5 febbraio 2025

The Girl With the Needle

Andiamo al Cinema su Mubi

Candidato danese all'Oscar come miglior film internazionale, e tanto basta per renderlo interessante.
Non basta?
Mettici allora che si racconta la storia della più efferata serial killer danese, che tra il 1913 e il 1920 ha mietuto almeno 25 vittime innocenti.
Innocenti davvero, neonati in fasce, a lei consegnati nella speranza di trovare una famiglia agiata pronta a prendersene cura e invece sistematicamente eliminati dietro compenso.
Una storia agghiacciante, ma anche una storia che racconta bene la situazione disperata di donne disperate e di un'Europa in povertà alla fine della I Guerra Mondiale.


Magnus von Horn decide di ispirarsi ai fatti reali e di raccontarli dal punto di vista di una di queste donne disperate, ingannata più volte dalla vita.
Karoline, che si crede vedova, che si crede promessa sposa del titolare della sartoria in cui lavora, che crede soprattutto alla donna che la aiuta a dare un futuro migliore alla figlia che non può crescere.
Non senza lavoro, non senza quel marito agiato che sperava di aver trovato, non con quel marito che è tornato sfigurato dal fronte dopo anni di silenzio.
A questa donna, Dagmar Overbye, Karoline decide di credere.
Una donna che le dà ospitalità, le dà un lavoro, le dà un sostegno che passa attraverso etere e morfina per calmare i nervi.
Fino alla scoperta di una verità che non può che far male e far cadere tutto e tutti nell'abisso.


Magnus von Horn mescola i generi in questo racconto dalle venature horror e gotiche, tra sguardi fissi e e una colonna sonora distorta.
Ma anche neorealista nel ritratto di una società allo sbando in cui i dispersi e le identità potevano essere mescolate, e infine espressionista per come gioca con il bianco e nero, le luci e le ombre.
In pieni e vuoti, in metafore e occhi che terrorizzano e scuotono, vacui e agghiaccianti, per come danno voce alle inquietudini di Vic Carmen Sonne e Trine Dyrholm.
Ancora una volta, i generi sono al servizio dell'attualità, di un messaggio contemporaneo che parla a quelle donne che non hanno scelta e la cercano altrove.
Il dibattito si accende, la morale si smuove, in aborti decisamente fuori tempo massimo e in una politica di difesa non tanto alla vita, quanto alla donna e alla cura dell'infanzia, che la Danimarca ha saputo modificare dopo quello che è diventato uno dei casi giudiziari più infausti e discussi.


Si capisce com'è che The Girl With the Needle si è ritagliato il suo posto in una cinquina combattuta da cui Vermiglio è rimasto escluso.
E pensare che viene facile paragonarli, nonostante la distanza.
La Grande Guerra, con le sue vedove e le sue madri ferite, raccontate in modo diverso.
Una fiaba nera contro la poesia fra le montagne trentine.
A perderci è l'innocenza, ancora una volta.

Voto: ☕☕½/5

1 commento: