1994.
Categoria Miglior Attore non Protagonista.
I nominati sono:
Tommy Lee Jones - Il fuggitivo
Leonardo DiCaprio - Buon compleanno Mr. Grape
Ralph Fiennes - Schindler's List
John Malkovich - Nel centro del mirino
Pete Postlethwaite - Nel nome del padre
Cambiamo la storia.
Una molto '90s Marisa Tomei premia non quello che sembra una versione di Tommy Lee Jones ancora più vecchia di oggi, ma un giovanissimo Leonardo DiCaprio.
Di anni ne ha 19, è un attore all'inizio della sua carriera, con alle spalle piccoli ruoli in serie televisive e un esordio di classe in Voglia di Ricominciare al fianco di Robert de Niro, e in Buon Compleanno Mr Grape ha offerto un'interpretazione effettivamente da Oscar, incontrando i gusti dell'Academy da sempre favorevoli a chi si imbruttisce/rappresenta una malattia.
Come l'Eddie Redmayne di 21 anni dopo, il giovane Leonardo ha messo da parte il fascino che quei capelli color oro e quello sguardo intenso emanavano già, dando vita a un ragazzo disturbato e minorato alla soglia del suo 18esimo compleanno in quello che è un film che gioca come non mai con i sentimenti dello spettatore e con le sfortune dei protagonisti che racconta.
Giusto per fare un quadro della situazione: una famiglia disfunzionale, con un padre morto suicida, una madre che non esce di casa da anni per il trauma subito, buttandosi sul cibo e accumulando peso su peso, un figlio maggiore che è scappato da questa miseria lasciando l'altro ad occuparsi di tutto assieme a una sorella che chissà perchè non è po' più protagonista mentre l'altra è in piena fase adolescenziale di vergogna/egoismo.
Il tutto ambientato in una città della provincia americana dimenticata da Dio, dove l'unica cosa entusiasmante è il passaggio annuale dei camperisti in viaggio.
In questo dramma dove Johnny Depp ancora brilla in tutta la sua bellezza data da zigomi perfetti, che si divide tra l'essere l'amante di una desperate housewife prossima vedova e una giovane Juliette Lewis camperista, a spiccare davvero è proprio questo giovane DiCaprio.
Ma se in quel 1994 Marisa Tomei avesse pronunciato il suo di nome, consegnando a lui l'ambita statuetta, cosa sarebbe successo al buon Leo?
Prima di tutto, nessuno di quei meme tra il divertente e il mortificante sarebbero potuti nascere quei 20 anni dopo a sottolineare e a sancire DiCaprio come il re dei perdenti, come l'eterno sconfitto che si può impegnare come non mai ad essere il re delle feste, il re della borsa, il re della pazzia, l'Academy avrebbe sempre preferito qualcun altro.
Poi, con molta probabilità, schiacciato dal peso che una vittoria in così giovane età può dare, DiCaprio sarebbe stato preso dal panico o dai dubbi sulla prossima mossa da fare, sul prossimo ruolo da accettare per tenere alto il valore di quel premio. E quindi niente Jack e Rose, niente Titanic che lo innalza come bello e perfetto, idolo di ragazzine urlanti in barba ai futuri Justin Bieber o One Direction, e quindi, niente ruoli per riscattarsi da teen idol, niente impegno sociale per dimostrare di avere del cervello dietro tanta bellezza, niente collaborazioni con registi via via sempre più importanti, niente sodalizio con Scorsese.
Con ogni probabilità quel giovane DiCaprio se ne sarebbe andato a festeggiare urlando di essere il re del mondo con il collega Johnny Depp, percorrendo il triste destino di questi, da miglior attore della sua generazione a abbonato a ruoli cliché che non vendono né attirano il pubblico, stanco di sé come noi di lui, senza alcuna voglia di impegnarsi o riscattarsi.
E allora, forse, è davvero meglio se Marisa Tomei in quel 1994 ha chiamato sul palco quel già vecchio Tommy Lee Jones, lasciando un giovane attore con la voglia di farsi conoscere ancora, di farsi apprezzare ancora, senza prendere sbandate, senza esaltarsi, perchè prima o poi, lo sa anche lui, quella statuetta arriverà tra le sue mani, vero signori dell'Academy?
Abbi pazienza, Leo, prima o poi arriverà il tuo turno.
Questo post fa parte della giornata di rivendicazione che noi blogger facciamo per i grandi delusi delle scorse edizioni degli Oscar.
Andate quindi a scoprire chi han deciso di premiare fregandosene di quanto deciso dall'Academy gli altri blog partecipanti:
Sai che mi ha sempre incuriosito ma non mi ci sono messa? Rimedierò!
RispondiEliminaA me il Leo dei 18 anni piaceva tanto tanto. E bravo e forse un giorno avrà il suo Oscar. Intanto ci abbiamo pensato noi! ;-)
RispondiEliminaSe consideri che oggi l'ha vinto pure per The wolf of wall street siam gia' a due!:-)
RispondiEliminaFinalmente giustizia è stata fatta!
RispondiEliminaAnche se io l'avrei premiato più per The Wolf of Wall Street che per questo. Così almeno non ci perdevamo tutti i meme a lui dedicati nel frattempo... :)
L'importante comunque è che, almeno in un universo parallelo, finalmente abbia vinto l'Oscar.
Sarebbe stato un bel gesto dare il premio a Di Caprio...Adoro davvero tanto questo film
RispondiEliminaChe bel post ;)
RispondiEliminaNon conosco il film se non di nome, ma metto in lista!
Gran bel film, e grandissima interpretazione del buon Leo, forse il più "non premiato" della Storia dell'Academy.
RispondiEliminaDi Caprio ha un conto in sospeso con l'oscar, ed è inspiegabile l'ostracismo verso di lui. La sensazione è che, considerando chi sono i membri dell'Academy che votano (cioè gli attori stessi), Leo non sia troppo amato dal suo stesso ambiente. Mi piacerebbe molto conoscerne il motivo...
RispondiEliminaErano gli anni in cui avrei dato fuoco a Di Caprio e a tutto il carrozzone. Ho cominciato a rivalutarlo grazie a Scorsese, pensa un po'.
RispondiElimina