Un film di punta non c'è per questa settimana, ma ci sono tanti piccoli film su cui scommettere nel segno della leggerezza.
Ovviamente non mancano i fondi del barile, siamo a fine maggio che si vuole pretendere?
Tuo, Simon
Film teen americano che però parla in modo nuovo e schietto di grandi rivelazioni.
Cast fresco al punto giusto (Nick Robinson, Katherine Langford, Jennifer Garner e Alexandra Shipp), per una visione che ci si concederà presto.
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La Truffa dei Logan
L'imprevedibile Soderbergh torna a parlare di truffe e doppi giochi, questa volta ambientati negli adrenalinici box delle gare di corsa.
Cast di tutto rispetto che comprende Channing Tatum, Adam Driver, Riley Keough, Katie Holmes, Hilary Swank e Daniel Craig, per un po' di azione e leggerezza.
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End of Justice - Nessuno è innocente
Film processuale che ha regalato a Denzel Washington la nomination agli Oscar ma che fin troppo americano, fin troppo processuale, convince poco.
Se ne parlerà presto.
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Lazzaro Felice
Dopo il trionfo a Cannes dove è stato premiato per la miglior sceneggiatura, il film di Alice Rohrwacher arriva nei cinema.
Nonostante la paura verso una certa pesantezza, lo si vedrà.
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L'arte della fuga
Quelle commedia romantiche e leggere francesi a cui difficilmente si dice di no. Si parla di tre fratelli e delle loro non perfette relazioni amorose, e ci si butta.
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The Strangers - Prey at Night
Classico horror à la Funny Games, con cattivi sadici e anonimi contro una famiglia impaurita.
Per amanti dei brividi facili.
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Resina
Una piccola comunità, con il suo piccolo coro di voci maschili, viene scossa dall'arrivo di un'insegnante giovane e carina, il primo, di altri cambiamenti.
Lo scontro fra diversi in mezzo alla natura, che anche se potenzialmente pesante, sa incuriosire.
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Anna
Quei film socialmente impegnati -nel caso specifico la tratta delle donne in Thailandia- ma che poco ispirano. Soprattutto per la stagione.
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Prigioniero della mia libertà
Dramma giudiziario nostrano che sa di pesantezza fin dal titolo, fin dalla locandina.
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31 maggio 2018
30 maggio 2018
Virgin Mountain
E' già Ieri -2015-
Fusi è un bambinone di 42 anni.
Ancora vive con la madre e con i saltuari amanti che questa si porta in casa, ancora gioca alla guerra, con ricostruzioni precise di campi di battaglia, ancora compra e prova macchinine elettriche.
È grande e grosso Fusi, ma sta comodo solo nella sua routine che comprende andare a lavoro, nell'aeroporto della città, andare ogni martedì a cenare al ristorante cinese, richiedere ogni sera una canzone speciale alla stazione radio, dove ormai ha fama di esperto.
Tutto questo, da solo.
Fusi è un bambinone di 42 anni.
Ancora vive con la madre e con i saltuari amanti che questa si porta in casa, ancora gioca alla guerra, con ricostruzioni precise di campi di battaglia, ancora compra e prova macchinine elettriche.
È grande e grosso Fusi, ma sta comodo solo nella sua routine che comprende andare a lavoro, nell'aeroporto della città, andare ogni martedì a cenare al ristorante cinese, richiedere ogni sera una canzone speciale alla stazione radio, dove ormai ha fama di esperto.
Tutto questo, da solo.
29 maggio 2018
13 Reasons Why - Stagione 2
Mondo Serial
[presenti SPOILER]
Meglio dirlo fin da subito: per me, questa seconda stagione non s'aveva da fare.
Lo dico nonostante la prima mi avesse coinvolto, convinto, lo dico nonostante i difetti ma soprattutto i pregi che quella prima stagione aveva, di parlare ai giovani e ai non più giovani dei problemi dei giovani, di aprire finestre e porte, di far scattare un dialogo, nonostante i cliché, nonostante i timori del parlare di suicidio e di stupro.
Come andare avanti, mi chiedevo?
Come continuare un discorso che sembrava chiuso, o quantomeno volutamente aperto perché un lutto non si supera mai, nemmeno conoscendo i 13 motivi per cui quella persona non c'è più?
[presenti SPOILER]
Meglio dirlo fin da subito: per me, questa seconda stagione non s'aveva da fare.
Lo dico nonostante la prima mi avesse coinvolto, convinto, lo dico nonostante i difetti ma soprattutto i pregi che quella prima stagione aveva, di parlare ai giovani e ai non più giovani dei problemi dei giovani, di aprire finestre e porte, di far scattare un dialogo, nonostante i cliché, nonostante i timori del parlare di suicidio e di stupro.
Come andare avanti, mi chiedevo?
Come continuare un discorso che sembrava chiuso, o quantomeno volutamente aperto perché un lutto non si supera mai, nemmeno conoscendo i 13 motivi per cui quella persona non c'è più?
28 maggio 2018
Il Lunedì Leggo - Philip Roth
Se n'è andato Philip Roth, se n'è andato lo scrittore che non è riuscito a vincere il Nobel, se n'è andato lo scrittore che se n'era andato in pensione, se n'è andato -soprattutto- lo scrittore che mi ha iniziato alla letteratura americana contemporanea.
È stato il primo, ed è stato quello che ha fatto scattare la scintilla verso famiglie disfunzionali, rapporti con i genitori opprimenti, sensi di colpa spiattellati in lunghe confessioni, personaggi irritabili e irritanti che diventano protagonisti a cui in fondo volere bene.
Se ora la mia libreria pullula di Franzen, di Foster Wallace, di DeLillo, di Safran Foer e di Eugenides, il merito è tutto suo.
Anzi, dovrei dire che il merito va al ragazzo di mia sorella dell'epoca -si parla di almeno 10 anni fa- già innamorato di Roth, che cercando di convincere lei alla lettura, convinse me.
