Giusto una settimana fa In Central Perk ha aperto le porte alle comedy nel reparto delle serie TV.
Snobbate più per la quantità di titoli che già mi ritrovo a seguire, sono ora una manna dal cielo capace di rimettere per il giusto verso un pomeriggio depressivo, e di tirare fuori il meglio (consistente in risate sguaiate) anche dopo una giornata non certo delle migliori.
Se vi ritrovate in questa situazione, concedetevi al sarcasmo e all'umorismo british di Vicious, e non ve ne pentirete.
Certo, dapprima ritrovarsi con le vecchie risate di sottofondo in un set alquanto striminzito (a parte qualche location diversa, il tutto è infatti girato nella sala principale di un appartamento) confonde e un po' infastidisce, ma appena si entra in sintonia con i protagonisti, dimenticherete l'esistenza di queste risate, non vi importerà più della povertà dei mezzi a disposizione, ma riderete, e di gusto, e tanto.
Freddie e Stuart sono una coppia ormai da 49 anni, e anche se la madre di Stuart cerca ancora di sistemarlo e aspetta un agognato nipote, ormai i due vivono in una quotidianità dove regnano le offese gratuite, dove si insultano senza sosta sulla loro età e sul loro stato fisico, dove l'ultima parola è una battaglia senza fine.
Freddie, attore che mai ha sfondato davvero, vive nel suo egocentrismo e nello snobismo, Stuart, casalinga un po' disperata, lo asseconda. E' amore, amore vero e strano, il loro.
A fargli da contorno gli amici di sempre, e da sempre abituati ad essere altrettanto insultati, con la ninfomane Violet ancora alla ricerca dell'uomo giusto, la dimentica Penelope e il tirchio Mason.
La novità, la ventata di gioventù, è rappresentata dall'arrivo nel condominio di Ash (un imbambolato ma sempre bellissimo Iwan Rheon, già visto in Misfits e Game of Thrones), ventenne trasferitosi a Londra per cercare una strada nella vita (che riguardi l'amore o il lavoro), e che trova in Freddie e Stuart una nuova famiglia a cui affidarsi e che trasporta nel suo mondo di club e giovanilismo, conquistandoli dapprima fisicamente, poi facendosi coinvolgere nella loro cattivery.
Nel sarcasmo pungente e sboccato che regge per tutti i 6 episodi della prima stagione (più un travolgente speciale natalizio), Vicious fa a pezzi o forse innalza ancora di più lo charme di Ian McKellen, mentre Derek Jacobi si dimostra la sua spalla perfetta. La loro sintonia è quindi il punto centrale della serie, scritta senza censure e che si fa gioco vuoi di Doctor Who, vuoi di Juli Dench, vuoi della Londra di oggi.
Le battute a raffica conquistano, facendo dimenticare la povertà dell'impianto e la mancanza di una vera e propria trama, ammantando il tutto di una nostalgia che riporta ai vecchi sketch comici, ma molto più ironici e ovviamente votati alla sfera omosessuale.
Una sit-com di breve durata, perfetta quindi per una scorpacciata che in un attimo rimedierà ad un pomeriggio, ad una giornata o vuoi anche a una settimana di malumore, portandovi senza vergogna a ridere a crepapelle di questi stronzi, ma inguaribili, innamorati.
Oh, sembra carino! Provo a vedere il pilot, non lo conoscevo :)
RispondiEliminaNella sua semplicità riesce a conquistare, so che il pilot non è dei migliori e quelle risate disturbano, ma se ca la fai tieni duro anche per il secondo episodio e potresti divorare la prima stagione senza accorgerti!
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