E' già Ieri -2015-
Un altro se, per concludere questa settimana dedicata ai film tedeschi.
Un se altrettanto importante ed ingombrante, questa volta non è "se Hitler tornasse in vita ai giorni nostri" ma quasi l'opposto: se Hitler fosse stato fermato prima dello scoppio della II Guerra Mondiale, se l'attentato ai suoi danni compiuto nel novembre del 1939 fosse andato a segno, cosa sarebbe successo alle sue idee di sterminio, di supremazia?
Non lo sapremo mai, purtroppo, perchè quell'attentato, compiuto da un singolo uomo, coraggioso e tenace nel vedere in questo atto di violenza l'unica soluzione per ritrovare il perduto equilibrio, fallì.
E fallì, cosa ancora più tragica, per soli 13 minuti.
13 minuti durante i quali Hitler lasciò la Bürgerbräukeller di Monaco dove aveva tenuto il suo discorso, non trovandolo più allo scoppiò della bomba che uccise invece altre 8 persone.
30 aprile 2016
29 aprile 2016
Lui è Tornato
Andiamo al Cinema
Il se da cui parte il film è un se di quelli importanti:
Se Adolf Hitler tornasse in vita, in Germania, cosa succederebbe?
Come sarebbe accolto? O cosa ne penserebbe, lui, della realtà attuale?
Questo se, grande e ingombrante, se lo è chiesto dapprima Timur Vermes, scrivendone un libro, altamente ironico ma con un fondo di verità che spaventa, best seller e campione di vendite per un anno intero.
Ovvio che se ne è poi tratto un film, ma un film non come gli altri già per la sua distribuzione, un film distribuito prima su Netflix, poi come evento per due soli giorni al cinema, ma non come gli altri anche per la sua realizzazione, dove alle scene di finzione si alternano candid camera riprese dal vero in giro per il Paese.
Come un Borat, ancora più provocatorio perchè reale, Hitler si aggira per Berlino, per la Germania, intervistando e tastando gli umori del popolo.
Il se da cui parte il film è un se di quelli importanti:
Se Adolf Hitler tornasse in vita, in Germania, cosa succederebbe?
Come sarebbe accolto? O cosa ne penserebbe, lui, della realtà attuale?
Questo se, grande e ingombrante, se lo è chiesto dapprima Timur Vermes, scrivendone un libro, altamente ironico ma con un fondo di verità che spaventa, best seller e campione di vendite per un anno intero.
Ovvio che se ne è poi tratto un film, ma un film non come gli altri già per la sua distribuzione, un film distribuito prima su Netflix, poi come evento per due soli giorni al cinema, ma non come gli altri anche per la sua realizzazione, dove alle scene di finzione si alternano candid camera riprese dal vero in giro per il Paese.
Come un Borat, ancora più provocatorio perchè reale, Hitler si aggira per Berlino, per la Germania, intervistando e tastando gli umori del popolo.
28 aprile 2016
Silenzio in Sala - Le Nuove Uscita al Cinema
Proseguono le uscite copiose nei cinema, in cui trovano posto anche film più di nicchia e di diverse nazionalità (si va dalla classica Francia alla neoarrivata Germania, dalla Serbia alla Tunisia), e se l'Italia non offre grandi prove, a catalizzare l'attenzione sono i grandi nomi: quelli di Kate Winslet e Matthew McConaughey.
Via con i consigli:
The Dressmaker
Kate Winslet, sexy e vendicativa, è una stilista che torna in quel paesino natale da cui era stata cacciata.
In lista già dai tempi del Torino Film Festival, dove è stato presentato, lo si corre a vedere.
Trailer
La Foresta dei Sogni
La foresta è quella foresta che si estende sotto il monte Fuji dove molti giapponesi si vanno a suicidare.
Anche Matthew McConaughey ci va, ma evitando il gesto disperato, incontra in un altro uomo, altrettanto ferito, la possibilità di cambiare.
Sembra il Gus Van Sant più poetico, e quindi, non ce lo si lascia scappare.
Trailer
10 Cloverfield Lane
A sorpresa, arriva il sequel non richiesto dell'ormai cult Cloverfield. Produce sempre J.J. Abrams, ma l'azione è tutta dentro un bunker dove Mary Elizabeth Winstead viene tenuta al sicuro, o rinchiusa.
Thriller psicologico accattivante.
Trailer
Benvenuti... ma non troppo
Film francese datato 2014 che arriva con qualche anno di ritardo da noi.
Il tema è ancora attuale, e vede le famiglie benestanti ospitare forzatamente senzatetto e lavoratori precari. Lo scontro tra classi, ma anche politco, è aperto.
Trailer
Sole Alto
Vincitore nella sezione Un Certain Regard lo scorso anno a Cannes, questo film co-prodotto da Croazia, Serbia e Slovenia racconta, in tre diversi decenni, lo scontro razziale tra serbi e croati.
Radical chic nell'aria, vero, ma titolo da segnare comunque.
Trailer
Lo Stato contro Fritz Bauer
Dopo Il Labirinto del Silenzio, dalla Germania arriva un altro film che si occupa di processi postumi ai nazisti.
In questo caso ci si concentra sulla battaglia tra il procuratore Fritz Bauer e i suoi tentativi per riportare in patria l'ex SS Adolf Eichmann, rifugiatosi a Buenos Aires.
Da non sottovalutare.
Trailer
Appena Apro gli Occhi - Canto per la Libertà
La lotta a base di concerti, poesie e canti di una giovane tunisina che dopo la rivoluzione del 2010 assapora la libertà.
Ancora radical chic, ancora qualche interesse.
Trailer
Zeta
Storia di formazione rap tutta italiana, tutta ambientata a Roma.
Protagonisti, oltre a Salvatore Esposito, gli amati dai ragazzini Fedez, Clementino, Ensi, J-Ax, Baby K.
Recitazione coi piedi, solo per fan.
Trailer
La coppia dei campioni
Alla regia Giulio Base, protagonisti Massimo Boldi, Max Tortora, Massimo Ceccherini e Anna Maria Barbera.
Basta per fermarvi?
Trailer
InFenrnet
Cinque storie, cinque storie comuni (ma anche banali) sul male di internet: pedofilia, bullismo, prostituzione, gioco d'azzardo.
Aria di buonismo e retorica all'italiana.
Trailer
La Memoria dell'Acqua
Documentario che, partendo dall'elemento dell'acqua, racconta la storia del Cile e della sua cultura.