Il Lamento di Portnoy, nei suoi eccessi, nelle sue non censure, lo ricordo ancora come un taglio alle sicurezze di un tempo, da lì a comprare per conto mio Pastorale Americana e conoscere Roth per quello che tutti considerano il suo capolavoro, il passo è stato brevissimo.
È stato il primo, ed è stato quello che ha fatto scattare la scintilla verso famiglie disfunzionali, rapporti con i genitori opprimenti, sensi di colpa spiattellati in lunghe confessioni, personaggi irritabili e irritanti che diventano protagonisti a cui in fondo volere bene.
Se ora la mia libreria pullula di Franzen, di Foster Wallace, di DeLillo, di Safran Foer e di Eugenides, il merito è tutto suo.
Anzi, dovrei dire che il merito va al ragazzo di mia sorella dell'epoca -si parla di almeno 10 anni fa- già innamorato di Roth, che cercando di convincere lei alla lettura, convinse me.
Il Lamento di Portnoy, nei suoi eccessi, nelle sue non censure, lo ricordo ancora come un taglio alle sicurezze di un tempo, da lì a comprare per conto mio Pastorale Americana e conoscere Roth per quello che tutti considerano il suo capolavoro, il passo è stato brevissimo.
27 maggio 2018
La Domenica Scrivo - LaMiaQuercia
C'era una volta una piccola ghianda.
Se ne stava da sola, sotto la sua quercia madre, in attesa del suo destino.
Mangiata dai topi?
Da un raro scoiattolo?
Capace di germogliare e crescere come quercia pure lei?
Arrivò però un professore decidendo per quel destino: sarebbe stata consegnata alle cure di un'alunna, piantata in un semplice e quasi triste bicchiere di plastica bianco, aspettando e sperando in un germoglio. Parte di una lezione, quindi, di quei cicli vitali spiegati e illustrati e ora pure dimostrati.
Con lei, altre 20 ghiande, chiamate allo stesso compito, curate in modo distratto o attento a seconda dei casi, dal proprio alunno.
Passano i giorni, e la piccola ghianda germoglia. È fra le poche a farlo, in realtà, non si è arresa alle distrazioni, alla mancanza di acqua, a quel bicchiere di plastica bianco poco signorile.
E nella gioia che sente in quell'alunna, sente di aver trovato casa.
Se ne stava da sola, sotto la sua quercia madre, in attesa del suo destino.
Mangiata dai topi?
Da un raro scoiattolo?
Capace di germogliare e crescere come quercia pure lei?
Arrivò però un professore decidendo per quel destino: sarebbe stata consegnata alle cure di un'alunna, piantata in un semplice e quasi triste bicchiere di plastica bianco, aspettando e sperando in un germoglio. Parte di una lezione, quindi, di quei cicli vitali spiegati e illustrati e ora pure dimostrati.
Con lei, altre 20 ghiande, chiamate allo stesso compito, curate in modo distratto o attento a seconda dei casi, dal proprio alunno.
Passano i giorni, e la piccola ghianda germoglia. È fra le poche a farlo, in realtà, non si è arresa alle distrazioni, alla mancanza di acqua, a quel bicchiere di plastica bianco poco signorile.
E nella gioia che sente in quell'alunna, sente di aver trovato casa.
26 maggio 2018
Il Posto
Tributo a Ermanno Olmi
Se n'è andato lo scorso 7 maggio, Ermanno Olmi.
Regista che -purtroppo- solo poche volte ho incrociato.
Colpa di quel nome, di quel cinema, che ingiustamente si definisce vecchio, lento, diverso dai tempi veloci di oggi, dalle sceneggiature piene -di dialoghi, di azione- a cui sono abituata.
L'ho approcciato per un'altra commemorazione, quella a Bud Spencer, e di Cantando dietro i paraventi mi aveva colpito proprio lui, vecchio saggio capitano e cantastorie, e quella inazione inaspettata per un film su una piratessa.
L'ho approcciato al cinema, con quel torneranno i prati che girato fra le mie e le sue montagne, raccontava la guerra -la I Mondiale- in tutta la sua insensatezza.
Oggi, invece, lo approccio con il film che diede slancio alla sua carriera, il suo secondo, vincitore a Venezia del Premio della Critica, e trovo un film che pur avendo 57 anni, pur avendo i suoi tempi, i pochi dialoghi, è quanto mai attuale, moderno.
Se n'è andato lo scorso 7 maggio, Ermanno Olmi.
Regista che -purtroppo- solo poche volte ho incrociato.
Colpa di quel nome, di quel cinema, che ingiustamente si definisce vecchio, lento, diverso dai tempi veloci di oggi, dalle sceneggiature piene -di dialoghi, di azione- a cui sono abituata.
L'ho approcciato per un'altra commemorazione, quella a Bud Spencer, e di Cantando dietro i paraventi mi aveva colpito proprio lui, vecchio saggio capitano e cantastorie, e quella inazione inaspettata per un film su una piratessa.
L'ho approcciato al cinema, con quel torneranno i prati che girato fra le mie e le sue montagne, raccontava la guerra -la I Mondiale- in tutta la sua insensatezza.
Oggi, invece, lo approccio con il film che diede slancio alla sua carriera, il suo secondo, vincitore a Venezia del Premio della Critica, e trovo un film che pur avendo 57 anni, pur avendo i suoi tempi, i pochi dialoghi, è quanto mai attuale, moderno.
25 maggio 2018
Montparnasse - Femminile Singolare
Andiamo al Cinema
Ce l'hanno venduta come una commedia.
Come i goffi tentativi di una goffa ragazza di sopravvivere a Parigi, ai lavori precari, all'amore che non la vuole più.
In realtà è meglio dirlo fin da subito: Montparnasse non è una commedia, non ne ha né il ritmo né i toni, e anche se quella protagonista goffa e strana lo è, quello che affronta sta molto più dalle parti del dramma.
