famiglia, per parlare in fondo di sé.
Per vedersi oltre la malattia, oltre quel bisogno di non mangiare.
Per riscoprirsi, sentirsi viva.
Si parla del prima, quasi sempre.
22 marzo 2020
La Domenica Scrivo - L'Inevitabile Post sulla Quarantena
Partono dirette, community, thread, newsletter, meme, flashmob.
E tu, che non sai come gestire tutto questo, preferisci il silenzio.
Il silenzio e continuare a fare quello che sai fare, che hai sempre fatto: scrivere di film, di serie TV, consigliarli ora che in casa ci devono stare tutti.
Per forza.
Ci provi a stare un po' più sui social, capisci che ci stai di più, per farti qualche risata, farti scendere qualche lacrima, tra video di chi ci mette dell'impegno, del genio.
E ti fa sentire in difetto.
Ma la tua natura è sempre quella, e resti quella di sempre che consiglia film, consiglia serie TV e qualche libro.
In tanti hanno iniziato a scrivere un diario della quarantena.
Un diario della quarantena?
E tu, che non sai come gestire tutto questo, preferisci il silenzio.
Il silenzio e continuare a fare quello che sai fare, che hai sempre fatto: scrivere di film, di serie TV, consigliarli ora che in casa ci devono stare tutti.
Per forza.
Ci provi a stare un po' più sui social, capisci che ci stai di più, per farti qualche risata, farti scendere qualche lacrima, tra video di chi ci mette dell'impegno, del genio.
E ti fa sentire in difetto.
Ma la tua natura è sempre quella, e resti quella di sempre che consiglia film, consiglia serie TV e qualche libro.
In tanti hanno iniziato a scrivere un diario della quarantena.
Un diario della quarantena?
21 marzo 2020
Comedy da Quarantena: Everything's gonna be Okay - Kidding s02 - Barry s02
Bisogno di risate in questo momento non facile?
Eccovi servite tre serie che ve le garantiscono, nel modo più intelligente e poetico possibile.
... Sì, pure un po' nero, meglio dirlo.
Everything's gonna be Okay
In breve: il classico spunto di un non adatto ad avere bambini che si ritrova ad occuparsene di un paio viene sfruttato da Josh Thomas, sì, quello di Please Like Me.
Dall'Australia si trasferisce in America per passare del tempo con il padre che è lì fuggito quando ancora era piccolo e le sue sorellastre: Genevieve, malinconica e matura adolescente, e Matilda, autistica ad ampio spettro.
Quello che scopre subito è che il loro padre sta per morire di cancro, e lui è il tutore legale designato.
Crescerle, e crescere, non sarà un lavoro facile.
Eccovi servite tre serie che ve le garantiscono, nel modo più intelligente e poetico possibile.
... Sì, pure un po' nero, meglio dirlo.
Everything's gonna be Okay
In breve: il classico spunto di un non adatto ad avere bambini che si ritrova ad occuparsene di un paio viene sfruttato da Josh Thomas, sì, quello di Please Like Me.
Dall'Australia si trasferisce in America per passare del tempo con il padre che è lì fuggito quando ancora era piccolo e le sue sorellastre: Genevieve, malinconica e matura adolescente, e Matilda, autistica ad ampio spettro.
Quello che scopre subito è che il loro padre sta per morire di cancro, e lui è il tutore legale designato.
Crescerle, e crescere, non sarà un lavoro facile.
20 marzo 2020
Better Start Running
Feel Good Movies -2018-
Noi restiamo a casa, loro scappano
Ultima tappa per questa settimana con quei film indie che hanno come tema principale la fuga di persone a loro modo speciali.
Un'ultima tappa, c'è da dirlo da subito, non così soddisfacente.
Scusami Harley.
Chi è Harley?
Harley è un ragazzo timido e introverso, commesso in una grande catena di negozi.
Cresciuto da una serie di famiglie adottive finché il nonno scorbutico e veterano di guerra non l'ha preso con sé, si ritrova ora a badargli e a sostenerlo in una casa di riposo da cui vorrebbe farla finita.
Innamorato a distanza della collega Stephanie, non osa fare il primo passo.
Perché scappa?
Scappa perché Stephanie è stata aggredita dal loro viscido capo, e in un'estrema difesa, l'hanno ucciso.
Scappa, e si porta appresso Stephanie, non prima di aver avvertito la polizia e di aver recuperato il nonno dalla casa di riposo.
Noi restiamo a casa, loro scappano
Ultima tappa per questa settimana con quei film indie che hanno come tema principale la fuga di persone a loro modo speciali.
Un'ultima tappa, c'è da dirlo da subito, non così soddisfacente.
Scusami Harley.
Chi è Harley?
Harley è un ragazzo timido e introverso, commesso in una grande catena di negozi.
Cresciuto da una serie di famiglie adottive finché il nonno scorbutico e veterano di guerra non l'ha preso con sé, si ritrova ora a badargli e a sostenerlo in una casa di riposo da cui vorrebbe farla finita.
Innamorato a distanza della collega Stephanie, non osa fare il primo passo.
Perché scappa?
Scappa perché Stephanie è stata aggredita dal loro viscido capo, e in un'estrema difesa, l'hanno ucciso.
Scappa, e si porta appresso Stephanie, non prima di aver avvertito la polizia e di aver recuperato il nonno dalla casa di riposo.
19 marzo 2020
Please Stand By
Feel Good Movies -2017-
Noi restiamo a casa, loro scappano
Prosegue la voglia e la riscoperta di quei piccoli film indie che fanno stare bene, in cui protagonisti particolari decidono di fuggire, di scappare, per inseguire il loro sogno.
Oggi è il turno di Wendy.
Chi è Wendy?
Wendy è una ragazza autistica.
Ha iniziato poco a poco a controllare i suoi modi, i suoi gesti, le sue reazioni.
Non vive più con la sorella, che rimasta sola e in attesa di un figlio non sa come gestirla, ma vive in una comunità dove l'educatrice Scottie si occupa di lei, tra routine giornaliere (ad ogni giorno un colore del maglione diverso) ed esercizi di contatto visivo.
Non ha molti amici, è solitaria.
Ha un lavoro, al Cinnamon Rolls.
E soprattutto è fissata con Star Trek.
Di Star Trek conosce tutto, ogni più piccola informazione, si riconosce in quel comandante Spock che non sa riconoscere le sue emozioni e decide di partecipare a un concorso aperto a tutti per scrivere la sceneggiatura di un episodio.
Noi restiamo a casa, loro scappano
Prosegue la voglia e la riscoperta di quei piccoli film indie che fanno stare bene, in cui protagonisti particolari decidono di fuggire, di scappare, per inseguire il loro sogno.
Oggi è il turno di Wendy.
Chi è Wendy?
Wendy è una ragazza autistica.
Ha iniziato poco a poco a controllare i suoi modi, i suoi gesti, le sue reazioni.
Non vive più con la sorella, che rimasta sola e in attesa di un figlio non sa come gestirla, ma vive in una comunità dove l'educatrice Scottie si occupa di lei, tra routine giornaliere (ad ogni giorno un colore del maglione diverso) ed esercizi di contatto visivo.
Non ha molti amici, è solitaria.
Ha un lavoro, al Cinnamon Rolls.
E soprattutto è fissata con Star Trek.
Di Star Trek conosce tutto, ogni più piccola informazione, si riconosce in quel comandante Spock che non sa riconoscere le sue emozioni e decide di partecipare a un concorso aperto a tutti per scrivere la sceneggiatura di un episodio.
18 marzo 2020
The Peanut Butter Falcon
Feel Good Movies -2019-
Noi restiamo a casa, loro scappano
È un espediente classico dei film indie: la fuga.
Fuga dalla famiglia, dagli altri, da se stessi.
In questi giorni di quarantena forzata ma necessaria, lasciamo loro fuggire: i protagonisti di questi film.
Partiamo oggi e concludiamo Venerdì per un trittico di fughe come si deve.
Partiamo, allora, da Zak.
Chi è Zak?
È un orfano, un abbandonato per la precisione.
Lo Stato non sapendo che fare lo ha piazzato in una casa di cura per anziani.
Ma Zak non è anziano.
Ha solo la Sindrome di Down.
E così prova quotidianamente a fuggire.
Noi restiamo a casa, loro scappano
È un espediente classico dei film indie: la fuga.
Fuga dalla famiglia, dagli altri, da se stessi.
In questi giorni di quarantena forzata ma necessaria, lasciamo loro fuggire: i protagonisti di questi film.
Partiamo oggi e concludiamo Venerdì per un trittico di fughe come si deve.
Partiamo, allora, da Zak.
Chi è Zak?
È un orfano, un abbandonato per la precisione.
Lo Stato non sapendo che fare lo ha piazzato in una casa di cura per anziani.
Ma Zak non è anziano.
Ha solo la Sindrome di Down.
E così prova quotidianamente a fuggire.
17 marzo 2020
Hunters
Mondo Serial
Cosa c'è di peggio per gli ebrei negli anni '70 a New York?
Essere additati sempre come "Gli ebrei"?
Dover subire barzellette razziste che non fanno ridere?
Ritrovarsi a fare la spesa con gli stessi "uomini" che li torturavano, li tenevano prigionieri, li volevano annientare nei campi di concentramento?
Sì, tutte e tre, ma la terza ha un che di "peggiore" in più.
Perché sì, sono passati 30 anni da quando i cancelli del lavoro che nobilita l'uomo sono stati aperti, ma certi gerarchi, certe SS, certi nazisti, vivono ora tranquillamente e si muovono per l'America.
Dove hanno una nuova identità, un nuovo lavoro, una nuova vita.
Ma ci sono loro, per fortuna: i cacciatori.
I cacciatori che hanno il compito di scovarli, e di far loro pagare per quello che hanno fatto.
Chi sono i cacciatori?
