Mondo Serial
Kevin Can F**k Himself
Presente quelle sit-com vecchio stampo con le risate pre-registrate?
Quelle che si svolgono in pochi ambienti di una casa, con protagonisti una moglie e un marito e gli amici di lui?
Quelle in cui lui non fa che combinare guai, perdere la testa dietro progetti impossibili, cercare di farla franca con doppi o tripli giochi, cercare di guadagnare finendo per perdere tutto ai danni di una moglie trattata a pesci in faccia, semplice personaggio di fondo per battute trite e ritrite?
Quelle che si svolgono in pochi ambienti di una casa, con protagonisti una moglie e un marito e gli amici di lui?
Quelle in cui lui non fa che combinare guai, perdere la testa dietro progetti impossibili, cercare di farla franca con doppi o tripli giochi, cercare di guadagnare finendo per perdere tutto ai danni di una moglie trattata a pesci in faccia, semplice personaggio di fondo per battute trite e ritrite?
Su, che le abbiamo viste tutti!
Da La vita secondo Jim se non prima ancora.
Bene.
Ora prendete quell'umorismo che con i tempi che corrono non fa ridere, è piuttosto denigrante e misogino e vede protagonisti dei beoni irritanti.
Togliete i colori sgargianti della fotografia da sitcom, togliete pure le risate pre-registrate, e guardatela quella moglie: che soffre in silenzio, che incassa e sorride a denti stretti.
Guardatela, perché è pronta a cambiare.
A diventare lei la protagonista, ma non di una sit-com, di un dramma.
Quello in cui decide di pianificare l'omicidio del marito.
Del Kevin di turno.