Vero, non sembra così drammatico dover affrontare la fine di un amore, il ritrovarsi soli in una città grande come Parigi che però si ha abbandonato da anni, cercare e trovare lavori temporanei -tra babysitter e commessa- ma è drammatico non essere più una giovane donna, o esserlo ma sentirsi molto più vicina ai 40 anni che ai 30, trovarsi sola, ma sola davvero, senza amici, senza confidenti, con troppe porte sbattute in faccia.
Ce l'hanno venduta come una commedia.
Come i goffi tentativi di una goffa ragazza di sopravvivere a Parigi, ai lavori precari, all'amore che non la vuole più.
In realtà è meglio dirlo fin da subito: Montparnasse non è una commedia, non ne ha né il ritmo né i toni, e anche se quella protagonista goffa e strana lo è, quello che affronta sta molto più dalle parti del dramma.
Vero, non sembra così drammatico dover affrontare la fine di un amore, il ritrovarsi soli in una città grande come Parigi che però si ha abbandonato da anni, cercare e trovare lavori temporanei -tra babysitter e commessa- ma è drammatico non essere più una giovane donna, o esserlo ma sentirsi molto più vicina ai 40 anni che ai 30, trovarsi sola, ma sola davvero, senza amici, senza confidenti, con troppe porte sbattute in faccia.
24 maggio 2018
Silenzio in Sala - Le Uscite al Cinema del 24 Maggio
Il ciclone Star Wars monopolizzerà il cinema?
Probabile.
Ma per fortuna escono almeno due-tre titoli più piccoli ma non per questo meno grandi, dopo un giro in una galassia lontana lontana da segnare un giro in Francia e uno a Cuba... fatto?
Solo: A Star Wars Story
Secondo spin-off all'interno della nuova saga di Guerre Stellari, primo ufficiale prequel riguardante un personaggio storico: Han Solo.
Aspettative altissime, anche se ridimensionate visto il proggeto. Cast -ovviamente- all stars: Alden Ehrenreich, Woody Harrelson, Emilia Clarke, Donald Glover, Thandie Newton tra gli altri.
Trailer
Mektoub My Love - Canto Uno
È stato il mio Leone di Caffè dell'ultimo Festival di Venezia e solo per questo dovreste correre a vederlo. In realtà anche perché è un ritratto pieno di amore, passione e calore sull'amore, la giovinezza, l'estate e il cinema, che richiede il suo tempo, siete avvertiti.
Potete leggere QUI quanto ne ho scritto ancora affascinata.
Montparnasse - Femminile Singolare
Paula arriva a Parigi per riconquistare il suo vecchio amore, ma dovrà fare i conti con il caos della città e quello che si porta dentro.
La commedia francese che sembra fare per me.
Trailer
La Terra di Dio
Film britannico quanto mai serioso in cui i diversi si scontrano: uno scontroso ragazzo di campagna e il migrante che lo aiuta per una stagione alla fattoria di famiglia. Non c'è aria di leggerezza ma potrebbe valere come visione fuori stagione.
Trailer
Sergio & Sergei - Il professore e il cosmonauta
Un Sergio è nello spazio, impossibilitato a tornare sulla Terra, un altro è nella Cuba prossima al collasso post-comunista. Si aiuteranno a vicenda, via radio.
Situazione paradossale ma che mette una certa curiosità.
Trailer
Hotel Gagarin
Claudio Amendola, Luca Argentero, Giuseppe Battiston, Barbora Bobulova, Silvia D'Amico chiusi in un hotel in Armenia dove dovrebbero girare un film, bloccato però dalla produzione.
Il sogno di tutti? Purtroppo no.
Trailer
Stato di Ebbrezza
Il mondo delle stand-up comedy e il suo lato più tragico. Peccato che sul palco non ci sia la meravigliosa Mrs. Maisel e il film sia di quelli seriosissimi italiani.
Anche no.
Trailer
Nobili Bugie
Facciamo che basta la pessima locandina a parlare di questa presunta commedia su nobili decaduti?
Facciamo di sì.
Trailer
La Settima Onda
Anche qui la locandina non promette certo bene e nemmeno la storia di un uomo indebitato e stanco della vita che incontra un regista.
Se ci sono voluti tre anni a farlo uscire ci sarà un perchè.
Trailer
Rudy Valentino
E di nuovo: pessima locandina, probabile pessima produzione in costume a raccontarci il ritorno nel paese d'origine del bel Rodolfo.
Anche no.
Trailer
Parasitic Twin
Quegli horror nostrani che sarebbe meglio evitare. Di vedere, di distribuire.
Trailer
Probabile.
Ma per fortuna escono almeno due-tre titoli più piccoli ma non per questo meno grandi, dopo un giro in una galassia lontana lontana da segnare un giro in Francia e uno a Cuba... fatto?
Solo: A Star Wars Story
Secondo spin-off all'interno della nuova saga di Guerre Stellari, primo ufficiale prequel riguardante un personaggio storico: Han Solo.
Aspettative altissime, anche se ridimensionate visto il proggeto. Cast -ovviamente- all stars: Alden Ehrenreich, Woody Harrelson, Emilia Clarke, Donald Glover, Thandie Newton tra gli altri.
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Mektoub My Love - Canto Uno
È stato il mio Leone di Caffè dell'ultimo Festival di Venezia e solo per questo dovreste correre a vederlo. In realtà anche perché è un ritratto pieno di amore, passione e calore sull'amore, la giovinezza, l'estate e il cinema, che richiede il suo tempo, siete avvertiti.
Potete leggere QUI quanto ne ho scritto ancora affascinata.
Montparnasse - Femminile Singolare
Paula arriva a Parigi per riconquistare il suo vecchio amore, ma dovrà fare i conti con il caos della città e quello che si porta dentro.
La commedia francese che sembra fare per me.
Trailer
La Terra di Dio
Film britannico quanto mai serioso in cui i diversi si scontrano: uno scontroso ragazzo di campagna e il migrante che lo aiuta per una stagione alla fattoria di famiglia. Non c'è aria di leggerezza ma potrebbe valere come visione fuori stagione.