Via con i titoli di testa:
Cosa c'è di peggio per gli ebrei negli anni '70 a New York?
Essere additati sempre come "Gli ebrei"?
Dover subire barzellette razziste che non fanno ridere?
Ritrovarsi a fare la spesa con gli stessi "uomini" che li torturavano, li tenevano prigionieri, li volevano annientare nei campi di concentramento?
Sì, tutte e tre, ma la terza ha un che di "peggiore" in più.
Perché sì, sono passati 30 anni da quando i cancelli del lavoro che nobilita l'uomo sono stati aperti, ma certi gerarchi, certe SS, certi nazisti, vivono ora tranquillamente e si muovono per l'America.
Dove hanno una nuova identità, un nuovo lavoro, una nuova vita.
Ma ci sono loro, per fortuna: i cacciatori.
I cacciatori che hanno il compito di scovarli, e di far loro pagare per quello che hanno fatto.
Chi sono i cacciatori?
Via con i titoli di testa:
16 marzo 2020
Il Lunedì Leggo - Una cosa piccola che sta per esplodere di Paolo Cognetti
Io e le raccolte di racconti non andiamo molto d'accordo.
Credo di averlo ribadito più volte.
Troppo brevi per affezionarmici davvero, troppo veloci per sentirli profondamente miei.
Ma ci sono delle eccezioni.
E ci sono state delle evoluzioni, negli ultimi tempi.
Perché di piccoli, piccoli racconti (quelli di Eshkol Nevo su Vanity Fair) ho iniziato a leggerne, a farne un piccolo tesoro da tenere da parte per i momenti no o per quelli che richiedono della bellezza (che sono un po' la stessa cosa), durante la settimana.
Perché in quei 15-20 minuti in cui non so bene che fare, tra un giovine che si fuma la sua sigaretta o un forno che deve cuocere la cena, un racconto casca a pennello.
I social, possono attendere.
Così, alla ricerca del Paolo Cognetti annuale, sono andata con i suoi racconti, che sono piccole cose, piccole perle pronte ad esplodere e conquistare.
Credo di averlo ribadito più volte.
Troppo brevi per affezionarmici davvero, troppo veloci per sentirli profondamente miei.
Ma ci sono delle eccezioni.
E ci sono state delle evoluzioni, negli ultimi tempi.
Perché di piccoli, piccoli racconti (quelli di Eshkol Nevo su Vanity Fair) ho iniziato a leggerne, a farne un piccolo tesoro da tenere da parte per i momenti no o per quelli che richiedono della bellezza (che sono un po' la stessa cosa), durante la settimana.
Perché in quei 15-20 minuti in cui non so bene che fare, tra un giovine che si fuma la sua sigaretta o un forno che deve cuocere la cena, un racconto casca a pennello.
I social, possono attendere.
Così, alla ricerca del Paolo Cognetti annuale, sono andata con i suoi racconti, che sono piccole cose, piccole perle pronte ad esplodere e conquistare.
15 marzo 2020
Recuperi della Domenica - The Office US (tante GIF, tante miniclassifiche)
Dopo Scrubs, le cene fra me e il giovine avevano bisogno di nuove risate.
Di andare di nuovo sul sicuro, sul classico.
E così, con qualche diffidenza iniziale, su Prime Video abbiamo trovato TUTTO The Office, la versione US che quella UK (molto, molto più breve), sembra introvabile.
Siamo finiti così dentro la spirale della Dunder Mifflin, per 9 stagioni, 201 episodi, abbiamo fatto parte di questa filiale con sede a Scranton, Pennsylvania che vende carta.
Un capo assurdo, la divisione degli spazi e dei compiti chiara tra venditori, contabili, responsabili della qualità, contatto clienti e risorse umane.
Insomma, in questi giorni di quarantena in cui dagli uffici e dai colleghi si sta lontani, saperne ridere, poterne ridere, è un toccasana.
C'abbiamo messo tanto per finirlo, con pause nel mezzo, con le ultime stagioni a segnare un netto calo rispetto agli inizi.
Ma che risate!
Che viaggio!
Che riscoperta della bravura di Steve Carell, delle origini di John Krasinski e di Mindy Kaling e Ellie Kemper!
Preparatevi a parlare in codice (That's what she said!), preparate i fazzoletti della nostalgia se ne avete già goduto.
Mi rendo conto che nel lungo lavoro di queste miniclassifiche mancano alcuni personaggi come lei
Di andare di nuovo sul sicuro, sul classico.
E così, con qualche diffidenza iniziale, su Prime Video abbiamo trovato TUTTO The Office, la versione US che quella UK (molto, molto più breve), sembra introvabile.
Siamo finiti così dentro la spirale della Dunder Mifflin, per 9 stagioni, 201 episodi, abbiamo fatto parte di questa filiale con sede a Scranton, Pennsylvania che vende carta.
Un capo assurdo, la divisione degli spazi e dei compiti chiara tra venditori, contabili, responsabili della qualità, contatto clienti e risorse umane.
