Mi sono appropriata del modello Triello da Cassidy per raccontare quei film veloci che un post a sé non sempre lo meritano o che possono beneficiare della compagnia dei compagni per temi o nomi simili coinvolti.
Spesso lo declino a film romantici, indie, zuccherosi che su La Bara Volante difficilmente trovano spazio, ma oggi cerco di fare ammenda affrontando tre titoli tuttazione e sparatutto a cui ho voluto dare fiducia.
Sbagliando.
Qualcosa mi dice che Cassidy mi toglierà la licenza…
Steppenwolf
Il Buono
Ho visto il mio terzo film kazako, e mi è piaciuto con riserva.
Se i miei primi film kazaki li avevo scoperti a Venezia ed erano delle commedie molto metacinematografiche o molto divertite e mostravano gli ampi spazi polverosi di un Paese sconfinato con tutte le contraddizioni che la gente che le abita porta con sé, qui siamo ancora in zone ampie e polverose, ma il genere è quello del thriller sparattutto.
In realtà, non è facile incasellare Steppenwolf né i suoi protagonisti, che si muovono lasciando dietro di sé una scia bella densa di sangue mentre cercano un bambino rapito.
La madre, sembra bloccata in uno stato di shock, ripete, a bassa voce, il nome di quel bambino e trova un aiuto insperato in un lupo solitario che si è salvato da una carneficina nella stazione della polizia locale, lui che era il carnefice di quella polizia abituata a torturare e uccidere chi non stava in linea con le dichiarazioni da dichiarare.
Nel paese è in atto una rivoluzione, o almeno così sembra, in un confine blando dove le armi non mancano, i raggiri nemmeno, e la morte arriva senza creare clamori.
Brayuk si muove così, fra domande e uccisioni, non avendo di meglio da fare che aiutare una donna che non sembra avere paura di lui, che lo segue con fiducia nonostante quello che vede.
Si capiscono?
Si vogliono bene?
Difficile anche qui dirlo, visti i maltrattamenti che hanno però lo scopo di far uscire la vera donna arrabbiata che si nasconde dietro la balbuzie, ma anche una certa irritazione nel non voler perdere troppo tempo.
Si uccide e si passa ad uccidere il prossimo possibile testimone, in un bagno di sangue che vuole divertire lo spettatore assetato di questo sangue, con un protagonista che, con il suo giubbotto, i suoi occhiali da sole, il suo naso riassestato alla bell'e meglio, chiede di diventare un nuovo idolo.
Ci riesce in parte, colpa però del mio stomaco debole più che del regista Adilkhan Yerzhanov, che dimostra di saper gestire ironia e black humor, azione e dramma.
Quanto a me, continuo a preferire i film kazaki in stile commedia, se qualcuno vorrà mai chiedermelo.
Havoc
Il Brutto
Il genere sparatutto non è certo per me.
Una definizione che di solito vuole comprendere i film d'azione con molta azione, ma con Havoc assume un significato letterale.
Si spara a tutto, si spara sempre, si spara in continuazione.
Immagino che da qualche parte nell'internet qualche impallinato si sia messo a contare la quantità di spari, di pallottole, di pew pew che si sentono nel film.
Per me sono semplicemente troppi.
Mi ero fatta ingannare dalla presenza di Tom Hardy -anche alla produzione, tanto da trasformare le strade del Galles in highway americane- e Timothy Olyphant dimenticando che i due molto spesso sono presi dai ruoli tuttazione da dimenticare, beh, i ruoli decenti.
Il fatto è che a Gareth Evans non sembra importare molto della storia o dei dialoghi o di una sceneggiatura come si deve.
In poche frasi riassume il personaggio e la situazione e così hai il consigliere corrotto, il figliolo in rivolta con i suoi amichetti, i poliziotti teste calde e quello che non vuole più esserlo, la novella che salva la situazione e un manipolo di mafiosi cinesi da sacrificare.
Tutti presentati con una banalità imbarazzante perché quello che interessa sono le scene d'azione, gli sparatutto in cui sparare davvero a tutto e tutti, senza però avere chissà che mira o fortuna, altrimenti il film finiva a 10 minuti dall'inizio.
Si va avanti, si sopravvive miracolosamente, esagerando sempre di più i truculenza e pew pew assordanti.
Vorrei dire che le scene sono adrenaliniche, che la fotografia pastosa è finalmente diversa da quella patinatissima a cui certi film ci hanno abituato, che Tom Hardy prova a struggersi più del dovuto e Timothy è in scena per troppo poco tempo, ma sarebbe un'analisi più seria di quello che un film come Havoc richiede al suo pubblico di riferimento.
Che non sono certo io e nemmeno il mio cane, infastidito dagli spari e disturbato nelle sue ore di sonno.
Ash
Il Cattivo
Proprio non ce la fa Aaron Paul ad azzeccare un titolo.
Finita la gloria di Breaking Bad sceglie i film sbagliati, entra in serie TV nel momento in cui il livello si abbassa, forse meglio continuare a vivere di Mezcal.
La colpa è comunque sua, perché la sceneggiatura gran poco originale di questo sci-fi ambientato in un pianeta lontano e non troppo ospitale nonostante i tentativi di un gruppo di astronauti per renderlo la nuova Terra, sa di già visto lontano miglia.
Non aiuta che la protagonista di questo episodio mancato di Doctor Who (a cui manca proprio un Dottore per avere verve, ma supplisce con un robot-medico buffo e effettivamente salvifico) sia la bellissima Eiza Gonzàlez colpevole solo di essere troppo bella per essere credibile nel ruolo. Ci si perde nelle sue pose da modella sofferente mentre cerca di recuperare la memoria e capire com'è che tutto il suo gruppo di colleghi è stato ucciso.
È stata lei?
C'è un assassino che si aggira nell'hangar?
Sarà mica la cenere, mortale là fuori, come da inutile sottotitolo italiano?
Di suo il film si lascia anche guardare, con luci soffuse, colori psichedelici, una fotografia molto curata e un mistero misterioso da scoprire lentamente, a suon di flash improvvisi, ma niente di nuovo aggiunge a un genere che ripete se stesso, senza avere poi i protagonisti giusti.
Voto: ☕☕½/5
Io resto nella mia comfort zone e me li risparmio decisamente tutti e tre :)
RispondiEliminaHo visto solo Steppenwolf e, per quanto mi sia piaciuto e abbia tutte le "cose mie", l'ho trovato monco. Non so come definirlo altrimenti...
RispondiEliminaHavoc sarà di prossima visione. Mi aspetto azione non stop, cosa in cui il regista eccelle clamorosamente, anche se le sceneggiature le scriverà sui tovaglioli - usati 😂
Ho amato visceralmente Steppenwolf, il mio colpo di fulmine dell'ultimo ToHorror, i due protagonisti ad una virgola da rendere macchiette i loro personaggi, fanno TUTTO giusto, per un film che ha dentro fin troppa roba mia per non conquistarmi. "Havoc" è una bombetta, ma bisogna ti porta parecchia lontano dai tuoi territori, funziona, ma di sicuro non grazie alla storia basata su grandi classici, un po' alla Woo ma personalizzato. Su "Ash" ho un post pronto anche io, Aronne Paolo non ne azzecca una, povero! vai tranquilla, rinnovo l'utilizzo del Triello ;-) Cheers
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