Trailer
Sergio & Sergei - Il professore e il cosmonauta
Un Sergio è nello spazio, impossibilitato a tornare sulla Terra, un altro è nella Cuba prossima al collasso post-comunista. Si aiuteranno a vicenda, via radio.
Situazione paradossale ma che mette una certa curiosità.
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Hotel Gagarin
Claudio Amendola, Luca Argentero, Giuseppe Battiston, Barbora Bobulova, Silvia D'Amico chiusi in un hotel in Armenia dove dovrebbero girare un film, bloccato però dalla produzione.
Il sogno di tutti? Purtroppo no.
Trailer
Stato di Ebbrezza
Il mondo delle stand-up comedy e il suo lato più tragico. Peccato che sul palco non ci sia la meravigliosa Mrs. Maisel e il film sia di quelli seriosissimi italiani.
Anche no.
Trailer
Nobili Bugie
Facciamo che basta la pessima locandina a parlare di questa presunta commedia su nobili decaduti?
Facciamo di sì.
Trailer
La Settima Onda
Anche qui la locandina non promette certo bene e nemmeno la storia di un uomo indebitato e stanco della vita che incontra un regista.
Se ci sono voluti tre anni a farlo uscire ci sarà un perchè.
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Rudy Valentino
E di nuovo: pessima locandina, probabile pessima produzione in costume a raccontarci il ritorno nel paese d'origine del bel Rodolfo.
Anche no.
Trailer
Parasitic Twin
Quegli horror nostrani che sarebbe meglio evitare. Di vedere, di distribuire.
Trailer
23 maggio 2018
Parigi a Piedi Nudi
Andiamo al Cinema
Poteva essere la commedia perfetta per me, gli elementi c'erano tutti:
- una vecchietta che si perdeva e scappava dal futuro in ospizio,
- la strana nipote canadese, che a Parigi non era mai stata e che parte per cercarla,
- l'incontro fortuito o sfortunato con un senzatetto che sembra avere e sapere troppo di quella zia e di quella nipote, con un pizzico d'amore che inevitabilmente nasce.
Insomma, per un'amante di Parigi, dei vecchietti e dell'amore come me, tutto sembrava perfetto.
Poteva essere la commedia perfetta per me, gli elementi c'erano tutti:
- una vecchietta che si perdeva e scappava dal futuro in ospizio,
- la strana nipote canadese, che a Parigi non era mai stata e che parte per cercarla,
- l'incontro fortuito o sfortunato con un senzatetto che sembra avere e sapere troppo di quella zia e di quella nipote, con un pizzico d'amore che inevitabilmente nasce.
Insomma, per un'amante di Parigi, dei vecchietti e dell'amore come me, tutto sembrava perfetto.
22 maggio 2018
UnReal - Stagione 3
Mondo Serial
Anche se la seconda stagione mostrava più di una debolezza e soprattutto più di una ripetizione, al trash sano e intelligente non si può dire di no.
Che poi, se son riuscita a finire l'ultima stagione di Scandal, che sarà mai tornare a vedere UnReal?
E infatti, questo nuovo anno ad Everlasting dà le sue soddisfazioni, con alcune relazioni e alcuni ingranaggi che non cambiano e ci si ostina a mantenere, ma anche con qualche apprezzatissima novità al passo con i tempi.
La vera rivoluzione non riguarda infatti l'ennesimo ritorno di Rachel come producer dopo l'ennesimo tentativo di rehab e disintossicazione psicologica verso quel mondo finto che è la TV e chi la fa, ma riguarda il protagonista del reality stesso. Non più uno scapolo d'oro, bello e impossibile, amato da tutte e che tutte si contendono, ma una donna, intelligente, astuta, ricca e coscienziosa, che deve scegliere fra scapoli più o meno dorati e dotati di intelligenza, il suo futuro marito.
Una piccola rivoluzione, che vuole nella mente di Rachel e della sempre gracchiante Quinn, essere un messaggio per il pubblico del reality: mostrare una donna che sa quel che vuole, intelligente più di quegli uomini, e indipendente nelle sue scelte.
Ovviamente, non tutto filerà liscio.
Anche se la seconda stagione mostrava più di una debolezza e soprattutto più di una ripetizione, al trash sano e intelligente non si può dire di no.
Che poi, se son riuscita a finire l'ultima stagione di Scandal, che sarà mai tornare a vedere UnReal?
E infatti, questo nuovo anno ad Everlasting dà le sue soddisfazioni, con alcune relazioni e alcuni ingranaggi che non cambiano e ci si ostina a mantenere, ma anche con qualche apprezzatissima novità al passo con i tempi.
La vera rivoluzione non riguarda infatti l'ennesimo ritorno di Rachel come producer dopo l'ennesimo tentativo di rehab e disintossicazione psicologica verso quel mondo finto che è la TV e chi la fa, ma riguarda il protagonista del reality stesso. Non più uno scapolo d'oro, bello e impossibile, amato da tutte e che tutte si contendono, ma una donna, intelligente, astuta, ricca e coscienziosa, che deve scegliere fra scapoli più o meno dorati e dotati di intelligenza, il suo futuro marito.
Una piccola rivoluzione, che vuole nella mente di Rachel e della sempre gracchiante Quinn, essere un messaggio per il pubblico del reality: mostrare una donna che sa quel che vuole, intelligente più di quegli uomini, e indipendente nelle sue scelte.
Ovviamente, non tutto filerà liscio.
21 maggio 2018
Il Lunedì... Comedy: Flowers
Nemmeno questo lunedì si legge, complice un viaggio che ha rimescolato i tempi, causa un appartamento da svuotare che ha preso spazio.
Ma, per dimenticare la fatica, si ride, e si ride in modo strano, con una comedy inglese al 100% e il suo umorismo tipicamente british.
Protagonisti i Flowers, famiglia strana e atipica che vive in un cottage claustrofobico nel mezzo della campagna inglese.
Ma, per dimenticare la fatica, si ride, e si ride in modo strano, con una comedy inglese al 100% e il suo umorismo tipicamente british.