Insomma, in questi giorni di quarantena in cui dagli uffici e dai colleghi si sta lontani, saperne ridere, poterne ridere, è un toccasana.
C'abbiamo messo tanto per finirlo, con pause nel mezzo, con le ultime stagioni a segnare un netto calo rispetto agli inizi.
Ma che risate!
Che viaggio!
Che riscoperta della bravura di Steve Carell, delle origini di John Krasinski e di Mindy Kaling e Ellie Kemper!
Preparatevi a parlare in codice (That's what she said!), preparate i fazzoletti della nostalgia se ne avete già goduto.
Mi rendo conto che nel lungo lavoro di queste miniclassifiche mancano alcuni personaggi come lei
O approfondimenti maggiori su di lei...
... e della travagliata storia che ha avuto con lui.
Di aver saltato momenti epocali come questo:
O i mitici Dundies:
O le Olimpiadi dell'ufficio:
O semplicemente, questo:
Ma nonostante la quarantena, il tempo e lo spazio son tiranni, e allora, via con le miniclassifiche, via con la nostalgia, via con il recupero se non avete mai goduto di questa meraviglia!
14 marzo 2020
Motherless Brooklyn
È già Ieri -2019-
Hey, Johnny, crea un po' di atmosfera.
Dammi un po' di jazz, di sassofono che si lamenta, una luce soffusa, blu possibilmente.
E sì, un po' di fumo.
Ecco, così.
Devo raccontarti una storia, Johnny.
Immaginami con la voce bassa, suadente.
Una storia in quella New York fumosa, stilosa, alla deriva, com'era negli anni '50.
Quella della mafia che imperava, della polizia che provava a starci dietro intascando mazzette, e dei detective privati con i loro impermeabili, con il loro cappello sulle 24, l'aria stropicciata.
Siamo in quella New York, siamo tra quei detective privati, tirati fuori dal niente da Frank, raccattati tra orfanotrofi.
E che succede quando l'ultimo degli ultimi, Lionel, il senza madre, resta pure senza Frank?
Freddato da un colpo di pistola, impossibile fermarlo nonostante un inseguimento al cardiopalma?
Succede che inizia ad indagare lui, testa calda e testa matta, come si direbbe in un periodo politicamente scorretto.
Affetto da sindrome di Tourette, si dice oggi.
Hey, Johnny, crea un po' di atmosfera.
Dammi un po' di jazz, di sassofono che si lamenta, una luce soffusa, blu possibilmente.
E sì, un po' di fumo.
Ecco, così.
Devo raccontarti una storia, Johnny.
Immaginami con la voce bassa, suadente.
Una storia in quella New York fumosa, stilosa, alla deriva, com'era negli anni '50.
Quella della mafia che imperava, della polizia che provava a starci dietro intascando mazzette, e dei detective privati con i loro impermeabili, con il loro cappello sulle 24, l'aria stropicciata.
Siamo in quella New York, siamo tra quei detective privati, tirati fuori dal niente da Frank, raccattati tra orfanotrofi.
E che succede quando l'ultimo degli ultimi, Lionel, il senza madre, resta pure senza Frank?
Freddato da un colpo di pistola, impossibile fermarlo nonostante un inseguimento al cardiopalma?
Succede che inizia ad indagare lui, testa calda e testa matta, come si direbbe in un periodo politicamente scorretto.
Affetto da sindrome di Tourette, si dice oggi.
13 marzo 2020
The Good Liar - L'Inganno Perfetto
È già Ieri -2019-
Lei è una fresca vedova, che cerca solo un po' di compagnia, che ha un solo nipote che la difende con i denti.
Lui è un arzillo truffatore, sempre alla ricerca di una gallina dalle uova d'oro da poter fregare: che siano investitori inglesi o, appunto, fresche vedove con una pensione come si deve.
Basta poco, basta fare il galante, farsi vedere acciaccato, e Roy finisce per andare a vivere nella villetta residenziale di Betty.
E poco può farci quel nipote, studioso di storia, che si lamenta e non si fida.
Il piano allora sembra facile: conquistarla, Betty, e poi farla investire con un conto comune che presto si chiuderà.
Ma in un film fatto di truffe, dove i giochi sono doppi o tripli, niente è davvero come sembra.
Così, aspettando che le carte vengano scoperte, ci si concede un tuffo nel passato della Berlino occupata, ci si crogiola in bevute solitarie o in uscite galanti.
Lei è una fresca vedova, che cerca solo un po' di compagnia, che ha un solo nipote che la difende con i denti.
Lui è un arzillo truffatore, sempre alla ricerca di una gallina dalle uova d'oro da poter fregare: che siano investitori inglesi o, appunto, fresche vedove con una pensione come si deve.
Basta poco, basta fare il galante, farsi vedere acciaccato, e Roy finisce per andare a vivere nella villetta residenziale di Betty.
E poco può farci quel nipote, studioso di storia, che si lamenta e non si fida.
Il piano allora sembra facile: conquistarla, Betty, e poi farla investire con un conto comune che presto si chiuderà.
