27 maggio 2025

The Studio

Mondo Serial

È la serie TV che tutti i cinefili sognavano.
È la serie TV che registi e attori e produttori sognavano di fare, probabilmente, per togliersi più di un sassolino dalle scarpe.
È la serie TV a cui ora tutti gli attori, tutti i registi e perfino i produttori, vorranno partecipare.
Perché è una serie che parla di loro, di attori e registi, ma soprattutto di produttori.
A pensarla, Seth Rogen e Evan Goldberg due che non amano andare per il sottile che sia in adattamenti da fumetti, da film o in semplici produzioni folli.
Qui mettono da parte (almeno in parte) la comicità goliardica che li ha fatti conoscere al grande pubblico, per parlare dell'amore per il cinema.
E dei compromessi continui che chiede.


Seth Rogen è Matt Remick, nuovo capo creativo della Continental, fittizia casa di produzione che cerca di stare a galla nei difficili tempi di oggi per il cinema. 
Cinefilo di quelli veri, vorrebbe sterzare verso i film d'essai e non certo verso i blockbuster da popcorn che però portano molti più incassi, ma come le fai stare queste due anime assieme? Come accontentare il suo gusto, un gusto che paragona il cinema alla miglior medicina in grado di salvare la vita, altro che i medici supereroi!, a un grande capo che vuole solo incassare?
L'inizio è scoppiettante e porta in lacrime Martin Scorsese stesso, il primo delle tante guest stars importanti e quello che ha aperto la porta alle altre, con la dichiarazione: "è stato così bello e doloroso perché così vero".
Da qui in poi, con un Kool-Aid da far funzionare, sarà una girandola di situazioni imbarazzanti e non facili da gestire per un boss come Matt che non ha certo il polso del leader e non vorrebbe scontentare nessuno, né quando si tratta di dare un'indicazione salva-film né quando si deve salvare il budget di un altro, fino all'apoteosi di un imbarazzo di seconda mano che avviene in diretta alla notte dei Golden Globes sapientemente ricostruita.


Apple non ha certo badato a spese nella produzione di questi 10 episodi, e non parlo solo delle partecipazioni importanti che vanno da Charlize Theron a Zoe Kravitz, da Adam Scott a Ron Howard, da Zac Efron a Greta Lee fino al grande capo di Netflix Ted Sarandos. E non è da meno il cast che compone il team della Continental presieduta nientemeno che dal dinosauro Bryan Cranston (di nuovo in grandissimo spolvero, era ora!) con la licenziata e inviperita Catherine O'Hara, la capo marketing Kathryn Hahn, la giovane Chase Sui Wonders e il portafortuna Ike Barinholtz.
Parlo del budget per i set (la stessa grande sala dei Golden Globes ricostruita in tutta fretta prima che il The Beverly Hilton chiudesse per ristrutturazione) e ville prese in prestito, quelle di John Lautner fra le colline di Los Angeles che aumentano la sensazione vintage della serie TV, e la sede della Continental stessa ispirata allo stile maya di Frank Lloyd Wright.


Seth Rogen e Evan Goldberg prendono la palla al balzo e oltre a togliersi sfizi (il complicato Casting riesce a far riflettere e a far ridere sugli scivoloni che l'attenzione alla diversity comporta) e sfidare le loro guest star (la più coraggiosa? probabilmente Olivia Wilde dopo la reputazione di regista difficile in Don't Worry Darling, che si prende gioco di sé in un episodio noir), osano anche nella produzione.
The Studio è girato nella tecnica preferita dai cinefili e che grazie ad Adolescence è stata sdoganata anche al grande pubblico: il piano sequenza. 
Lunghissimi piani sequenza, folli piani sequenza, tra cui il più folle di tutti: The Oner, episodio in cui Sarah Polley, regista che torna a recitare dopo 17 anni, deve girare un piano sequenza continuamente interrotto da un imbarazzante Matt e che è girato ovviamente in un piano sequenza che crea ansia e agitazione.
Ma davvero tanta.


Le lodi unanimi, l'appoggio di grandi registi e grandi attori, l'entusiasmo del pubblico hanno portato alla conferma repentina di una seconda stagione, e dopo un finale doppio e folle ambientato a Las Vegas e che riprende una comicità tipica dei film anni '80 con cui la generazione di Seth e pure la mia è cresciuta, non c'è che da aspettarsi il meglio.
Sarà la stagione che tutti vorrebbero scrivere, la stagione in cui tutti vorranno partecipare e di certo quella che vorrei già adesso.

Voto: ☕☕☕☕½/5

4 commenti:

  1. Amata alla follia! Che grande anno per le serie TV!

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  2. Ormai letto le notizie sui prossimi film in uscita, tipo uno ispirato al gioco "Schiaccia al talpa" (storia vera... Sigh!) e non posso non pensare a questa serie. Cheers!

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  3. Seth Rogen ed Evan Goldberg hanno fatto il "glow up", come dicono i giovani di oggi, o un upgrade, come dicono i giovani di ieri, oppure il salto di qualità definitivo, per farla più semplice, riuscendo a essere divertenti e cazzari come in passato, però con una maggiore consapevolezza dei propri mezzi. I piani sequenza (e non solo) di questa serie sono favolosi!

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