Protagonisti i Flowers, famiglia strana e atipica che vive in un cottage claustrofobico nel mezzo della campagna inglese.
20 maggio 2018
La Domenica Scrivo - Accumulare (di appartamenti da svuotare, di nuove vite che iniziano)
Da figlia di un'accumulatrice seriale, so bene che ogni oggetto ha una sua storia.
Succede però che un appartamento che ha 30 anni di vita e di vite dentro, lo devi svuotare all'improvviso. Se n'è stato al buio, vuoto, per anni, e ora una firma imminente, nuovi inquilini pronti ad entrarci, accelerano le cose.
Così, quell'appartamento che negli ultimi anni è stato un piccolo rifugio, una piccola caverna dei tesori dove recuperare un'intera cucina, per dire, con tanto di pentole e bicchieri, deve essere completamente svuotato.
E inizi, con gli immancabili giri in ecocentro, facendo selezione accurata e non, con una zia che aiuta e che accumulatrice non è, cercando compromessi e soprattutto logica. Inevitabile, in casi come questi.
Passi giorni dentro quell'appartamento, mentre un viaggio si avvicina, la firma pure, e decidi di tenere un po', di regalare il resto.
In questo modo, quegli oggetti che avevano una vita, rimasti in pachina e in attesa fino ad adesso, ne iniziano un'altra.
Succede però che un appartamento che ha 30 anni di vita e di vite dentro, lo devi svuotare all'improvviso. Se n'è stato al buio, vuoto, per anni, e ora una firma imminente, nuovi inquilini pronti ad entrarci, accelerano le cose.
Così, quell'appartamento che negli ultimi anni è stato un piccolo rifugio, una piccola caverna dei tesori dove recuperare un'intera cucina, per dire, con tanto di pentole e bicchieri, deve essere completamente svuotato.
E inizi, con gli immancabili giri in ecocentro, facendo selezione accurata e non, con una zia che aiuta e che accumulatrice non è, cercando compromessi e soprattutto logica. Inevitabile, in casi come questi.
Passi giorni dentro quell'appartamento, mentre un viaggio si avvicina, la firma pure, e decidi di tenere un po', di regalare il resto.
In questo modo, quegli oggetti che avevano una vita, rimasti in pachina e in attesa fino ad adesso, ne iniziano un'altra.
19 maggio 2018
Dogman
Andiamo al Cinema
Un quartiere sporco e squallido che sembra un set western sul lungomare di periferia.
Un presente che sembra un passato di crisi e di povertà generale, nonostante i viaggi, i sogni.
Un protagonista che fisicamente protagonista non potrebbe essere, e nemmeno caratterialmente: troppo buono, troppo ingenuo, troppo debole, Marcello.
Ma, come tutto, è solo una faccia della medaglia.
Un quartiere sporco e squallido che sembra un set western sul lungomare di periferia.
Un presente che sembra un passato di crisi e di povertà generale, nonostante i viaggi, i sogni.
Un protagonista che fisicamente protagonista non potrebbe essere, e nemmeno caratterialmente: troppo buono, troppo ingenuo, troppo debole, Marcello.
Ma, come tutto, è solo una faccia della medaglia.
18 maggio 2018
A Beautiful Day - You Were Never Really Here
Andiamo al Cinema
Torni a casa tardi, è stata una lunga giornata, hai fatto il tuo dovere, ripulito una vita, una stanza d'albergo, te stesso, e sei tornato a casa, da quella madre anziana che ancora ti fa ridere, ma che ti fa pure preoccuppare.
Inizi una nuova giornata scoprendo di non poterti più fidare del tuo contatto fidato, vieni ingaggiato per un nuovo lavoro, facile, almeno all'apparenza, veloce, e soprattutto ben retribuito. Inizi le ricerche, ti sfoghi contro della brutta gente e i loro brutti vizi, salvi quella giovane ragazza che devi salvare, e aspetti che arrivi qualcun altro a prenderla in custodia.
Ma qualcosa va storto.
Torni a casa tardi, è stata una lunga giornata, hai fatto il tuo dovere, ripulito una vita, una stanza d'albergo, te stesso, e sei tornato a casa, da quella madre anziana che ancora ti fa ridere, ma che ti fa pure preoccuppare.
Inizi una nuova giornata scoprendo di non poterti più fidare del tuo contatto fidato, vieni ingaggiato per un nuovo lavoro, facile, almeno all'apparenza, veloce, e soprattutto ben retribuito. Inizi le ricerche, ti sfoghi contro della brutta gente e i loro brutti vizi, salvi quella giovane ragazza che devi salvare, e aspetti che arrivi qualcun altro a prenderla in custodia.
Ma qualcosa va storto.
17 maggio 2018
Silenzio in Sala - Le Uscite al Cinema del 17 Maggio
Da martedì fa furore Deadpool, da oggi al cinema esce un Garrone quanti mai impegnato e impegnativo ma anche una lunga serie di commedie leggere leggere di ogni nazionalità.
Qualche consiglio, allora, è meglio darlo:
Deadpool 2
L'unico supereroe Marvel ad avermi travolto finora (diciamo pure l'unico che ho visto), torna alzando l'asticella e le aspettative. Questa volta, fra il pubblico pagante, ci sarò anch'io.
Trailer
Dogman
La vicenda -vera- de Er Canaro, nella Roma più sporca, più di periferia, quella quanto mai adatta a Garrone.
Il suo cinema respinge e spaventa, ma dopo il passaggio a Cannes, la visione è d'obbligo.
Trailer
Giù le mani dalle nostre figlie
La più classica commedia leggera americana, con cast leggero (Leslie Mann, John Cena), per genitori alle prese con figlie pronte a perdere la verginità.
A cervello spento.
Trailer
Parigi a piedi nudi
La più classica commedia romantica francese, con due opposti che si attraggono (un barbone e una nipote alla ricerca dell'anziana zia sparita nel nulla) con sullo sfondo, Parigi.
Che volere di più per un po' di leggerezza al femminile?