Trailer
Fuga dal Pianeta Terra
Sembra una scopiazzatura o uno spin-off di Mostri contro Alieni, con alieni che atterrano nel nostro pianeta e vengono sfruttati all'interno dell'area 51.
Visto però che per i più piccoli altro non c'è, ben venga.
Trailer
Via con i consigli:
The Dressmaker
Kate Winslet, sexy e vendicativa, è una stilista che torna in quel paesino natale da cui era stata cacciata.
In lista già dai tempi del Torino Film Festival, dove è stato presentato, lo si corre a vedere.
Trailer
La Foresta dei Sogni
La foresta è quella foresta che si estende sotto il monte Fuji dove molti giapponesi si vanno a suicidare.
Anche Matthew McConaughey ci va, ma evitando il gesto disperato, incontra in un altro uomo, altrettanto ferito, la possibilità di cambiare.
Sembra il Gus Van Sant più poetico, e quindi, non ce lo si lascia scappare.
Trailer
10 Cloverfield Lane
A sorpresa, arriva il sequel non richiesto dell'ormai cult Cloverfield. Produce sempre J.J. Abrams, ma l'azione è tutta dentro un bunker dove Mary Elizabeth Winstead viene tenuta al sicuro, o rinchiusa.
Thriller psicologico accattivante.
Trailer
Benvenuti... ma non troppo
Film francese datato 2014 che arriva con qualche anno di ritardo da noi.
Il tema è ancora attuale, e vede le famiglie benestanti ospitare forzatamente senzatetto e lavoratori precari. Lo scontro tra classi, ma anche politco, è aperto.
Trailer
Sole Alto
Vincitore nella sezione Un Certain Regard lo scorso anno a Cannes, questo film co-prodotto da Croazia, Serbia e Slovenia racconta, in tre diversi decenni, lo scontro razziale tra serbi e croati.
Radical chic nell'aria, vero, ma titolo da segnare comunque.
Trailer
Lo Stato contro Fritz Bauer
Dopo Il Labirinto del Silenzio, dalla Germania arriva un altro film che si occupa di processi postumi ai nazisti.
In questo caso ci si concentra sulla battaglia tra il procuratore Fritz Bauer e i suoi tentativi per riportare in patria l'ex SS Adolf Eichmann, rifugiatosi a Buenos Aires.
Da non sottovalutare.
Trailer
Appena Apro gli Occhi - Canto per la Libertà
La lotta a base di concerti, poesie e canti di una giovane tunisina che dopo la rivoluzione del 2010 assapora la libertà.
Ancora radical chic, ancora qualche interesse.
Trailer
Zeta
Storia di formazione rap tutta italiana, tutta ambientata a Roma.
Protagonisti, oltre a Salvatore Esposito, gli amati dai ragazzini Fedez, Clementino, Ensi, J-Ax, Baby K.
Recitazione coi piedi, solo per fan.
Trailer
La coppia dei campioni
Alla regia Giulio Base, protagonisti Massimo Boldi, Max Tortora, Massimo Ceccherini e Anna Maria Barbera.
Basta per fermarvi?
Trailer
InFenrnet
Cinque storie, cinque storie comuni (ma anche banali) sul male di internet: pedofilia, bullismo, prostituzione, gioco d'azzardo.
Aria di buonismo e retorica all'italiana.
Trailer
La Memoria dell'Acqua
Documentario che, partendo dall'elemento dell'acqua, racconta la storia del Cile e della sua cultura.
Trailer
Fuga dal Pianeta Terra
Sembra una scopiazzatura o uno spin-off di Mostri contro Alieni, con alieni che atterrano nel nostro pianeta e vengono sfruttati all'interno dell'area 51.
Visto però che per i più piccoli altro non c'è, ben venga.
Trailer
27 aprile 2016
Il Labirinto del Silenzio
E' già Ieri -2015-
La guerra è finita, una nuova generazione è nata senza conoscerne gli orrori, la vita ha ripreso a scorrere normalmente in Germania.
Così normalmente che chi in quella guerra ha compiuto atti inumani, terribili, se ne va tranquillamente in giro, a consegnare il pane, a tagliare legna, ad insegnare a dei bambini.
Sì, membri delle SS, membri del partito nazista, rimasti impuniti.
Ma c'è di peggio.
Sì, può esserci di peggio oltre a questa libertà ingiusta: c'è che questa nuova generazione, ma anche quella vecchia, Auschwitz non sa nemmeno cosa sia.
Un campo di lavoro, un campo di detenzione.
E che sarà mai?
Nella Germania degli anni '60, il silenzio ha vinto, mettendo a tacere orrori ancora oggi inenarrabili, ma che ci raccontiamo proprio per non dimenticare, per non ripetere.
In questo silenzio, si alza una voce, si tende un orecchio.
È quello del giovane procuratore Johann Radmann, che accoglie la denuncia di uno che in quei campi c'è stato, ha visto, ha vissuto, e che si è ritrovato il suo aguzzino davanti gli occhi.
Con l'aiuto di un giornalista con le sue colpe da espiare, con l'aiuto di un artista che vorrebbe dimenticare e con contro un'intera nazione che preferisce chiudere gli occhi, dimenticare, Johann inizia una ricerca che scava in un passato non così lontano.
Anzi.
Scoprirà quello che già sappiamo, quello che non possiamo più dimenticare, e scoprirà che in una nazione nazista, dove gli oppositori morivano, dire no era difficile, dire no era quasi impossibile.
Lottare? Non era per tutti.
Morire? Difficile accettarlo.
E allora, quelle piazze piene, quelle braccia tese a salutare Hitler, sono poi le stesse che hanno festeggiato la fine della guerra, del dominio nazista.
Quello che Il Labirinto del Silenzio racconta, è una pagina di storia ai più, a me, sconosciuta.
Una pagina di storia tedesca che cambiò per sempre la nazione, con quelle ricerche che portarono a un processo fatto non tanto per colpire, indicare e punire i colpevoli, ma per far conoscere la verità, il dramma e lo sterminio di tanti.
Proprio per questo al film si perdonano le sue sbandate poco originali, l'inserimento di una non così utile storia d'amore, giusto per inquadrare meglio il personaggio di Johann e per alleggerire un film altrimenti pesante nelle sue tematiche, cosa che invece in Spotlight (temi diversi, ma stessa passiona per la verità) non ha fatto, aggiungendo però freddezza.
Gliele si perdona queste sbandate anche perchè è la Germania che guarda nuovamente a se stessa, al suo passato, mettendo in mostra i panni sporchi.
Così in mostra da scegliere questo film ( e non Victoria escluso causa dialoghi in lingua inglese) per rappresentare il Paese alla notte degli Oscar, non arrivando alla cinquina finale, però, dove a vincere è stato un altro film che di questi orrori parla, e ce li fa vedere senza alcun filtro, Il figlio di Saul.
Oltre a un risveglio generale di un cinema tedesco capace di travalicare le Alpi, Il labirinto del silenzio è la dimostrazione che certi tempi, certe verità, proprio grazie a Johann, a quanto la sua ricerca ha compiuto, non verranno più dimenticati, e che film simili, per quanto a tratti ripetitivi, faranno sempre un gran bene alla nostra memoria, a tratti, troppo corta.
La guerra è finita, una nuova generazione è nata senza conoscerne gli orrori, la vita ha ripreso a scorrere normalmente in Germania.
Così normalmente che chi in quella guerra ha compiuto atti inumani, terribili, se ne va tranquillamente in giro, a consegnare il pane, a tagliare legna, ad insegnare a dei bambini.
Sì, membri delle SS, membri del partito nazista, rimasti impuniti.
Ma c'è di peggio.
Sì, può esserci di peggio oltre a questa libertà ingiusta: c'è che questa nuova generazione, ma anche quella vecchia, Auschwitz non sa nemmeno cosa sia.
Un campo di lavoro, un campo di detenzione.
E che sarà mai?
Nella Germania degli anni '60, il silenzio ha vinto, mettendo a tacere orrori ancora oggi inenarrabili, ma che ci raccontiamo proprio per non dimenticare, per non ripetere.
In questo silenzio, si alza una voce, si tende un orecchio.
È quello del giovane procuratore Johann Radmann, che accoglie la denuncia di uno che in quei campi c'è stato, ha visto, ha vissuto, e che si è ritrovato il suo aguzzino davanti gli occhi.
Con l'aiuto di un giornalista con le sue colpe da espiare, con l'aiuto di un artista che vorrebbe dimenticare e con contro un'intera nazione che preferisce chiudere gli occhi, dimenticare, Johann inizia una ricerca che scava in un passato non così lontano.
Anzi.
Scoprirà quello che già sappiamo, quello che non possiamo più dimenticare, e scoprirà che in una nazione nazista, dove gli oppositori morivano, dire no era difficile, dire no era quasi impossibile.
Lottare? Non era per tutti.
Morire? Difficile accettarlo.
E allora, quelle piazze piene, quelle braccia tese a salutare Hitler, sono poi le stesse che hanno festeggiato la fine della guerra, del dominio nazista.
Quello che Il Labirinto del Silenzio racconta, è una pagina di storia ai più, a me, sconosciuta.
Una pagina di storia tedesca che cambiò per sempre la nazione, con quelle ricerche che portarono a un processo fatto non tanto per colpire, indicare e punire i colpevoli, ma per far conoscere la verità, il dramma e lo sterminio di tanti.
Proprio per questo al film si perdonano le sue sbandate poco originali, l'inserimento di una non così utile storia d'amore, giusto per inquadrare meglio il personaggio di Johann e per alleggerire un film altrimenti pesante nelle sue tematiche, cosa che invece in Spotlight (temi diversi, ma stessa passiona per la verità) non ha fatto, aggiungendo però freddezza.
Gliele si perdona queste sbandate anche perchè è la Germania che guarda nuovamente a se stessa, al suo passato, mettendo in mostra i panni sporchi.
Così in mostra da scegliere questo film ( e non Victoria escluso causa dialoghi in lingua inglese) per rappresentare il Paese alla notte degli Oscar, non arrivando alla cinquina finale, però, dove a vincere è stato un altro film che di questi orrori parla, e ce li fa vedere senza alcun filtro, Il figlio di Saul.
Oltre a un risveglio generale di un cinema tedesco capace di travalicare le Alpi, Il labirinto del silenzio è la dimostrazione che certi tempi, certe verità, proprio grazie a Johann, a quanto la sua ricerca ha compiuto, non verranno più dimenticati, e che film simili, per quanto a tratti ripetitivi, faranno sempre un gran bene alla nostra memoria, a tratti, troppo corta.
Regia Giulio Ricciarelli
Sceneggiatura Amelie Syberberg, Elisabeth Bartel e Giulio Ricciarelli
Musiche Sebastian Pille e Niki Reiser
Cast Alexander Fehling, André Szymanski, Friederike Becht
Se ti è piaciuto guarda anche
Spotlight, Il figlio di Saul, Lui è Tornato
26 aprile 2016
Better Call Saul - Stagione 2
Quando i film si fanno ad episodi
La partenza lenta dell'inizio era come quella del suo ingombrante fratello maggiore, Breaking Bad.
E di lentezza, parlando in sincerità, ce n'è anche qui, in questa seconda stagione.
Saul, che ancora è Jimmy, ha però dalla sua un ritmo speciale, una solidità, tecnica e di scrittura, che avvolge lentamente.
La differenza, nel giudizio come nella visione, è proprio come lo si vede questo Better Call Saul, nella predisposizione, nel mood nei suoi confronti: perchè sì, c'è la lentezza abbiamo detto, c'è la seriosità anche, c'è un grado di attenzione maggiore da concedergli, e se non si è preparati, se il sonno bussa, si può anche finire per addormentarsi.
La partenza lenta dell'inizio era come quella del suo ingombrante fratello maggiore, Breaking Bad.
E di lentezza, parlando in sincerità, ce n'è anche qui, in questa seconda stagione.
Saul, che ancora è Jimmy, ha però dalla sua un ritmo speciale, una solidità, tecnica e di scrittura, che avvolge lentamente.
La differenza, nel giudizio come nella visione, è proprio come lo si vede questo Better Call Saul, nella predisposizione, nel mood nei suoi confronti: perchè sì, c'è la lentezza abbiamo detto, c'è la seriosità anche, c'è un grado di attenzione maggiore da concedergli, e se non si è preparati, se il sonno bussa, si può anche finire per addormentarsi.
25 aprile 2016
Biglietto, Prego! - Il Boxoffice del Weekend
Il ponte non è ancora finito, ma causa anche il maltempo diffuso, i cinema ne hanno di certo giovato.
