31 maggio 2019

Il Traditore

Andiamo al Cinema

La premessa è necessaria: io Tommaso Buscetta non sapevo chi fosse.
Un nome importante, legato a quel maxiprocesso contro la mafia di cui conoscevo gli imputati più importanti (uno, almeno: Riina) in quegli anni neri dell'Italia in cui scoppiavano bombe e volano proiettili.
Eviterò quindi analisi politiche e storiche che non è la sede e non ne sarei capace, partendo però dal fatto che non essendo chiamata a confronti, a ricerche, a esclusioni/concessioni ho goduto de Il Traditore per quello che è: un film che racconta fatti reali e soprattutto una vita reale. Quella di un uomo d'onore che vede la Cosa Nostra in cui ha sempre creduto perdere quell'onore, a favore di soldi e potere.
Quella Cosa Nostra che sembra vivere fuori dal tempo, in una villa tra il decadente e il teatrale che è la ciliegina sulla torta per far decidere a Buscetta di non starci più, di scappare.

30 maggio 2019

Silenzio in Sala - Le Uscite al Cinema del 30 Maggio

Pochi ma buoni. I film di questa settimana, mostricciattolo a parte, hanno una marcia in più.
Sarà che parlano di musica o arrivano dalla Francia e dall'Argentina.

Rocketman
Dopo Freddie Mercury, dopo i Mötley Crüe è il turno di celebrare Elton John.
Ad interpretarlo Taron Egerton... saranno faville?
Lo si scoprirà presto.
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Godzilla II - King of the Monsters
Sequel del remake o nuovo franchise... insomma, sempre il mostro che distrugge città e combatte altri mostri.
Non si sa perché, ma il cast prevede Vera Farmiga, Kyle Chandler e Millie Bobby Brown.
Per fan.
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Quel giorno d'estate
La classica storia di un giovane scapestrato che alla morte di un parente (in questo caso la sorella) si ritrova ad occuparsi di una bambina. In questo caso, la produzione francese e quella morte causa attentato alzano il livello d'interesse. Con Stacy Martin.
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Pallottole in Libertà
Nonostante il titolo italiano, qui si tratta di una commedia francese si spera intelligente.
Una commedia poliziesca su un'investigatrice che scopre i traffici corrotti del marito morto durante un'operazione. Scaverà più a fondo.
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L'Angelo del Crimine
La vera storia del serial killer argentino Robledo Puch, soprannominato l'Angelo della morte, invischiato nella malavita degli anni '70.
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29 maggio 2019

Aladdin

Andiamo al Cinema

Buongiorno Signor Genio, ho solo tre desideri da chiederle:

1. Desidero che la Disney la smetta di produrre ancora e ancora remake in live action dei suoi Classici.
Li ritengo una triste metafora dell'oggi, in cui a vincere è la nostalgia, il riciclo di idee, la mancanza di creatività. Come se scrivere e produrre nuove storie fosse troppo faticoso e dispendioso. Come se certi classici non fossero già tali perché capaci di resistere splendidamente al tempo.

Ok, capisco. Il male oscuro dei soldi facili vince sui miei desideri.
Ci riprovo:

1. (di nuovo) Desidero che Aladdin, il MIO classico Disney, non venga maltrattato e rovinato.
È il film di animazione con cui da piccola sono stata fissata per mesi, che guardavo OGNI sera prima di andare a dormire, tediando poi amici e parenti cercando di raccontare loro la trama, cantare le canzoni. Sempre amato quel genio del Genio, sempre adorato il Tappeto e sempre voluto un gattone come Raja. Il fascino dell'oriente poi, del palazzo di Agraba... ah!

Come? Niente neanche questa volta?
La produzione è già iniziata?

28 maggio 2019

Killing Eve - Stagione 2

Mondo Serial

Si riprende dove le si aveva lasciate.
Eve che accoltella Villanelle.
Eve che scappa.
Villanelle che rimane sanguinante, stupita e ammirata.
Si riprende, e si accelera da subito con entrambe alle prese con le conseguenze di quel gesto: Eve che da Parigi deve tornare a Londra, cercando di nascondere il suo gesto e salvare il suo matrimonio, Villanelle che deve sopravvivere e scappare, con i Dodici alle sue costole.
E se per una sarà facile rientrare nel pieno di indagini contro una nuova spietata killer, per l'altra sarà una fuga continua, cercando di non farsi trovare e di ritrovare la sua amata.
Perché sì, quell'ossessione che si intuiva e che cresceva nella prima stagione ora ha tutto il tempo per esplodere, in un gioco tra gatte e topi, in un continuo tentativo di proteggersi e fregarsi.
Ovviamente, c'è anche dell'altro.