Trailer
Famiglia Allargata
Altra commedia francese, altri equivoci da sventare, con un single impenitente che si ritrova a condividere casa con una bella madre e i suoi due figli.
Più cliché, più leggerezza.
Trailer
Abracadabra
Commedia spagnola, su una coppia in crisi, un'ipnosi finita male, e gli anni '80 che tornano a far furore.
Leggerezza pure qui.
Trailer
They
La complessità della tematica gender, con un/una ragazzo/a che non sa in quale identità riconoscersi, ma la pubertà non può aspettare e con l'aiuto della sorella dovrà decidersi.
Piccolo film, che potrebbe essere una grande sorpresa
Trailer
Il codice del babbuino
Quei film italiani pesanti per temi e realizzazione, che escono in due copie e mai più si cercano.
Non è stagione per i noir, soprattutto se amatoriali.
Trailer
77 Giorni
Sono i giorni necessari per un ragazzo per attraversare l'altopiano tibetano ghiacciato di Changtang, diventando il primo a riuscirci in sella ad una bici. Un'impresa diventata ora un film cinese non propriamente allettante.
Trailer
Le meraviglie del mare
Documentario di Cousteau figlio, a raccontare e cercare di sensibilizzare ancora una volta sulle bellezze dei nostri oceani.
Trailer
Qualche consiglio, allora, è meglio darlo:
Deadpool 2
L'unico supereroe Marvel ad avermi travolto finora (diciamo pure l'unico che ho visto), torna alzando l'asticella e le aspettative. Questa volta, fra il pubblico pagante, ci sarò anch'io.
Trailer
Dogman
La vicenda -vera- de Er Canaro, nella Roma più sporca, più di periferia, quella quanto mai adatta a Garrone.
Il suo cinema respinge e spaventa, ma dopo il passaggio a Cannes, la visione è d'obbligo.
Trailer
Giù le mani dalle nostre figlie
La più classica commedia leggera americana, con cast leggero (Leslie Mann, John Cena), per genitori alle prese con figlie pronte a perdere la verginità.
A cervello spento.
Trailer
Parigi a piedi nudi
La più classica commedia romantica francese, con due opposti che si attraggono (un barbone e una nipote alla ricerca dell'anziana zia sparita nel nulla) con sullo sfondo, Parigi.
Che volere di più per un po' di leggerezza al femminile?
Trailer
Famiglia Allargata
Altra commedia francese, altri equivoci da sventare, con un single impenitente che si ritrova a condividere casa con una bella madre e i suoi due figli.
Più cliché, più leggerezza.
Trailer
Abracadabra
Commedia spagnola, su una coppia in crisi, un'ipnosi finita male, e gli anni '80 che tornano a far furore.
Leggerezza pure qui.
Trailer
They
La complessità della tematica gender, con un/una ragazzo/a che non sa in quale identità riconoscersi, ma la pubertà non può aspettare e con l'aiuto della sorella dovrà decidersi.
Piccolo film, che potrebbe essere una grande sorpresa
Trailer
Il codice del babbuino
Quei film italiani pesanti per temi e realizzazione, che escono in due copie e mai più si cercano.
Non è stagione per i noir, soprattutto se amatoriali.
Trailer
77 Giorni
Sono i giorni necessari per un ragazzo per attraversare l'altopiano tibetano ghiacciato di Changtang, diventando il primo a riuscirci in sella ad una bici. Un'impresa diventata ora un film cinese non propriamente allettante.
Trailer
Le meraviglie del mare
Documentario di Cousteau figlio, a raccontare e cercare di sensibilizzare ancora una volta sulle bellezze dei nostri oceani.
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16 maggio 2018
L'Isola dei Cani
Andiamo al Cinema
Hey, dico a te, hai sentito quel che dicono?
"No, cosa dicono?"
Dicono che Wes Anderson ce l'abbia fatta un'altra volta.
"A fare che?"
A creare la magia, a trovare il rigore e la perfezione ma pure tanto cuore, e tutto in plastilina.
A creare una storia originale e folle, a dargli vita, spezzettandola come sempre in capitoli, creando un intero mondo, per la precisione un futuro, e una Megasaki, dove i cani vengono banditi.
Troppo malati, troppo aggressivi, troppo... troppi. Già, incontrollabili.
Così il sindaco di Megasaki li mette al bando, li spedisce nell'isola adibita alla spazzatura e parte con la quarantena proprio dal suo cane, o meglio, da quello del suo pupillo, Spot.
Hey, dico a te, hai sentito quel che dicono?
"No, cosa dicono?"
Dicono che Wes Anderson ce l'abbia fatta un'altra volta.
"A fare che?"
A creare la magia, a trovare il rigore e la perfezione ma pure tanto cuore, e tutto in plastilina.
A creare una storia originale e folle, a dargli vita, spezzettandola come sempre in capitoli, creando un intero mondo, per la precisione un futuro, e una Megasaki, dove i cani vengono banditi.
Troppo malati, troppo aggressivi, troppo... troppi. Già, incontrollabili.
Così il sindaco di Megasaki li mette al bando, li spedisce nell'isola adibita alla spazzatura e parte con la quarantena proprio dal suo cane, o meglio, da quello del suo pupillo, Spot.
15 maggio 2018
Homeland - Stagione 7
Mondo Serial
Sono passati i tempi degli esordi in cui non si contavano le lodi, i premi, i milioni di spettatori, ma Homeland è ancora qua.
C'è da stupirsi, in tempi di in cui si cancella facile, in tempi mordi-e-fuggi che presto fan dimenticare la serie del momento.
Ma c'è da stupirsi soprattutto perchè Homeland è ancora qui, e ancora fa faville.
Magari non come in quegli esordi, ma riesce a mantenere incollato lo spettatore -me-, riesce soprattutto a cambiare e a evolvere, e a parlare di tempi attuali e recenti, senza pesare.
Va bene, va bene, lo scorso anno un po’ le vicende di Carrie & Co. avevano iniziato a scricchiolare, un inizio lento, l’incredulità a vedere sempre lei e sempre gli stessi nomi coinvolti in attentati, doppi giochi, giochi politici, ma ci si riprendeva, la storia, poi, riusciva a stare in piedi.