Non cambia la prima posizione dominata ancora dalla Disney e il suo Libro della Giungla, e non cambia nemmeno la seconda posizione con quel nonno scatenato di De Niro. A sorpresa, a completare il podio è invece l'americanata made in Will Smith, con invece Le Confessioni di Andò a tallonarlo.
La sorpresa più gradita è di certo il ritorno sia in sala che in classifica di Jeeg Robot, che forte delle vittorie ai David di Donatello agguanta la quinta posizione. Dalle mie parti, comunque, continua a latitare, sgrunt.
Infine, se resta fuori lo spagnolo Truman, entra l'azione di Codice 999.
I dettagli:
Non cambia la prima posizione dominata ancora dalla Disney e il suo Libro della Giungla, e non cambia nemmeno la seconda posizione con quel nonno scatenato di De Niro. A sorpresa, a completare il podio è invece l'americanata made in Will Smith, con invece Le Confessioni di Andò a tallonarlo.
La sorpresa più gradita è di certo il ritorno sia in sala che in classifica di Jeeg Robot, che forte delle vittorie ai David di Donatello agguanta la quinta posizione. Dalle mie parti, comunque, continua a latitare, sgrunt.
Infine, se resta fuori lo spagnolo Truman, entra l'azione di Codice 999.
I dettagli:
24 aprile 2016
Rumour Has It - Le News dal Mondo del Cinema
Apriamo la rubrica con un'attrice che non si vede da un po' sul grande schermo.
Michelle Williams ci tornerà però alla grande, in coppia con Julianne Moore nel nuovo film di Todd Haynes, Wonderstruck.
Tratto dal romanzo di Brian Selznick La stanza delle meraviglie, racconta il viaggio in parallelo di un bambino sordomuto alla ricerca del padre, e di una bambina sorda in partenza dopo aver letto un articolo di giornale.
Le due vicende sono ambientate rispettivamente nel 1927 e nel 1977, le due attrici interpreteranno le madri di questi piccoli, e se il romanzo raccontava le imprese di Ben attraverso le parole, e quelle di di Rose con i disegni, c'è curiosità nel vedere come il tutto sarà adattato.
23 aprile 2016
Macbeth
E' già Ieri -2015-
Ancora Shakespeare, ancora una tragedia, ancora grandi nomi.
Ma questa volta niente teatro di mezzo, ma vero cinema.
A dar vita al dramma di Macbeth, nientemeno che Michael Fassbender e Marion Cotillard.
E pensi: "cavoli, due così, una dramma così, ne uscirà una bomba!"
E invece, di potente c'è solo la noia che prende già dopo pochi minuti, una noia che proseguirà incessante, toccando vertici soporiferi impensabili.
E pensare che prese singolarmente le parti di questo film non sono da buttare.
No no.
Ancora Shakespeare, ancora una tragedia, ancora grandi nomi.
Ma questa volta niente teatro di mezzo, ma vero cinema.
A dar vita al dramma di Macbeth, nientemeno che Michael Fassbender e Marion Cotillard.
E pensi: "cavoli, due così, una dramma così, ne uscirà una bomba!"
E invece, di potente c'è solo la noia che prende già dopo pochi minuti, una noia che proseguirà incessante, toccando vertici soporiferi impensabili.
E pensare che prese singolarmente le parti di questo film non sono da buttare.
No no.
22 aprile 2016
Amleto - National Theatre Live
Andiamo al Cinema (o a Teatro)
Il teatro.
Luogo magico, altisonante, con quell'aria snob.
Materia che andava studiata, a colmare il programma universitario dedicato al cinema.
Il teatro che però diventa scoperta di autori, di grandi nomi, di opere ancora attuali, piene di rabbia, di significato.
Il teatro.
Poche le volte che ne ho calcato il palco, con successo, ai fasti delle medie.
Poche le volte in cui ne ho varcato la soglia.
Qualche musical, in inglese, un Aspettando Godot a Padova.
E ora, il teatro che si fa cinema?
No, il teatro visto il cinema.
Per chi di possibilità di:
- andare a Londra
- andare al National Theatre
non ne ha.
Il teatro.
Luogo magico, altisonante, con quell'aria snob.
Materia che andava studiata, a colmare il programma universitario dedicato al cinema.
Il teatro che però diventa scoperta di autori, di grandi nomi, di opere ancora attuali, piene di rabbia, di significato.
Il teatro.
Poche le volte che ne ho calcato il palco, con successo, ai fasti delle medie.
Poche le volte in cui ne ho varcato la soglia.
Qualche musical, in inglese, un Aspettando Godot a Padova.
E ora, il teatro che si fa cinema?
No, il teatro visto il cinema.
Per chi di possibilità di:
- andare a Londra
- andare al National Theatre
non ne ha.
21 aprile 2016
Silenzio in Sala - Le Nuove Uscite del Weekend
I cinema sentono già aria di vacanza, e così raschiano il fondo senza promettere né blockbuster né film di richiamo.
In mezzo a tanti titoli tranquillamente evitabili, dalla Spagna o dall'azione made in USA, qualcosa però si salva:
Codice 999
Gangster movie che vanta un cast di gran nomi: Casey Affleck, Chiwetel Ejiofor, Aaron Paul, Norman Reedus, Gal Gadot, Woody Harrelson e Kate Winslet.
Azione e intrattenimento assicurati, vista la penuria settimanale.
Trailer
Zona d'ombra - Una scomoda verità
Se già il titolo puzza di americanata, la presenza di Will Smith come protagonista fa diventare il sospetto certezza.
Il film parla dei traumi da scontro che comportano gravi conseguenze nei giocatori di football, e come questa scomoda verità sia stata scoperta da un passionale anatomopatologo.
Flop in patria.
Trailer
Le Confessioni
Co-produzione italo-francese, strettamente attuale e politica, ambientata in un G8 dell'economia a cui partecipano anche una scrittrice, una rockstar e un monaco.
Sotto lo strato di seriosità, potrebbe nascondersi un'altra sorpresa del nostro cinema, Servillo come garanzia.
Trailer
Truman - Un vero amico è per sempre
Vincitore del premio Goya come miglior film (ma anche miglior regia, sceneggiatura e attori), questa commedia dolceamara spagnola racconta gli ultimi giorni di vita di Julian, con l'amico di sempre Tomas ad accompagnarlo senza pietismi o buonismi, nel risolvere le sue volontà, tra cui quella di sistemare il cane Truman.
Da segnare.
Trailer
The Other Side of the Door
Horror per fan, in cui non c'è certo chissà quale originalità, con una madre disposta a tutto, anche a disobbedire alle leggi di un sacro tempio, pur di riportare in vita il figlio.