27 maggio 2019

Il Lunedì Leggo - Nulla, Solo la Notte di John Williams

Una giornata nella vita di Arthur Maxley.
Che si sveglia nel disordine, fa colazione con quel po' di birra stantia che giace al suo fianco, lascia un appartamento in pieno caos per una salutare passeggiata, cercando di arrivare al parco pur sapendo di non poterci riuscire nemmeno oggi.
Lo distraggono i suoi pensieri cupi, la sua solitudine, quel passato che sembra sempre tornare cogliendolo impreparato.
Anche se al suo ritorno il suo appartamento sarà stato riordinato e pulito, così non sarà per la sua anima.
Sembra un giorno come tanti per Arthur, lui che aveva un futuro promettente e che ora si è preso l'ennesimo periodo sabbatico dagli studi. Invece quel passato a cui sempre torna, quel ricordo a cui sempre vuole cercare di accedere, lo perseguita più del solito, palesandosi attraverso un padre che non vede da anni e che lo invita a cena.

26 maggio 2019

#LaPromessa2019 - A Qualcuno Piace Caldo

Non avevo mai visto un film con Marilyn Monroe*.
Avevo visto film non del tutto riusciti che cercavano di raccontare l'alone di iconicità che Marilyn emanava, ma nonostante la sua lunga filmografia, nonostante l'essere stata protagonista di commedie universalmente riconosciute come fra le più riuscite, io l'avevo persa. LaPromessa è come sempre un buon proposito per colmare lacune, e soprattutto per godere del cinema in compagnia, lasciando liberi i commenti e le critiche.
Ancora una volta armata di quel migliore amico che la Monroe la conosce bene, e che ha proposto uno scambio fuori legge con Quando la moglie è in vacanza (cosa che comporterà la sua ammissione per il prossimo anno) abbiamo affrontato A qualcuno piace caldo.
Ed effettivamente, che ventata di leggerezza!
Che commedia, fondata su quegli equivoci che solitamente mi fanno sbadigliare/innervosire, ma qui così ben calibrati e orchestrati da farmi star bene!

25 maggio 2019

Dolor y Gloria

Andiamo al Cinema

Ogni regista prima o poi deve fare i conti con la sua storia.
Lo fa Salvador, che dalle scene si è ritirato da anni, costretto da un corpo che continua a tradirlo. Un corpo che ha scoperto tardi, con dolori sempre più frequenti, emicranie che lo confinano in casa, mal di schiena che lo bloccano a letto. Ma il passato sembra bussare alla sua porta sempre più di frequente, con richiami esterni che lo spingono a ricordare la sua infanzia sui libri con una madre caparbia e con il suo cinema -passato- che viene ora onorato, portandolo a riallacciare relazioni strappatesi nella rabbia.
Così ritrova Alberto, il protagonista del suo primo film: un attore sul viale del tramonto, che non ha mai smesso di abusare di eroina, mantenendo ora un triste equilibrio pur di lavorare. In quel tunnel finisce per entrare pure Salvador, per ricordare ancora, per dimenticare il presente.
Ma bussa quel passato, anche sotto forma di un diario che diventa racconto e pièce teatrale, bussa quando quell'amore di cui si parla nel testo bussa letteralmente alla sua porta, bussa sotto forma di un acquerello che rievoca ancora quell'infanzia di calce bianca accecante.

24 maggio 2019

L'Uomo Fedele

Andiamo al Cinema

Lui e lei stanno insieme.
Finché lei non gli annuncia di essere aspettare un bambino, da un altro, il suo migliore amico.
Lui se ne va, senza scenate, senza rancori.
Poi, a distanza di 9 anni, l'altro muore, lui rivede lei al funerale, sente che l'amore non è mai finito, e l'accompagna a casa, si trovano per pranzo, fa amicizia con quel figlio che accusa la madre di omicidio che non gli impedisce di trasferirsi in casa.
In mezzo, c'è pure un'altra, che è la sorella dell'altro, da sempre innamorata e ossessionata da lui.
Lei lo sa, e glielo consegna, senza rancori, senza gelosie.
Lui, fedele, trasloca nell'appartamentino dall'altra, più giovane, diversa da lei.

23 maggio 2019

Silenzio in Sala - Le Uscite al Cinema del 23 Maggio

La Disney piglia tutto sforna l'ennesimo remake della stagione -e non sarà l'ultimo- monopolizzando di certo le sale. Per fortuna qualcosa dalla Francia arriva a controbilanciare le opzioni, tra Cannes e la Corsica.