Al settimo anno, le cose migliorano ancora.
Sono passati i tempi degli esordi in cui non si contavano le lodi, i premi, i milioni di spettatori, ma Homeland è ancora qua.
C'è da stupirsi, in tempi di in cui si cancella facile, in tempi mordi-e-fuggi che presto fan dimenticare la serie del momento.
Ma c'è da stupirsi soprattutto perchè Homeland è ancora qui, e ancora fa faville.
Magari non come in quegli esordi, ma riesce a mantenere incollato lo spettatore -me-, riesce soprattutto a cambiare e a evolvere, e a parlare di tempi attuali e recenti, senza pesare.
Va bene, va bene, lo scorso anno un po’ le vicende di Carrie & Co. avevano iniziato a scricchiolare, un inizio lento, l’incredulità a vedere sempre lei e sempre gli stessi nomi coinvolti in attentati, doppi giochi, giochi politici, ma ci si riprendeva, la storia, poi, riusciva a stare in piedi.
Al settimo anno, le cose migliorano ancora.
14 maggio 2018
Il Lunedì... Comedy: Will & Grace s09 - Mozart in the Jungle s04
Will & Grace - Stagione 9
Come sempre, ero la prima ad essere titubante.
Riesumare così, dopo 12 anni dalla sua conclusione, per quanto imperfetta, bellissima, una comedy storica, poteva portare ad un disastro.
I tempi sbagliati, la carta nostalgia troppo facile, il tentativo da parte di attori poi non proprio decollati di guadagnare, ad avere la meglio rispetto a storia e dialoghi.
Invece mi sono dovuta ricredere, e subito.
L'obiettivo Will, Grace, Jack e Karen e i loro creatori l'hanno ben chiaro in mente: Make America Gay Again.
Come sempre, ero la prima ad essere titubante.
Riesumare così, dopo 12 anni dalla sua conclusione, per quanto imperfetta, bellissima, una comedy storica, poteva portare ad un disastro.
I tempi sbagliati, la carta nostalgia troppo facile, il tentativo da parte di attori poi non proprio decollati di guadagnare, ad avere la meglio rispetto a storia e dialoghi.
Invece mi sono dovuta ricredere, e subito.
L'obiettivo Will, Grace, Jack e Karen e i loro creatori l'hanno ben chiaro in mente: Make America Gay Again.
13 maggio 2018
La Domenica Scrivo - New York (il Dopo)
Quando torni da un viaggio la frase è sempre quella: ti pensi che qualche ora, un giorno, una settimana fa eravamo lì?
Lì, dall'altra parte dell'Oceano con un altro fuso orario, lì a chilometri e chilometri di distanza?
Lo stacco, reso meno graduale da uno scalo e da un volo notturno, c'è stato.
Il jet lag un po' meno, che tanto ho sempre sonno e vai a capire se è perché sarebbe piena notte di là, o semplicemente come sempre ho preferito far tardi la sera prima.
Lo stacco, però, ora che ne scrivo, è impressionante.
Ero fra quelle strade, fra quei palazzi, fra quei parchi e pure fra quelle spiagge. Ero dove tanti dei miei film preferiti sono stati girati, dove tanti attori e scrittori han vissuto, dove l'arte, la bellezza, si respira in mezzo allo smog e alla frenesia collettiva.
Lì, dall'altra parte dell'Oceano con un altro fuso orario, lì a chilometri e chilometri di distanza?
Lo stacco, reso meno graduale da uno scalo e da un volo notturno, c'è stato.
Il jet lag un po' meno, che tanto ho sempre sonno e vai a capire se è perché sarebbe piena notte di là, o semplicemente come sempre ho preferito far tardi la sera prima.
Lo stacco, però, ora che ne scrivo, è impressionante.
Ero fra quelle strade, fra quei palazzi, fra quei parchi e pure fra quelle spiagge. Ero dove tanti dei miei film preferiti sono stati girati, dove tanti attori e scrittori han vissuto, dove l'arte, la bellezza, si respira in mezzo allo smog e alla frenesia collettiva.
12 maggio 2018
Loro 2
Andiamo al Cinema
Rileggo quanto scritto per Loro 1, e mi trovo in disaccordo con me stessa.
Lo so che dovrei valutare il film nel suo insieme, che quello che ho scritto era un modo per appuntare emozioni, sensazioni, lasciando in sospeso il giudizio, ma un po' di giudizio già c'era, e va ora in direzione contraria a quanto provato uscendo e guardando una seconda parte ben diversa.
Loro, infatti, si mettono da parte.
Ora c'è solo Lui a riempire la scena, a cercare di tornare in scena, con pochi voti a dichiararlo sconfitto, 6 senatori a separarlo dal ritorno. Nel mentre, sempre Lei da conquistare, sempre feste, luccichii, farfalline con cui stuzzicarsi, che fanno da contorno, che fanno da sfondo. Ora che sembra arrivato, ora che nel circolo dei potenti sembra essere entrato usando ogni mezzo a disposizione, Sergio Morra non interessa più, c'ha portato a Silvio, c'ha mostrato l'appeal, l'ombra nera che stende Silvio pur dalla sua bassezza, e Sorrentino lo dimentica, lasciandoci in preda alle crisi esistenziali e morali di un uomo che deve fare i conti con la vecchiaia, con il non piacere più, con il tocco da venditore forse perso, forse no, di certo rivelato.
Rileggo quanto scritto per Loro 1, e mi trovo in disaccordo con me stessa.
Lo so che dovrei valutare il film nel suo insieme, che quello che ho scritto era un modo per appuntare emozioni, sensazioni, lasciando in sospeso il giudizio, ma un po' di giudizio già c'era, e va ora in direzione contraria a quanto provato uscendo e guardando una seconda parte ben diversa.
Loro, infatti, si mettono da parte.