Sarah Wayne Callis conferma la discesa della sua carriera.
Trailer
I Ricordi del Fiume
Documentario dei fratelli De Serio che punta la macchina da presa su una delle baraccopoli più grande d'Europa, il Platz a Torino, e sul destino dei suoi abitanti minacciati dallo smantellamento.
Trailer
Abbraccialo per me
Film italiano sicuramente mal distribuito, su una famiglia disfunzionale alle prese con la malattia mentale del figlio maggiore.
Amatorialità, eccola qua.
Trailer
Sp1ral
Come già dimostra il titolo alfanumerico, film italiano che si deve evitare. Classica storia di ritorno a casa, di un artista incompreso con malessere annesso, e amore che può salvarlo.
Anche no.
Trailer
Grotto
Direttamente dal Giffoni Film Festival, dove ha vinto, questa bambinata made in Italy, con tanto di passaggio segreto, altro mondo, e altri esseri dascoprire.
Ovviamente, per i più piccoli.
Trailer
In mezzo a tanti titoli tranquillamente evitabili, dalla Spagna o dall'azione made in USA, qualcosa però si salva:
Codice 999
Gangster movie che vanta un cast di gran nomi: Casey Affleck, Chiwetel Ejiofor, Aaron Paul, Norman Reedus, Gal Gadot, Woody Harrelson e Kate Winslet.
Azione e intrattenimento assicurati, vista la penuria settimanale.
Trailer
Zona d'ombra - Una scomoda verità
Se già il titolo puzza di americanata, la presenza di Will Smith come protagonista fa diventare il sospetto certezza.
Il film parla dei traumi da scontro che comportano gravi conseguenze nei giocatori di football, e come questa scomoda verità sia stata scoperta da un passionale anatomopatologo.
Flop in patria.
Trailer
Le Confessioni
Co-produzione italo-francese, strettamente attuale e politica, ambientata in un G8 dell'economia a cui partecipano anche una scrittrice, una rockstar e un monaco.
Sotto lo strato di seriosità, potrebbe nascondersi un'altra sorpresa del nostro cinema, Servillo come garanzia.
Trailer
Truman - Un vero amico è per sempre
Vincitore del premio Goya come miglior film (ma anche miglior regia, sceneggiatura e attori), questa commedia dolceamara spagnola racconta gli ultimi giorni di vita di Julian, con l'amico di sempre Tomas ad accompagnarlo senza pietismi o buonismi, nel risolvere le sue volontà, tra cui quella di sistemare il cane Truman.
Da segnare.
Trailer
The Other Side of the Door
Horror per fan, in cui non c'è certo chissà quale originalità, con una madre disposta a tutto, anche a disobbedire alle leggi di un sacro tempio, pur di riportare in vita il figlio.
Sarah Wayne Callis conferma la discesa della sua carriera.
Trailer
I Ricordi del Fiume
Documentario dei fratelli De Serio che punta la macchina da presa su una delle baraccopoli più grande d'Europa, il Platz a Torino, e sul destino dei suoi abitanti minacciati dallo smantellamento.
Trailer
Abbraccialo per me
Film italiano sicuramente mal distribuito, su una famiglia disfunzionale alle prese con la malattia mentale del figlio maggiore.
Amatorialità, eccola qua.
Trailer
Sp1ral
Come già dimostra il titolo alfanumerico, film italiano che si deve evitare. Classica storia di ritorno a casa, di un artista incompreso con malessere annesso, e amore che può salvarlo.
Anche no.
Trailer
Grotto
Direttamente dal Giffoni Film Festival, dove ha vinto, questa bambinata made in Italy, con tanto di passaggio segreto, altro mondo, e altri esseri dascoprire.
Ovviamente, per i più piccoli.
Trailer
20 aprile 2016
CBGB
E' già Ieri. -2013-
All'inizio degli anni '70, a New York, Hilly Crystal, dopo un matrimonio fallito, dopo due bar falliti, decide di riprovarci, di aprire una nuova attività, in cui far sfondare il genere country.
Country, BlueGrass and Blues.
Quello che Hilly non sapeva, è non solo che il country avrebbe sfondato a 900 miglia da New York, a Nashville, ma che il suo locale, il suo orecchio d'oro, sarebbero diventati i beniamini di un genere completamente diverso, il punk.
Il finale di Vinyl ce lo mostra, intento a decidere il nome di questo bar, a disegnare l'iconica scritta su un foglio di carte, e mostrarlo a Richie Finestra.
Questo film datato 2013, da noi distribuito solo su iTunes lo scorso anno, racconta l'intera storia del locale, del suo fondatore, interpretato niente meno che da un irriconoscibile Alan Rickman.
All'inizio degli anni '70, a New York, Hilly Crystal, dopo un matrimonio fallito, dopo due bar falliti, decide di riprovarci, di aprire una nuova attività, in cui far sfondare il genere country.
Country, BlueGrass and Blues.
Quello che Hilly non sapeva, è non solo che il country avrebbe sfondato a 900 miglia da New York, a Nashville, ma che il suo locale, il suo orecchio d'oro, sarebbero diventati i beniamini di un genere completamente diverso, il punk.
Il finale di Vinyl ce lo mostra, intento a decidere il nome di questo bar, a disegnare l'iconica scritta su un foglio di carte, e mostrarlo a Richie Finestra.
Questo film datato 2013, da noi distribuito solo su iTunes lo scorso anno, racconta l'intera storia del locale, del suo fondatore, interpretato niente meno che da un irriconoscibile Alan Rickman.
19 aprile 2016
Girls - Stagione 5
Quando i film si fanno ad episodi
O le ami o le odi.
A volte, a seconda della stagione, puoi provare entrambi i sentimenti.
In questa, la penultima, le si ama.
Totalmente.
Sarà che ormai alle gelosie, ai colpi di testa, all'egoismo ci si è abituati, o sarà che questa stagione è scritta veramente bene, ma qui le ragazze di New York, in preda ai propri problemi, incuranti degli altri, di come possono ferire gli altri, ci guadagnano in onestà.
Poche le scene in comune, poche le uscite insieme, e così, nel loro singolo, nella loro solitudine, si finisce per capirle di più.
O le ami o le odi.
A volte, a seconda della stagione, puoi provare entrambi i sentimenti.
In questa, la penultima, le si ama.
Totalmente.
