30 settembre 2015

Sicario

Andiamo al Cinema

La solidità di Sicario la si percepisce dalla prima inquadratura.
Una solidità che non è solo nella trama, con il problema storico del cartello messicano da affrontare, con le indagini dell'FBI da seguire, con i traffici di droga e gli omicidi da scoprire.
È una solidità che sta soprattutto nella regia di Denis Villeneuve, che resta in quel di Hollywood ma resta nei margini, cambiando ancora una volta l'aspetto di un genere.
Già con Prisoners (il suo primo approdo in terra americana dopo i fasti canadesi di Polytechnique e La Donna che Canta) aveva ridefinito il poliziesco, girando attorno al personaggio del detective ombroso e geniale, un thriller dai toni tesi e densi.
Ora questi toni li si ritrova anche nel mezzo del deserto, in quel confine spesso labile e aggirabile che divide Stati Uniti e Messico in cui Fausto Alarcon impera a suon di sangue e spaccio. La livida fotografia blu lascia però il posto ad un sole accecante, a una natura inquadrata e mostrata con panoramiche dall'alto che lasciano a bocca aperta.

29 settembre 2015

Masters of Sex - Stagione 3

Quando i film si fanno ad episodi

C'è una tecnica che ogni sceneggiatore conosce bene per continuare a poter fare il suo lavoro: allungare il brodo.
Una tecnica che per quanto possa mantenere il suddetto sceneggiatore e i suoi personaggi, scontenta non poco i fan di questi personaggi, in particolare quelli della prima ora.
Sarebbe quindi da scambiare un paio di paroline con chi scrive i vari episodi, o le varie sceneggiature di Masters of Sex, perchè il suo utilizzo di questa tecnica è quasi sopraffine: pur facendo dei salti temporali assurdi e improbabili che lasciano basito quel fan della prima ora, riesce comunque ad allungare il brodo, a portare avanti la serie con stanchezza, a tratti, con un po' più di concentrazione in altri, mescolandolo per bene, insomma, questo brodo.

28 settembre 2015

UnReal

Quando i film si fanno ad episodi

Ce lo siamo sempre chiesti tutti: quanto c'è di vero nella TV verità?
Quanto quei reality sono costruiti a tavolino, quanto quei personaggi sono creati o inventati o quanto invece c'è di personale in loro?
La risposta non arriverà del tutto chiara da UnReal, perchè i dubbi che ci sia di peggio non vi abbandoneranno, ma di certo la serie offre uno spaccato del dietro le quinte che permette di capire meglio cosa il piccolo schermo ci propina e ci propone.

Biglietto, Prego! - Il Boxoffice del Weekend

Inarrestabile Pixar!
Alla seconda settimana di programmazione Inside Out quasi ritocca le stesse cifre del suo esordio, tallonando così i Minions che scendono al terzo gradino del podio superati da Everest, che probabilmente il 3D ha aiutato non poco.
Non bissa il successo del suo primo capitolo, invece, il Magic Mike versione XXL, che si ferma a metà classifica, e bene non va nemmeno a Eli Roth da cui ci si aspettava un successone ma che probabilmente il divieto ai minori di 18 anni ha penalizzato.
Fa piacere, infine, vedere Villeneuve e Wenders in classifica, che è quindi quanto mai variegata e scombussolata dalle numerose nuove uscite di giovedì, di cui restano fuori praticamente tutte le pellicole italiane.


I dettagli:

27 settembre 2015

Rumour Has It - Le News dal mondo del Cinema


Torna dopo qualche settimana di congedo forzato la rubrica che vi tiene aggiornati su quel che succede a Hollywood e dintorni!
Iniziamo subito con una coppia di quelle succulente, che farà felici i cinefili più puri e le cinefile che cadono ai piedi del fascino di Jake Gyllenhaal e Benidict Cumberbatch.
I due vestiranno i panni rispettivamente di Thomas Edison e George Westinghouse nel film The Current War, che ricostruisce la corsa e la lotta senza esclusione di colpi per riuscire a produrre l'energia elettrica.
A dirigerli Alfonso Gomez-Rejon, il cui Me and Earl and the Dying Girl è atteso in Italia dopo aver spopolato al Sundance.
Un trio di quelli che fanno drizzare le orecchie, per un titolo che prosegue la moda della scienza al cinema.

Un trio interessantissimo e tutto al femminile anche per Yorgos Lanthimos, che a Hollywood si trova proprio bene dopo il suo esordio con The Lobster.
Il regista greco è in trattative per avere Kate Winslet, Emma Stone e Olivia Colman nel prossimo progetto The Favourite, che racconta il regno della Regina Anna, l'ultima degli Stuart, in un arco temporale che va dal 1702 e al 1707.
Se la Colman (apprezzatissima in Broadchurch) sarà la sovrana, la Winslet sarà la sua confidente, mentre la Stone la parente povera che cerca il suo posto nella corte.
Rimaniamo in attesa di ulteriori sviluppi, ma anche così, sulla carta, Lanthimos stuzzica non poco.

Shane Carruth è forse uno dei registi indipendenti e di nicchia più conosciuti, grazie ai suoi lavori decisamente strani come Primer e Upstream Color. Ora potrebbe fare il grande balzo e passare alle produzioni a budget più alto, dirigendo The Modern Ocean, storia corale ambientata in un cargo navale dove si seguiranno le storie dei vari membri dell'equipaggio.
Il casting deve ancora partire, ma questo cambio di rotta è da tenere d'occhio.

Si completa pian piano il cast de La Ragazza del Treno, film tratto dal romanzo best seller mondiale di Paula Hawkins. Alle già confermate Emily Blunt e Rebecca Ferguson, dovrebbero unirsi anche i bellissimi Chris Evans e Jared Leto, in modo da fare del film un adattamento ancor più atteso.

