Mondo Serial
Ero la prima ad essere scettica.
Da una parte gli 883, che come potevano meritarsi una serie tutta loro? Perché loro, perché questo continuo andare a scavare nella memoria cercando di raccontare icone pop anzitempo?
Qualcuno lo ricorda il film dedicato a Gianna Nannini?
Dall'altra parte, la formula Groenlandia che di queste storie pop, più o meno conosciute, si nutre.
Sydney Sibilia dopo la sua Trilogia aveva già raccontato la storia di Erry e di Giorgio Rosa, e con Matteo Rovere ha prodotto quella su Riccardo Schicchi mentre nella serialità c'è stato spazio anche per Lidia Poët e Rocco Siffredi e non ultimo il caso Avetrana che tanto ha fatto discutere.
È un cinema molto più giovane, una produzione più rischiosa che sa di poter contare su storie pop per poi produrre anche storie più fosche (Il Primo Re, Mondocane, Delta, per dire) e che con queste pagine più o meno conosciute di storia italiana cerca di far leva sulla nostra nostalgia ma anche di raccontare l'Italia, oltre quelle figure.
Uno svecchiamento -anche se ad opera di 40enni- necessario nel nostro cinema ancorato ai soliti nomi (Sorrentino/Garrone) e il poco spazio lasciato ai pesci piccoli.