Sarà che ormai alle gelosie, ai colpi di testa, all'egoismo ci si è abituati, o sarà che questa stagione è scritta veramente bene, ma qui le ragazze di New York, in preda ai propri problemi, incuranti degli altri, di come possono ferire gli altri, ci guadagnano in onestà.
Poche le scene in comune, poche le uscite insieme, e così, nel loro singolo, nella loro solitudine, si finisce per capirle di più.
Vinyl - Stagione 1
Quando i film si fanno ad episodi
Martin Scorsese, Terence Winter, Mick Jagger alla produzione.
Bobby Cannavale, Olivia Wilde, Juno Temple tra i protagonisti.
La musica anni ’70, il rock, il blues, la disco music ma soprattutto il ROCK di cui parlare.
HBO a mandarla in onda.
Insomma, tutte le carte in regola per una serie che spacca.
E la serie, in parte lo fa.
Il problema, però, è proprio quel “in parte”, perché o sei rock del tutto, o non lo sei, e deludi.
L’inizio è di quelli incredibili, con Scorsese che si mette dietro la macchina da presa e confeziona un episodio pilota tracotante, eccessivo: ci presenta Richie Finestra, discografico dall’orecchio d’oro, che ha creato una fortuna con la sua etichetta, la American Century, ma che dopo anni di eccessi, si trova sull’orlo della chiusura, una compagnia tedesca potrebbe comprare tutto –debiti compresi- e salvare lui e i suoi soci dalla bancarotta.
Non fosse che gli eccessi tornano, tra sangue e droga, tra un omicidio che è un “incidente”, certo, e la cocaina che gli permette di dimenticare quanto fatto. Ma nell’eccesso, arriva l’orgoglio: non si vende, si fanno tagli, cospicui, agli artisti come ai collaboratori, e si cerca di farcela, di rinascere dalle ceneri, di trovare nuovo ROCK!, nuove band, una nuova etichetta per lanciarle.
Martin Scorsese, Terence Winter, Mick Jagger alla produzione.
Bobby Cannavale, Olivia Wilde, Juno Temple tra i protagonisti.
La musica anni ’70, il rock, il blues, la disco music ma soprattutto il ROCK di cui parlare.
HBO a mandarla in onda.
Insomma, tutte le carte in regola per una serie che spacca.
E la serie, in parte lo fa.
Il problema, però, è proprio quel “in parte”, perché o sei rock del tutto, o non lo sei, e deludi.
L’inizio è di quelli incredibili, con Scorsese che si mette dietro la macchina da presa e confeziona un episodio pilota tracotante, eccessivo: ci presenta Richie Finestra, discografico dall’orecchio d’oro, che ha creato una fortuna con la sua etichetta, la American Century, ma che dopo anni di eccessi, si trova sull’orlo della chiusura, una compagnia tedesca potrebbe comprare tutto –debiti compresi- e salvare lui e i suoi soci dalla bancarotta.
Non fosse che gli eccessi tornano, tra sangue e droga, tra un omicidio che è un “incidente”, certo, e la cocaina che gli permette di dimenticare quanto fatto. Ma nell’eccesso, arriva l’orgoglio: non si vende, si fanno tagli, cospicui, agli artisti come ai collaboratori, e si cerca di farcela, di rinascere dalle ceneri, di trovare nuovo ROCK!, nuove band, una nuova etichetta per lanciarle.
18 aprile 2016
Lost - Stagione 2
Lo ritenevo uno degli inizi di stagione più folgoranti di sempre.
A distanza di anni, la sensazione non è cambiata.
Lo sbigottimento, la sorpresa di trovare Desmond, l'uomo da tre anni chiuso in quella botola, la cui routine viene scossa da una vera e propria esplosione, è davvero un qualcosa di inaspettato, e vedere il tutto attraverso gli occhi di un giovine che qualcosa dice di aver intuito, è stato altrettanto bello, come allora.
Questa stagione inizia così con il botto, ma bisogna ammettere che la forza di un inizio pieno di misteri un po' si perde, abituati alla struttura degli episodi, a quanto ogni protagonista di sé nasconde.
Anche per questo si accetta l'arrivo di nuove entrate nel cast, a rimpolpare attraverso le loro vicende quanto vediamo: gli altri, che non sono gli Altri, ma semplicemente i sopravvissuti della coda dell'aereo non hanno lo stesso peso di Jack e soci, e se Mr. Eko è entrato di diritto con la sua saggezza serafica nel cuore del giovine, a sostituzione di Locke, l'invasato Locke, Ana Lucia continua a detenere la palma per il personaggio più odioso della serie, e no, non mi commuoverò mai per la sua dipartita, cara facciadasberle di una Michelle Rodriguez.
A distanza di anni, la sensazione non è cambiata.
Lo sbigottimento, la sorpresa di trovare Desmond, l'uomo da tre anni chiuso in quella botola, la cui routine viene scossa da una vera e propria esplosione, è davvero un qualcosa di inaspettato, e vedere il tutto attraverso gli occhi di un giovine che qualcosa dice di aver intuito, è stato altrettanto bello, come allora.
Questa stagione inizia così con il botto, ma bisogna ammettere che la forza di un inizio pieno di misteri un po' si perde, abituati alla struttura degli episodi, a quanto ogni protagonista di sé nasconde.
Anche per questo si accetta l'arrivo di nuove entrate nel cast, a rimpolpare attraverso le loro vicende quanto vediamo: gli altri, che non sono gli Altri, ma semplicemente i sopravvissuti della coda dell'aereo non hanno lo stesso peso di Jack e soci, e se Mr. Eko è entrato di diritto con la sua saggezza serafica nel cuore del giovine, a sostituzione di Locke, l'invasato Locke, Ana Lucia continua a detenere la palma per il personaggio più odioso della serie, e no, non mi commuoverò mai per la sua dipartita, cara facciadasberle di una Michelle Rodriguez.
Biglietto, Prego! - Il Boxoffice del Weekend
Questa settimana, gli incassi bassi sono giustificati da un prezzo del biglietto che grazie ai CinemaDays era più che dimezzato.
Sta di fatto che a farla da padrone è stata la nuova versione de Il libro della giungla, che supera a sorpresa i 3 milioni, lasciando poche briciole agli altri.
L'altro blockbuster in giro, Il cacciatore e la regina di ghiaccio, scende al terzo posto e si rivela un flop, mentre a completare il podio lo scanzonato Robert De Niro, sicuro acchiappa-giovani con Zac Efron.
