10 giugno 2024

Il Lunedì Leggo - Come ordinare una biblioteca di R. Calasso

Mi sono fatta parecchie domande su questa rubrica settimanale ultimamente.
La prima, e la più ovvia, è se ha senso tenerla.
Se ha senso sentirmi frustrata se non riesco a finire un libro in tempo, perché non coinvolge come gli altri post, per non parlare dell'algoritmo dei social che affossa le mie foto, foto su cui mi struggo, a cercare di farle decenti, sbagliando luce, linee, ordini...
Ha senso, quindi?
Non lo so, forse no.
Perché leggere è un piacere solitario.
Ma questi post mi aiutano a fare il punto, a fare ordine, e a dare un senso a quella lettura prima di tutto a me. Quindi, finché ne avrò voglia e rispettando gli inevitabili blocchi del lettore, andrò avanti.
Lo faccio oggi con un libro che mi ha fatto sentire ignorante come pochi.
Da qui ancora più domande.


Non che mi aspettassi da Roberto Calasso, il fondatore di Adelphi, un manuale su come ordinarla la mia biblioteca, un tutorial da chi sulla materia è ferrato.
Ignorante sì, ma non fino a questo punto.
Mi aspettavo esempi, e quelli ci sono, di come letterati, bibliotecari e librai le mettono in ordine le loro librerie. Per tomi, per alfabeto, e come poi li ordinano nel senso economico del termine, i libri che devono tenere e vendere, come li dispongono per aiutare il lettore e il loro spazio.
L'identità che una libreria deve avere per sopravvivere nel mondo digitale di ieri e di oggi.
Il viaggio, quindi parla di illustri letterati che a me sono sconosciuti, parla di riviste storiche e di come queste riviste hanno formato gusti e ambienti, parla di biblioteche private a cui si accede solo su invito, parla di ricerche e di ricerche su ricerche, ma lo fa senza fare pesare l'ignoranza, senza fare sentire l'aria da snob o da radical chic, termini più snob e radical chic di chi li usa.


Ed è questo il pregio maggiore di un saggio, anzi due, che porta semmai a cercare nomi e volumi, luoghi e librerie, stimolando la curiosità.
Come sempre devono fare i libri e chi scrive di libri e che giustificano un post confuso ma grato che di un libro così non sa come parlarne diversamente.
Anche per questo questa rubrica resta, acciaccata e in un angolo.
Se qualcuno ci passa, può trovarci dei buoni consigli.

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