Si prospetta una rivoluzione in campo televisivo, e i fautori saranno Steven Soderbergh e la HBO.
Insieme stanno sviluppando la serie Mosaic, sulla cui trama vige ancora il riserbo, quello che però è trapelato, è che alla serie sarà affiancata un'APP che permetterà al pubblico di influenzare la storia e il suo evolversi.
La protagonista sarà Sharon Stone, e si aspettano nuove conferme e nuove rivelazioni su un progetto così speciale.

Una serie evento in costume che avrà la sua anteprima mondiale su Rai1?
No, non storcete il naso, perchè la serie in questione vuole raccontare la vita e i fasti della famiglia de' Medici a Firenze, e perchè ad interpretare il padre Giovanni e il figlio Lorenzo ci saranno rispettivamente Dustin Hoffman e il bel Richard Madden.
Le riprese si svolgeranno tra Roma e Toscana, mentre la regia degli 8 episodi previsti è affidata al Sergio Mimica-Gezzan de I pilastri della Terra.
Più interessati, ora?

Dopo aver vinto un Golden Globe per la sua Honorable Woman, Maggie Gyllenhaal ha trovato una nuova casa nel piccolo schermo.
L'attrice affiancherà infatti James Franco nella serie The Deuce, che racconterà l'avvento dell'industria cinematografica dedicata al porno nella New York degli anni '70.
HBO continua a fare colpacci.

26 settembre 2015

Southpaw - L'Ultima Sfida

Andiamo al Cinema

Lo avevamo lasciato magro, quasi cadaverico, in Nightcrawler con quegli occhi solitamente affascinanti che inquietavano, poi in mezzo al freddo e al gelo di Everest, con un po' di panzetta ad appesantirlo.
Ora lo ritroviamo muscoloso come non mai, combattivo, pure un po' tamarro nei panni di un pugile che picchia duro, che sanguina copiosamente, ma che ama altrettanto.
Jake Gyllenhaal è Billy Hope, un boxeur che viene dalla strada, che viene da un orfanotrofio, lì dove ha conosciuto la moglie, bellissima, orfana pure lei, con il quale tra errori e cadute è riuscito a costruire una vita, fare una figlia, sfondare nella carriera di pugile professionista.

25 settembre 2015

A Blast

Andiamo al Cinema

La Grecia della crisi non è certamente in crisi cinematograficamente parlando.
Negli ultimi ha incanalato la sua rabbia, la sua frustrazione per realizzare film che definire inquietanti è dir poco, violenti senza bisogno di mostrare troppo sangue, capaci di mettere a repentaglio le basi, le radici, della loro cultura, della loro nazione.
A partire dalla famiglia che sia in Dogtooth che in Miss Violence sono divorate dal loro interno, rappresentate in uno schema nuovo, che ne cambia completamente la struttura, anche del linguaggio.
All'ultimo Festival di Venezia, poi, in Interruption venivano smosse le fondamenta di altri due solide basi greche: il teatro, il mito.
Syllas Tzoumerkas non è diverso dai suoi colleghi, e concentra il suo obiettivo su un'altra famiglia disfunzionale, ma senza bisogno di metafore ci immergerà nella crisi, nella mancanza di denaro, nei debiti che si accumulano e che mostrano tutte le crepe che negli anni si erano dall'apparenza tenute nascoste.

24 settembre 2015

Silenzio in Sala - Le Nuove Uscite al Cinema

L'autunno anche da calendario è iniziato, e i programmatori italiani dopo la pacchia estiva sfornano una valanga di titoli.
Gli americani tra drammi e horror meritano certamente attenzione, ma anche l'Italia, nel suo piccolo, ha qualcosa da dire.
Senza altri indugi, questi i consigli per un weekend cinematografico senza errori:

Everest
Grandi nomi e grande storia per il film di apertura di Venezia 72.
Jake Gyllenhaal, Josh Brolin, Jason Clark e Keira Knightley non portano però troppa sostanza a un fatto vero nella sua drammaticità, ma quasi da cliché.
QUI la recensione

23 settembre 2015

Via dalla Pazza Folla

Andiamo al Cinema

Ci sono film che inizi, e sembra che siano sempre lì, fermi all'inizio.
La narrazione procede, certo, capitolo dopo capitolo, scena dopo scena, ma sembra che tutto sia ancora in costruzione.
E poi ti ritrovi che metà della durata totale di quel film è già passata, che la costruzione è avvenuta e continua a crescere, che quei capitoli, quelle scene, si sono sommate senza lasciarti il tempo di addentrarti davvero in loro.
È il problema dei film film che hanno troppo da dire, troppo da raccontare, e che non possono perdere tempo in raccordi silenziosi e preparatori, ma ti buttano addosso tutto subito, ogni capitolo è essenziale, ogni scena è un episodio che deve essere raccontato.
A ben guardare è il problema dei film che vengono tratti dai romanzi, in cui tanto è stato scritto, tanto c'è da raccontare, e il lavoro dello sceneggiatore si fa così più arduo.

22 settembre 2015

Sex&Drugs&Rock&Roll

Quando i film si fanno ad episodi.

C'era una volta il rock and roll, quello suonato, urlato, vissuto.
Sesso, droga e rock n' roll, questa la vita di Johnny Rock, che fin dal nome fa capire il suo stile: esagerato, dedito agli eccessi, di qualunque forma.
Sono stati proprio questi però a fermare la sua carriera, andando a letto con le donne dei suoi migliori amici, presentandosi sempre ubriaco ai concerti, impossibile da tenere a freno, i The Heathens hanno deciso di abbandonarlo all'alba dell'uscita del loro primo album, un successo stroncato, una carriera finita ancora prima di nascere.
Restano un caso non unico nella storia del rock, ma amato e riconosciuto da emeriti conoscitori, tra cui Dave Grohl.