Il resto della classifica vede tante new entry, seppur in sordina, mentre resta fuori il comunque meritevole Mistress America.
I dettagli:
Sta di fatto che a farla da padrone è stata la nuova versione de Il libro della giungla, che supera a sorpresa i 3 milioni, lasciando poche briciole agli altri.
L'altro blockbuster in giro, Il cacciatore e la regina di ghiaccio, scende al terzo posto e si rivela un flop, mentre a completare il podio lo scanzonato Robert De Niro, sicuro acchiappa-giovani con Zac Efron.
Il resto della classifica vede tante new entry, seppur in sordina, mentre resta fuori il comunque meritevole Mistress America.
I dettagli:
17 aprile 2016
Rumour Has It - Le News dal Mondo del Cinema
Non ci si stupisce nemmeno più.
Né di iniziare la rubrica delle news con le news da casa Disney, né che questo significhi un nuovo remake in live action in arrivo.
Il fortunato della settimana è nientemeno che Peter Pan, sì, proprio quel Pan che nelle mani di Joe Wright non ha avuto fortuna né di critiche né al botteghino, proprio quel Pan che già nel 2003 aveva subito un altro adattamento.
Ora però ci pensa mamma Disney, e il toto nomi è già in fermento.
Quel che è certo, è che ad occuparsi della regia sarà David Lowery, occupato ad oggi con Elliot il drago invisibile, in uscita ad agosto.
Cosa ne uscirà?
16 aprile 2016
Veloce Come il Vento
Andiamo al Cinema
Ci sono commediole, ci sono commedie trite e ritrite, con gli opposti che si scontrano, donne vs uomini, sud vs nord, ci sono film prettamente regionali, film di comici televisivi che a stento fanno ridere.
Ma poi, scavando in mezzo a tutto questo, mettendo da parte film seriosi che solo dal titolo si fanno pesanti, ci sono film italiani, sì, italiani, belli.
Ma belli davvero.
Perfetti Sconosciuti è stato il caso di quest'inverno, una commedia che in realtà commedia solo non è, Jeeg Robot è lì che aspetta la sua visione, maledetta distribuzione e maledetti cinema della zona che lo avete snobbato, e ora arriva, veloce come il vento, Veloce come il vento.
Ci sono commediole, ci sono commedie trite e ritrite, con gli opposti che si scontrano, donne vs uomini, sud vs nord, ci sono film prettamente regionali, film di comici televisivi che a stento fanno ridere.
Ma poi, scavando in mezzo a tutto questo, mettendo da parte film seriosi che solo dal titolo si fanno pesanti, ci sono film italiani, sì, italiani, belli.
Ma belli davvero.
Perfetti Sconosciuti è stato il caso di quest'inverno, una commedia che in realtà commedia solo non è, Jeeg Robot è lì che aspetta la sua visione, maledetta distribuzione e maledetti cinema della zona che lo avete snobbato, e ora arriva, veloce come il vento, Veloce come il vento.
15 aprile 2016
Mistress America
Andiamo al Cinema
Noah Baumbach.
Greta Gerwig.
New York.
Le crisi di una trentenne che non sa cosa vuole dalla vita.
No, non è Frances Ha.
Di quel piccolo cult si è già parlato.
Qui, in aggiunta a una trentenne ispirata ma in crisi, c'è anche una ventenne, appena approdata all'università, che fatica a farsi degli amici, che fatica a vivere con i suoi coetanei, e che trova proprio in quella trentenne in crisi non solo una futura sorellastra, non solo un'amica con cui passare da un bar all'altro, da una festa all'altra, vivendo appieno la New York più indie, ma anche il soggetto perfetto per il suo romanzo, o racconto.
La grande musa, che potrebbe aprirle le porte del club letterario esclusivo dell'università.
Tutto bello, tutto divertente, quindi, finchè quella musa non scopre di essere una musa, non scopre soprattutto di uscirne ridicolizzata, ridimensionata, sbeffeggiata da quella che credeva davvero un'amica, una futura sorella.
Noah Baumbach.
Greta Gerwig.
New York.
Le crisi di una trentenne che non sa cosa vuole dalla vita.
No, non è Frances Ha.
Di quel piccolo cult si è già parlato.
Qui, in aggiunta a una trentenne ispirata ma in crisi, c'è anche una ventenne, appena approdata all'università, che fatica a farsi degli amici, che fatica a vivere con i suoi coetanei, e che trova proprio in quella trentenne in crisi non solo una futura sorellastra, non solo un'amica con cui passare da un bar all'altro, da una festa all'altra, vivendo appieno la New York più indie, ma anche il soggetto perfetto per il suo romanzo, o racconto.
La grande musa, che potrebbe aprirle le porte del club letterario esclusivo dell'università.
Tutto bello, tutto divertente, quindi, finchè quella musa non scopre di essere una musa, non scopre soprattutto di uscirne ridicolizzata, ridimensionata, sbeffeggiata da quella che credeva davvero un'amica, una futura sorella.
14 aprile 2016
Silenzio in Sala - Le Nuove Uscite al Cinema
Una valanga di film arrivano al cinema.
Ma davvero una valanga.
Tagliamo corto con la premessa, che tanto sì, ce n'è per tutti i gusti, sì, ci sono titoli evitabilissimi, altri da tenere d'occhio.
Una sola domanda, perchè far uscire tutti insieme 14 film? Quattordici?
Il Libro della Giungla
Tocca al piccolo Mowgli diventare un film in live action per la Disney.
Nonostante il rischio delusione per chi con l'orso Baloo e le sue canzoni è cresciuto, la regia di Jon Favreau e i tocchi da graphic novel possono valere la visione.
Trailer
Mistress America
Torna l'accoppiata indie Noah Baumbach-Greta Gerwig, ancora a New York, ancora alle prese con i problemi giovanili. Con tanto di Lola Kirke.
Se ne parlerà a breve da queste parti.
Trailer
Hardcore
Dalla Russia con furore arriva un film INTERAMENTE girato in soggettiva. Guardiamo con gli occhi del protagonista la sua giornata tutta azione, alla ricerca della memoria perduta.
Da segnare.
Trailer
Scatenato è Robert De Niro a rendere la sua carriera sempre più in discesa.
Serviva proprio andare allo Spring Break in compagnia del nipote Zac Efron?
Da evitare.
Trailer
Criminal
L'unica soluzione per fermare un attentato quando l'unico agente a sapere la verità è in coma?
Trapiantare la sua coscienza nel corpo di un criminale.