Ma in un film fatto di truffe, dove i giochi sono doppi o tripli, niente è davvero come sembra.
Così, aspettando che le carte vengano scoperte, ci si concede un tuffo nel passato della Berlino occupata, ci si crogiola in bevute solitarie o in uscite galanti.
12 marzo 2020
Calendario Serie TV - Primavera 2020
Di film oggi e fino al 3 aprile non ne usciranno.
Dobbiamo stare a casa, ma diciamoci la verità: per chi vive di film e serie TV l'obbligo non si sente.
Ad alleggerire l'impresa per il bene comune ci pensa un calendario fitto fitto da qui alle prossime settimane, con titoli attesi, nomi importanti, ritorni per cui fremere.
E allora, anche se alla Primavera ufficialmente manca ancora una decina di giorni, vediamo cosa ci aspetta, e cosa possiamo già trovare sul piccolo schermo!
Westworld
Stagione: 3
Quando: 15 marzo
Dove eravamo rimasti: Recensione s02
La Casa di Carta
Stagione: 4
Quando: 3 aprile
Dove: Netflix
Dove eravamo rimasti: Recensione s03
Dobbiamo stare a casa, ma diciamoci la verità: per chi vive di film e serie TV l'obbligo non si sente.
Ad alleggerire l'impresa per il bene comune ci pensa un calendario fitto fitto da qui alle prossime settimane, con titoli attesi, nomi importanti, ritorni per cui fremere.
E allora, anche se alla Primavera ufficialmente manca ancora una decina di giorni, vediamo cosa ci aspetta, e cosa possiamo già trovare sul piccolo schermo!
RITORNANO
Westworld
Stagione: 3
Quando: 15 marzo
Dove eravamo rimasti: Recensione s02
La Casa di Carta
Stagione: 4
Quando: 3 aprile
Dove: Netflix
Dove eravamo rimasti: Recensione s03
11 marzo 2020
Queen & Slim
Andiamo al Cinema (quando riapriranno)
Per lui il loro primo appuntamento è andato bene.
Certo, lei è più sofisticata, più intelligente, meno aperta del previsto. Ma le sue carte le ha usate bene, quella tavola calda in cui l'ha portata ha il suo perché, la sintonia sembra esserci.
Per lei quell'appuntamento è solo un modo per rimandare i conti con se stessa. E con la giustizia degli Stati Uniti che così giusta non è.
Avvocato, non è riuscita a salvare dalla pena di morte il suo cliente.
Così, ha risposto ha un messaggio su Tinder.
Quel loro primo appuntamento però, finirà nel peggiore dei modi.
Perché li ferma la polizia.
Un semplice controllo.
Uno stop non rispettato, una piccola sbandata per guadagnare punti e salvaguardare la privacy del proprio telefono.
Un semplice controllo?
Non se la tua pelle è nera.
Per lui il loro primo appuntamento è andato bene.
Certo, lei è più sofisticata, più intelligente, meno aperta del previsto. Ma le sue carte le ha usate bene, quella tavola calda in cui l'ha portata ha il suo perché, la sintonia sembra esserci.
Per lei quell'appuntamento è solo un modo per rimandare i conti con se stessa. E con la giustizia degli Stati Uniti che così giusta non è.
Avvocato, non è riuscita a salvare dalla pena di morte il suo cliente.
Così, ha risposto ha un messaggio su Tinder.
Quel loro primo appuntamento però, finirà nel peggiore dei modi.
Perché li ferma la polizia.
Un semplice controllo.
Uno stop non rispettato, una piccola sbandata per guadagnare punti e salvaguardare la privacy del proprio telefono.
Un semplice controllo?
Non se la tua pelle è nera.
10 marzo 2020
Di Qualche Serie Netflix: I Am Not Okay with This - Final Space s02 - Grace & Frankie s06
In tempi di coronavirus, cosa c'è di meglio di stare sul divano con il proprio profilo Netflix?
Che la quarantena sia forzata o meno, che ci si voglia semplicemente distrarre dopo una giornata di lavoro e notizie angoscianti, queste serie hanno dalla loro la brevità degli episodi e la facilità di binge watching.
Ma ne vale la pena?
I Am Not Okay with This
Che la quarantena sia forzata o meno, che ci si voglia semplicemente distrarre dopo una giornata di lavoro e notizie angoscianti, queste serie hanno dalla loro la brevità degli episodi e la facilità di binge watching.
Ma ne vale la pena?
I Am Not Okay with This
9 marzo 2020
Il Lunedì Leggo - Dancing Paradiso di Stefano Benni
C'era una volta Stefano Benni.
Il Benni poetico, che faceva riflettere sulla crescita con Saltatempo.
Il Benni politico che ironizzava con Terra!.
Il Benni strano e fantasioso che creava angeli, mostri, santi in Prendiluna.
Perdendosi un po' per strada.
Perdendomi un po' per la sua strada.
Una piccola ripresa l'aveva avuta con il Martin de Di tutte le ricchezze,
poi solo romanzini e romanzacci che non riuscivano a stare al passo con i tempi, prevedibili nel loro ironizzare, nel loro prendere in giro la società.
