8 luglio 2022

Shining Girls

Mondo Serial

La storia di un serial killer che uccide ragazze splendenti 
per mantenere aperto un portale temporale.

Questa la trama con cui avevo presentato Shining Girls e che mi ero appuntata mentalmente.
E per fortuna, perché capire davvero che stesse succedendo in questa serie, capire dove si voleva andare a parare, non è stato facile.
Di mezzo, un esercizio di pazienza e un'indagine, in cui arrivare a credere all'impossibile.
Perché la verità è che Shining Girls si complica la vita anche quando non necessario.
Passando di tempo e di scoperta, di alleanza e di vittima, mescolando anche troppo spesso le carte.
Ma non creiamo confusione ulteriore, andiamo con ordine.


Al centro, lei: Kirby, sopravvissuta a un omicidio di cui porta ancora la cicatrice, fisica e interiore, pronta ad andarsene per abbandonare la Chicago in cui le è difficile stare.
Ma all'improvviso, tutto cambia, la sua scrivania non è la stessa, il suo appartamento è in un altro piano, si ritrova sposata, pure.
Cosa sta succedendo?
Centra quell'uomo che ha tentato di ucciderla, centra il corpo di un'altra vittima che viene trovato e una ragazza che viene stalkerizzata.
Al centro di tutto, lui: l'inquietante Harper, che sembra  non invecchiare, che perseguita le sue vittime, anticipando mosse e momenti.
Un gioco che è una caccia, che affonda le sue radici in un tempo remoto.
Ad indagare, assieme a Kirby, lo stropicciato giornalista Dan Velazquez, che sembra avere mani in pasta più della polizia, che sembra avere una missione, una prerogativa, più alta dei detective effettivi.


E viene da chiedersi se tutto non poteva assumere toni più realistici se Kirby avesse lavorato proprio all'interno di un commissariato... ma tant'è.
Questa è una delle tante forzature a cui siamo chiamati a chiudere un occhio, e non parlo di una casa misteriosa e dagli strani poteri, quanto a omicidi degli anni '20 ancora freschi in testa di eredi, di nomi che ricollegano subito a un locale, a piccolezze che fanno storcere il naso nel discorso generale che la serie, e prima ancora Lauren Beukes nel suo romanzo, vogliono raccontare.


Davvero mi crei una storia così interessante e ti perdi in dettagli senza basi solide per sostenerle, quando soluzioni più semplici erano alla portata di mano?
Ma senza star qui a guardare il pelo nell'uovo, nel suo caos organizzato, nella sua lenta indagine, Shining Girls punta tutto sugli attori: la solita, intensa, Elisabeth Moss che non abbandona lo sguardo truce e vendicativo che si porta appresso da The Handmaid's Tale, l'irriconoscibile Wagner Moura e soprattutto l'inquietante Jamie Bell.
Ne è passato del tempo da Billy Elliott!
Assieme a Philippa Soo rendono interessante questa indagine soprannaturale, questi cambio di tempo e di tempi, in cui però è difficile trovare una chiave, una motivazione.
A rendere il tutto un'occasione sprecata, ma piena di fascino.


Con Shining Girls Apple TV+ si conferma la piattaforma delle serie TV di qualità, ma anche la piattaforma che punta su una serietà che non sempre convince e che si dilunga più del necessario.
Creando confusione e disaffezione, nonostante il livello tecnico da elogiare.
Al suo catalogo manca ancora la punta di diamante, ma anche questo ennesimo diamante grezzo a suo modo si difende.

Voto: ☕☕½/5

6 commenti:

  1. Mi ha preso tantissimo per la parte investigativa, ma poi mi hanno perso con la svolta paranormale, peccato perché il cast è in gran spolvero. Cheers

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    1. L'avessero gestita meglio, la parte soprannaturale... invece si divertono a fare confusione, a rendere tutto più intricato del necessario anche negli episodi che dovrebbero chiarire il sistema. O le motivazioni.

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  2. Non so. Sono fermo da un po' alla quinta puntata. Sicuramente la finirò ma, come scrivi tu, grande potenziale sprecato dai ritmi un po' piatti e che noi la Moss, ormai sempre incarognita e per me un po' troppo adulta per il ruolo. Tra tic, spalle curve e mani tormentate, ci avrei visto benissimo la Stewart.

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    1. Ancora non mi spiego che età dovrebbe avere il suo personaggio, com'è che Giudice Amy è sua madre.
      Cast poco azzeccato, e ritmo che si fa via via soporifero e confuso.

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  3. Poteva essere una grande serie e invece...
    Ottime premesse e poi finisce per pasticciare tutto.
    Anche per me un'occasione sprecata e per me da ricordare c'è più che altro l'ottima interpretazione di Pablo Escobar in versione grunge. :)

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    1. ... e in versione irriconoscibile.
      Lui e la solita Moss incarognita salvano la baracca, ma che fatica arrivare alla fine.

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