Aladdin
Aladdin è il MIO classico Disney. Quello che ho visto e rivisto fino a consumare il VHS, quello con cui mi sono addormentata nel classico periodo di ossessione dei bambini per un determinato film.
Sono quindi spaventatissima e quanto mai contrariata nei confronti di questi remake in live action che rimpinguano le casse della Disney. Ma so che cederò e l'andrò a vedere, sperando -fin là- di abbattere i miei pregiudizi.
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Il Traditore
Direttamente da Cannes, l'ultima fatica di Marco Bellocchio che torna a raccontare il nostro passato prossimo e violento mettendo al centro della scena il primo grande pentito di mafia: Tommaso Buscetta, interpretato da Pierfrancesco Favino.
Lo si vedrà.
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Una Vita Violenta
Un altro passato prossimo e violento, quello dei giovani corsi negli anni '90 che combattevano con attentati e minacce per l'indipendenza.
Incuriosisce.
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Takara - La notte ho nuotato 
L'avventura di un piccolo esploratore nelle montagne giapponesi.
Decisamente di nicchia.
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L'Angelo del Male - Brightburn
Il solito horror, la solita coppia che adotta un bambino caduto dal cielo che si scopre avere poteri paranormali votati al male.
Ad invogliare i fan dei brividi, Elizabeth Banks come protagonista e James Gunn alla produzione.
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22 maggio 2019

Blockbuster - Lola+Jeremy

Andiamo al Cinema su Netflix

Lui è un grafico, aspirante regista, che con il suo migliore amico gestisce un'agenzia di fornitura alibi per fedifraghi.
Lei è un'appassionata di supereroi che lavora in una fumetteria.
Si incontrano con lui che la registra, le pone domande precise, la invita ad un appuntamento. E proseguono filmando la loro storia d'amore, giorno dopo giorno, creando una vera e propria web serie ad uso e consumo del padre malato terminale di lui.
La favola crolla quando lei scopre di essere stata l'ennesima ragazza a cui lui ha chiesto quelle domande, l'unica a rispondere dopo una sequenza di no.
Lo lascia, se ne va, e lui cerca di riconquistarla con ogni mezzo.
Come un vero supereroe.

21 maggio 2019

Game of Thrones - Stagione 8

Mondo Serial

Ne ho parlato episodio dopo episodio, divertendomi a stilare mini classifiche, a lamentarmi per quanto di insensato, veloce, contro i miei gusti vedevo.
Criticare negativamente e demolire, si dice, è sempre più facile e divertente rispetto agli elogi, rispetto a costruire qualcosa.
E allora ci provo in questo post senza punti e senza classifiche, a salvare una stagione non certo eccellente, non certo soddisfacente come un finale di una serie ormai così popolare, così amata e seguita, meritava.
Salvo prima di tutto un comparto tecnico da applausi, a partire da una colonna sonora sempre suggestiva, con temi e sigle loro sì epiche.
Salvo una fotografia che anche quando buia pesta (8x03) è potente. Potranno essere metaforoni, potranno essere omaggi e richiami, ma quei draghi in volo sopra la battaglia, Arya che trova un cavallo in mezzo a una città devastata, un drago che esce dal buio o che manda in cenere un trono, sono momenti così ben resi da lasciare a bocca aperta.
Salvo le scenografie, poi, da sempre ammirate per le location in cui si è deciso di girare, sempre invidiate quando si tratta di castelli, stanze riccamente decorate in quel di Approdo del Re.
In questi anni, anche grazie a questi aspetti tecnici si è creato un intero universo, le pagine di George R. R. Martin han preso vita, e se il destino dei personaggi può non aver accontentato, ci si toglie il cappello di fronte a una crew che ha lavorato al meglio.

Game Of Thrones - Le mini classifiche dell'8x06

Un tempo si diceva: "È finita, ma almeno non è finita come Dexter".
Da oggi per una serie che finisce nel modo peggiore possibile si potrà dire "È finita, ma almeno non è finita come Game of Thrones".
Per lo meno, l'attenuante qui è che lo si sapeva: due stagioni che definire ben fatte sarebbe uno scempio contro la sceneggiatura e una petizione che ha raggiunto due milioni di firme bastavano per mettere le mani avanti e prepararsi a quest'ultimo episodio abbassando le aspettative.
Nonostante tutto, però, senza troppa agitazione, senza l'emozione che mi immaginavo dopo quella maratona che aveva risvegliato l'entusiasmo, è finita in un modo che trovo difficile difendere. Tra uccisioni senza pathos, l'ignoranza galoppante di Jon -giustamente confinato ed esiliato, a questo punto- e la scelta di un re che non trovo degna vista la storia di Bran e l'unica espressione che Isaac Hempstead-Wright gli dona, rispolverando per l'occasione personaggi lasciati a prendere la polvere come Yara, Gendry, Robyn Arryn e la casata di Dorne.


Gli scontri, le guerre, le tattiche politiche vanno a farsi benedire quindi, decide tutto Tyrion, anche se prigioniero, anche se è sempre stato definito il più intelligente collezionando invece figure barbine una dopo l'altra.
In attesa di rielaborare tutto con calma e parlarne ancora, queste le veloci mini classifiche che mostrano tutta la mia delusione:

20 maggio 2019

Il Lunedì... Comedy! - Tuca & Bertie | Bonding | Crasching | Veep s07

In attesa di godere e di parlare di Game of Thrones, oggi si lascia spazio alle risate, per lo più targate Netflix. Piccoli prodotti tutti da scoprire e amare, un saluto doveroso a una grande serie per far partire la settimana nel migliore dei modi!

Tuca & Bertie
In breve: In uno strano mondo antropomorfo abitano Tuca e Bertie, migliori amiche agli opposti: tanto casinista, sicura di sé, egocentrica in senso buono e sfaccendata la prima, quanto precisa, solidale e impegnata -con Speckle- la seconda. Le loro disavventure comprendono lavori da trovare, pasticcini da cucinare, eredità da mantenere e una relazione a rischio tradimento  e dovranno affrontare anche un litigio.
Doppiate da Tiffany Haddish e Ali Wong
Si ride? Entrati nello humour sfacciato di Tuca, sì! Pur partorita dalla stessa disegnatrice di BoJack Horseman (Lisa Hanawalt) manca un alone cult, con troppe carte femministe giocate, e non nel modo più geniale.
Momenti migliori: Il gioco virtuale di Tuca, le sue canzoncine.
Proseguirà? Netflix non ha ancora dichiarato se ci sarà una seconda stagione.

Bonding
In breve: Sembra l'Inghilterra invece è New York. Lui cerca disperatamente un lavoro con cui pagare l'affitto, lei studia psicologia e la sperimenta sul campo in qualità di dominatrice sessuale. Migliori amici da sempre, ma anche ex prima del coming out di lui, inizieranno a lavorare assieme.
Si ride? Sì, ma si riflette anche su tabù, pregiudizi e le solite questioni femministe. Ma questa volta in modo più tagliente. Con la crescita dei personaggi -anche laterali- ben gestita.
Momenti migliori: Il primo appuntamento di entrambi.
Proseguirà? Netflix non ha ancora dichiarato se ci sarà una seconda stagione. Ma vita la sua brevità, si spera in un sì.

Crashing
In breve: Una comunità di strani disadattati occupa/protegge un vecchio ospedale nel centro di Londra. Con l'arrivo della stravagante Lulu, migliore amica di Anthony, tutto si complica, a partire dalla sua relazione con la quadrata Kate. Ma ci sono anche una pittrice invaghita di una musa che ha 60 anni ed è fresco di un doloroso divorzio, un egocentrico che forse è gay, forse no, ma è geloso di un altro.
Si ride? Sì! Il tocco di Phoebe Waller-Bridge si sente tutto: una scrittura e dei personaggi geniali anche se incastonati in stereotipi che aggira, anche se sviluppato tutto in soli 6 episodi.
Momenti migliori: La cena di curry, il finale.
Proseguirà? La serie è del 2016 riscoperta ora grazie a Netflix. Purtroppo, non è proseguita ma il finale sa accontentare.

Veep - Stagione 7
In breve: Un'altra campagna elettorale vede l'eterna perdente Selina impegnata con il suo staff tra false promesse, discorsi rubati, accordi che saltano e persone da sfruttare.
Si ride?  Ovviamente sì! La storia e i personaggi sono sempre quelli, ma i tempi comici sono così puntuali, le frecciatine alla politica di oggi così taglienti che si ride sempre. Tranne nel finale, in cui una lacrima può sfuggire, seguita però da una risata che chiude il cerchio con quel pilot di 7 anni fa.
Momenti migliori: La campagna elettorale di Jonah, il surrealismo di Richard.
Proseguirà? Ovviamente no, era già annunciata come la stagione finale, e che finale!

18 maggio 2019

Ted Bundy - Il Fascino del Male

Andiamo al Cinema

Si diceva ieri che c'è modo e modo per raccontare la storia di un serial killer.
C'è quello morboso, concentrandosi sulla sua attività, sulle vittime, il modus operandi mostrando macabre scoperte, e c'è un punto di vista diverso con cui raccontare la sua storia, mettendo da parte quei delitti, quei dettagli.
Così prometteva di fare Ted Bundy - Il Fascino del Male, titolo che già di per sé gioca sul macabro visto che l'originale Extremely Wicked, Shockingly Evil and Vile non avrebbe portato la giusta attenzione in Italia.
Prometteva, si diceva, e in parte fa, perché se è vero che i dettagli inquietanti e angoscianti con cui Bundy uccideva le sue vittime sono lasciate fuori per buona parte del film, il punto di vista diverso che dovrebbe raccontarci di quest'uomo estremamente affascinante e seducente in realtà non c'è. Liz Kendall, fidanzata e compagna per quasi 10 anni di Ted, doveva essere quel punto di vista, ma viene presto oscurata dall'ingombrante ego del compagno, che porta l'attenzione sulla sua vita in carcere, le sue fughe, il suo processo-show.
Liz finisce relegata in un angolo, ad affrontare una gogna tutta personale che la porta all'alcolismo e alla depressione.
Ma partiamo dai fatti, così incredibili, così eccessivi, da meritare l'attenzione della stampa prima e del cinema poi.

17 maggio 2019

My Friend Dahmer

È già Ieri -2017-

Il male, si sa, ha sempre il suo fascino.
Ma raccontarlo quel male, quello vero, della vita reale, è un'arma a doppio taglio.
Facile scadere nella morbosità, nell'andare a scavare nel sordido per accontentare quella parte di noi che all'impensabile, al macabro, non è abituata.
Ci casca la TV, ci cascano certi documentari e a volte pure Hollywood.
Ma stare in equilibrio si può, si può raccontare la storia di un Cannibale, di un Mostro, senza per questo mostrare o dire quello che quel Cannibale, quel Mostro, ha fatto.
Ci prova e ci riesce My Friend Dahmer, cambiando punto di vista, mostrando il prima: prima che uccidere diventasse la normalità per Jeffrey Dahmer, prima che tutto crollasse.

16 maggio 2019

Silenzio in Sala - Le Uscite al Cinema del 16 Maggio

In attesa dell'invasione di Aladdin, ci pensa a Cannes a ravvivare un weekend cinematografico non propriamente all'altezza. Tra seguiti e commediole, ringrazio Pedro.

Dolor y Gloria
Direttamente da Cannes, l'ultima fatica di Almodovar arriva già nelle nostre sale.
Con i fidi Antonio Banderas e Penelope Cruz si parla di un regista che non può più fare film.
Ovviamente, si corre a vederlo.
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John Wick 3 - Parabellum
Terzo capitolo della saga vendicativa che no, non mi vede fra i suoi fan.
Lascio spazio a loro e alla venerazione per Keanu Reeves.
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Quando eravamo fratelli
Tre fratelli, genitori spesso assenti e una povertà imperante. Ma uniti cresceranno felici.
Piccolo film americano che potrebbe rivelarsi una sorpresa.
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Bangla
Lui e lei si incontrano a Roma, dopo un concerto di lui. Lui è nato in Italia da una famiglia bengalese ed è mussulmano. Lei lo tenta a rompere il voto di castità prima del matrimonio.
Toni troppo esagerati su cui scommettere.
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Attenti a quelle due
Classica commedia degli equivoci made in USA, va da sé virata al femminile con due truffatrici di professione che si sfidano per conquistare un miliardario.
La rediviva Anne Hathaway da una parte, Rebel Wilson dall'altra che anche se si è fatta amare in Non è romantico? continua ad urtarmi.
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Unfriended: Dark Web
Seguito di un primo capitolo che avevo completamente rimosso.
Per amanti dei brividi leggeri.
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15 maggio 2019

Lizzie

È già Ieri -2018-

America, terra di opportunità, di speranza e di... serial killer.
Spietati serial killer, assassini che per i loro crimini diventano vere e proprie star.
Jack lo Squartatore viveva a Londra, mi dite, sì, ma la vecchia Europa poco può contro il parterre a stelle e strisce che si incontrerà questa settimana.
Si parte da lontano, dal 1892 e da una canzonetta in rima che fa:

Lizzie Borden took an axe
And gave her mother forty whacks.
When she saw what she had done,
She gave her father forty-one.


e che racconta di come una figlia sia arrivata ad uccidere a colpi d'ascia (nella realtà solo 18 e 11) la matrigna prima, il padre poi.
Negli anni, il famoso caso di Lizzie Borden, 32 anni, di una ricca famiglia del Massachusetts, ha portato a speculazioni, illazioni, libri, documentari e film.
Appena 5 anni fa, Christina Ricci l'ha interpretata in un film per la Tv prima e in una miniserie poi, ora è il turno di Chloë Sevigny in un prodotto che promette più serietà, più accuratezza.