21 settembre 2015

Biglietto, Prego! - Il Boxoffice del Weekend

C'era ovviamente da scommetterci: la stagione è riaperta, i film di animazione sono una garanzia, la Pixar ha rubato il cuore.
E così lo splendido Inside Out conquista il boxoffice con un incasso nuovamente brillante, che cercherà senza ombra di dubbio di sfidare gli inarrestabili Minions in quanto a record e incassi totali.
Con due potenze simili, agli altri resta gran poco, e infatti a completare il podio c'è la solita commedia nostrana che non arriva al milione.
Sorprende il risultato del documentario su Amy Winehouse, uscito solo per tre giorni e prontamente riprogrammato in alcuni cinema, mentre Zac Efron tira più qui che negli USA dove è stato un sonoro flop.
Male, ancora una volta, i film veneziani, che usciti nei cinema sono per lo più ignorati.


I dettagli:

1 Inside Out
week-end € 5.702.603 (totale: 6.293.197)

2 Minions
week-end € 1.010.222 (totale: 21.313.070)

3 Tutte lo vogliono
week-end € 658.072 (totale: 658.072)

4 Fantastic 4 - I fantastici quattro
week-end € 423.249 (totale: 1.551.489)

5 We Are Your Friends
week-end € 293.477 (totale: 293.477)

6 Amy - The Girl Behind the Name
week-end € 285.983 (totale: 835.219)

7 No Escape - Colpo di Stato
week-end € 200.613 (totale: 639.240)

8 Città di carta
week-end € 167.305 (totale: 2.747.536)

9 Dove eravamo rimasti
week-end € 160.660 (totale: 630.341)

10 L'attesa
week-end € 158.894 (totale: 163.252)

Emmy Awards 2015 - Il Red Carpet

Mettiamo da parte la delusione dei premi, e pensiamo a come sfogare adeguatamente la rabbia: copiare e ammirare certi look, boicottare e dirne di tutti i colori ad altri.
Insomma, come sempre la parte che più interessa di queste lunghe nottate è il red carpet, per dar aria dall'altezza del nostro buon gusto a tutto l'Enzo Miccio che è in noi!
Pronti, allora?
Via!
Promosse

Danielle Brooks di Orange is the new black ci mostra che anche gli altri colori sono più alla moda che mai, e lei li sa portare benissimo.

Emmy Awards 2015 - I Vincitori

La lunga notte è finita, in un mare di delusione.
In campo comedy, dove ha primeggiato un Veep di cui non conosco nulla, e che ha lasciato parte delle briciole al bellissimo Transparent, ma soprattutto nella sezione drama, dove Mad Men DOVEVA primeggiare, chiudendo il cerchio della perfezione della sua ultima stagione con questi premi.
E invece la quinta, risibile, stagione di Game of Thrones ha battuto tutti in più categorie. E viene da chiedersi se la giuria degli Emmy si sia svegliata solo ora e abbia pensato di rimediare, o cosa possa aver visto, perchè ok, Jon Hamm ce l'ha fatta, lo avete fatto finalmente vincere per il suo Don Draper, ma il resto?
L'eleganza, lo stile, l'iconografia.
No, non ci sto a questo gomplotto.
Così anche la mancata vittoria di Tatiana Maslany passa in secondo piano dopo questo furto.
L'unica consolazione arriva dalle miniserie dove ha primeggiato senza rivali la grandiosa Olive Kitteridge.


Per il resto, la serata è iniziata spumeggiante con un ottimo numero musicale, e si è ripetuta omaggiando proprio Mad Men in un altro video divertentissimo. Poi come sempre l'hanno fatta da padrone i discorsi a lista della spesa, le lunghissime interruzioni pubblicitarie e battute scritte e mal recitate. Con gli unici picchi di emozioni dati da Viola Davis, Ricky Gervais e lo spiaggiamento sul palco di Jon Hamm.
Ma si sa, le premiazioni sono così.
Dando appuntamento più tardi per commentare il look delle star e cercare così di sfogare la rabbia repressa, questi tutti i vincitori:

20 settembre 2015

Emmy Awards 2015 - I Pronostici

Un po' in sordina rispetto agli altri anni, un po' in ritardo pure, eccoli arrivare gli Oscar del piccolo schermo, gli angeli alati che questa notte ci terranno compagnia facendo i conti in tasca a tutte le serie TV passate sotto i nostri occhi.
Prima di sapere come andrà la conduzione di Andy Samberg, cosa indosseranno le star nel red carpet e chi saranno i vinti e i vincitori, andiamo di pronostici, facendo parlare la fangirl che è in me e che spera in un degno e meritato riconoscimento finale a quei pazzi pubblicitari che tanto mi mancano.

19 settembre 2015

Inside Out

Andiamo al Cinema

"This film is dedicated to our kids. Please don't grow up. Ever."

Come fai ad iniziare un post se a due giorni di distanza un film ti pulsa ancora dentro, se tutta quella gamma di emozioni che passa dalla gioia, dalla tristezza, dalla commozione alla soddisfazione, le senti ancora, come se fossero lì, a darsi il cambio nel desk della tua mente, del tuo cuore?
Come iniziare senza essere obiettivi, senza voler gridare al mondo che sì, la Pixar ce l'ha fatta un'altra volta, ha creato un capolavoro, e ce l'ha fatto dopo che anche Charlie Kaufman ce l'ha fatta, a creare un capolavoro (v. Anomalisa), portandomi nel giro di una settimana ad assistere a due film, due film di animazione tra l'altro, grandiosi, di due menti grandiose che venero e che mi porto dentro e alle quali sono fiera di aver dedicato le mie tesi.
E finirla lì, perchè trovare le parole, riuscire a stenderle senza che si accavallino è tanto difficile.
Ma ci si prova, perchè davvero, film come Inside Out sono difficili da trovare, sono difficili da fare, soprattutto, e da pensare.

