Dopo l'epifania, tutte le feste sono andate via?
Non al cinema, dove i buoni titoli non mancano.
Non nelle piattaforme dove non avevo ancora segnalato film importanti:
Taika Waititi dopo parentesi in TV e sui red carpet, torna dietro la macchina da presa e lo fa con una storia buffa e strana.
Quella della squadra di calcio delle Isole Samoa che sogna non tanto di partecipare ai Mondiali, quanto di segnare almeno un gol.
Con un ufficialmente rinato Michael Fassbender.
Non solo remake del film, ma anche adattamento del musical che solca i palchi di Broadway.
Versione aggiornata e corretta di una commedia cult, con Angourie Rice, Auli'i Cravalho, Avantika Vandanapu, Bebe Wood e Reneé Rapp.
Io mi tengo stretta la versione originale, scoperta da poco.
Pietro Castellitto continua ad avere un bersaglio sulla schiena.
Al suo secondo film, alza il tiro, raccontando una Roma di piccoli criminali e di borghesi annoiati, in una sorrentiniata non sempre riuscita.
La Società della Neve - su Netflix
Candidato spagnolo agli Oscar e film più visto su Netflix delle ultime settimane, il film di Bayona riporta in auge uno trauma di noi bambini degli anni '90.
Lo ricordate Alive? Si parla ancora del volo 571 precipitato nelle Ande e di come i pochi sopravvissuti ce l'hanno fatta.
Lo vedrò, ma con calma.
Con colpevole ritardo sto recuperando la premiatissima Schitt's Creek, serie creata e scritta e diretta da Daniel Levy.
Ora fa il suo esordio in un film, raccontando del lutto di un vedovo, degli amici che cercano di aiutarlo, di come uscirne tra case chic a Londra e a Parigi.
Lo si vedrà presto.
Altra visione veneziana, un film delicato su due culture che si scontrano e su un altro lutto da elaborare.
La morte, in Giappone, fa meno paura, e Isabelle Huppert pure.
Mi aspettavo forse qualcosa di più, ma ne ho parlato
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L'ammutinamento del Caine - a noleggio sulle varie piattaforme
Ultima visione veneziana della settimana e ultimo film per il compianto William Friedkin.
Il budget ristretto si sente e si vede, l'impianto televisivo rischia di far fare qualche sbadiglio.
Ma non dimentico la serata in sua memoria, le parole che l'hanno accompagnato.
Leggo Jason Statham, e se non c'è Guy Ritchie alla regia so che posso solo aspettarmi un film fracassone e tuttazione evitabile.
Non aiutano i compari Josh Hutcherson e Jeremy Irons, alla ricerca di cachet facile.