Ora c'è solo Lui a riempire la scena, a cercare di tornare in scena, con pochi voti a dichiararlo sconfitto, 6 senatori a separarlo dal ritorno. Nel mentre, sempre Lei da conquistare, sempre feste, luccichii, farfalline con cui stuzzicarsi, che fanno da contorno, che fanno da sfondo. Ora che sembra arrivato, ora che nel circolo dei potenti sembra essere entrato usando ogni mezzo a disposizione, Sergio Morra non interessa più, c'ha portato a Silvio, c'ha mostrato l'appeal, l'ombra nera che stende Silvio pur dalla sua bassezza, e Sorrentino lo dimentica, lasciandoci in preda alle crisi esistenziali e morali di un uomo che deve fare i conti con la vecchiaia, con il non piacere più, con il tocco da venditore forse perso, forse no, di certo rivelato.
11 maggio 2018
Deadpool
Film in aereo
Tutta colpa del giovine,
O tutta colpa dei blogger che in tempi non sospetti mi avevano detto che Deadpool non era come gli altri film Marvel, che c'era parecchio da divertirsi, parecchio di scorretto, parecchio di cui godere.
Così, con il giovine in "piena libertà" di scelta sui film per le 9 ore di volo che ci separavano da New York, gli ho detto: dicono e han detto che Deadpool vale la pena, se vuoi.
E lui mi ha ascoltata, ne è rimasto entusiasta, e letto il mio libro, visto Bella in Rosa, mi son detta: sai che c'è? Proviamoci!
Tutta colpa del giovine,
O tutta colpa dei blogger che in tempi non sospetti mi avevano detto che Deadpool non era come gli altri film Marvel, che c'era parecchio da divertirsi, parecchio di scorretto, parecchio di cui godere.
Così, con il giovine in "piena libertà" di scelta sui film per le 9 ore di volo che ci separavano da New York, gli ho detto: dicono e han detto che Deadpool vale la pena, se vuoi.
E lui mi ha ascoltata, ne è rimasto entusiasta, e letto il mio libro, visto Bella in Rosa, mi son detta: sai che c'è? Proviamoci!
10 maggio 2018
Silenzio in Sala - Le Uscite al Cinema del 10 Maggio
Fortuna che Sorrentino c'è.
In attesa del ciclone Deadpool in uscita il prossimo martedì, al cinema si affollano titoli piuttosto evitabili, per lo più italiani e l'unico su cui davvero puntare è una seconda parte.
Loro 2
La seconda parte del nuovo film di Sorrentino arriva, e avrà risposte ai grandi dubbi sollevati dalla prima? Avrà una continuità? Questi Loro ce la faranno a incontrare Lui? E Lui a riconquistare Lei?
Lo scopriremo.
Trailer
Si muore tutti democristiani
Un titolo non propriamente leggero, diretto da Il Terzo Segreto di Satira, nome altrettanto impegnato.
In realtà tutto sembra essere molto ironico, anche se per sinitrorsi.
Trailer
Tonno Spiaggiato
Non me ne voglia, ma Frank Matano non riesce a starmi simpatico. Figurarsi in una classica commedia romantica e degli equivoci fin troppo leggera.
Trailer
Il Dubbio - Un caso di coscienza
Dall'Iran passando per Venezia, un film non facile, che affronta dubbi e crisi morali di un medico legale.
Ne ho parlato -bene- QUI
Benvenuto in Germania
Se non ci mettono il Benvenuto i titolisti italiani non son contenti.
Si parla in toni da commedia di immigrazione, e dello scontro culturale con la Germania più snob.
Molto francese.
Trailer
Le Grida del Silenzio
Quei film italiani pesanti fin dal titolo, su cui ormai non ho più voglia di commentare, tanto, poi, nessuno li vede.
E per fortuna.
Trailer
La Banalità del crimine
Quei film italiani pesanti fin dal titolo, su cui ormai non ho più voglia di commentare, tanto, poi, nessuno li vede.
E per fortuna, visto il doppiaggio. Ma non era italiano? Sì, infatti.
Trailer
Show Dogs
Credevo che i film canini fossero un emblema degli anni '90-2000 e invece Will Arnett mi smentisce. Ma non era un cavallo?
Trailer
In attesa del ciclone Deadpool in uscita il prossimo martedì, al cinema si affollano titoli piuttosto evitabili, per lo più italiani e l'unico su cui davvero puntare è una seconda parte.
Loro 2
La seconda parte del nuovo film di Sorrentino arriva, e avrà risposte ai grandi dubbi sollevati dalla prima? Avrà una continuità? Questi Loro ce la faranno a incontrare Lui? E Lui a riconquistare Lei?
Lo scopriremo.
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Si muore tutti democristiani
Un titolo non propriamente leggero, diretto da Il Terzo Segreto di Satira, nome altrettanto impegnato.
In realtà tutto sembra essere molto ironico, anche se per sinitrorsi.
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Tonno Spiaggiato
Non me ne voglia, ma Frank Matano non riesce a starmi simpatico. Figurarsi in una classica commedia romantica e degli equivoci fin troppo leggera.
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Il Dubbio - Un caso di coscienza
Dall'Iran passando per Venezia, un film non facile, che affronta dubbi e crisi morali di un medico legale.
Ne ho parlato -bene- QUI
Benvenuto in Germania
Se non ci mettono il Benvenuto i titolisti italiani non son contenti.
Si parla in toni da commedia di immigrazione, e dello scontro culturale con la Germania più snob.
Molto francese.
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Le Grida del Silenzio
Quei film italiani pesanti fin dal titolo, su cui ormai non ho più voglia di commentare, tanto, poi, nessuno li vede.
E per fortuna.
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La Banalità del crimine
Quei film italiani pesanti fin dal titolo, su cui ormai non ho più voglia di commentare, tanto, poi, nessuno li vede.
E per fortuna, visto il doppiaggio. Ma non era italiano? Sì, infatti.
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Show Dogs
Credevo che i film canini fossero un emblema degli anni '90-2000 e invece Will Arnett mi smentisce. Ma non era un cavallo?
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