18 settembre 2015

Wes Craven Day - Nightmare


Un altro horror su In Central Perk?
Cosa sta succedendo, qui dove i brividi non erano ben voluti, dove sangue e mostri non trovavano posto?
Sta succedendo che non si poteva ignorare la morte di un Maestro di questi brividi, di quel regista che nel lontano 1996 ha sancito la fine del mio approccio verso il genere, facendomi passare notti in bianco, batticuori a non finire in scale e corridoi bui, corse nella notte per evitare di essere assalita da una maschera bianca e deformata.
Con Scream Wes Craven mi terrorizzò così tanto da farmi capire che certe emozioni non possono fare per me, e per questo mi sono sempre tenuta alla larga dal suo vero capolavoro, quello da lui pensato, pazientemente lasciato fermentare, e finalmente realizzato, un film che fin dal titolo faceva presupporre incubi a non finire.


Ma in suo onore, e per colmare la lacuna di un cult del genere, eccomi qui, a parlare di Nightmare, l'originale, quello datato 1984, scritto dallo stesso Craven, realizzato dopo esser riusciti a racimolare i miseri (in rapporto ad oggi, come a ieri) 2 milioni di dollari che sarebbero lievitati enormemente una volta in sala.
No, però, il film non l'ho vista nella proiezione gratuita di mezzanotte organizzata da Barbera per commemorare il regista a Venezia 72, sapevo che non sarei mai riuscita a percorrere Venezia di notte, ad infilarmi in un letto non mio tutta sola, e come sempre, ho fatto affidamento al solito (e solido) giovine, spalla e fianco protettivo.
Ma non ce n'è stato così bisogno, perchè come già intuivo, la forza di Nightmare non sta tanto nel terrorizzarti durante la visione di sogni e omicidi che risentono del tempo passato, sta nel modo in cui queste paure, questi incubi ti si insinuano dentro, e anche se puoi aver riso di effetti speciali che rasentano lo splatter, di scelte di fuga abbastanza ignoranti e di prove interpretative che non superano la sufficienza, poi ti ritrovi a letto, con gli occhi sbarrati, con la paura di addormentati, di poter sognare Freddy, e ok, potrà anche non ucciderti, ma trovartelo lì, nel tuo subconscio, non è certo divertente.
La lotta di Nancy che combatte contro questo uomo nero, è impari. Vede morire uno ad uno i suoi amici, vede affogare nell'alcool la decisione passata di una madre protettiva, vede essere sempre più deboli i suoi tentativi di non cedere al sonno, di rimanere sveglia e vigile, mentre Freddy, appena può, le si insinua nella mente.


Una figura che con il suo maglione a righe, il suo cappello retrò, le sue dita dai coltelli aguzzi è diventata una vera e propria icona, capace di sviluppare una saga che leggendo velocemente le trame in rete scivolano ben presto nel ridicolo.
Qui invece si resta scarni, si resta vincenti, in una gara ad eliminazione, in un crescendo di ansie e di consapevolezze, condite con effetti speciali innovativi all'epoca, semplici ma a loro modo efficaci oggi.
Il merito di Craven si spinge anche nell'aver fatto esordire nel mondo del cinema un giovanissimo Johnny Depp, fidanzato sbadato e menefreghista, i cui zigomi piuttosto gonfi sono in linea con quelli che ha sfoggiato all'anteprima di Black Mass al Lido.
Il vero merito di questo signore, di questo regista di genere che amava ciò che faceva e cercava tutti i mezzi per potersi migliorare, sta invece nell'aver condito e segnato la nostra vita di brividi, dandoci quella scarica, trovando nuovi mezzi per terrorizzarci.
E prima di tutto l'ha trovata lì, lì dove le nostre paure dovrebbero sfogarsi, dove le ansie di un'intera giornata dovrebbero scaricarsi e che invece si fanno pulsanti di un nuovo terrore.
Wes Craven ha trasformato i nostri sogni in incubi, e per quanto strano, proprio per questo va ringraziato.


La giornata commemorativa prosegue anche negli altri blog, passate a leggerli:

Il Bollalmanacco - Il serpente e l'arcobaleno 

Non c'è paragone - La casa nera

Mari's Red Room - L'ultima casa a sinistra

Scrivenny - Scream 

Combinazione casuale - Nightmare - Dal profondo della notte

WhiteRussian - Red Eye

Cinquecento Film Insieme - Scream 3 e 4

Pensieri Cannibali - Nightmare - Nuovo incubo

Il Zinefilo - Dovevi essere morta

Montecristo - L'ultima casa a sinistra

Director's Cult - La casa nera


17 settembre 2015

Silenzio in Sala - Le Nuove Uscite al Cinema

La programmazione cinematografica inizia finalmente a calare i suoi assi e tra film di animazione attesissimi, pellicole passate dai festival, commedie promettenti e documentari-evento, c'è davvero l'imbarazzo della scelta per questa settimana!
Personalmente, ho già rinnovato l'abbonamento al cinema di fiducia.

Inside Out
Al cinema da ieri, l'ultimo attesissimo film Pixar fa prevedere scintille fin dalla sua anteprima a Cannes.
Ovvio che una fan numero 1 come me è già corsa ieri sera a vederlo, e non vede l'ora di parlarne!
Trailer



Amy - The Girl Behind the Name
Al cinema solo fino ad oggi, il documentario che racconta la turbolenta vita e il grande talento della cantante inglese scomparsa decisamente troppo presto, è passato pure lui per Cannes dove ha convinto e commosso.
Non resta che andarlo a vedere.
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Via dalla pazza folla
Nomi importanti per un film in costume che farà felici le più romantiche: dal danese Vinterberg alla regia, al cast composto dai bellissimi Carey Mulligan, Matthias Schoenaerts, Tom Sturridge e Charlie Sheen, passando per il Thomas Hardy dal cui romanzo è tratto il film e il David Nicholls che ne ha tratto la sceneggiatura.
Cuori pronti a battere davanti a tanta grazia.
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L'Attesa
Approda al cinema dopo essere passato per Venezia il mio personale numero 2 della mostra.
Stile sorrentiniano, attrici francesi di grande classe per un film di qualità.
QUI la recensione.




