13 luglio 2022

A Fistful of Fingers

È già Ieri -1995-

Gli esordi, si sa, sono sempre i più interessanti.
Anche i più difficile da trovare, soprattutto se autoprodotti, se così piccoli da essere stati proiettati dietro casa e realizzati con gli amici.
Più che degli esordi, verrebbe da classificare questi tipi di film come dei tentativi di esordio.
Un modo per studiare il mestiere, mettere in pratica le proprie conoscenze e divertirsi.
A Fistful of Fingers, del buon Edgar Wright, è proprio questo.
Una parodia molto amatoriale, un omaggio molto libero, una lettera d'intenti in forma di bozza.
Il titolo lo dichiara subito: siamo in territorio western, siamo a ringraziare Sergio Leone, Clint Eastwood e Derek Griffiths.
Ma siamo pur sempre nelle mani, pardon, tra le dita di Wright.


Uno che gigioneggia che è un piacere, che sperimenta, alla scrittura come alla regia, che si concede di mescolare generi.
E siamo soprattutto negli anni '90, in cui un certo umorismo fisico, poco fine, molto poco politically correct, era la norma.
Non stupisce, quindi, seguire un cowboy senza nome cercare vendetta contro un bruto che gli ha ucciso il cavallo, accompagnato da un indiano che fa tutto quello che gli indiani da fumetto potevano fare un tempo.
Ma stupisce la verve, le trovate assurde, le gag a non finire che compongono gli appena 78 minuti del film, che anche se oggi appaiono invecchiati non troppo bene, hanno una freschezza vintage tipicamente british.


Se i cavalli sono immaginari, se il villaggio nel deserto è più finto che mai e se soprattutto le colline del Somerset non sono certo la Monument Valley, questo esordio dal sapore molto, molto acerbo, molto, molto casalingo, fa capire che di stoffa Wright ne aveva già (a differenza di Graham Low, che l'attore non lo fa più), con il divertimento a continuare anche nei titoli di coda.
Con appena 15.000 sterline di budget, il risultato è scarno e meriterebbe almeno un restauro, ma l'attesa doveva essere ingannata prima di vedere che altro combinerà un regista dalla filmografia stringata, ma con questo recupero, ancor più giusta.


Voto: ☕☕½/5

6 commenti:

  1. Brillante, ancora di più per essere un esordio girato con due spiccioli, Edgar Wright aveva già le idee chiare fin dagli albori della sua carriera ;-) Cheers

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    1. Una volta entrata nella caciara del suo humour, mi sono goduta tutte le assurdità di questo breve western.
      E quanta voglia di rigodermi la Trilogia, quasi quasi...

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  2. Bellissimo esordio! Già qui si vedeva tutto lo spirito che poi Wright avrebbe infuso nella sua Trilogia del Cornetto. Certo, è amatoriale, ma per me è ancora oggi più divertente di mille commedie più recenti e con budget ben diversi (o meglio: con budget, visto che qui non ce n'era uno)!

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    1. Ah, essere stata sua amica a questi tempi! Devono essersi divertiti tantissimo, e sembra che Wright non abbia smesso di divertirsi nel far film.

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  3. Sarà anche di Edgar Wright, ma un western mi attira comunque sempre meno di zero. :)

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    1. Nemmeno una parodia del Western? Capisco però, ma con la sua brevità si lascia godere.

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