14 maggio 2019

Game Of Thrones - Le mini classifiche dell'8x05

Tutti ad esaltarsi con "capolavoro", "miglior episodio di sempre" fino a settimana scorsa, tutti a gridare allo scempio adesso.
E io?
Io dico che assieme a A Knight of the Seven Kingdom (8x02) questa è la miglior puntata della stagione. Dove c'è della coerenza interna (verticale quindi, non orizzontale), ci sono pathos e momenti davvero importanti, e c'è soprattutto una tattica di guerra sensata. 
Lo scempio, semmai, è iniziato prima. Molto prima.
Daenerys ha dovuto impazzire per ricordarsi come si usa un drago in battaglia? Probabile, sta di fatto che funziona.
Ora, lo so che non si è gestita bene la sua pazzia, so pure che il cambiamento di Jaime è stato fin troppo repentino, ma se della prima le avvisaglie a ben guardare già c'erano negli anni passati e se del secondo non ho mai creduto alla redenzione con Brienne, a non tornare è sempre quella velocità supersonica che si è voluto prendere condensando e tagliando.


Detto questo, io i brividi li ho avuti a più riprese. 
Per Varys, che si sarà fatto sgamare come il primo degli imbecilli e non per il Ragno che era, ma la sua dignità, la sua morte, mi han fatto male. 
Per quelle campane poi, che non suonano prima e che suonano poi, senza però avere effetto. 
Avevo il fiato sospeso, guardavo Emilia Clarke farmi rimangiare quel cagna maledetta che le avevo affibbiato settimana scorsa, diventare quello che ormai si sapeva sarebbe diventata.
Ciò non toglie che tra fuoco, calcinacci, polvere e cenere, questa battaglia è stata bellissima, raccontata e realizzata al meglio. Lo stesso destino, anzi migliore, doveva averla quella con i non-morti ma ce li siamo giocati così, purtroppo.
Ora mancano solo 80 minuti a separarci da una fine che lascerà comunque scontenti vista la gestione delle cose, con Arya che ha una nuova regina in lista e Jon Snow che forse forse, qualcosa ora la sa. Che è proprio un cretino? Lo spero.
In attesa del classificone della prossima settimana, via con le mini classifiche di questo episodio:

Black Earth Rising

Mondo Serial

Ci sono serie TV che mettono di fronte alla propria ignoranza, e che mirano ad educarci.
Ad aprire gli occhi soprattutto, ad ampliare i confini e a non rimanere indifferenti, mostrando come il passato si può tristemente ripetere, come raccontando certe pagine di storia, magari riuscire ad evitarlo.
Metto le mani avanti però: poco sapevo e so del Ruanda, come giustamente viene fatto notare anche nella serie, sono tra quelli che non saprebbe piazzarlo in una cartina geografica dell'Africa.
So solo che per 100 giorni nel 1994 (appena, 25 anni fa, VENTICINQUE) quel fazzoletto di terra nera si è macchiato di sangue.
Genocidio, è la parola esatta.
Un milione di morti circa, falciati nel peggiore dei modi tra machete, stupri, torture, con alla base del tutto la diversa discendenza etnica.
Tutsi contro Hutu.
A muovere le fila, come ci viene spiegato, Paesi europei che prestavano aiuti, sfruttavano e incitavano chi l'uno chi l'altro, con la Francia, la Gran Bretagna e l'America in prima fila.
Ora, qui non si parla di politica che non ne sarei in grado, si parla di un prodotto televisivo che questa storia, con il suo punto di vista, racconta.
E lo fa un gran bene.