Ritorna, e lo fa in poesia.
Ritorna, e lo fa in brevità.
Ritorna, ed è uno strano raccontare il suo.
Un abbozzare di personaggi,
un raccontare lieve.
Il Benni poetico, che faceva riflettere sulla crescita con Saltatempo.
Il Benni politico che ironizzava con Terra!.
Il Benni strano e fantasioso che creava angeli, mostri, santi in Prendiluna.
Perdendosi un po' per strada.
Perdendomi un po' per la sua strada.
Una piccola ripresa l'aveva avuta con il Martin de Di tutte le ricchezze,
poi solo romanzini e romanzacci che non riuscivano a stare al passo con i tempi, prevedibili nel loro ironizzare, nel loro prendere in giro la società.
Ritorna, e lo fa in poesia.
Ritorna, e lo fa in brevità.
Ritorna, ed è uno strano raccontare il suo.
Un abbozzare di personaggi,
un raccontare lieve.
7 marzo 2020
What We Do in the Shadows
È già Ieri -2014-
- Cosa fate nell'ombra?
- Dici a noi?
- Sì, a voi. Tipi strani, un po' dandy, che sembrate usciti da un altro secolo ma stranamente cool.
- Noi, nell'ombra, viviamo.
Viviamo come tutti, cercando cibo, andando incontro ai più tipici problemi di convivenza: chi deve lavare i piatti di 100 anni, chi deve pulire tutto il sangue versato, chi deve ricordarsi di chiudere le tende, coprire i sarcofaghi all'alba.
- Ah.
- E poi ci divertiamo, giriamo tutta la notte alla ricerca di divertimento, di nuove conquiste, anche se non è facile farsi invitare nelle discoteche dai buttafuori.
- Sembra proprio la vita di un vampiro!
- Infatti, lo siamo, siamo i vampiri della Nuova Zelanda, che vivono qui da secoli e secoli, che schiavizzano, uccidono, trasformano, e che si preparano all'annuale incontro con licantropi e zombie.
- Ok, procediamo con l'intervista.
- Cosa fate nell'ombra?
- Dici a noi?
- Sì, a voi. Tipi strani, un po' dandy, che sembrate usciti da un altro secolo ma stranamente cool.
- Noi, nell'ombra, viviamo.
Viviamo come tutti, cercando cibo, andando incontro ai più tipici problemi di convivenza: chi deve lavare i piatti di 100 anni, chi deve pulire tutto il sangue versato, chi deve ricordarsi di chiudere le tende, coprire i sarcofaghi all'alba.
- Ah.
- E poi ci divertiamo, giriamo tutta la notte alla ricerca di divertimento, di nuove conquiste, anche se non è facile farsi invitare nelle discoteche dai buttafuori.
- Sembra proprio la vita di un vampiro!
- Infatti, lo siamo, siamo i vampiri della Nuova Zelanda, che vivono qui da secoli e secoli, che schiavizzano, uccidono, trasformano, e che si preparano all'annuale incontro con licantropi e zombie.
- Ok, procediamo con l'intervista.
6 marzo 2020
Boy
È già Ieri -2010-
Boy non ha una madre, ma ha una nonna.
Boy non ha un padre, ma questo ritorna nella sua vita all'improvviso.
Boy ha degli amici, ma è pronto a tradirli per entrare nelle grazie di quel padre che cerca un tesoro nascosto, fonda il suo club.
Boy ha la fissa per Michael Jackson, adora la sua capra, e sta vivendo la migliore estate della sua vita.
Forse.
Perché quel padre tanto atteso, tanto ammirato, è scostante e fragile. È un beone che anche se ha i suoi momenti, non è affidabile, come i ricordi.
Boy non ha una madre, ma ha una nonna.
Boy non ha un padre, ma questo ritorna nella sua vita all'improvviso.
Boy ha degli amici, ma è pronto a tradirli per entrare nelle grazie di quel padre che cerca un tesoro nascosto, fonda il suo club.
Boy ha la fissa per Michael Jackson, adora la sua capra, e sta vivendo la migliore estate della sua vita.
Forse.
Perché quel padre tanto atteso, tanto ammirato, è scostante e fragile. È un beone che anche se ha i suoi momenti, non è affidabile, come i ricordi.
5 marzo 2020
Silenzio in Sala - Le Uscite al Cinema del 5 Marzo
I cinema dovrebbero riaprire pure al nord, da lunedì.
E allora, timidamente, la programmazione sembra proporre quei titoli impegnati che in tanti aspettano, per cercare di risalire la china
Volevo Nascondermi
Che Elio Germano ha vinto a Berlino per la sua interpretazione lo sappiamo tutti, vero?
E allora, ora, non resta che scoprire di più sull'artista Ligabue.
Trailer
Queen & Slim
Diventato un cult in patria, un primo appuntamento sembra finire per il meglio (per lui) per sempre (per lei), ma ci si mette di mezzo un poliziotto che abusa del suo potere, e tutto cambia.