Per Amor Vostro
Altro film italiano passato per il Lido, che però ha convinto meno.
La Golino si è portata a casa una meritata Coppa Volpi, ma Gaudino mette tutta la sua Napoli dentro, nel bene e nel male.
QUI la recensione.




Marguerite
Ah, i francesi. Cinismo, divertimento ma anche tanto sentimento in un film che commuove e strappa più di una risata, anche in costume, anche sulle note della musica lirica.
QUI la recensione.





Un Disastro di Ragazza
Amy Schumer è una comica lanciatissima in America che prova a fare il balzo internazionale con questa commedia dove interpreta la classica ragazza anticliché e antifemminilità, con John cena a farle da spalla.
Alla regia, Judd Apatow, abituato a commedie anticonvenzionale.
Trailer




We Are Your Friends
Le ragazze hanno Zac Efron dj dell'estate, i ragazzi hanno Emily Ratajkowski.
Ai più potrebbero bastare, ma la trama sa di amore contrastato e tanto patinato da far allontanare rispetto agli altri titoli in gioco questa settimana.
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Tutte lo vogliono
Si può tranquillamente scappare anche di fronte a questa solita commedia italiana, che vede protagonista Enrico Brignano contornato da nomi come Vanessa Incontrada, Giulio Berruti, Ilaria Spada in una trama dal romanticismo sfatto.
Trailer




Il Teorema della Crisi - The Forecaster
Documentario che ci presenta la figura dell'economista Martin Armstrong, l'uomo che con il suo sistema di previsione aveva predetto le ultime ondate di crisi mondiali.
Per saperne di più.
Trailer

16 settembre 2015

Love is in the air

Andiamo al Cinema

C'è bisogno di leggerezza dopo 10 giorni fatti di film mattone e film più o meno pesanti, e a chi rivolgersi se non ai cugini francesi che già al Festival di Venezia hanno dimostrato di avere un tocco del tutto personale riuscendo a trattare anche i temi più spinosi con una dose di ironia e di romanticismo unici (v. L'Hermine)?
La pellicola giusta sembra essere allora Love is in the air, Amour & Turbulences nell'originale, che prevede fin dal titolo tanto romanticismo, tante chiccherie e quella leggerezza da nuvole rosa che fa un gran bene.
Senza esagerare, però.

15 settembre 2015

Mr. Robot

Quando i film si fanno ad episodi.

Sono finiti i tempi in cui i nerd del computer e delle scienze erano per l'appunto nerd, emarginati, relegati al ruolo di comprimari/aiutanti senza nessuna speranza, nella vita come nell'amore.
Dalla chimica di Breaking Bad alla fisica di Big Bang Theory, il nuovo rock è la scienza.
E così non stupisce che una serie che parla in codice, che parla di codici, che vede protagonista un hacker solitario e problematico che tutto archivia e di firewall e honeypot parla, abbia fatto il botto in America. E anche qui.
Difficile seguirlo, però, perchè il linguaggio utilizzato è chiaramente alto e selettivo e spesso lascia indietro lo spettatore, che però, anche se si perde in qualche frangente, riesce a seguire il piano generale di Elliot e di Mr. Robot.


Quale piano?

14 settembre 2015

Calendario Serie TV - Autunno 2015

L'estate è finita ma di che ci lamentiamo?
Possiamo tornare senza sentirci in colpa di perdere intere giornate di caldo e sole a stare sul divano, facendo una scorpacciata di serie TV!
Tanti, ovviamente, i graditi ritorni, ma tanti anche i promettenti esordi.
Bando alle ciance, che tanto poco interessano, preparate penna e agenda, e segnatevi le date di inizio della vostra droga preferita:

Ricominciano

You're the Worst
Stagione 2 - Mercoledì 9 settembre
Dove eravamo rimasti
Cosa ci aspetta:



Doctor Who
Stagione 9 - Sabato 19 settembre
Dove eravamo rimasti
Cosa ci aspetta:



Empire
Stagione 2 - 23 settembre
Dove eravamo rimasti
Cosa ci aspetta:



Scandal
Stagione 5 - Giovedì 24 settembre
Dove eravamo rimasti
Cosa ci aspetta:



How to get away with murder
Stagione 2 - Giovedì 24 settembre
Dove eravamo rimasti
Cosa ci aspetta:



Once Upon a Time
Stagione 5 - Domenica 27 settembre
Dove eravamo rimasti
Cosa ci aspetta:



The Last Man on Earth
Stagione 2 - 27 settembre
Dove eravamo rimasti
Cosa ci aspetta:



Homeland
Stagione 5 - Domenica 4 ottobre
Dove eravamo rimasti
Cosa ci aspetta:



The Affair
Stagione 2 - Domenica 4 ottobre
Dove eravamo rimasti
Cosa ci aspetta:



The Leftovers
Stagione 2 - Domenica 4 ottobre
Dove eravamo rimasti
Cosa ci aspetta:



American Horror Story: Hotel
Stagione 5 - Mercoledì 7 ottobre
Dove eravamo rimasti
Cosa ci aspetta:



The Walking Dead
Stagione 6 - Domenica 11 ottobre
Dove eravamo rimasti
Cosa ci aspetta:



Fargo
Stagione 2 - Lunedì 12 ottobre
Dove eravamo rimasti
Cosa ci aspetta:



Kingdom
Stagione 2 - Mercoledì 14 ottobre
Dove eravamo rimasti
Cosa ci aspetta:



Please Like Me
Stagione 3 - Giovedì 15 ottobre
Dove eravamo rimasti
Cosa ci aspetta:



Transparent
Stagione 2 - Venerdì 4 dicembre
Dove eravamo rimasti
[Trailer non ancora disponibile]

Peaky Blinders
Stagione 3 - Autunno 2015
Dove eravamo rimasti
[Trailer non ancora disponibile]

Les Revenants
Stagione 2 - Autunno 2015
Dove eravamo rimasti
Cosa ci aspetta:




Fanno il loro esordio

Hand of God - 4 settembre
Ron Perlman è un giudice corrotto che dopo un crollo psicofisico si convince di essere il giustiziere di Dio e inizia una personale battaglia contro il presunto colpevole della distruzione della sua famiglia, che ha stuprato la nuora e causato il tentato suicidio del figlio.
Vedovi di Sons of Anarchy, ritroverete Clay già tutto intero grazie ad Amazon.

The Bastard Executioner - 15 settembre
Vedovi di Sons of Anarchy, avete altro con cui consolarvi: la nuova serie storica di Kurt Sutter in cui è presente anche la sua mogliettina, alias Gemma. Ambientata nel XIV secolo, segue il ritorno alle armi di un soldato di re Edoardo I.

Blindspot - 21 settembre
Una donna si risveglia a Time Square ricoperta di tatuaggi e senza memoria, Sul suo corpo anche il nome di un agente dell'FBI, che con la sua squadra inizierà ad indagare sul caso.
Poliziesco sui generi, ma stuzzicante al punto giusto. Almeno per adesso.

Minority Report - 21 settembre
Siamo a 10 anni dagli fatti raccontati dal film, con la sezione di prevenzione degli omicidi chiusa. Ma uno dei preveggenti decide di collaborare con la polizia, in modo da placare le sue visioni.
Si preannuncia un flop.

Limitless - 22 settembre
La trama è come quella del film: un giovane prende una pillola miracolosa che ne amplia le facoltà mentali, che lo porteranno a collaborare con l'FBI (sì, ancora) per risolvere i casi più intricati. Bradley Cooper appare come guest star, Jennifer Carpenter torna in TV.

Scream Queens - 22 settembre
Nuova serie antologica di Murphy&Falchuk ambientata per la prima stagione in college dove un serial killer inizia a mietere le sue vittime.
Cast notevole (Emma Roberts, Abigail Breslin, Lea Michele, Jamie Lee Curtis) per una sicura dose di sangue e trash.

Heroes Reborn - 24 settembre
La serie era scemata pian piano fino ad annoiare, ora rinasce, ritrovando gran parte dei suoi eroi, ma anche una nuova generazione che si nasconde e fugge  dagli approfittatori e da chi cerca vendetta.
L'effetto nostalgia funzionerà?

The Grinder - 29 settembre
In una famiglia di soli avvocati, il protagonista è la pecora nera che dopo aver recitato la parte di avvocato in una serie televisiva, decide di intraprendere la professione tornando nella città natale.
Rob Lowe a guidare il cast.

Red Oakes - 9 ottobre
Arriva finalmente la stagione completa della serie Amazon di cui finora esisteva solo il pilot. Le possibilità di un nuovo cult sono alte vista l'ambientazione anni '80 e in un club del tennis, la tematica teen e la presenza di Craig Roberts amato in Submarine.

Ash vs Evil Dead - 31 ottobre
Creata da Sam Raimi, la serie richiama il personaggio di Evil Dead dai già esistenti film e videogiochi. C'è spazio anche per sempre amata Lucy Lawless.

Angel from Hell - 5 novembre
La strana amicizia fra Allison e il suo angelo custode Amy.
Comedy CBS sulla quale c'è da riporre qualche speranza.

The Man in the High Castle - 20 novembre
Serie Amazon tratta dal romanzo di Philip K. Dick.
In un 1962 alternativo, le forse dell'Asse hanno vinto la II Guerra Mondiale e dominano il mondo. Tre i protagonisti che cercheranno di cambiare le cose, indagando sul passato.

Biglietto, Prego! - Il Boxoffice del Weekend

Dopo quasi due settimane veneziane si ritorna alla normalità e si ritorna a fare i conti in tasca al cinema italiano.
Ci si aspettava qualcosa di più, c'è da ammetterlo, dalle nuove uscite, in particolare dalla Streep rocker che invece racimola gran poco fermandosi addirittura a metà classifica. Ci si aspettava di più anche dai Fantastici 4 che tanto fantastici non sono e sembrano confermare il declino dei film supereroici rimanendo sotto la soglia del milione. Inarrestabili quindi i Minions gialli che restano stabili in testa, mentre dal Lido, fa capolino infondo a tutti Bellocchio, con un risultato comunque non esaltante.


I dettagli:

1 Minions
week-end € 2.668.177 (totale: 19.760.468)

2 Fantastic 4 - I fantastici quattro
week-end € 913.926 (totale: 913.926)

3 Città di carta
week-end € 644.433 (totale: 2.443.573)

4 Dragon Ball Z - La resurrezione di 'F'
week-end € 519.629 (totale: 519.629)

5 Dove eravamo rimasti
week-end € 364.972 (totale: 364.972)

6 No Escape - Colpo di Stato
week-end € 332.757 (totale: 332.757)

7 Self/less
week-end € 311.603 (totale: 311.603)

8 Mission: Impossible - Rogue Nation
week-end € 311.534 (totale: 5.258.058)

9 Southpaw - L'ultima sfida
week-end € 250.542 (totale: 1.080.204)

10 Sangue del mio sangue
week-end € 172.383 (totale: 195.460)

13 settembre 2015

Venezia 72 - Riflessioni Finali

E' finita.
Anche per questo 2015 la stancante, sfinente ma piena di sorprese edizione del Festival di Venezia chiude i battenti tra la delusione dei premi assegnati dalla giuria presieduta da Cuaròn e la certezza invece di quelli assegnati personalmente.
E' il momento quindi di fare un bilancio, e nonostante tutto non può che essere positivo visto che a differenza dello scorso anno in cui trovare Il Leone di Caffè tra i film in concorso non è stato molto semplice, il livello di quest'anno dove a parte qualche caduta e qualche presenza che resta inspiegabile (The Endless River? Looking for Grace? carini a tratti, sì, ma più adatti ad Orizzonti), ci si è trovati di fronte a titoli che avevano il loro peso e il loro valore, importante.


