LI TOLQA, DOVE L'ORIZZONTE NON È UN CONFINE.
VENITE A VISITARE LI TOLQA, UN'ISOLA PRESTIGIOSA, UN RESORT ESCLUSIVO IN CUI RITOVARE SE STESSI E LA PROPRIA CREATIVITA.
LI TOLQA, DOVE TUTTO È PERMESSO.
Non so se il Ministero del Turismo di Li Tolqa con 9 milioni a disposizione potrebbe uscirsene con certi slogan, misteriosi quanto basta per invogliare qualcuno a soggiornarci.
Perché l'isola, il suo resort esclusivo abbastanza da tenere fuori tutta la povertà che lo circonda, nasconde segreti che solo ricchissimi soggiornanti arrivano a scoprire.
Ma partiamo dall'inizio, da James Foster che è uno scrittore in crisi, che dopo il primo bestseller non ha più trovato una storia da raccontare ma ha almeno trovato una moglie ricca abbastanza da mantenerlo e con cui è lì, a Li Tolqa, a cercare ispirazione.
E dove finiscono per fare amicizia con un'altra coppia ben messa, e con cui scoprire il segreto che mantiene un certo tipo di turismo.
Non sessuale, no, per quello le mete sono altre.
Ma a Li Tolqa tutto è permesso.
Tutto, davvero tutto.
Perché a pagarne le conseguenze, per soddisfare il popolo e il governo ma non rimanere a corto di turisti, sono dei cloni.
Cloni perfetti, che ingannano i clonati e gli spettatori, in un gioco che presto sfugge di mano facendo diventare i cacciatori, le prede, gli incidenti, degli abusi ricercati, in un viaggio via via più psichedelico e angosciante per James che sembra trovare l'ispirazione ma soprattutto se stesso.
Per il suo film più "commerciale" e più ad alto budget, Brandon Cronenberg sceglie due prezzemolini del genere come Mia Goth e Alexander Skarsgård, mostrandoceli in ogni forma e gesto possibile.
Loro che sanno come esagerare, come dare il meglio.
Anche in tour promozionale.
Belli e maledetti, non si risparmiano e non ci risparmiano nulla, in una escalation che mette angoscia.
Ancora una volta, si conferma che la mela non è caduta lontana dall'albero e degno figlio del padre David, Brandon esplora il body horror, con i corpi clonati, sessualizzati, umiliati e colpiti ad essere i veri protagonisti.
A differenza di Antiviral e Possessor, Infinity Pool è anche il suo film più accessibile, quello in cui tutto si fa chiaro e quasi lineare in una spirale dell'orrore e della dipendenza che apre a scenari morali.
Se davvero si resta impuniti, quanto oltre possiamo spingerci?
Che luogo magico o da incubo può diventare Li Tolqa se si è ricchi o poveri abbastanza?
Voto: ☕☕☕/5
Ma sei matta? Non è mica notte horror ancora! Scherzi a parte, lieta che ti sia piaciuto. Secondo me Brandon ha ancora un po' di strada da fare, ma la direzione è quella giusta!
RispondiEliminaLe nuove uscite sono così poco entusiasmanti che un filotto semi-horror l'ho infilato anche in primavera :) ormai mi avete contagiato! Aspetto il prossimo Brandon al varco, qui più accessibile e lineare mi ha dato una mano.
EliminaIl successo commerciale è arrivato, con budget più alti e più star a disposizione, ne vedremo delle belle, anche se fatico sempre un po' ma meno che con il padre.
RispondiEliminaAspettavo che uscisse nella sale (italiane) per guardarlo ma per adesso nisba.
RispondiEliminaLo aspettavo anch'io, come aspettavo Pearl per fare doppietta Mia Goth. Lo sacrificheranno in estate, forse, o arriverà prima in streaming?
EliminaHo adorato questo film malato!
RispondiEliminaChissà se anche il Ministero del Turismo di Li Tolqa si affiderà ad Armando Testa per la sua promozione? In quel caso, avrei davvero paura XD
Armando Testa sarebbe in grado di rivelare il gran segreto dell'isola e complimentarsi per l'incremento del turismo e della caduta del governo :)
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