Con Daniel Kaluuya e Jodie Turner-Smith, lo si vedrà.
Trailer
The Grudge
Remake, reboot, ponte fra le due saghe?
Chi lo sa spiegare cos'è questo quarto capitolo?
Diciamo che almeno gli attori noti (Andrea Riseborough, Demián Bichir, John Cho) non mancano.
Per i fan del brivido.
Trailer
Marie Curie
No, non è il biopic di prossima uscita con Rosamunde Pike.
È un altro film biografico dedicato alla scienziata polacca, girato nella sua patria.
Aspettiamo la versione più patinata? Sì.
Trailer
Vulnerabili
Film belga/francese visto un paio di anni fa a Venezia.
Sembrava una commedia romantica, mescola invece drammi di vario tipo, fra violenze domestiche e abusi.
Se il ricordo è così confuso, ci sarà un perché.
Ne ho parlato QUI
Buñuel - Nel Labirinto delle Tartarughe
Si mescolano documentario, animazione e fiction per mostrare le fatiche con cui Luis Buñuel ha realizzato il suo terzo lungometraggio, Las Hurdes.
Esperimento interessante.
Trailer
E allora, timidamente, la programmazione sembra proporre quei titoli impegnati che in tanti aspettano, per cercare di risalire la china
Volevo Nascondermi
Che Elio Germano ha vinto a Berlino per la sua interpretazione lo sappiamo tutti, vero?
E allora, ora, non resta che scoprire di più sull'artista Ligabue.
Trailer
Queen & Slim
Diventato un cult in patria, un primo appuntamento sembra finire per il meglio (per lui) per sempre (per lei), ma ci si mette di mezzo un poliziotto che abusa del suo potere, e tutto cambia.
Con Daniel Kaluuya e Jodie Turner-Smith, lo si vedrà.
Trailer
The Grudge
Remake, reboot, ponte fra le due saghe?
Chi lo sa spiegare cos'è questo quarto capitolo?
Diciamo che almeno gli attori noti (Andrea Riseborough, Demián Bichir, John Cho) non mancano.
Per i fan del brivido.
Trailer
Marie Curie
No, non è il biopic di prossima uscita con Rosamunde Pike.
È un altro film biografico dedicato alla scienziata polacca, girato nella sua patria.
Aspettiamo la versione più patinata? Sì.
Trailer
Vulnerabili
Film belga/francese visto un paio di anni fa a Venezia.
Sembrava una commedia romantica, mescola invece drammi di vario tipo, fra violenze domestiche e abusi.
Se il ricordo è così confuso, ci sarà un perché.
Ne ho parlato QUI
Buñuel - Nel Labirinto delle Tartarughe
Si mescolano documentario, animazione e fiction per mostrare le fatiche con cui Luis Buñuel ha realizzato il suo terzo lungometraggio, Las Hurdes.
Esperimento interessante.
Trailer
4 marzo 2020
Eagle vs Shark
È già Ieri -2007-
"Chi è questo Taika Waititi in giuria a Venezia?
Ah, quello di Thor?!
Ah, quello di Hunt for the Wilderpeople?
Capito!"
Così mi chiedevo ad agosto.
Passa qualche mese e Taika è sulla bocca di tutti per un film meraviglioso, forse quello con più cuore (sano, per quello stracciato c'ha pensato Marriage Story) presente agli Oscar: Jojo Rabbit.
Va da sé che decido di andare a recuperare tutto quello che Taika ha fatto, partendo da quei piccoli film indipendenti e girati nella sua Nuova Zelanda.
Eagle vs Shark è il primo, e ha tutta l'impronta del film indie e strano pensato per me.
"Chi è questo Taika Waititi in giuria a Venezia?
Ah, quello di Thor?!
Ah, quello di Hunt for the Wilderpeople?
Capito!"
Così mi chiedevo ad agosto.
Passa qualche mese e Taika è sulla bocca di tutti per un film meraviglioso, forse quello con più cuore (sano, per quello stracciato c'ha pensato Marriage Story) presente agli Oscar: Jojo Rabbit.
Va da sé che decido di andare a recuperare tutto quello che Taika ha fatto, partendo da quei piccoli film indipendenti e girati nella sua Nuova Zelanda.
Eagle vs Shark è il primo, e ha tutta l'impronta del film indie e strano pensato per me.
3 marzo 2020
Dark - Stagione 2
Mondo Serial
Dove eravamo rimasti?
Allora, lui era il padre di lui, tornato indietro nel tempo e cresciuto fino a diventare suo padre.
Lui era il se stesso del futuro, tornato indietro con una strana macchina del tempo.
Il prete, eh, il prete non invecchiava mai.
Alle tre linee temporali presentate (1953, 1986, 2019) se ne aggiungeva una, l'ultima, proprio sul finale: un futuro post apocalittico, molto probabilmente pure post atomico (il 2052).
Tutto chiaro, no?
No?
Eh, ovvio, stiamo parlando di Dark.