13 maggio 2019

Il Lunedì Leggo - Central Park di Guillaume Musso

Sulla scia della nostalgia per New York, al mercatino dell'usato sono incappata in un titolo che non poteva non invitarmi a sfogliarlo, un prezzo -1 euro- che gridava provaci.
Sulla scia della voglia di leggerezza dopo quel romanzone letto in un mese e di cui fra un mese parlerò (con calma, si capirà) ho voluto dare ascolto a quei 2 milioni di persone che questa leggerezza l'avevano letta, regalata, prestata, consigliata.
Ma come spesso accade, mi trovo meglio nella minoranza.
In quel gruppo di lettori che certe storie anche se leggere, anche se fatte per essere lette, divorate, e dimenticate, non le sostiene.
Non le capisce nemmeno, per come sono scritte, per quello che raccontano pretendendo una sospensione della realtà fin troppo eccessiva.

11 maggio 2019

Men, Women & Children

È già Ieri -2014-

Benvenuti a questa lezione introduttiva su come stare sui social e nell'internet.

Partiamo da i genitori che si possono dividere in tre macrocategorie:

1. Gli Ansiosi
Internet è il male. Si nascondono pericolosi individui che potrebbero rubare di tutto ai vostri figli: la privacy, la verginità, la pace. La regola è monitorarli. Sempre. Tenerli al sicuro. Diventare voi stessi quegli esseri pericolosi che tolgono loro la privacy, ma a fin di bene. Setacciate le cronologie, applicate il controllo GPS a distanza, chiedete l'amicizia su tutti i social. Solo così potrete dormire sogni tranquilli!
Forse.
Perché niente impedisce a vostra figlia di usare un telefono diverso, una rete diversa, un social diverso. E soprattutto, niente le impedisce di crescere, e conoscere l'amore nella vita vera.


2. I permissivi
Lasciate fare, lasciate correre.
Se li avete educati a dovere, sapranno cavarsela. Un'occhiata alla cronologia, giusto per capire se tutto va bene. E, dato che ci siete, approfittarne: guardate che siti sporcaccioni frequenta vostro figlio! Potrebbero essere la via d'uscita per il matrimonio spento e senza passione in cui vi trovate. Potreste trovare l'escort che fa per voi, o il sito per amanti che fa per voi... chi potrebbe dirlo.


3. Gli Istigatori
Incoraggiateli.
Internet è il futuro, è lì che si diventa una star, che si fanno gli incontri giusti, si creano contatti che possono cambiare la vita.
Quella che voi per una gravidanza non prevista non avete avuto. E allora, che ce l'abbia la vostra bellissima figlia la possibilità di sfondare in TV, al cinema, passando prima per internet!
Non è venuta benissimo in questa foto in bikini? Pubblicatela, diffondetela, vendetela! Non c'è niente di male. Su!


Per quanto riguarda i figli la questione è più complessa e non è facile etichettarli. Ci sono vari modi per stare sui social.

- Quello snob.
Internet è il male. O meglio, c'è di meglio. C'è un buon libro, c'è un amico che si avvicina e potrebbe diventare di più. Chi lo sa.

- Il lato positivo
È la valvola di sfogo, in cui trovare amici con cui non pensare, dimenticare quella madre che se n'è andata a costruirsi un altro futuro, sparando a tutto e a tutti.

- Il lato negativo
È la valvola di sfogo, in cui trovare qualcosa su cui sfogarsi. Peccato che il porno sia sempre più soft, che per trovare quello davvero eccitante, la ricerca è sempre più ardua.

- L'ottimista
È un trampolino, per sfondare, per condividere tutto. Per diventare più bella, più accettata, più amata.


Per avere esempi visivi, il consiglio è quello di recuperare Men, Women & Children.
Il calderone che ne esce è di quelli piuttosto deprimenti.
Se non c'è un modo giusto o sbagliato per star sui social -in realtà c'è, ma è sempre più difficile spiegarlo quando anche i politici abbassano l'asticella del buon gusto VinciSalvini, perdio!- c'è un modo per raccontare questi vari modi.
Per riflettere anche, cercando di capire e di scavare un po' più a fondo, oltre ai soliti cliché.
Il film di Jason Reitman ci riesce fin là: sono troppe le storie che vuole raccontare, troppi gli spunti e le deviazioni che prende, che toccano problemi alimentari, sessuali, di elaborazione, oltre che di dinamiche relazionali. Con una deriva finale drammatica che proprio a causa delle tante storie e parentesi aperte, si chiude a fatica.


