Quando i film si fanno ad episodi
Il guilty pleasure per eccellenza dopo un'annata molto pleasure ne aveva fatto seguire una molto più guilty, colpevole di aver fatto deragliare la vendetta privata di Emily sui binari del complotto internazionale, di losche organizzazioni e di personaggi senza mordente arrivati quasi dal nulla.
Fortunatamente, però, alla discontinuità della stagione, aveva saputo risollevare gli animi un finale ricco di sorprese e di aspettative, con una verità rivelata che rimetteva tutte le carte in tavola.
E così è stato, visto che con questa terza estate negli Hamptons il piano per vendicare il buon nome di David Clarke torna ad essere concreto, e dopo un paio di episodi che fanno rivivere quelli in chiave verticale della prima stagione, si delinea un machiavellico disegno che vedrebbe finalmente Emily vittoriosa a dispetto di Victoria.
La prima parte regge così benissimo nonostante le entrate, le partenze e i ritorni di personaggi non così fondamentali né così interessanti (Patrick, Sara) altre invece più riuscite (Margot) tra rivelazioni degne di Star Wars ("Io sono tua madre") e party a non finire, come ormai da tradizione. Il tutto per arrivare a delle nozze che come Game of Thrones ci ha insegnato, sono rosse, rosso sangue.
Il delicato piano di Emily sfugge così al suo controllo, e nella seconda parte anche la sceneggiatura sembra sfuggire alla solidità iniziale, sbandando di qua e di là senza ben sapere dove attaccare, con una Victoria sempre più vicina alla verità e un Daniel sempre più simile al padre e per questo insopportabile a dismisura.
Fortunatamente, però, con la cattivery, le frecciatine e i veleni, tutto si sistema in fretta, anche perchè una parvenza di vittoria sembra finalmente arrivare, ma come dice bene l'ancora inconsapevole Emily, ogni vittoria ha il suo prezzo.
Ancora una volta, il finale di stagione lascia a bocca aperta, con morti ammazzati come se piovesse, addii che fanno versare qualche lacrimuccia vista la crescita e l'importanza del personaggio in questione, e colpi di scena degni di un Beautiful che aprono la strada a una già confermata quarta stagione con molta carne al fuoco!
C'è quindi da gioire, e anche da sorseggiare del buon vino come se fossimo negli Hamptons, per questa ripresa subitanea. E poco importa se una madre e stata ben presto dimenticata, se un figlio ritrovato pure, se il trash abbonda, perchè con una Emily così combattiva, con un Nolan colonna della parte ironica che acquista più peso, e con i Grayson sempre più spietati, la visione continuerà ad essere un peccaminoso piacere di cui godere!
Lisa, IO SONO TUO PADRE.
RispondiEliminaSe vivessimo in Revenge, potrebbe succedere. No, perché in questa terza stagione cose del genere accadono davvero.
Fatto sta che mi è piaciua, questa serie, e molto più della seconda. Divertente, trash con eleganza. Grandi mattatrici del piccolo schermo la Stowe e la Van Camp: il format è piccolo, ma loro hanno un carisma pazzesco. Ora che la serie è finita, la Stowe la rimettono nel sargofago? Complimenti alla mamma e al chirurgo: è bella e "fatta" molto bene :P
Per quanto discutibile, la sceneggiatura di Revenge non può che tenerti incollato allo schermo! Se poi ci aggiungi il divertimento di vedere se la Stowe riuscirà a fare qualche espressione in più con il suo botulino, la dipendenza è assicurata!
Eliminarevenge conferma anche quest'anno di avere i finali di stagione più geniali e trash!
RispondiEliminapure per me una stagione nel complesso più avvincente della seconda. che il guilty pleasure continui :)
Se va avanti così, oltre a scoprire l'immortalità che si acquisisce stando negli Hamptons, può continuare ad oltranza!
EliminaEcco che cresce la mia curiosità su questa serie ancora di più. Se mi parlate di esiti geniali non resisto!!!!
RispondiEliminaGeniali nel campo del trash, vedrai e amerai :)!
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