Dove fare mente locale su quanto visto è quanto mai difficile visti gli anni passati da quella prima stagione, visto il caos (che è poi una delle chiavi del suo successo), visto un cast in cui tutti si assomigliano un po'.
E la confusione regna sovrana.
Dove eravamo rimasti?
Allora, lui era il padre di lui, tornato indietro nel tempo e cresciuto fino a diventare suo padre.
Lui era il se stesso del futuro, tornato indietro con una strana macchina del tempo.
Il prete, eh, il prete non invecchiava mai.
Alle tre linee temporali presentate (1953, 1986, 2019) se ne aggiungeva una, l'ultima, proprio sul finale: un futuro post apocalittico, molto probabilmente pure post atomico (il 2052).
Tutto chiaro, no?
No?
Eh, ovvio, stiamo parlando di Dark.
Dove fare mente locale su quanto visto è quanto mai difficile visti gli anni passati da quella prima stagione, visto il caos (che è poi una delle chiavi del suo successo), visto un cast in cui tutti si assomigliano un po'.
E la confusione regna sovrana.
2 marzo 2020
Il Lunedi Scrivo - La Berlinale (pochi film in pochi giorni)
Mia sorella vive a Berlino da circa 10 anni, e da 10 anni mi dico che dovrei approfittarne per vedere la Berlinale.
Ok, forse un po' meno di 10.
In ogni caso, ogni anno a febbraio o lei non c'è o io non posso, o lei è in viaggio o io sono troppo povera, o è tardi o è già in programma di venirla a trovare più avanti.
Complicato.
Ma quest'anno finalmente ce l'ho fatta!
Non il weekend che volevo (ovviamente), solo l´ultimo (allungato), solo pochi film che i biglietti non me li regalano, incastrare tutto e stare del tempo con mia sorella, con il mio migliore amico, godere di Berlino, me lo volevo concedere.
Sono solo 4 i film visti, scelti per attori, interesse, premi vinti o perché in concorso.
Tanti quelli per cui mi struggo, ma che spero di recuperare prima o poi, a partire dai vincitori italiani (Favolacce e l´Elio Germano di Volevo Nascondermi), che se il Corona Virus non ha fermato il mio aereo, non deve fermare nemmeno loro.
Eccoli qui, in una carrellata:
Ok, forse un po' meno di 10.
In ogni caso, ogni anno a febbraio o lei non c'è o io non posso, o lei è in viaggio o io sono troppo povera, o è tardi o è già in programma di venirla a trovare più avanti.
Complicato.
Ma quest'anno finalmente ce l'ho fatta!
Non il weekend che volevo (ovviamente), solo l´ultimo (allungato), solo pochi film che i biglietti non me li regalano, incastrare tutto e stare del tempo con mia sorella, con il mio migliore amico, godere di Berlino, me lo volevo concedere.
Sono solo 4 i film visti, scelti per attori, interesse, premi vinti o perché in concorso.
Tanti quelli per cui mi struggo, ma che spero di recuperare prima o poi, a partire dai vincitori italiani (Favolacce e l´Elio Germano di Volevo Nascondermi), che se il Corona Virus non ha fermato il mio aereo, non deve fermare nemmeno loro.
Eccoli qui, in una carrellata:
1 marzo 2020
La Domenica Leggo - Omero, Iliade di Alessandro Baricco
Che, sei sicuro?
Sicuro sicuro?
Non è che preferisci riscrivere altro, adattare qualcosa di meno impegnativo, che so, La Divina Commedia?
L'Iliade, quindi.
Omero, davvero.
Ok.
Puoi.
Puoi se ne hai la capacità, se ti muove la passione.
Se sei Baricco e se la chiave non è adattare per snaturare, per rendere diverso un testo sacro, ma per renderlo accessibile.
Ridurlo a un reading teatrale, quindi, che tra canti, divinità, digressioni e descrizioni sarebbe stato impossibile farlo stare in quelle ore che la gente può concederti della sua attenzione, del suo tempo.
E allora, per un reading, perché Omero, la sua guerra, i suoi eroi sono ancora attuali, Baricco si cimenta nell'opera.
Che diventa poi anche un libro, questo.
Sicuro sicuro?
Non è che preferisci riscrivere altro, adattare qualcosa di meno impegnativo, che so, La Divina Commedia?
L'Iliade, quindi.
Omero, davvero.
Ok.
Puoi.
Puoi se ne hai la capacità, se ti muove la passione.
Se sei Baricco e se la chiave non è adattare per snaturare, per rendere diverso un testo sacro, ma per renderlo accessibile.
Ridurlo a un reading teatrale, quindi, che tra canti, divinità, digressioni e descrizioni sarebbe stato impossibile farlo stare in quelle ore che la gente può concederti della sua attenzione, del suo tempo.
E allora, per un reading, perché Omero, la sua guerra, i suoi eroi sono ancora attuali, Baricco si cimenta nell'opera.
Che diventa poi anche un libro, questo.
Iscriviti a:
Post (Atom)