Tanti forse troppi, invece, i film presentati fuori concorso, che soprattutto nei primi quattro giorni del Festival hanno costretto ad un tour de force non indifferente, lasciando così in disparte -per mancanza di tempo e bisogno di uno stacco- quelli appartenenti alle sezioni parallele: un addensamento per la maggior parte americano, un tacito accordo con la stampa estera e con le star internazionali per farle arrivare fresche e in tempo a Toronto.
Da lunedì infatti il Lido si è svuotato, lasciando ai Paesi "minori" il compito di intrattenere, cosa comunque riuscita, anche se le stelle da red carpet hanno latitato, lasciando fan in sgomento per l'assenza di Pattinson o a chiedersi chi sarebbe sfilato in quella serata.
E a proposito di sfilate, Johnny Depp è senza ombra di dubbio stato il vero tormentone dell'edizione, con battute sulla sua forma fisica che si sono sprecate, mentre personalmente gli ormoni sono ribolliti alla vista (su grande schermo e dal vivo) di Matthias Schoenaerts.


E se quegli americani o inglesi o canadesi, hanno portato pellicole solide e tese, i vincitori morali sono i francesi che hanno saputo arricchire con la loro grazia e il loro fascino declinato a una commedia dolceamara (L'hermine, Marguerite ma anche Lolo nelle Giornate degli Autori), mentre i nostri quattro moschettieri che hanno raccolto fischi ma anche stelline da quella stessa stampa che in sala ululava come un lupo, si è fatta valere, dimostrando coraggio, anche nello sbagliare, dimostrando di volersi rinnovare con gli inserti artistoidi di Per amor vostro, con uno stile sorrentiniano personale in L'attesa, con quell'estate rock che si sente addosso e che devia verso il giallo di A bigger splash e infine con un episodio doppio, tra vecchio e nuovo, in Sangue del mio sangue: registi che non stanno fermi, non si ancorano al passato, ma a loro modo provano altre strade, magari perdendosi, certo.
Sempre pesanti invece le tematiche proposte dal vicino ed estremo oriente, con pellicole che mai come quest'anno hanno rappresentato un giro intorno al mondo del disagio, tra follie, stupri, omicidi, prostituzione, povertà. E lo stesso discorso vale per il sud America, che si è portato a casa ben due premi, tra l'altro fra i più importanti.
Arrivata al terzo anno di esperienza maturata, Venezia sa sempre stupire, soprattutto per quanto riguarda il meteo: no, arrivata al terzo anno devo ancora capire come predisporre la valigia visto che il freddo c'è stato ma accompagnato dal sole, visto che il vento ha sferzato la spiaggia e il red carpet nonostante le belle giornate e che i tanto annunciati temporali si sono visti il tempo di una mattinata, tanto da graziare poi con un doppio arcobaleno che ha intasato Instagram.
Perlomeno l'esperienza è servita all'organizzazione, con i tempi calcolati ma giusti per scrivere e aggiornare il blog anche dalla natura, e alla fredda (in termini di clima -aria condizionata docet- e di umore) sala stampa, il movie village è stata un'alternativa decisamente vincente e rilassante.


Ringraziando la simpaticissima Elisa di Cooking Movies che da lunedì è stata compagna di visioni disagianti e di lunghe chiacchierate all'ombra di uno spritz o davanti a un piatto di cibo anche un po' desolante, non resta che darci appuntamento al prossimo 31 agosto, quando Venezia riaccenderà le luci della ribalta, srotolerà nuovamente il tappetto rosso e ci servirà tanto di quel cinema da rimanere sazi, da rimanere estasiati.


12 settembre 2015

Venezia 72 - I Vincitori

Effetto sorpresa, anche quest'anno.
La giuria ha stupito tutti consegnando il Leone d'Oro al film venezuelano che nella mia personale classifica sta nei film sconsigliati: troppo il disagio, troppa la pesantezza, troppa la bruttura. 
C'era di meglio, senz'altro, e vedere a bocca asciutta film meritevoli come 11 minuti o The Danish Girl o L'attesa spiace, soprattutto visto che pure quel mattone di Abluka l'ha spuntata.
Non resta che consolarsi con il premio a Charlie Kaufman e Duke Johnson, e quello per Fabrice Luchini, che anche se ha battuto Christopher Plummer e Eddie Redmayne se lo merita tutto.
Come sempre, poco contano le parole o le polemiche, lasciamo giudicare il pubblico, sperando che almeno grazie a questi premi, questi film arrivino, tutti, nelle sale.