Reitman pur sguazzando nel suo campo, cerca il ritmo e il passo giusto, ma finisce per perdersi nelle troppe voci a cui prestare attenzione in quella periferia americana, in quel liceo di provincia, che lo aveva visto emergere con Juno.
Il cast è di quelli variegatissimi a partire da un Adam Sandler più convincente del solito, Jennifer Garner, Dean Norris, J.K. Simmons, Ansel Elgort e in un ruolo marginalissimo pure Timothée Chalamet. Mentre è la voce di Emma Thompson che ci racconta gesta, segreti, pruriginii delle famiglie che segue.
Difficile pronosticare se Men, Women & Children è e rimarrà un almanacco dello stare su internet attuale ed efficace, come è difficile definire chi sta nel giusto e chi sbaglia nel suo modo di comportarsi. Genitori o figli che sia.
In fondo, basta ricordare che le stelle lassù ci guardano, e aspettano un nostro semplice sguardo senza filtri, senza schermi ma pieno di speranza, per esausire un desiderio.

Voto: ☕☕½/5

10 maggio 2019

Labor Day

È già Ieri -2014-

Capita di aspettare il momento giusto per un film, di aspettare pure che esca visto il cast e il regista che ci stanno dietro. Poi passa il tempo, i mesi diventano anni, di quel film in sala non c'è stata traccia, e ce ne si dimentica.
Finché il primo maggio, la festa del lavoro appunto, la pulce torna a bisbigliare all'orecchio: che un film con Kate Winslet e Josh Brolin diretto e sceneggiato da Jason Reitman qui in Italia non ha avuto la fortuna di un distributore per il grande schermo, finendo relegato al circuito dell'home video.
Ora, un po' le capisco le perplessità.
Metto le mani avanti dicendo che siamo di fronte ad un melo quasi d'altri tempi che da uno effervescente come Reitman non te lo aspetti.
Dalla Winslet sì, che torna a vestire i panni della casalinga sola e depressa, una casalinga degli anni '80 dopo esserlo stata nei '30 con Mildred Pierce e nei '50 con Revolutionary Road.

9 maggio 2019

Silenzio in Sala - Le Uscite al Cinema del 9 Maggio

Se è tornato l'inverno, il cinema si attrezza con titoli dei più vari per accontentare tutti. Dagli amanti del brivido a quelli della risata, tra film impegnati e storie vere. Almeno qui, la primavera e la sua desolazione può tardare ad arrivare.

Pet Sematary
Un altro Stephen King approda al cinema, o meglio, ci ritorna. Dopo una prima versione nel 1989, il cimitero degli animali prende nuovamente vita con Jason Clarke. Si garantiscono brividi, ma da gattara preferisco tenermi a distanza.
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Pokémon - Detective Pikachu
Il film di cui ancora mi chiedo se ce ne fosse bisogno. Si parla però di una simpatia irresistibile di Ryan Reynolds a dar voce al pokemon giallo, mentre la storia ruota attorno alla misteriosa morte di un padre detective.
Almeno ci si diverte.
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Ted Bundy - Fascino Criminale
Torna al cinema anche la storia di Ted Bundy, serial killer tra i più noti ed efferati degli Stati Uniti. Questa volta però il punto di vista è quello della sua fidanzata.
Cast che è una scommessa di per sé, composto com'è da Zac Efron, Lily Collins, Kaya Scodelario, John Malkovich, Jim Parsons.
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Red Joan
La storia vera di una perfetta anziana inglese accusata di essere stata per 50 anni spia del KGB. Rivelerà la sua vera identità in un lungo interrogatorio.
Vicenda interessante, produzione fin troppo classica con la classica Judi Dench.
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Tutti Pazzi a Tel Aviv
Fermi tutti, lo so che un film israeliano che parla delle differenze e della difficile convivenza con i palestinesi può spaventare, ma visto a Venezia si è dimostrato una commedia intelligentissima, che gioca con la sua stessa sceneggiatura portando una sala colma a risate e applausi sonorosissimi.
Se riuscite, dategli un'occasione.
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Il Grande Spirito
La salvezza per un ladruncolo che ruba il bottino ai suoi soci, sta sopra i tetti di Taranto, in compagnia di Renato, che si crede spirito guida indiano.
L'ultimo film di Sergio Rubini, con Rocco Papaleo non sembra pane per i miei denti.
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I figli del fiume giallo
Una ballerina e un gangster, lei che finisce in prigione per salvare lui, lui che nel mentre si rifà un'altra vita.
L'ultimo film Jia Zhangke, per amanti dell'essai.
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Che fare quando il mondo è in fiamme?
Documentario dell'italiano Roberto Minervini che ci immerge in un ghetto americano per due ore di discorsoni, prese di posizione, proteste.
Spiace dirlo, ma la pesantezza è davvero in agguato.
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