No, non bastano i nomi di Ryan Reynolds e Kevin Costner per rendere un film tanto poco originale e tanto poco necessario, interessante.
Trailer
Un'estate in Provenza
La storia è quella di due bambini che da Parigi passano l'estate con i nonni in una campagna senza agi. L'inizale diffidenza, si trasformerà ovviamente in amore.
Dai francesi ci si può comunque aspettare un guizzo di originalità, anche solo per la presenza di Jean Reno.
Trailer
Les Souvenirs
Ancora Francia, ancora terza età. Questa voltà è però una nonna a scappare e nascondersi in campagna, lasciando indietro una casa di riposo in cui non vuole stare e l'apprensione dei nipoti. Uno però la seguirà, iniziando a conoscere il suo passato.
Da non sottovalutare.
Trailer
Nemiche per la pelle
Classica commedia degli opposti che si scontrano made in Italy. Con lei in carriera e attenta alle apparenze, l'altra naturalista e sensibile, in mezzo, un bambino da crescere e un padre che non si trova.
Margherita Buy e Claudia Gerini protagoniste ma... anche no.
Trailer
Il Bambino di Vetro
Quando non c'è la commedia, c'è la seriosità.
È il caso di questa presa di coscienza di un bambino, di fronte alle famiglie mafiose della sua Sicilia.
Troppa seriosità.
Trailer
L'Universale
Le vicende di tre amici raccontate dall'infanzia alla tarda adolescenza, che passano inevitabilmente per quella sala cinematografica che li ha visti crescere.
Potrebbe rivelarsi una piccola sorpresa.
Trailer
Montedoro
Ancora Italia, ancora una ricerca delle propri radici, con una donna americana che scopre di essere stata letteralmente comprata da una donna di un piccolo paesino del profondo sud.
Tanta, troppa, artisticità.
Trailer
The Idol
Film biografico sul cantante palestinese Mohammed Assaf, la sua vita a Gaza fino alla vittoria del talent Arab Idol.
Racconto di formazione di facile presa.
Trailer
Fiore del Deserto
Altro film biografico datato 2009 che racconta della fuga dalla Somalia della modella Waris Dirie. Dal matrimonio combinato all'approdo nella caotica Londra,
Buonismo e retorica a fin di bene.
Trailer
Nessuno mi troverà
Finiamo questa lunghissima lista di nuove uscite con un documentario composto da immagini d'archivio, animazioni graphic novel, testimonianze, che racconta il mistero attorno alla figura del fisico siciliano Ettore Majorana, scomparso nel nulla nel 1938.
Trailer
Ma davvero una valanga.
Tagliamo corto con la premessa, che tanto sì, ce n'è per tutti i gusti, sì, ci sono titoli evitabilissimi, altri da tenere d'occhio.
Una sola domanda, perchè far uscire tutti insieme 14 film? Quattordici?
Il Libro della Giungla
Tocca al piccolo Mowgli diventare un film in live action per la Disney.
Nonostante il rischio delusione per chi con l'orso Baloo e le sue canzoni è cresciuto, la regia di Jon Favreau e i tocchi da graphic novel possono valere la visione.
Trailer
Mistress America
Torna l'accoppiata indie Noah Baumbach-Greta Gerwig, ancora a New York, ancora alle prese con i problemi giovanili. Con tanto di Lola Kirke.
Se ne parlerà a breve da queste parti.
Trailer
Hardcore
Dalla Russia con furore arriva un film INTERAMENTE girato in soggettiva. Guardiamo con gli occhi del protagonista la sua giornata tutta azione, alla ricerca della memoria perduta.
Da segnare.
Trailer
Scatenato è Robert De Niro a rendere la sua carriera sempre più in discesa.
Serviva proprio andare allo Spring Break in compagnia del nipote Zac Efron?
Da evitare.
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Criminal
L'unica soluzione per fermare un attentato quando l'unico agente a sapere la verità è in coma?
Trapiantare la sua coscienza nel corpo di un criminale.
No, non bastano i nomi di Ryan Reynolds e Kevin Costner per rendere un film tanto poco originale e tanto poco necessario, interessante.
Trailer
Un'estate in Provenza
La storia è quella di due bambini che da Parigi passano l'estate con i nonni in una campagna senza agi. L'inizale diffidenza, si trasformerà ovviamente in amore.
Dai francesi ci si può comunque aspettare un guizzo di originalità, anche solo per la presenza di Jean Reno.
Trailer
Les Souvenirs
Ancora Francia, ancora terza età. Questa voltà è però una nonna a scappare e nascondersi in campagna, lasciando indietro una casa di riposo in cui non vuole stare e l'apprensione dei nipoti. Uno però la seguirà, iniziando a conoscere il suo passato.
Da non sottovalutare.
Trailer
Nemiche per la pelle
Classica commedia degli opposti che si scontrano made in Italy. Con lei in carriera e attenta alle apparenze, l'altra naturalista e sensibile, in mezzo, un bambino da crescere e un padre che non si trova.
Margherita Buy e Claudia Gerini protagoniste ma... anche no.
Trailer
Il Bambino di Vetro
Quando non c'è la commedia, c'è la seriosità.
È il caso di questa presa di coscienza di un bambino, di fronte alle famiglie mafiose della sua Sicilia.
Troppa seriosità.
Trailer
L'Universale
Le vicende di tre amici raccontate dall'infanzia alla tarda adolescenza, che passano inevitabilmente per quella sala cinematografica che li ha visti crescere.
Potrebbe rivelarsi una piccola sorpresa.
Trailer
Montedoro
Ancora Italia, ancora una ricerca delle propri radici, con una donna americana che scopre di essere stata letteralmente comprata da una donna di un piccolo paesino del profondo sud.
Tanta, troppa, artisticità.
Trailer
The Idol
Film biografico sul cantante palestinese Mohammed Assaf, la sua vita a Gaza fino alla vittoria del talent Arab Idol.
Racconto di formazione di facile presa.
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Fiore del Deserto
Altro film biografico datato 2009 che racconta della fuga dalla Somalia della modella Waris Dirie. Dal matrimonio combinato all'approdo nella caotica Londra,
Buonismo e retorica a fin di bene.
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Nessuno mi troverà
Finiamo questa lunghissima lista di nuove uscite con un documentario composto da immagini d'archivio, animazioni graphic novel, testimonianze, che racconta il mistero attorno alla figura del fisico siciliano Ettore Majorana, scomparso nel nulla nel 1938.
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