Via con le varie categorie:

Premio Speciale della Giuria
Abluka di Emin Alper

Miglior Sceneggiatura
L'hermine di Christian Vincent

Premio Marcello Mastroianni al miglior attore esordiente
Abraham Attah per Beasts of No Nation

Coppa Volpi miglior interpretazione maschile
Fabrice Luchini per L'hermine

Coppa Volpi miglior interpretazione femminile
Valeria Golino per Per amor vostro


Gran Premio della Giuria
Anomalisa di Charlie Kaufman e Duke Johnson

Leone d'Argento per la miglior regia
El Clan di Pablo Trapero

Leone d'Oro
Desde Allà di Lorenzo Vigas
[QUI la recensione]




E ora tutti i premi collaterali:

Premio Orizzonti Miglior Film
Free in deed di Jake Mahaffy

Premio Orizzonti Miglior Regia
Brady Corbet per Childhood of a Leader 

Premio Speciale della Giuria Orizzonti
Boi Neon (Neon Bull) di Gabriel Mascaro

Premio Orizzonti Miglior Attore
Dominique Leborne per Tempete 

Premio Orizzonti Miglior Cortometraggio
Belladonna di Dubravka Turić

Premio Luigi de Laurentiis Miglior Opera Prima
The Childhood of a Leader di Brady Corbet

Miglior film restaurato
Salò e le 120 giornate di Sodoma di Pierpaolo Pasolini

Premio Venezia Classici per il miglior documentario sul cinema
The 1000 eyes of Dr Maddin di Yves Montmayeur

Premio FIPRESCI
Miglior film Venezia 72
Sangue del mio sangue di Marco Bellocchio

Premio SIGNIS
Beixi Moshuo di Liang Zhao
Menzione speciale L'attesa di Piero Messina

Leoncino d'Oro Agiscuola per il Cinema
Birdman di Alejándro G. Iñárritu
Segnalazione Cinema for UNICEF Hungry Hearts di Saverio Costanzo

Premio Francesco Pasinetti
Miglior film 
Non essere cattivo di Claudio Caligari
Migliori interpretazioni
Valeria Golino (Per amor vostro di Giuseppe M. Gaudino) e Luca Marinelli (Non essere cattivo di Claudio Caligari)
Premio Speciale
La Prima Luce di Vincenzo Marra

Premi Pasinetti Speciali
Per la regia a Saverio Costanzo (Hungry Hearts – VENEZIA 71)
Protagonista e Produttore Pierfrancesco Favino, (Senza nessuna pietà – ORIZZONTI)
Per il film di Ivano De Matteo (I nostri ragazzi - GIORNATE DEGLI AUTORI)

Premio Queer Lion
The Danish Girl di Tom Hoopper

Premio Arca CinemaGiovani
Miglior film in concorso: Abluka (Frenzy) di Emin Alper
Miglior film italiano a Venezia: Pecore in erba di Alberto Caviglia
 
Premio FEDIC
Non essere cattivo di Claudio Caligari
Menzione Fedic – Il Giornale del Cibo all’opera che propone la scena più significativa legata al cibo e all’alimentazione: L’attesa di Piero Messina
Premio Fondazione Mimmo Rotella
a Alexander Sokurov per Francofonia
Premio Speciale a Johnny Depp e al regista Terry Gilliam
 
Future Film Festival Digital Award
a Anomalisa di Charlie Kaufman e Duke Johnson
 
Premio P. Nazareno Taddei
Marguerite di Xavier Giannoli
 
Premio Lanterna Magica (CGS)
Blanka di Kohki Hasei
 
Premio Open
alla regista Carlotta Cerquetti per Harry’s Bar
 
Premio Lina Mangiacapre
a Laurie Anderson per Heart of a Dog
 
Mouse d’Oro
Mouse d’oro a Rabin, the last day di Amos Gitai
Mouse d’argento a Spotlight di Tom McCarthy
 
Premio Gillo Pontecorvo - Arcobaleno Latino
Non essere cattivo di Claudio Caligari
 
PREMIO INTERFILM
Wednesday, May 9 di Vahid Jalilvand
 
Premio Giovani Giurati del Vittorio Veneto Film Festival
Remember di Atom Egoyam
Menzione speciale per 11 minut (11 Minutes) di Jerzy Skolimowski
 
Premio Cinematografico “Civitas Vitae prossima”
a Alberto Caviglia per Pecore in erba
 
Premio Green Drop
Beixi moshuo (Behemoth) di Liang Zhao
 
Premio Soundtrack Stars
A Bigger Splash di Luca Guadagnino
Equals di Drake Doremus
Premio alla carriera a Nicola Piovani
Premio Schermi di Qualità – Carlo Mazzacurati
Non essere cattivo di Claudio Caligari
 
Premio Europa Cinemas Label
Miglior film europeo della sezione Giornate degli Autori: À peine j’ouvre les yeux (As I Open my Eyes) di Leyla Bouzid
 
Premi Fedeora
Giornate degli Autori
Miglior Film: Underground Fragrance di Pengfei
Miglior regista esordiente: Ruchika Oberoi per Island City
Miglior attrice esordiente: Ondina Quadri per Arianna
 
Settimana Internazionale della Critica
Miglior Film: Kalo Pothi di Bahadur Bham Min
Miglior fotografia: Benthey Dean per Tanna
 
Miglior Film europeo del concorso Venezia 72
Francofonia di Alexander Sokurov
 
Premio Human Rights Nights
Rabin, the last day di Amos Gitai
 
Premio AssoMusica “Ho visto una Canzone”
al brano A cuor leggero di Riccardo Sinigallia, tratto dal film Non Essere Cattivo di Claudio Caligari.
 
Premio di critica sociale “Sorriso diverso Venezia 2015”
Miglior film italiano a Non essere cattivo di Claudio Caligari
Miglior film straniero a Blanka di Kohki Hasei
 
Premio Amnesty International Italia “ Il cinema per i diritti umani”
Visaaranai (Interrogation) di Vetri Maaran
 
Premio CITC – UNESCO 2015
Beasts of No Nation di Cary Fukunaga
 
Premio NuovoImaie Talent Award
Miglior attrice italiana esordiente: Ondina Quadri in Arianna di Carlo Lavagna
Miglior attore italiano esordiente: Alessandro Borghi in Non essere cattivo di Claudio Caligari
 
Premio Best Innovative Budget
A Bigger Splash di Luca Guadagnino